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martedì 29 agosto 2023

Recensione "Solo vera è l'estate" - Francesco Pecoraro

Buongiorno lettori 💙
Oggi vi parlo del libro "Solo vera è l'estate" di Francesco Pecoraro edito Ponte alle grazie che ringrazio per la copia 💙
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Il romanzo ci trasporta nella calda estate del 2001, tra il litorale romano e il G8 di Genova. La trama ruota attorno a tre amici, Enzo, Giacomo e Filippo, poco più che trentenni, che si ritrovano a condividere una giornata che cambierà per sempre le loro vite e quelle di tutti coloro che li circondano.
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Uno degli aspetti più interessanti del romanzo è il modo in cui l'autore riesce a catturare l'atmosfera dell'epoca, rendendo tangibile il vivere del tempo attraverso le conversazioni dei protagonisti. Le loro voci lente, le riflessioni primitive, uniti alla sintassi contribuiscono a creare un ritmo estenuato e dissipativo che affascina il lettore.
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I luoghi attraversati dai protagonisti diventano simboli di una società che sta vivendo profondi cambiamenti, sia dal punto di vista politico che personale. La scelta di ambientare la storia durante il G8 di Genova, con le sue violente repressioni e le idee, rappresenta un momento di svolta cruciale nella traiettoria esistenziale dei quattro protagonisti.
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Un elemento intrigante del romanzo è il personaggio di Biba, una donna enigmatica desiderata da tutti e nessuno in grado di possedere veramente. La sua ambigua amicizia con i tre amici aggiunge tensione e mistero alla trama, mentre la sua partecipazione al G8 non per convinzioni politiche ma per curiosità e conformismo, permette di esplorare le dinamiche sociali e psicologiche dei personaggi.
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"Solo vera è l'estate" è un romanzo che riesce ad affrontare tematiche universali come l'amicizia, la ricerca di identità e il significato della propria esistenza, intrecciandole con eventi storici rilevanti. L'autore ci invita a riflettere sulle scelte che facciamo e sul modo in cui queste influenzano il corso delle nostre vite.
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La scrittura di Pecoraro è impeccabile, fluente e coinvolgente. Le sue parole trasmettono emozioni profonde e rendono i personaggi vividi e autentici. Con una prosa ricca di dettagli e una narrazione coinvolgente, l'autore riesce a tenere il lettore incollato alle pagine fino all'ultima parola.
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"Solo vera è l'estate" di Francesco Pecoraro è un romanzo imperdibile per coloro che amano le storie che uniscono il personale e il politico, che ci spingono a ragionare sulla società in cui viviamo e sulle scelte che facciamo. Un libro che lascia un'impronta indelebile nella mente del lettore e lo invita a riflettere sull'importanza dell'amicizia, della libertà e dei momenti che cambiano il corso delle nostre vite.
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E ora vi chiedo.. vi ho incuriosito?
C'è una situazione, un avvenimento che ha cambiato il corso della vostra vita?
Vi leggo volentieri nei commenti💕
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La vostra Febe 💙

mercoledì 10 maggio 2023

Recensione "La trama di Elena" Francesca Sensini

Buongiorno lettori 💙
Oggi vi parlo del libro di Francesca Sensini "La trama di Elena" edito Ponte alle grazie che ringrazio per la copia inviatami 💙
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In questo libro l'autrice analizza la figura di Elena consentendole di parlare ed esprimere i suoi sentimenti, la sua passione dal suo punto di vista, finalmente libera di raccontare lei stessa la sua storia in prima persona.
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Non sappiamo nulla - realmente - della sua vita.
Nessuna informazione circa la sua nascita, qualcosa della sua infanzia e poco prima del suo matrimonio con Menelao.
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Quando si parla di lei, la si associa sempre ad un uomo e sulle sue spalle grava la colpa che ha cambiato il corso della storia: è colei che causò la guerra di Troia.
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Ma chi la conosce davvero?
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Elena è il simbolo della bellezza e dell'amore. Lei.. la donna più venerata, amata e odiata dell'universo. La sua figura non morirà mai!
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Con uno stile narrativo preciso ed evocativo, Francesca Sensini riesce a collegare le storie del mondo antico a quello moderno con una serie di intrecci che conquisterà tutti gli amanti e appassionati della mitologia greca!
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Non è una lettura semplice ma una volta che si entra nel mondo di Elena è difficile non divorarlo!
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E voi.. l'avete già letto?
Di quale personaggio storico vi piacerebbe sentire il suo punto di vista?
Vi leggo volentieri nei commenti💕
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La vostra Febe 💙

