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venerdì 25 marzo 2022

Rubrica - La voce agli autori - Dove guardano i girasoli

 Buongiorno lettori 

E bentornati alla mia rubrica dedicata agli autori e ai loro libri i quali andiamo a conoscere meglio attraverso alcune domande da me poste.



Come l’altra rubrica, anche questa avrà una copia riportata sul mio profilo instagram che se vi fa piacere potete seguire qui.


Oltre alla breve intervista troverete la biografia degli autori e i link utili per trovarli sui social e acquistare i loro libri.


Iniziamo!


Oggi andiamo a conoscere il libro di Nelle B. “Dove guardano i girasoli” attraverso la mia intervista e un piccolo estratto che l’autrice ha scelto per voi.



  • Come nasce l’idea del tuo libro?

L’idea di Dove guardano i girasoli nasce tanti anni fa, quando ero un’adolescente e cercavo nella scrittura le emozioni che avrei voluto vivere nella vita reale. Ero una ragazzina molto timida e, in Mattia, rivedevo la persona che avrei voluto al mio fianco, mentre in Chiara erano racchiuse molte delle mie fragilità.


  • Qual è il tema principale che affronta?

Il tema principale è l’amore, sebbene adolescenziale, inevitabile. Sia Chiara che Mattia provano costantemente a rifuggire da quel sentimento perché fondamentalmente pensano che sia sbagliato provarlo, finché non capiscono che l’unico modo è arrendersi. Mattia lo capisce prima però.



  • Cosa ami maggiormente del tuo libro? Hai un personaggio preferito?

Del mio libro amo maggiormente l’ironia che sono riuscita a trasmettere tramite le battute dei personaggi e che riflette il modo che ho di affrontare la quotidianità, magari non proprio a caldo ma ci si prova! Per quanto riguarda i personaggi, ho ovviamente un debole per Pece, potrei innamorarmi di lui all’infinito. Però, ammetto che con Frascati c’è stato subito del feeling.



  • Convinci brevemente il lettore a leggere proprio la tua storia.

Cara lettrice, credo che leggere la storia di Chiara e Mattia – sempre che ti piacciano gli young adult – possa trasportarti indietro nel tempo, negli anni fatti di confusione e problemi che vengono percepiti come insormontabili; gli anni, però, delle risate con gli amici e di quegli amori che senti possano durare per tutta la vita. Il tutto, te lo dico eh, condito da un po’ di ironia.




Breve estratto


«Mani di fata… quando cucini i muffin è perché hai combinato qualcosa ma non sai come dirlo». 

Questa invece era stata Giulia, rimasta in piedi e poggiata allo stipite della porta. 

«Non è assolutamente vero». 

«Come quando hai preparato a tuo padre tre teglie di muffin perché gli avevi rigato la macchina?»

 Giulia. 

«Sono cose che capitano».  

«O come quando hai perso la catenina d’oro di tua madre in spiaggia e ne hai preparate quattro?»

Desirèe. 

«Coincidenze».

«O come quando…» 

«E va bene, va bene! Ho scommesso con Pece!», avevo esclamato esasperata, alzando le mani al cielo e lasciandole di stucco. 



Biografia




Molisana, quasi trentenne, perennemente in ansia. Nella scrittura trovo il mio modo per evadere e vivere mille altre vite.














Link utili


Link amazon:

https://www.amazon.it/Dove-guardano-girasoli-Nelli-B-ebook/dp/B09HSDXYQY


Link profilo instagram:

https://www.instagram.com/nelli.b.book/



Scheda 

Titolo: Dove guardano i girasoli

Autrice: Nelli B.

