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mercoledì 11 maggio 2022

Recensione "La canzone Di Achille" - Madeline Miller

 




Titolo: La canzone di Achille

Autore: Madeline Miller

Editore: Marsilio

Genere: Narrativa di genere








Dimenticate Troia, gli scenari di guerra, i duelli, il sangue, la morte. Dimenticate la violenza e le stragi, la crudeltà e l'orrore. E seguite invece il cammino di due giovani, prima amici, poi amanti e infine anche compagni d'armi – due giovani splendidi per gioventù e bellezza, destinati a concludere la loro vita sulla pianura troiana e a rimanere uniti per sempre con le ceneri mischiate in una sola, preziosissima urna. Madeline Miller, studiosa e docente di antichità classica, rievoca la storia d'amore e di morte di Achille e Patroclo, piegando il ritmo solenne dell'epica alla ricostruzione di una vicenda che ha lasciato scarse ma inconfondibili tracce: un legame tra uomini spogliato da ogni morbosità e restituito alla naturalezza con cui i greci antichi riconobbero e accettarono l'omosessualità. Patroclo muore al posto di Achille, per Achille, e Achille non vuole più vivere senza Patroclo. Sulle mura di Troia si profilano due altissime ombre che oscurano l'ormai usurata vicenda di Elena e Paride.


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Buongiorno lettori,

Oggi vi parlo del secondo libro di Madeline Miller che leggo e adoro sin dal principio “La canzone di Achille”.


Tutti conosciamo la guerra di Troia e le innumerevoli gesta di Achille grazie all’Iliade scritta da Omero.


Bene la Miller con una narrazione quasi fiabesca ci racconta questa stessa storia ma con una nuova veste.

Il punto di vista di Patroclo, amico prima amante poi e successivamente compagno d’armi di Achille.


Attraverso gli occhi di Patroclo conosciamo la sua infanzia.

Principe esiliato per aver accidentalmente ucciso il figlio di un nobile, Patroclo si trova a vivere nella corte di Peleo, padre di Achille e marito di Teti, una ninfa.


Qui vediamo come i due ragazzi iniziano a prendere confidenza l’uno dell’altro, a confidarsi e confrontarsi instaurano un’amicizia che nel corso degli anni andrà oltre il semplice rispetto e fiducia, diventando amore e condivisione.


Condivisione non solo delle lezioni d’armi e musica ma condivisione della guerra.


Nei dieci anni di guerra vediamo Achille il guerriero, l’ aristos achaioncon e tutta la divinità che c’è in lui. Ma vediamo anche l’Achille dolce e protettivo nei confronti del compagno e di come la sua figura sia importante nei consigli e nelle azioni dell'altro.


Anche Patroclo cambia, cresce, preferisce non combattere ma aiuta a medicare, conosce tutti, ci tiene alla gente, ha un buon cuore.


Poi Patroclo viene ucciso.

E Achille si dispera. 

Lì vediamo tutto il dolore che una persona che ama prova per il proprio compagno di vita. 


La rabbia, la delusione di non aver potuto fare di più. 


La vendetta.


Fino alla fine per quietarsi con l’unione dei due nell’eternità.


Una lettura scorrevolissima questa, che ti cattura e ti porta indietro nel tempo dove l’orgoglio e la vendetta vanno a braccetto con spade e lance e il rispetto dei Re va conquistato e mantenuto a costo della vita.


La Miller ci fa vedere ogni aspetto dei due giovani, ci fa crescere con loro, soffrire, amare. 


Ci fa affezionare a loro fino all'ultima pagina.

E noi non possiamo che amare questa nuova visione e portarcela nel cuore.


Se ho adorato la lettura di Circe non posso che aver amato immensamente La canzone di Achille molto emozionante e strappalacrime sul finale.


Vi consiglio vivamente di recuperare entrambi i libri dell'autrice se ancora non lo avete fatto, io leggerò sicuramente anche l'ultimo suo libro 💕


E voi? Avete già letto questi libri?

Vi piace leggere retelling?

Quale storia d'amore vorreste leggere rivisitata?

Vi leggo volentieri nei commenti 💕


venerdì 29 ottobre 2021

Recensione "Circe" - Madeline Miller

 




