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lunedì 31 maggio 2021

Tracce Giugno - Challenge Libropoly 2021

 Bentornati a Libropoly, la metropoli del Libro!

Proseguiamo con la corsa sul tabellone di Libropoly, avete incontrato intoppi nel vostro giro? Sono stati clementi i dadi con voi? 

Ma bando alle ciance passiamo alle cose serie, i punteggi:


- #stivalevagabondo 201 punti

- #cappelloallariscossa 82 punti

 

  • La squadra #stivalevagabondo è in vantaggio con sei su nove titoli nascosti indovinati! Complimenti a tutte ragazze per l'impegno!!
  • La squadra che ha totalizzato più punteggio personale questo mese è :

#stivalevagabondo

Mentre al secondo posto abbiamo la squadra

#cappellovagabondo


Ricordiamo per chi ancora non si è iscritto al nostro blog così aiutandoci e supportandoci di farlo, a noi fa piacere 


Qui trovate le regole generali e del tabellone ▶️  https://le-sorelle-dinchiostro.blogspot.com/2020/12/regolamento-challenge-libropoly-2021.html 


_ Queste tracce, se lette entrambe, vi permetteranno di tirare i dadi e così muovervi sul tabellone.


🟡 TRACCIA AUTORE

_ In questa traccia dovrete leggere un libro in cui l’autore ..

  • ... Si firma con un nome solo


🟠 TRACCIA GIOCOLIERE

_ In questa traccia vi daremo delle parole. Una o più di una dovrà essere presente nella vostra lettura:

  • nella trama  

  • nel titolo 

  • nella copertina


Fine anno scolastico, scherzi tra amici, arancione, borsetta (da donna)


✴️ Lettura extra di Giugno

Il bosco silenzioso - Wolfram Fleischhauer



 


_ Questa traccia se letta vi permetterà di aggiungere punti extra al lancio dei dadi.


Vi auguriamo buona sorte con i dadi e buone letture!!!


giovedì 27 maggio 2021

Recensione "IDEM: Fino all'ultima nota" - L.F.Koraline

 




Titolo: IDEM:Fino all’ultima nota

Autore:   L.F.Koraline

Editore: Independently Publisher

Genere: Romanzo rosa, Music Romance

Serie: Autoconclusivo





LUI colleziona successi, LEI sventure.

LUI è il cantante più famoso del momento, LEI sorveglia tombe al cimitero di Sleepy Hollow.

Due mondi diversi, una sola possibilità di incontrarsi, nessuna ragione per innamorarsi.


Idem Stark è il frontman dei Dark Wolves, una singolare band alternative rock in giacca e cravatta, che spopola in tutto il mondo battendo record di sold-out a ogni concerto.

Il suo presente è fatto di successo, fama e tanto denaro, il passato, invece, è soffocato nei ricordi.

Ogni sua foto diventa virale, ogni suo flirt si trasforma in gossip, ogni sua dichiarazione finisce in prima pagina.

La sua faccia è sui muri dei palazzi, sui cartelloni delle strade, sui display luminosi dei grattacieli.

Il suo nome fa il giro del mondo e la sua popolarità non sembra destinata a spegnersi, neppure quando un terribile evento gli sconvolge la vita.

Devastato dall’accaduto, diventa l’ombra di se stesso.

Si nasconde al mondo, annegando i pensieri in litri di bourbon, blindato nella sua lussuosa villa di New York.

Dall’altra parte della città, nel cuore dell’East Harlem, una ragazza di diciannove anni cerca di sopravvivere e di proteggere la sua complicata e disfunzionale famiglia: una madre depressa che vegeta in un letto e sei fratelli minori.

Sahara mette da parte i suoi pochi sogni e accetta un lavoro come custode notturno al cimitero di Sleepy Hollow.

In quel luogo suggestivo, mentre spolvera lapidi e sistema fiori sulle tombe, il suo destino si intreccia con quello del cantante, fino a farle intraprendere un inaspettato viaggio nella vita dei Dark Wolves.


Due mondi che non potrebbero essere più diversi, due esistenze che non collimano su nessun fronte, due storie che sembrano non poter avere nulla in comune.