Editore: Blueberry Edizioni

Prezzo: cartaceo 8.84€ eBook 0.99€

Data di pubblicazione: 



Trama


Chiara Baltori e Mattia Pece hanno entrambi diciotto anni e un assurdo destino che li unisce fin dalla nascita: sono figli di due coppie di amici inseparabili e si sono trovati a vivere in una villetta bifamiliare dove i confini non sono mai stati davvero definiti. Chiara e Mattia quindi "vivono" insieme, giocano insieme, dormono insieme come fratello e sorella finché qualcosa non cambia. Sono cresciuti e ciò che sembrava scontato da sempre diventa improvvisamente complicato. In effetti, com'è possibile rimanere indifferenti di fronte a un tipo così presuntuoso, a tratti rude, ma decisamente sexy? E Mattia, nonostante possa avere tutte le ragazze che desidera, può essere capace di provare qualcosa per quella timida ragazzina che nel frattempo è diventata una donna? L'ultima parola spetta dunque all'Amore… ma sarà capace di fare capolino tra scommesse improbabili, genitori invadenti, torte golose e maratone di Grey's Anatomy?



Spero che questo nostro appuntamento sia di vostro gradimento e che vi abbia fatto conoscere un nuovo libro da aggiungere in lista

 

A presto

Febe


martedì 22 marzo 2022

Recensione "Il patto dei mille giorni" - Ilaria Mann

 




Titolo: Il patto dei mille giorni

Autore: Ilaria Mann

Editore: Independently Published

Genere: Contemporary romance







Quanto vale un amore? Più di un'amicizia?


Andreas e Federico non hanno dubbi sul valore della propria, fino a quando non arriva nelle loro vite la bella e spregiudicata Claudia. Entrano in competizione per lei, ma nessuno dei due osa fare il primo passo.

Il giorno del compleanno di Claudia, però, la vedono con un altro e capiscono che potrebbero perderla entrambi.

L’irrazionale diventa d’improvviso realtà; la passione sostituisce ogni sensato ragionamento.

Una stretta di mano. Un patto segreto tra loro.

Mille giorni per uno. Senza interferenze, senza litigi o gelosie da parte dell'altro.

E solo alla fine, sarà Claudia a decidere chi dei due diventerà la sua scelta definitiva.


Lo sanno tutti, le donne passano e l’amicizia tra due uomini dura per sempre. Invece, trascorrono gli anni e Claudia non passa. E noi siamo ancora qui, in silenzio, a chiederci chi lei voglia di più".


Ambientato tra la costa laziale e Cambridge, un contemporary romance basato sulla contrapposizione di due protagonisti maschili, aspiranti medici, agli antipodi nell’animo e nel fisico.

Innamorati entrambi della stessa donna, ma intenzionati a rimanere amici, nonostante tutto. Nonostante lei.

Una storia romantica e sensuale, narrata a quattro voci alternate, in un arco di quindici anni, tra imprevisti, gioie e cambiamenti.



Questo blog è affiliato ad Amazon.

Comprando l'articolo da questo link ci aiutate a sostenere il nostro blog. 

Il prezzo finale non subirà alcuna variazione né incrementi di prezzo.



Buongiorno lettori,

Oggi vi porto la recensione dell’ultimo libro di Ilaria Mann “Il patto dei mille giorni” uscito a fine anno scorso e pubblicato in self dall’autrice.


Se vi ricordate, ho avuto già il piacere di leggere un altro libro di Ilaria e in quell’occasione rimasi talmente catturata dalla sua scrittura che non vedevo l’ora di leggere questa sua nuova storia.


Bene. 

Posso dirvi che Ilaria è una garanzia.

Non sono rimasta delusa nemmeno questa volta!

Anzi!


Ma partiamo con ordine.


Abbiamo tre amici. Federico, Andres e Dario.

Amici dalle elementari. Per loro l’amicizia è un valore fondamentale e nel corso degli anni sono talmente legati tra di loro da scegliere tutti le stesse cose che gli piacciono nella vita.

Calcio, scuola, università, amici.


Tutto fila liscio e nessuno mette in dubbio il loro legame fino a quando non arriva lei.

Claudia. La cugina di Dario.


