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domenica 31 ottobre 2021

Tracce Novembre - Challenge Libropoly 2021

 Bentornati a Libropoly, la metropoli del Libro!

Si intravede la fine dell'anno all'orizzonte e con lui la fine di questa challenge che ci ha accompagnato per questi mesi regalandoci tanti spunti di lettura e talvolta facendoci uscire dalla nostra comfort zone.

Abbiamo già spoilerato alcune informazioni sulla challenge 2022.

Per prima cosa sarà di nuovo una challenge mensile, leggermente diversa da questa di quest'anno, e con qualche regola in meno da tenere a mente.

Ma tranquilli lo spirito di Libropoly sarà sempre lo stesso e noi siamo sicure che anche nel 2022 ci saranno tantissime letture che ci arricchiranno mente e spirito.

Speriamo entro Novembre di potervi dare tutte le informazioni sulla nuova challenge e che trascorrerete l'anno in nostra compagnia!


Ora tornando a noi e alla challenge attuale, come prosegue la vostra corsa nel tabellone?

Avete incontrato intoppi nel vostro giro? Sono stati clementi i dadi con voi? 

Ma bando alle ciance passiamo alle cose serie, i punteggi:


- #stivalevagabondo 96

- #cappelloallariscossa 83

 

  • La squadra #stivalevagabondo è in vantaggio con nove su quindici titoli nascosti indovinati! Complimenti a tutte ragazze per l'impegno!!
  • La squadra che ha totalizzato più punteggio personale questo mese è :

#stivalevagabondo

Mentre al secondo posto abbiamo la squadra

#cappellovagabondo


Ricordiamo per chi ancora non si è iscritto al nostro blog così aiutandoci e supportandoci di farlo, a noi fa piacere 


Qui trovate le regole generali e del tabellone ▶️  https://le-sorelle-dinchiostro.blogspot.com/2020/12/regolamento-challenge-libropoly-2021.html 


_ Queste tracce, se lette entrambe, vi permetteranno di tirare i dadi e così muovervi sul tabellone.


🟡 TRACCIA AUTORE

_ In questa traccia dovrete leggere un libro in cui l’autore ..

  • ... ha ambientato la sua storia tra la fine degli 

anni novanta e l'inizio del duemila


🟠 TRACCIA GIOCOLIERE

_ In questa traccia vi daremo delle parole. Una o più di una dovrà essere presente nella vostra lettura:

  • nella trama  

  • nel titolo 

  • nella copertina


Lupo, Legna da ardere, Felpa, Nebbia


✴️ Lettura extra di Novembre



Il maialino di Natale - J.K.Rowling



_ Questa traccia se letta vi permetterà di aggiungere punti extra al lancio dei dadi.


Vi auguriamo buona sorte con i dadi e buone letture!!!


Recensione "Horrorstör" - Grady Hendrix

 




Titolo: Horrorstör

Autore: Grady Hendrix

Editore: Mondadori, Strade blu

Genere: Horror








Sta succedendo qualcosa di parecchio strano al superstore di mobili scandinavi Orsk di Cleveland, Ohio. Ogni mattina, al loro arrivo, i dipendenti trovano armadi Kjërring a pezzi, bicchieri Lågniå in frantumi e divani letto Liripip vandalizzati: chiaramente c'è qualcosa che non va. Le vendite sono in calo, le telecamere di sicurezza non rivelano nulla e i gestori del grande magazzino sono nel panico. Per svelare il mistero, cinque giovani dipendenti si offrono volontari per un lungo turno di sorveglianza dal tramonto all'alba e – come vuole la tradizione – si troveranno alle prese con orrori che sfidano l'immaginazione. "Horrorstör" non è solo la classica storia di una casa infestata che si svolge in un ambiente contemporaneo (intriso di paure che tutti noi conosciamo), ma è anche una satira del consumismo e della natura degradata del lavoro nella nuova economia del XXI secolo. Tutto questo e molto altro troverete in questo libro confezionato sotto forma di un catalogo al dettaglio, completo di illustrazioni di mobili pronti per il montaggio e altri accessori via via sempre più sinistri. Un horror insomma dal design esclusivo, capace di offrire ai lettori il terrore psicologico di cui hanno bisogno nell'elegante confezione che si meritano.



Questo blog è affiliato ad Amazon.