Eppure Idem continuerà a guidare ogni notte verso Sleepy Hollow, anche quando sarà così ubriaco da non reggersi in piedi.

Scoprirà che lei è la chiave per provare a risalire dall’abisso nero in cui è sprofondato, anche se, per riuscirci, dovrà usarla e trascinarla nel suo inferno.

LUI sarà disposto a tutto, LEI avrà una sola possibilità di salvarsi: non dovrà mai innamorarsi di lui…


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Possono i soldi fare la felicità??

C’è chi pagherebbe l’anima al diavolo per diventare ricco e famoso e chi è più fortunato lo diventa grazie al suo talento. 

Idem Stark ne sà qualcosa. 

Lui è il frontman dei Dark Wolves, la band più famosa e singolare a livello mondiale negli ultimi tempi, i loro concerti vanno sold-out ad ogni tappa e suonano in giacca e cravatta emozionando con le loro parole milioni e milioni di fan. 

Del suo passato si sa poco e nulla ed è diventato famoso dopo che il suo attuale manager l’ha scoperto cantando e suonando nei sottopassaggi della metropolitana di New York.

E’ sposato con Kaila Kum, attrice super sexy con un corpo impeccabile per il quale rinuncia a tutto pur di apparire bella e tonica ma troppo poco famosa per i suoi gusti. 

Hanno una figlia, Melody, una bambina di quattro anni che fa stringere il cuore ad Idem per la sua perfezione. Lui è un padre amorevole e a causa della sua lontananza per i concerti non riuscendo a godersi la bambina come vorrebbe, ha deciso che lascerà la band.


Sahara non venderebbe l’anima al diavolo di certo ma qualche soldo in più le farebbe comodo. E’ una ragazza che a causa della morte accidentale del padre è dovuta crescere troppo presto prendendosi sulle spalle la responsabilità della sua famiglia, sei fratelli minorenni e una madre che, dopo la morte del marito, è entrata in depressione vivendo come un vegetale in casa e cadendo nella droga per non pensare al dolore del lutto.

A causa del comportamento instabile della madre, tutte le responsabilità ricadono su Sahara, la crescita dei fratellini, il loro sostentamento, cercando di lavorare più che può per garantirgli una vita almeno decente e non farseli portare via dagli assistenti sociali sempre alle loro calcagna.


Due mondi del tutto diversi.

Impossibile anche solo pensare che due persone che conducono due vite così diverse si possano incontrare.

Eppure il destino per questi due giovani ha il suo piano e, con uno scontro al gusto di vino e lacrime, i due si incontrano.

Lei lo conosce, è famoso ed è il cantante che ascolta ogni giorno e che la accompagna nelle brutte giornate.

Per lui è una sconosciuta, ma quegli occhioni da cerbiatta hanno un potere ammaliante che lo porteranno a seguirla come un cacciatore fa con la sua preda.


Vite difficili da portare avanti. Oscuri segreti celati al mondo per non farsi guardare con pietà. Un rapimento che porterà a scelte e azioni sconsiderate. Emozioni. Dolore. Rabbia e sogni da realizzare. Risate e fiumi di lacrime. 

Ma non solo. 

Musica. Canzoni sospirate e inventate al freddo di un cimitero. Sette note e un pentagramma. Concerti. Menzogne pubbliche. Tournée mondiali. 


Questi sono i sentimenti che vivono i protagonisti di questa storia e noi con loro soffrendo e stringendo i denti. Chiudendo i pugni per non spaccare tutto. Ma anche gioendo dei loro successi, cantando a squarciagola con loro e vedendoli realizzare un sogno per troppo tempo chiuso in un cassetto.


Con questo grande mix di emozioni anche questa volta la Koraline non si è risparmiata nel farcele provare attraverso le parole del suo romanzo. 