Conosciuta dai ragazzi quando avevano tredici anni ad un compleanno di Dario, la ragazza è rimasta impressa ai due. Per anni aspettavano il compleanno di Dario per rivederla fino a quando Claudia si trasferisce da Roma a Rocca Marina.


Da qui, per Andres e Federico, inizia la sfida per farsi notare da Claudia.

Andres è il più sfacciato, con lei gioca e se ne dicono di ogni colore tra sguardi maliziosi e tuffi in piscina.

Federico invece è un amico fedele a cui si può confidare tutto e del quale si può sempre contare.


Ma Claudia sta neutrale e Dario consiglia ai due amici di non mettere in mezzo la cugina nel loro rapporto d’amicizia. Che per una ragazza non ne vale la pena rovinare il loro rapporto.


Eppure i due, al diciottesimo compleanno di Claudia fanno un patto.

Mille giorni per uno senza interferenze dall’altro.

E sarà poi Claudia a dover scegliere con chi stare.


Riusciranno a vedere il loro più grande amico insieme alla ragazze che portano nel cuore?

Attraverso quindici anni vediamo come il rapporto dei tre muta, chi resta, chi va e chi vincerà.

Nulla è scontato. Tutto torna e solo Claudia potrà porre fine a questo patto.

Chi sarà il prescelto? Come si evolverà l’amicizia di Andres e Federico?


Se vi ho, anche un minimo, incuriosito, vi consiglio la lettura di questo libro che vi catturerà nella sua morsa lasciandovi senza fiato e solo una domanda… Come finirà?


La penna dell’autrice è impeccabile e ti cattura.

Ilaria Mann sa come tenere incollato il lettore alla vicenda fin dalla prima pagina coinvolgendo piano piano il lettore sempre di più spingendolo a voltare le pagine per scoprire cosa accade. 


Attraverso i quattro punti di vista differenti dei protagonisti vediamo come la vicenda si evolve. I consigli, i litigi, le storie d’amore appaiono al lettore reali e vivono attraverso i protagonisti le stesse emozioni, complici i molteplici colpi di scena che catturano tutta l’attenzione.


Le descrizioni dei personaggi principali sono ben caratterizzate così come quella degli ambienti e i luoghi in cui si svolge la storia.

Ho adorato il periodo in cui i protagonisti stanno a Cambridge e portano il lettore a spasso per i vari campus.


Ho apprezzato molto il personaggio di Dario, che con i suoi consigli cerca di tenere unita l’amicizia dei due rivali ommettendo delle volte alcuni particolari per non peggiorare le situazioni.


Ho apprezzato di meno invece il personaggio di Claudia che ho trovato inizialmente infantile, per le sue scelte e comportamenti, e poi troppo accondiscendente.


Nel complesso una storia ben strutturata e ricca di colpi di scena che se amate il genere non potete perdere!


Ripeto che la scrittura di Ilaria Mann sta diventando per me una garanzia e quindi vi invito a recuperare non solo questa sua opera ma tutte quelle da lei scritte.💟


Un ultimo appunto volevo farlo per la copertina, diversa per composizione dalle precedenti dall’autrice, che ho apprezzato molto! Davvero complimenti.


Infine ringrazio Ilaria per avermi permesso di leggere il suo libro attraverso questa collaborazione e per avermi fornito una copia del suo libro💙


❓Ora vi chiedo.. Vi ho incuriosito?

Potrebbe essere una lettura che fa per voi? Avete mai avuto una cotta per un vostro/a amico/a?

Come avete risolto la situazione?

Vi leggo volentieri nei commenti💕




venerdì 18 marzo 2022

Rubrica - La voce agli autori - Ancora una canzone

 Buongiorno lettori 

E bentornati alla mia rubrica dedicata agli autori e ai loro libri i quali andiamo a conoscere meglio attraverso alcune domande da me poste.



Come l’altra rubrica, anche questa avrà una copia riportata sul mio profilo instagram che se vi fa piacere potete seguire qui.