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Il prezzo finale non subirà alcuna variazione né incrementi di prezzo.



Buongiorno lettori,

Oggi come da tradizione vi porto sul blog una lettura a tema Halloween.


Nei giorni scorsi ho letto Horrorstör scritto da Grady Hendrix ed edito Mondadori, un libro che fin dalla sua uscita mi aveva incuriosito particolarmente e di cui avevo grandi aspettative che però non mi hanno soddisfatta a pieno.


La storia si svolge all’interno di un superstore stile Ikea dal nome Orsk.

Come da copione un paio di ragazzi dovranno rimanere oltre l’orario di chiusura perchè nello store sta succedendo qualcosa di strano e il supervisore Basil vuole vederci chiaro.


Noi seguiremo la storia dal punto di vista di Amy, ragazza che odia il suo lavoro ma che non può lasciarlo a causa della sua vita familiare e problemi economici.


Entreremo nel vivo della narrazione quando i ragazzi per ammazzare il tempo organizzano una seduta spiritica. Lì iniziamo a scoprire chi si cela dietro le vandalizzazioni che i dipendenti quotidianamente trovavano nello store.


In un’ambientazione labirintica, incentivata e programmata per far spendere al cliente più di quanto vorrebbe creandogli esigenze inutili, i cinque ragazzi si troveranno a dover scontrarsi con una strana seta e affrontare le loro più grandi paure per uscire indenni da questa situazione.


Le premesse per un buon horror ci sono, ma cosa non mi ha convinta allora?

Forse la poca originalità della trama e la sua prevedibilità ha fatto calare a picco le mie aspettative fin da subito.  Se un punto di forza era l’ambientazione originale, la messa in opera ella storia non mi ha convinta per niente! 


Un’altra cosa che mi ha lasciata perplessa e non completamente soddisfatta nella trama sono i collegamenti del passato, spiegati molto sbrigativamente e male.


Una cosa che invece mi è piaciuta è stata l’impaginazione del libro che, come un catalogo, ad ogni nuovo capitolo presenta i vari mobili che si possono acquistare nello store, con spiegazioni annesse, andando via via fino a presentare gli strumenti di tortura che si incontrano nella narrazione.


Altro punto forte della narrazione è stata la fine, che poi tanto fine non era! Un nuovo inizio che lascia uno spiraglio di speranza ai protagonisti.


Nel complesso una lettura abbastanza scorrevole che ti ipnotizza fino all’ultima riga con una denuncia per lo sfruttamento sul lavoro e le conseguenze che ne ha sulla mente delle persone in modo ironico e originale per questo, nonostante la poca originalità della trama, è un buon libro da leggere!


❓Ora vi chiedo..

L’avete letto? Vi è piaciuto?

Leggete libri di questo genere? 

Ne avete uno bello da consigliarmi?

Vi leggo volentieri nei commenti 💕



venerdì 29 ottobre 2021

Recensione "Circe" - Madeline Miller

 




Titolo: Circe

Autore: Madeline Miller

Editore: Marsilio

Genere: Narrativa








Ci sembra di sapere tutto della storia di Circe, la maga raccontata da Omero, che ama Odisseo e trasforma i suoi compagni in maiali. Eppure esistono un prima e un dopo nella vita di questa figura, che ne fanno uno dei personaggi femminili più fascinosi e complessi della tradizione classica. Circe è figlia di Elios, dio del sole, e della ninfa Perseide, ma è tanto diversa dai genitori e dai fratelli divini: ha un aspetto fosco, un carattere difficile, un temperamento indipendente; è perfino sensibile al dolore del mondo e preferisce la compagnia dei mortali a quella degli dèi. Quando, a causa di queste sue eccentricità, finisce esiliata sull'isola di Eea, non si perde d'animo, studia le virtù delle piante, impara a addomesticare le bestie selvatiche, affina le arti magiche. Ma Circe è soprattutto una donna di passioni: amore, amicizia, rivalità, paura, rabbia, nostalgia accompagnano gli incontri che le riserva il destino – con l'ingegnoso Dedalo, con il mostruoso Minotauro, con la feroce Scilla, con la tragica Medea, con l'astuto Odisseo, naturalmente, e infine con la misteriosa Penelope. Finché – non più solo maga, ma anche amante e madre – dovrà armarsi contro le ostilità dell'Olimpo e scegliere, una volta per tutte, se appartenere al mondo degli dèi, dov'è nata, o a quello dei mortali, che ha imparato ad amare. Poggiando su una solida conoscenza delle fonti e su una profonda comprensione dello spirito greco, Madeline Miller fa rivivere una delle figure più conturbanti del mito e ci regala uno sguardo originale sulle grandi storie dell'antichità.