I temi difficili da affrontare anche questa volta non mancano, intrecciarsi nella storia d’amore dei due protagonisti. Come il rapporto genitore-figlio, l’uso di droghe e alcool con le conseguenze che portano queste dipendenze per chi ne fa uso ma anche per chi gli sta al fianco. Il rapimento di un figlio, il dolore che porta in una famiglia e la paura che non si possa più abbracciare la persona a noi cara. La morte di un genitore, come porta scompiglio all’interno di una famiglia e come il dolore può portare ad abbandonarsi e annientarsi senza pensare ai doveri che si hanno sule spalle.


Insomma se pensavate di leggere un classico romance dove i due protagonisti sono belli e dannati e si rincorrono senza pensieri questo non è il caso, infatti l’autrice nei suoi romanzi ci mette emozioni, problemi di vita vera e per questo la loro lettura emoziona così tanto a noi lettori!


La storia ci viene narrata sotto forma di Pov alterno dove i due protagonisti ci mostrano la loro visione della storia, i loro sentimenti e i loro pensieri.

La scrittura è scorrevole e ricca di suspense tanto da non riuscire a mollare il libro fino alla parola fine e lì ti viene il groppo in gola perchè dovrai abbandonare i personaggi che ti hanno accompagnata in questa splendida avventura ricca d'amore, dolore e realizzazione di sogni impossibili.


E’ un libro che, per gli amanti del genere, sicuramente consiglio!

Non ve ne pentirete!!


domenica 23 maggio 2021

Rubrica della Domenica: i benefici della noce di cocco e i suoi derivati per la cura del corpo

 Buongiorno Readers!!

Questo mese per la nostra rubrica ella Domenica #staynaturalconlesorelle parliamo di noce di cocco.

Con la bella stagione alle porte abbiamo bisogno di integrare nella nostra dieta alimenti ricchi di minerali e allo stesso tempo freschi e dissetanti. 
Oltre alla frutta e verdura di stagione la noce di cocco è un ottimo alimento con i suoi ottimi benefici.
Scopriamone alcuni assieme!





La noce di cocco è il frutto della palma di cocco (Cocos nucifera), originaria dell'Indonesia e poi diffusa in tutta le zone tropicali. E' una pianta longeva, vive ben 100 anni raggiungendo dimensioni notevoli, circa 40 metri.




Del frutto non si butta nulla, infatti si utilizza ogni parte della noce di cocco.
Si apre la noce di cocco forando il guscio esterno con un punteruolo e svuotandone l'acqua contenuta all'interno, buonissima bevuta fresca, dissetante e ricca di minerali.
Dopo di che si avvolge la noce in uno strofinaccio e si batte con un martello o batticarne per farla a pezzi. La polpa all'interno si consuma fresca, buonissimo snack da consumare nell'arco della giornata o come merenda per spezzare la fame a scuola o in ufficio.
La polpa se essiccata forma la copra, ricca di lipidi e carboidrati, per la produzione dei grassi e oli.
Se si vuole preparare il latte di cocco, ricco di minerali e antiossidanti, si frulla la polpa aggiungendo l'acqua di cocco. 
Con la scorza esterna della noce di cocco invece si ricava una fibra, detta coir, usata per la produzione di zerbini, stuoie e borse.

Ma non solo! Dalla linfa della palma di cocco si ricava lo zucchero di cocco simile allo zucchero, ottimo come alternativa per la preparazione di dolci.

Il cocco, rispetto ad altri frutti, presenta una minor quantità di acqua e un maggior rapporto calorico dovuto principalmente al suo contenuto di grassi saturi. 
E' un alimento ricchissimo di fibre che rallenta l'assorbimento degli zuccheri dando il senso di sazietà a lungo, quindi ottimo come frutto quando si è a dieta.
Come ogni alimento non si deve eccedere mangiando la giusta porzione quotidiana.

E' ricco di antiossidanti contrastando così i radicali liberi causa dell'invecchiamento. Ottima durante la menopausa, infatti questo frutto è in grado di equilibrare il livello di ormoni.

Oltre all'utilizzo alimentare la noce di cocco, o meglio l'olio di cocco ottenuto dalla polpa essiccata, è un ottimo alleato nella cura del corpo e capelli, presente in moltissimi prodotti di cosmesi.
Scopriamo alcuni usi e i loro benefici!