martedì 31 gennaio 2023

Recensione "Il secondo piano" - Ritanna Armeni

 In un convento francescano di periferia, tra i profumi del giardino e un nuovo quartiere in costruzione, suor Ignazia e le sue sorelle si trovano nella surreale situazione di ospitare al piano terra un'infermeria tedesca e al secondo alcune famiglie sfuggite per miracolo al rastrellamento del Ghetto. A separarli, solo una scala e l'audacia mite di chi non esita a mettersi in gioco fino in fondo. Roma, nell'ultimo anno di guerra, non è «città aperta». I tedeschi, a un passo dalla sconfitta, la stringono in una morsa sempre più spietata, gli alleati stentano ad arrivare, i romani combattono pagando con il sangue ogni atto di ribellione. In una città distrutta dalla fame, dalle bombe, dal terrore, gli ebrei vengono perseguitati, deportati, uccisi, come il più pericoloso e truce dei nemici. E la Chiesa? Mentre in Vaticano si tratta in segreto la resa nazista e il pontefice sceglie, più o meno apertamente, la via della cautela, i luoghi sacri si aprono ad accogliere – sfidando le regole e perfino alcuni comandamenti – chi ne ha bisogno. È così che Ritanna Armeni, con l'entusiasmo rigoroso e profondo di sempre, attraversa un passaggio cruciale della nostra Storia e dà corpo a una vicenda esemplare, che parla di coraggio e sorellanza, di forza e creatività, di gioia, paura, resistenza.


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Il prezzo finale non subirà alcuna variazione né incrementi di prezzo.



✨Ha un buon odore, la libertà, anche quando si mescola con l'insicurezza, lo stordimento, il timore per il futuro✨

Buongiorno lettori 💙
Oggi vi parlo del libro di Ritanna Armeni "Il secondo piano" edito Ponte alle Grazie che ringrazio per avermi inviato una copia in anteprima.

Il libro è uscito lo scorso 10 gennaio ma io l'ho voluto presentare solo oggi per la settimana che ho dedicato per la giornata della memoria.

Infatti è questo l'argomento del libro, l'occupazione tedesca a Roma nel periodo dela seconda guerra mondiale.
Ma i protagonisti non sono i tedeschi, gli americani o gli italiani impegnati nella guerra.
I protagonisti di questo libro sono degli ecclesiastici, o meglio, delle suore.

Prima della lettura di questo libro non avevo idea del ruolo importante avuto dalle suore e i loro conventi in questo periodo storico.

Infatti l'autrice ha voluto raccontare una storia vera, di donne che in un periodo storico particolare hanno avuto il coraggio di osare, nascondendo sotto il loro tetto dodici ebrei fuggiti al rastrellamento del ghetto. 

Con una sensibilità ed emozioni contrastanti il lettore vive la quotidianità delle suore, con tutti i timori e le paure di essere scoperte, con l'amore per Dio e il voler aiutare il prossimo.

L'affetto che donano ai rifugiati infatti è immenso facendo emergere la loro umanità e volontà di far del bene nonostante la povertà riuscendo a dare un pasto caldo a tutti ogni giorno.

✨ Ascoltarono silenziose con la schiena eretta e lo sguardo fisso sulla superiora. Somigliavano più a soldati pronti a scendere in battaglia che a suore francescane.✨

Il secondo piano è un libro che va letto, una storia del nostro paese che merita di essere conosciuta e mai dimenticata!
Vi consiglio quindi di recuperarlo al più presto, sono sicura che non ve ne pentirete.

❓E voi.. conoscete la storia delle suore di Roma e di ciò che hanno fatto?
Aiutereste una persona sconosciuta in difficoltà? Anche se potrebbe mettervi in pericolo?
Vi leggo volentieri nei commenti💕

Un abbraccio
La vostra Febe 💙



lunedì 21 novembre 2022

Recensione "La ragazza che non c'era" - Cinzia Bomoll





Titolo: La ragazza che non c’era

Autore: Cinzia Bomoll

Editore: Ponte alle grazie

Genere: Giallo







La prima inchiesta di Nives Bonora, ispettrice coraggiosa e passionale. Una ragazza viene ritrovata morta per un'overdose nell'ospedale psichiatrico abbandonato di Aguscello, nella bassa ferrarese. Non si riesce a capire chi sia. Ma nelle quarantott'ore che passano fra il ritrovamento del corpo e l'inizio degli esami autoptici, la ragazza sparisce. Qualcuno l'ha vista allontanarsi sulle sue gambe: un raro caso di morte apparente. E così l'ispettrice Nives Bonora, figlia dell'Emilia più genuina – passionale e pragmatica, dolente e vitale – si trova ad affrontare il caso di una ragazza fantasma e una storia marcia, perversa, in cui la malavita dell'Europa dell'Est va a braccetto con la migliore borghesia di Ferrara. Il coraggio di Nives, la sua irruenza e una dose di follia la porteranno a osare troppo ma infine a risolvere il caso a modo suo, contro ogni attesa e ai confini della legge. Ma Nives dovrà anche affrontare i tanti «casini» della sua vita privata, dal rapporto col padre carabiniere in pensione a quello con la nonna che le ha fatto da madre, fino al commissario Brandi, suo capo ostile ma anche poco affidabile amante.