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Buongiorno lettori,

Oggi vi porto sul blog la recensione di “Circe” libro di Madeline Miller uscito all'inizio dell’anno edito Marsilio.


La Miller ha saputo stupire ed emozionare i suoi lettori già con “La canzone di Achille” che ancora non ho letto ma che farà a breve, e spinta dalle numerose recensioni positive su “Circe” mi sono buttata nella sua lettura, accompagnata con il gruppo di lettura appositamente creato da me che ringrazio per gli scambi di opinione nelle varie tappe di discussione.


Tutti, chi più chi meno, conosciamo la maga Circe attraverso le opere di Omero.

La strega cattiva che con le sue pozioni trasformava gli uomini in maiali e trasfigurava le ninfe in mostri ingordi di marinai.


 Ecco, l’opera della Miller fa esattamente il contrario.

Ovvero, narra la storia di Circe dall’inizio fino alla fine facendo primeggiare la sua vera natura, più umana che divina, con tutti i dubbi e paure, la sua incapacità di giudizio che la rende spesso ingenua e le sue curiosità e aspirazioni. 


La vediamo crescere nel grande palazzo del padre Elios, dio del sole, e la ninfa Perseide, sua madre. Litigare con i fratelli ed essere presa in giro per la sua voce così diversa da tutte quelle perfette e cristalline delle altre ninfe ma che la rendono unica e speciale, simile agli umani.


Umani che ha sempre voluto conoscere da giovane e che per amore la porteranno a compiere una prima magia involontaria per tenerne uno con lei.


La trasformazione di Scilla in mostro sarà il culmine che la porterà via da una vita in mezzo ai suoi simili, per una in esilio sull’isola di Eea in piena solitudine, dove imparerà ad addomesticare le belve selvatiche ed affinerà le sue doti da maga che le daranno in seguito la sua notorietà.


Nonostante l’esilio, molti saranno i personaggi che Circe incontra nella sua lunga vita e ognuno di loro la porterà a maturare e rivedere le sue opinioni sul mondo, interno ed esterno. 

Avrà anche il permesso di muoversi dalla sua isola, incontrando così il Minotauro e aiutando a tenerlo a bada. 

In questo frangente Dedalo sarà importante e per poco tempo darà un pò di sollievo alla solitudine di Circe.


Abitando sola in un’isola è normale che i marinai in cerca di un riparo vi approdino e chiedono ospitalità. In queste circostanze Circe dava ospitalità agli uomini bisognosi, ma con un pizzico di magia ad aiutarla per non farsi sopraffare diventando la maga che trasformava gli uomini in maiali!


Odisseo sarà importante nella vita di Circe. 

Attraverso i suoi racconti veniamo a conoscenza della guerra di Troia e di tutte quelle battaglie che stanno cambiando il mondo, fiancheggiate sempre dagli Dei che danno il loro supporto.


La nascita di Telegono sarà per Circe gioia e dolore al contempo. La vedremo in veste di madre, occupata a crescere un bambino da sola, con tutte le mille paure che può avere una madre, più una. La più pericolosa. Atena, la Dea della guerra.


L’incontro con la tanto temuta Penelope si trasforma in una convivenza pacifica, che porterà le due donne a sostenersi a vicenda.

Infine Telemaco stravolgerà i sentimenti della maga.


Gioie, dolori, rimpianti e amore. 

Tutto questo e tanto altro troverete in questo romanzo mitologico sulla vita di Circe che l’autrice ha saputo scrivere in modo eccezionale andando a scavare in modo introspettivo nella vita di questa donna, spiegando in modo sintetico e mai noioso chi è e cosa l’ha portata a diventare il personaggio che noi tutti conosciamo.


Consiglio a tutti la lettura di questo libro perchè l’autrice ha saputo dare una nuova veste ad un personaggio mitologico sempre visto in modo oscuro, dandogli quell'originalità e modernizzazione che si meritava.