Oltre alla breve intervista troverete la biografia degli autori e i link utili per trovarli sui social e acquistare i loro libri.


Iniziamo!


Oggi andiamo a conoscere il libro di Tina Mucci “Ancora una canzone” attraverso la mia intervista e un piccolo estratto che l’autrice ha scelto per voi.



  • Come nasce l’idea del tuo libro?

 L’idea di Ancora una canzone è partita da un flash. Ho immaginato una ragazza seduta ad un tavolino a bere una cioccolata, cioè la scena con cui si apre il romanzo, e da lì è partita tutta la storia.


  • Qual è il tema principale che affronta?

 Il romanzo affronta il tema dell’amore e del legame tra fratelli, in questo caso i tre fratelli Ferrari. Ma si parla anche di malattia. La sorella più giovane, Fanny, scopre di avere un cancro e prima di affrontare una operazione, convoca Folco e Federica, il fratello e la sorella, e chiede il loro sostegno.  Ero un po' indecisa se affrontare o meno questo argomento, visto che viviamo già tempi duri a causa del virus, ma comunque fa parte della vita. 


  • Cosa ami maggiormente del tuo libro? Hai un personaggio preferito?

Ho amato molto la metamorfosi di tutti i personaggi, l’evoluzione che hanno nel corso della storia.



  • Convinci brevemente il lettore a leggere proprio la tua storia.

Ancora una canzone, nonostante il tema trattato, non è affatto un romanzo triste, anzi, il significato è proprio l’opposto. Si può sempre ricominciare, anche da una circostanza drammatica. Succede a Folco, a Federica, a Fanny, nel libro, può succedere a chiunque.

E’ un libro da leggere se si crede nella famiglia, nei sentimenti, ma anche se si è scettici. Un libro che fa sorridere, piangere, riflettere  e sperare. Parla di una cosa che può succedere a tutti, quindi assolutamente realista. E’ un libro dolce, ma vero.



Breve estratto


Federica faceva la wedding-planer ed era esattamente quello che voleva fare, la strada che si era scelta ormai una ventina di anni prima. Quando lei aveva cominciato, in Italia era una professione ancora sconosciuta, Federica aveva visto cosa significava organizzare i matrimoni degli altri durante una vacanza studio in America ed aveva avuto una vera e propria folgorazione. In fondo, era quello che fin da piccola faceva a casa sua, curare l’immagine, abbinare colori e tessuti, apparecchiare la tavola nelle grandi occasioni.

Sua madre Fedora glielo lasciava fare spesso e volentieri, tanto i complimenti spettavano a lei, in qualità di padrona di casa: lei se li prendeva tutti, gongolando, poi solo alla fine faceva la gentile concessione.

«Un po’ di merito va anche a Federica, mi ha aiutato»

Lei non diceva nulla, sarebbe stato perfettamente inutile. Avere a che fare con Fedora non era facile per nessuno, per loro meno che mai.

Sua madre discendeva da una nobile famiglia lombarda che, però, quando era nata lei era già in rovina: degli antichi splendori era rimasto solo il cognome, complicato e inutilmente altisonante, ed un palazzo ormai fatiscente nel centro di Milano. Gli uomini della sua famiglia non avevano mai amato molto il lavoro, considerato una mansione per la plebe: avevano però sempre amato molto le donne e le corse di cavalli.




Biografia

Tina Mucci è nata a Benevento il 5 gennaio 1966. E’ un capricorno e come tutti i capricorno, è taciturna, solitaria, fin troppo seria. Da piccola, il suo gioco preferito era fare su e giù per il terrazzo di casa sua componendo canzoncine e filastrocche. Scrive il primo romanzo a otto anni. La passione per la scrittura l’accompagna da sempre,ma fa lavori che la tengono sempre molto impegnata. Poi, la svolta: lascia il suo ultimo lavoro, quello da commessa, cerca qualcosa che le lasci tempo da dedicare seriamente al suo hobby.