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Il prezzo finale non subirà alcuna variazione né incrementi di prezzo.



Buongiorno lettori,

Oggi vi parlo del libro di Cinzia Bomoll “La ragazza che non c’era” uscito ad Ottobre ed edito da Ponte alle Grazie che ringrazio per la copia in anteprima.💙


In questo libro facciamo la conoscenza dell’ispettrice Nives Bonora e di un caso che inizialmente sembrava omicidio ma poi la ragazza trovata morta nell’ospadale psichiatrico di Aguscello scompare misteriosamente lasciando tutti sgomenti e il l’indagine si infittisce.


Al suo fianco troviamo il Commissario Brandi che per Nives non è soltanto il suo superiore.

La loro relazione è altalenante anche per via del passato di Nives e la sua paura di essere abbandonata di nuovo come è successo da bambina, con la madre.


Nonostante la forza che Nives mette nel suo lavoro per emergere in un commissariato prettamente maschile, nel corso della narrazione notiamo quanto sia una donna fragile emotivamente per il suo passato e questo e la sua caparbietà la aiuterà però a far chiarezza sul caso della ragazza che non c’era e risolvere ogni mistero.


La scrittura dell’autrice cattura fin dalla prima pagina impedendo al lettore di posare il libro fino al suo termine.

Ho apprezzato molto la caratterizzazione dei personaggi che mi ha permesso quasi di sentirli vicini e correre con loro nel risolvere il caso.

La protagonista è caratterizzata a tutto tondo, su ogni piano e quello familiare e sentimentale si fondono piacevolmente con la risoluzione del caso.


Ho apprezzato molto il personaggio della nonna, perno portante per la protagonista.

Inoltre l’autrice è riuscita a tenere alta la tensione in tutta la storia e il colpo di scena finale mi ha lasciata a bocca aperta.


Per questo e per la bravura di Cinzia Bomoll non vedo l’ora di leggere un’altra indagine dell’ispettrice Nives Bonora e vedere come si evolverà la sua vita!


❓E ora vi chiedo.. Vi ho incuriosito?

Vi piace leggere di donne che con la loro caparbietà si fanno largo in situazioni e luoghi prettamente maschili? Chi vi viene in mente? Consigliatemi qualche libro

Vi leggo volentieri nei commenti💕



giovedì 13 gennaio 2022

Recensione "Il digiunatore" - Enzo Fileno Carabba

 




Titolo: Il digiunatore

Autore: Enzo Fileno Carabba

Editore: Ponte alle Grazie

Genere: Narrativa biografica








Nato a metà Ottocento a Cesenatico Ponente, terra di mangiatori, Giovanni Succi si impone sulla scena del mondo come il più grande digiunatore di tutti i tempi. C'è qualcosa in lui di invulnerabile, che non si arrende neanche all'evidenza. Qualcosa che ha imparato ancora bambino dalle carovane dei circhi, quando scendevano dal Paradiso Terrestre verso la pianura romagnola. Alla saggezza errante dei saltimbanchi, Giovanni deve la sua gioia e la sua salvezza, l'urgenza di diventare quello che è: uno spirito sensibile, un leone indomabile, un profeta immortale. Guidato dall'utopia del socialismo e dal battito del suo cuore, veleggia libero come un elisir attraverso deserti e savane, cespugli e radure, nuvole e gabbie, e mette il suo digiuno al servizio dell'umanità. Coltivando in sé la sorgente di una speranza illimitata - riflessa in donne dai nomi armoniosi quali Ginevra, Gigliola, Guerranda -, segue il suo respiro per il mondo, dal Canale di Suez al manicomio della Lungara, dalle strade del Cairo e di Milano alle corsie della Salpêtrière. Incontra donne-belve e grandi esploratori, Sigmund Freud e Buffalo Bill, mentre l'Occidente sfocia nella modernità e perde per sempre l'innocenza. In questa biografia sentimentale, Carabba parte da una storia vera per trasfigurarla in un grande romanzo, che ci svela il valore del dubbio, le acrobazie dell'entusiasmo, la fierezza della semplicità. Perché è proprio lì, sul confine tra il pieno e il vuoto, dove la nebbia personale si dissolve nell'incontro con gli altri, che si nasconde la promessa dell'eternità.