Non vi resta che immergervi nella sua storia trasportati dalle parole poetiche dell’autrice e conoscere anche voi una Circe “nuova”.


❓Ora vi chiedo..

Avete leggo questo libro o l’altro dell’autrice?

Quale personaggio mitologico vi piace di più?

Vi leggo volentieri nei commenti💕


giovedì 28 ottobre 2021

Recensione "Nightbooks. Racconti di paura" - J.A.White

 




Titolo: Nightbooks. Racconti di paura 

Autore:  J.A.White

Editore: De Agostini

Genere: Horror per ragazzi








È notte, ma Alex non dorme. La sua passione per tutto ciò che è sinistro e misterioso lo induce a lasciare la sicurezza della sua camera e scendere nel seminterrato del palazzo in cui vive. È determinato a disfarsi dei quaderni su cui ha scritto le sue migliori storie di paura, che però lo fanno sembrare strambo agli occhi di tutti. All’improvviso l’ascensore si blocca, delle urla arrivano da dietro la porta dell’appartamento 4E. Grida raccapriccianti, impaurite. Strepiti stranamente famigliari… Ad Alex sembra di riconoscere le battute del suo film dell’orrore preferito. Chi lo sta guardando? Ed è davvero profumo di torta di zucca quello che si sente uscire dalla casa? Alex non resiste, si avvicina. Ma non appena incrocia lo sguardo di Natacha, la bellissima donna che lo invita a entrare, capisce che qualcosa non va… Troppo tardi. La porta si richiude alle sue spalle, Natacha sorride con tutti i denti. È una strega. È affamata. E il suo cibo… sono i racconti del terrore. Per sopravvivere, Alex sarà costretto a usare tutte le proprie doti di scrittore e a trasformare anche i suoi più spaventosi incubi in appassionanti storie di paura. Ma cosa succederà quando avrà dato fondo a tutta la sua immaginazione?


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Il prezzo finale non subirà alcuna variazione nè incrementi di prezzo.



Buongiorno lettori,

Oggi vi parlo del libro di J.A.White “Nightbooks. Racconti di paura” uscito a metà settembre di quest’anno ed edito De Agostini, che ringrazio per la copia omaggio💙


Come si può immaginare dalla copertina, questo libro è per ragazzi e racconta le avventure di Alex e una strega cattiva di cui Netflix ne ha prodotto anche un film!


Tutti conoscete la storia di Hansel e Gretel.

I due bambini che, una volta nel bosco, trovano una casetta di marzapane dove ad attenderli c’è una strega cattiva che vuole mangiarli.


Ecco questa storia è la versione 2.0 della fiaba dei fratelli Grimm, dove la casetta di marzapane diventa un appartamento in un edificio comune e al posto dei dolcetti che attirano i bambini la strega, attraverso degli incantesimi illusori, fa credere ai bimbi che quello che più gli piace è all'interno della sua casa, che può essere un film del terrore o un fantastico unicorno, il tutto contornato da qualche leccornia che non guasta mai.


Ed è proprio ciò che accade anche ad Alex, ragazzino amante di tutto ciò che riguarda l’horror e le cose terrificanti, scrittore di storie di paura che vive a qualche piano sopra della strega senza saperlo.


Una notte, stanco di essere preso per strambo da tutti per via dei suoi quaderni degli incubi, decide di buttarli nella caldaia nel seminterrato. 

Ma mentre si dirige verso la sua meta l’ascensore si blocca nel quarto piano e viene attirato dalle urla raccapriccianti del suo film dell'orrore preferito che si sentono attraverso la porta chiusa dell'appartamento 4E. Non potendo resistere si precipita a bussare - ed entrare!- nella porta di uno sconosciuto e, una volta entrato, non troverà ciò che ha immaginato!


Alex entrato nell’appartamento della strega Natacha che attraverso un incantesimo è sigillato impedendo al ragazzino di tentare la fuga.

Ma non è l’unico prigioniero di Natacha, infatti incontreremo Yasmin, ragazza inizialmente fredda e antipatica con il nostro amico che gli insegnerà come muoversi nell’appartamento e come adempiere ai suoi doveri.


Infatti Alex, per la sua passione nello scrivere racconti di paura, è diventato il cantastorie ufficiale della strega. Dovrà scrivere quante più storie riesca per poterle raccontare ogni dopocena alla strega - e alla casa!