Titolo: Circe

Autore: Madeline Miller

Editore: Marsilio

Genere: Narrativa








Ci sembra di sapere tutto della storia di Circe, la maga raccontata da Omero, che ama Odisseo e trasforma i suoi compagni in maiali. Eppure esistono un prima e un dopo nella vita di questa figura, che ne fanno uno dei personaggi femminili più fascinosi e complessi della tradizione classica. Circe è figlia di Elios, dio del sole, e della ninfa Perseide, ma è tanto diversa dai genitori e dai fratelli divini: ha un aspetto fosco, un carattere difficile, un temperamento indipendente; è perfino sensibile al dolore del mondo e preferisce la compagnia dei mortali a quella degli dèi. Quando, a causa di queste sue eccentricità, finisce esiliata sull'isola di Eea, non si perde d'animo, studia le virtù delle piante, impara a addomesticare le bestie selvatiche, affina le arti magiche. Ma Circe è soprattutto una donna di passioni: amore, amicizia, rivalità, paura, rabbia, nostalgia accompagnano gli incontri che le riserva il destino – con l'ingegnoso Dedalo, con il mostruoso Minotauro, con la feroce Scilla, con la tragica Medea, con l'astuto Odisseo, naturalmente, e infine con la misteriosa Penelope. Finché – non più solo maga, ma anche amante e madre – dovrà armarsi contro le ostilità dell'Olimpo e scegliere, una volta per tutte, se appartenere al mondo degli dèi, dov'è nata, o a quello dei mortali, che ha imparato ad amare. Poggiando su una solida conoscenza delle fonti e su una profonda comprensione dello spirito greco, Madeline Miller fa rivivere una delle figure più conturbanti del mito e ci regala uno sguardo originale sulle grandi storie dell'antichità.


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Buongiorno lettori,

Oggi vi porto sul blog la recensione di “Circe” libro di Madeline Miller uscito all'inizio dell’anno edito Marsilio.


La Miller ha saputo stupire ed emozionare i suoi lettori già con “La canzone di Achille” che ancora non ho letto ma che farà a breve, e spinta dalle numerose recensioni positive su “Circe” mi sono buttata nella sua lettura, accompagnata con il gruppo di lettura appositamente creato da me che ringrazio per gli scambi di opinione nelle varie tappe di discussione.


Tutti, chi più chi meno, conosciamo la maga Circe attraverso le opere di Omero.

La strega cattiva che con le sue pozioni trasformava gli uomini in maiali e trasfigurava le ninfe in mostri ingordi di marinai.


 Ecco, l’opera della Miller fa esattamente il contrario.

Ovvero, narra la storia di Circe dall’inizio fino alla fine facendo primeggiare la sua vera natura, più umana che divina, con tutti i dubbi e paure, la sua incapacità di giudizio che la rende spesso ingenua e le sue curiosità e aspirazioni. 


La vediamo crescere nel grande palazzo del padre Elios, dio del sole, e la ninfa Perseide, sua madre. Litigare con i fratelli ed essere presa in giro per la sua voce così diversa da tutte quelle perfette e cristalline delle altre ninfe ma che la rendono unica e speciale, simile agli umani.


Umani che ha sempre voluto conoscere da giovane e che per amore la porteranno a compiere una prima magia involontaria per tenerne uno con lei.


La trasformazione di Scilla in mostro sarà il culmine che la porterà via da una vita in mezzo ai suoi simili, per una in esilio sull’isola di Eea in piena solitudine, dove imparerà ad addomesticare le belve selvatiche ed affinerà le sue doti da maga che le daranno in seguito la sua notorietà.


Nonostante l’esilio, molti saranno i personaggi che Circe incontra nella sua lunga vita e ognuno di loro la porterà a maturare e rivedere le sue opinioni sul mondo, interno ed esterno. 

Avrà anche il permesso di muoversi dalla sua isola, incontrando così il Minotauro e aiutando a tenerlo a bada. 

In questo frangente Dedalo sarà importante e per poco tempo darà un pò di sollievo alla solitudine di Circe.


Abitando sola in un’isola è normale che i marinai in cerca di un riparo vi approdino e chiedono ospitalità. In queste circostanze Circe dava ospitalità agli uomini bisognosi, ma con un pizzico di magia ad aiutarla per non farsi sopraffare diventando la maga che trasformava gli uomini in maiali!


Odisseo sarà importante nella vita di Circe. 

Attraverso i suoi racconti veniamo a conoscenza della guerra di Troia e di tutte quelle battaglie che stanno cambiando il mondo, fiancheggiate sempre dagli Dei che danno il loro supporto.


La nascita di Telegono sarà per Circe gioia e dolore al contempo. La vedremo in veste di madre, occupata a crescere un bambino da sola, con tutte le mille paure che può avere una madre, più una. La più pericolosa. Atena, la Dea della guerra.


L’incontro con la tanto temuta Penelope si trasforma in una convivenza pacifica, che porterà le due donne a sostenersi a vicenda.

Infine Telemaco stravolgerà i sentimenti della maga.


Gioie, dolori, rimpianti e amore. 

Tutto questo e tanto altro troverete in questo romanzo mitologico sulla vita di Circe che l’autrice ha saputo scrivere in modo eccezionale andando a scavare in modo introspettivo nella vita di questa donna, spiegando in modo sintetico e mai noioso chi è e cosa l’ha portata a diventare il personaggio che noi tutti conosciamo.


Consiglio a tutti la lettura di questo libro perchè l’autrice ha saputo dare una nuova veste ad un personaggio mitologico sempre visto in modo oscuro, dandogli quell'originalità e modernizzazione che si meritava.


Non vi resta che immergervi nella sua storia trasportati dalle parole poetiche dell’autrice e conoscere anche voi una Circe “nuova”.


❓Ora vi chiedo..

Avete leggo questo libro o l’altro dell’autrice?

Quale personaggio mitologico vi piace di più?

Vi leggo volentieri nei commenti💕


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