Ha pubblicato il primo romanzo a poco più di venti anni, ma è una esperienza da cancellare. Ha tentato l’autopubblicazione, ma è solo quando incontra la Placebook Publishing, la sua attuale casa editrice, che sente di potersi dedicare al lavoro di scrittrice in modo serio.

Tina vive ancora a Benevento e non è sposata.

I suoi due ultimi romanzi sono Rosso Autunno e Ancora una canzone.




Link utili


Link acquisto: B08TMZ9KJK

Contatto Facebook: Tina Mucci autrice.

Contatto instagram: Tina Mucci.




Scheda 

Titolo: Ancora una canzone

Autrice: Tina Mucci

Editore: Placebook Publishing

Prezzo: cartaceo 14.56€ eBook 4.90€

Data di pubblicazione: 20 gennaio 2021



Trama


I tre fratelli Ferrari sono completamente diversi tra loro, in apparenza sembrano avere in comune solo la lettera iniziale dei loro nomi, la F.

Folco è un professore di lettere in un liceo, di carattere rigoroso ed inflessibile, duro censore della propria vita e di quella degli altri, anche se da giovane è stato uno scatenato attivista politico ed ha avuto un matrimonio molto turbolento. Federica è una wedding-planner abbastanza affermata, ha dedicato molte energie alla realizzazione lavorativa ed è fidanzata con Oscar da dieci anni. Fanny è la sorella minore, una tempesta in miniatura che ha agito sempre di impulso perché non vuole avere rimpianti e che di mestiere fa l’autrice di canzoni, tutte di successo.

Proprio Fanny sarà costretta ad affrontare un problema piuttosto serio di salute e chiederà l’appoggio dei fratelli. Questa sarà l’occasione, per tutti, per rimettere a posto un po’ di cose nella propria vita, a cominciare dal rapporto problematico con la loro madre particolare, per tagliare i rami secchi e cambiare le priorità.

Anche un evento drammatico può essere il frangente giusto per ricominciare.



Spero che questo nostro appuntamento sia di vostro gradimento e che vi abbia fatto conoscere un nuovo libro da aggiungere in lista

 

A presto

Febe


sabato 12 marzo 2022

Recensione "Mia madre è un fiume" - Donatella di Pietrantonio

 




Titolo: Mia madre è un fiume

Autore: Donatella di Pietrantonio

Editore: Elliot

Genere: Narrativa








Il racconto di un amore tra madre e figlia "andato storto da subito". Un romanzo potente e vitale, in cui le vicende personali si uniscono alla storia corale di un'Italia contadina, ritratta dagli anni di guerra fino ai nostri giorni. Quando Esperia mostra i segni di una malattia che le toglie la memoria, è tempo per la figlia di prendersi cura di lei e aiutarla a ricostruire un'identità smarrita. Inizia così, giorno dopo giorno, il racconto di un passato dal quale riaffiorano ricordi dolcissimi e crudeli, riprendono vita le figure dei familiari e degli abitanti della piccola comunità montana che le ha viste nascere e crescere entrambe. In un Abruzzo luminoso e aspro, che affiora tra le pagine come una terra mitologica e lontana, le fatiche della campagna, l'allegria dei matrimoni, la ruvidezza degli affetti, l'emancipazione dall'analfabetismo e la fine della sottomissione femminile si intrecciano al racconto di una lenta metamorfosi dei sentimenti in un indissolubile legame madre-figlia che oscilla tra amore e odio, nostalgia e rifiuto.

Questo blog è affiliato ad Amazon.

Comprando l'articolo da questo link ci aiutate a sostenere il nostro blog. 

Il prezzo finale non subirà alcuna variazione né incrementi di prezzo.



Buongiorno lettori,

Oggi vi porto sul blog la recensione dell’esordio di Donatella di Pietrantonio - conosciuta ai più per il suo libro L’arminuta che ancora devo leggere - “Mia madre è un fiume” pubblicato per la prima volta da Einaudi nel lontano 2010.