Infatti la casa è viva e per assestare i terremoti che ogni tanto scatena ha bisogno del cibo, e il miglior cibo per lei sono le storie del terrore che Alex è tanto bravo a scrivere.


Così i quaderni che lo hanno fatto cacciare in quel pasticcio riescono a rallentare lo sgretolamento della casa. Ma cosa succede se Alex ha il blocco dello scrittore??

Riuscirà a salvarsi e rivedere la sua famiglia che tanto gli manca?


Questo è molto altro lo scoprirete leggendo il libro!

Io posso soltanto dirvi che questa lettura nonostante sia per ragazzi mi è piaciuta tanto. Ho trovato le storie che il protagonista inventa e racconta alla strega molto interessanti e alcune di quelle solo abbozzate offrono ottimi spunti per nuove storie.


Il tema principale di questo libro è l’amicizia. Infatti attraverso l’amicizia e la fiducia, l’uno dell’altra, i due ragazzi imprigionati sono riusciti a creare un piano per sconfiggere la strega cattiva!


Lenore, il famiglio della strega, un gatto dalla pelliccia arancione che può diventare invisibile, ha saputo stupirmi con i suoi gesti, e mi ha ricordato che la verità è migliore di diecimila magie!


Il finale, con la scoperta di cosa si nasconde dentro la casa “viva” e la vera storia di Natacha mi ha spiazzata! Mai avrei immaginato una conclusione del genere. 


La parte che mi ha incuriosita di più - oltre ai racconti di Alex - è stata quella del vivaio di piante magiche. Da amante del verde mi sono persa nelle corsie poco illuminate delle mille piante particolari che Natacha coltiva. Piante carnivore, orchidee nere e bacche della notte ottime per le torte sono alcune presenti nella piantagione magica della strega. 


Una cosa mi ha fatto sorridere leggendo la storia ed è l’evoluzione che la strega ha dovuto attuare per “aggiornarsi” e stare al passo con i tempi. Gli oli essenziali al posto delle pozioni magiche. E’ proprio per questo che coltiva le piante, per ricavarne degli oli essenziali che poi vende agli umani.


Scorrevole e leggermente pauroso, questo libro è ottimo per i ragazzi che vogliono avvicinarsi al mondo dell’horror senza esagerare, ma anche per noi più grandi come lettura leggera - e perchè no - da paura se si è facilmente suggestionabili!


❓Ora vi chiedo.. 

Leggete libri che non rientrano nel vostro target?

Vi piace leggere racconti di paura o siete suggestionabili?

Vi leggo volentieri nei commenti💕



lunedì 25 ottobre 2021

Recensione "L'uomo delle castagne" - Søren Sveistrup

 




Titolo: L’uomo delle castagne

Autore: Søren Sveistrup

Editore: Rizzoli

Genere: Thriller








Troppe cornacchie dietro il trattore. Saltellano freneticamente intorno a qualcosa di bianco, pallido e informe. Un maiale. Gli occhi spenti, il corpo che freme e si agita, come se provasse a spaventare le cornacchie, appollaiate a mangiare da un grosso foro di arma da fuoco sulla sua nuca.


Un navigato agente di polizia, a una settimana dalla pensione, si ferma davanti alla fattoria di un vecchio conoscente, nei dintorni di Copenaghen. Qualcosa non va. Un maiale morto lasciato lì. Non si fa così, in campagna. Apre la porta d'ingresso, socchiusa, con due dita, come nei film. Per vedere una cosa che non avrebbe mai voluto vedere: sangue, un cadavere mutilato, altri corpi da scavalcare. Cammina fino all'ultima stanza, dove centinaia di omini fatti di castagne e fiammiferi - infantili, incompleti, deformi - lo guardano ciechi. Stravolto, si chiude la porta alle spalle, senza sapere che l'assassino lo sta fissando.