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Il prezzo finale non subirà alcuna variazione né incrementi di prezzo.



Buongiorno lettori,

Oggi vi porto sul blog la recensione di un libro in uscita oggi che ho avuto il piacere di leggere in anteprima. Sto parlando del libro di Enzo Fileno Carabba “Il digiunatore” edito Ponte alle Grazie che ringrazio per la copia omaggio.


Questo libro racconta la storia di un personaggio che non conoscevo, Il digiunatore.

Oggi può sembrare una cosa fuori dal comune ma a fine Ottocento la figura del digiunatore era molto richiesta e anzi veniva profumatamente pagata se ingaggiata per attirare clienti in attività come ristoranti e hotel.

In questo caso, il digiunatore in questione è un personaggio realmente esistito, Giovanni Succi.


Attraverso una notevole ricostruzione storica, tra documentazioni e immaginazione, l’autore racconta l’incredibile storia di questo personaggio che ispirò molte correnti che nasceranno nel Novecento incontrando e ispirando anche diversi personaggi a noi noti come Kafka, Freud e Salgari.


Molti saranno i suoi viaggi, quello in Africa lo segnò e cambiò facendolo diventare il digiunatore più grande di tutti i tempi. Attraverso un elisir miracoloso preso prima dei digiuni, Succi riusciva a terminare il suo obiettivo senza accusarne fisicamente anzi, meno mangiava più sentiva la forza del leone che gli dominava lo spirito.


<<Ora che devo fare?>> chiese Giovanni a fine giornata, pervaso da un sentimento di onnipotenza. Avvertiva dentro di sè lo spirito del leone. Era pronto a un esercizio difficile. << Io consiglio la felicità>> disse il maestro. Aveva una voce bellissima. 


Da bambino è sempre stato attratto dai saltimbanco e carovane di circhi che arrivavano nel suo paese. Grazie a loro e ai loro numeri fantastici anche Giovanni diventerà invulnerabile e non si arrenderà mai all’evidenza.

Così come loro, anche Giovanni quando digiuna si trova nel Paradiso Terrestre, mettendo la sua sapienza e il suo digiuno alla portata dell’umanità, il suo scopo era illuminare le grandi masse.


Un personaggio curioso e fuori dagli schemi fin da bambino con la sua tipica frase “Oppa oba” che farà intravedere alla nonna il suo lungo percorso sin dalla tenera età.


Quando fu in grado di assumere cibo solido, Giovanni si lasciava rimpinzare felice. Ma un giorno rifiutò il boccone. Chiuse la bocca e la riaprì solo per dire solennemente <<Oppa Oba>> <<Che ha detto il bambino?>> <<Troppa roba>> sussurrò la madre. Troppa roba. Aveva avuto una visione del futuro dell'umanità?

 

La nonna, a lui molto cara, dopo la morte sarà il suo spirito guida, così come il maestro africano che nel corso di tutta la sua vita sentirà come voci nell’orecchio che lo guidano e lo conducono.


Nel corso dei suoi digiuni Giovanni Succi verrà seguito da medici e studiato a livello fisiologico. E’ stato interessante scoprire come i medici dell’epoca si prendessero la briga di comprendere il meccanismo che portava tutte queste forze al loro assistito, senza trovare però mai nulla di concreto.

Molte altre le stranezze che Succi dice di aver fatto nel corso della sua vita, come riscaldare la stanza come una stufa e calmare le persone attraverso il respiro.


In questi momenti di studi medici anche il grande Charcot si è interessato a Giovanni, purtroppo però senza studiarlo davvero. Mi sarebbe piaciuto sentire il suo parere.


Le sue stranezze lo portarono diverse volte anche in manicomio, dove riusciva sempre a integrarsi ed essere ben voluto. Attraverso i suoi viaggi scalerà le piramidi in Egitto e salirà di corsa sulla Torre Eiffel, avrà il piacere di parlare con degli esploratori e incontrare persone stravaganti come lui.  


Nel corso di tutta la narrazione mi sono chiesta diverse volte come una persona riuscisse volontariamente a fare a meno del cibo a questi livelli per periodi più o meno lunghi.

Questo tipo di privazioni sono difficili da mantenere per lunghi periodi e questo mi fa pensare al nostro presente, attanagliato dalla pandemia, che di privazioni ce ne ha portate parecchie.


❓Quindi vi chiedo..

Di cosa possiamo #fareameno oggi traendone un vantaggio nella nostra vita

e di quelli che ci stanno intorno?

Quale “digiuno” praticare per riconquistare la nostra integrità spirituale?


Vi aspetto nei commenti💕


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