La storia narra la perdita di memoria di una madre e la figlia che la sostituisce diventando i suoi ricordi. 


“Mia madre è un fiume di vecchi ricordi salvati, che ripete a tutti. Ci si afferra forte perché la sua storia non deflagri. Restano pochi, adesso. Mi occupo della supplenza, sono il suo scriba.” 


Così anche il lettore conosce la vita di Esperina che attraverso i ricordi narrati dalla figlia ci porta a conoscere la vita contadina dell'Abruzzo povero di inizio secolo ad oggi, con le sue tradizioni rurali, i lavori di un tempo, l’emigrazione, la fatica nei campi.


Il loro legame madre-figlia è caratterizzato da una carenza affettiva che ha segnato la vita della figlia portandola ad essere arrabbiata con la madre per la sua freddezza.


“....era troppo educata al sacrificio per permettersi il piacere di stare con la sua creatura.”


Non riuscendo a perdonarla nemmeno ora che la malattia le sta portando via l’identità e l'integrità, tenendo il loro legame sempre sul filo dell’amore e odio.


“Mia madre è un fiume.

 Erano un fiume i suoi capelli scuri e sottili che la corrente divideva ai lati del viso, onde a cascata sul seno, li pettinava la sera, dopo tutte le fatiche. Camminava e cantava, il fiume a fluttuare nel vento, ma solo qualche volta, di solito li raccoglieva in una crocchia. Intorno ai trent’anni tagliò i capelli per sempre, divennero insignificanti, pratici. Era un ruscello. Ne scorreva uno non lontano da casa sua e nelle più serene notti d’estate apprezzava la cascatella dalla finestra aperta, mentre i cani stavano zitti. E’ un fiume di vecchi ricordi salvati, che ripete a tutti. Ci si afferra forte perché la sua storia non deflagri. Restano pochi, adesso. Mi occupo della supplenza, sono il suo scriba.  Mia madre era un fiume di parole, ora di frasi stereotipate. Quanto cresce Giovanni, chi non si muove non mangia, che freddo stamattina. Al telefono chiede di continuo dove mi trovo. Sapermi al lavoro la rassicura. E’ stata la cifra della sua vita. E’ un fiume in secca, la neve dei pioppi lo sorvola, l’ombra dei sassi cade sul letto bianco, crepato. Qua e là una pozza d’acqua ancora, ferma e densa, lambita degli insetti.

Fa odore di morte.”


Una storia dolce e dura allo stesso tempo, con uno stile però che non ha saputo coinvolgermi e permettermi di entrare in empatia con nessuno dei personaggi. La scrittura contorta non mi ha permesso una lettura scorrevole della storia, costringendomi il più delle volte a rileggere gli stessi passaggi.


Una storia di donne forti, di un affetto freddo, di una terra di abbondanza ma che richiede tanti sacrifici, del cambiamento del rapporto genitore-figlio che ad un certo punto si inverte.


 "Mi manca la grazia, la leggerezza. La zavorra mi tiene a terra, i denti stridono sulle maglie della catena. Ho chiamato ogni limite mia madre. Le ho imputato il mio volo zoppo. Lei è il mio pretesto. È causa, e motivo. Mia madre è un albero. Alla sua ombra mi sono giustificata. Si secca, anche l'ombra si riduce. Presto sarò allo scoperto."


Una vita passata a giustificarsi da parte della figlia ora la portano a riflettere cosa sarà senza sua madre.


Tutto questo è “Mia madre è un fiume” della di Pietrantonio e solo se lo leggerete potrete giudicare da voi se è una lettura valida che potrebbe piacervi.


A me non ha coinvolto come speravo e per questo voglio proseguire la lettura di altre opere dell’autrice, per confrontarle con questo!


❓E a voi è piaciuto? Avete letto altro dell’autrice?

Avete esperienza con la demenza senile?

Vi leggo volentieri nei commenti💕


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