Così si annuncia, spaventosa, la storia dell'Uomo delle castagne, un thriller di grande livello, il primo romanzo di Søren Sveistrup, autore della serie tv The Killing- il cult mondiale che ha appassionato milioni di spettatori - e sceneggiatore dell'Uomo di neve, il film tratto dal romanzo di Jo Nesbø. Un'invenzione narrativa complessa, un assassino disumano che si muove nel fondo di questo libro con una cupezza senza eguali, un'indagine condotta con angosciata bravura da due detective - uomo e donna, lui e lei - costretti a scendere mille gradini per comprendere come un'ossessione perfetta può deviare la mente di un individuo. Nemmeno Hitchcock. Perché poi un grande thriller nasce soltanto da un magnete, un chiavistello del male che attira, che vi attira inesorabilmente là, nella stanza degli omini che dondolano. Un capitolo vi lascerà il gusto di essere su una pista possibile e il seguente vi dirà di cambiare strada. Perché l'Uomo delle castagne ha pensato a tutto e ricorda ogni cosa.

Gli altri, finti innocenti, hanno dimenticato.


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Buon pomeriggio lettori,

Oggi vi parlo di un libro che ho deciso di leggere grazie ad un gruppo di lettura sballando la mia tbr mensile. 

Sto parlando del thriller nordico di Søren Sveistrup “L’uomo delle castagne” di cui Netflix ha prodotto l’omonima serie uscita lo scorso settembre che, a detta di chi l’ha vista, molto simile al libro, io che ne ho visto giusto due puntate, ho trovato qualche differenza di trama, ma questa è un’altra recensione!


Parliamo invece del libro. 

Ci troviamo a Copenhagen, in Danimarca agli inizi di ottobre. La stagione delle castagne è in pieno corso e qui i bambini hanno l’abitudine di farne degli omini con braccia e gambe di fiammiferi.


Due detective, una con il desiderio di cambiare dipartimento e sezione di lavoro, l’altro rispedito dall’Aia nel suo vecchio dipartimento per alcuni problemi da risolvere, si trovano a dover lavorare fianco a fianco ad alcuni omicidi con indizi che sembrano voler riaprire un vecchio caso.

Ma non solo.

Il killer oltre a tagliare mani e piedi delle vittime si firma con gli omini di castagne, venendo soprannominato dalla stampa il killer delle castagne.


Nonostante l'impegno e le continue corse dei due detective, il killer colpisce per ben tre volte. Quando sembrano aver trovato la pista giusta e le due persone indiziate si danno alla fuga, vengono ritrovate entrambe morte, facendo chiudere il caso nel migliore dei modi.

I colpevoli non possono parlare ma hanno indizi sufficienti per incolparli.


Ma alcuni indizi non tornano mettendo mille dubbi ai due detective spingendoli a credere che il vero killer è ancora là fuori e che presto colpirà di nuovo. Purtroppo però il loro capo non la vede in questo modo e fa chiudere il caso, all’apparenza risolto.


Ma quando guardando delle foto alcuni indizi che prima sembravano irrilevanti e privi di collegamento iniziano a prendere forma, la corsa contro il tempo per salvare la vera vittima per cui il tutto è stato preparato è al limite del possibile.


Chi è davvero il killer delle castagne e perché ha fatto tutto questo?


Un thriller scorrevole e ricco di suspance. Moltissimi sono i dettagli che ci vengono dati e i sospetti crescono ad ogni capitolo. Ma il vero colpevole è ben nascosto e difficile da scovare e questo prolunga il piacere della lettura fino alla fine!


Devo ammettere però che per la maggior parte della narrazione, nonostante sia stata curiosa di proseguire per vedere come si svolgevano le indagini del killer, mi sono un pò annoiata. Ho trovato infatti lo stile narrativo dell’autore molto prolisso e lento - pure un pò ripetitivo! -  e questo mi ha più volte distratta nel corso della lettura. Molti particolari e molti dettagli dati tutti assieme hanno avuto su di me questo effetto mettendo più confusione che altro.


Cosa che è andata scemando nell’ultima parte della storia, cioè quando la caccia al killer è ripresa e intensificata giungendo finalmente al termine - ovvero nelle ultime quaranta pagine!


Per quanto non bocci del tutto questo libro - perchè a qualcuno può essere piaciuto moltissimo e ha un’altra opinione in merito - io non mi sento nè di consigliarlo nè di non consigliarlo.

Sta a voi leggerlo e decidere cosa ne pensate di questa storia, purtroppo questa volta non posso esservi d’aiuto!


❓Voi l’avete letto?

Quale libro vi ha inizialmente incuriosito per poi non convincervi del tutto?

Vi leggo volentieri nei commenti💕




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