L'olio di cocco è un olio prezioso per la pelle, aiuta l'epidermide a rimanere idratata, morbida e giovane. 
La particolarità di questo olio è che si presenta in forma solida se la temperatura esterna è inferiore ai 25°. L'inverno infatti è utilizzabile solo se riscaldato a bagnomaria e fatto sciogliere.
L'estate invece si presenta in forma liquida ed è proprio il periodo migliore per i suoi mille utilizzi infatti è ideale nella difesa della pelle e capelli dalla disidratazione causata dal sole e dall'acqua di mare o piscina!

L'olio di cocco è ideale per tutti i tupi di pelli anche le più sensibili, utilizzato sia per la pelle del viso che del corpo, la aiuta rimanere elastica e idratata contrastando i segni del tempo.



In estate sono solita utilizzarlo come impacco sui capelli prima di andare al mare per proteggerli dai raggi solari, infatti l'olio di cocco è un ottimo termoprotettore anche utilizzato prima dell'asciugatura con il phon, e dalla salsedine lasciando i capelli morbidi e idratati per il lavaggio.

Altro utilizzo in cosmesi dell'olio di cocco è utilizzato puro per detergere e struccare la pelle del viso con un batuffolo di cotone.
Utilizzato quotidianamente per idratare la pelle la mattina e/o la sera prendendo qualche goccia di olio di cocco e massaggiandola su viso e decoltè fino a completo assorbimento.
Perfetto il suo utilizzo anche dopo la doccia come olio corpo, spalmato sulla pelle ancora umida o per lenirla dopo la ceretta o l'esposizione al sole.



Un altro utilizzo dell'olio di cocco è l'oil pulling, pratica ayurvedica che viene usata per migliorare la salute della bocca e  per favorire la disintossicazione dell'organismo.

L'oil pulling aiuta ad eliminare la placca e le tossine in modo sicuro dal corpo senza danneggiare i denti e le gengive.

Attraverso questa pratica che consiste in due semplici passaggi fatti la mattina appena svegli ovvero, rimuovere dalla lingua con un nettalingua (o un cucchiaio) quella pattina bianca che si accumula di batteri e tossine e successivamente sciacquare la bocca con un cucchiaio di olio di cocco, o sesamo, per una quindicina di minuti facendo passare accuratamente l'olio in ogni parte della cavità orale per rimuovere tutte le impurità e batteri.

Questa pratica fa in modo che tutti questi batteri e tossine siano raccolti nell'olio e quindi espulsi dall'organismo. Attraverso questa pratica si previene l'alito cattivo e quelle malattie causate dalla proliferazione dei batteri nel nostro corpo, aiutiamo il nostro corpo a disintossicarsi dai metalli pesanti che nell'arco della notte si depositano nella nostra bocca e rinforziamo denti e le gengive.

E' importante l'utilizzo di oli biologici di alta qualità e spremuti a freddo conservati in frigorifero una volta aperti per utilizzare a pieno la maggior parte dei vantaggi di questa pratica.

 

Voi siete soliti integrare questo fantastico frutto nella vostra dieta?
Lo utilizzate per la cura del vostro corpo?
Fateci sapere nei commenti come lo utilizzate e che benefici ha portato nella vostra quotidianità!



mercoledì 19 maggio 2021

Recensione "Accabadora" - Michela Murgia

 




Titolo: Accabadora

Autore: Michela Murgia

Editore: Einaudi

Genere: Narrativa contemporanea







Maria e Tzia Bonaria vivono come madre e figlia, ma la loro intesa ha il valore speciale delle cose che si sono scelte. La vecchia sarta ha visto Maria rubacchiare in un negozio, e siccome nessuno la guardava ha pensato di prenderla con sé, perché «le colpe, come le persone, iniziano a esistere se qualcuno se ne accorge». E adesso avrà molto da insegnare a quella bambina cocciuta e sola: come cucire le asole, come armarsi per le guerre che l'aspettano, come imparare l'umiltà di accogliere sia la vita sia la morte.

D'altra parte, «non c'è nessun vivo che arrivi al suo giorno senza aver avuto padri e madri a ogni angolo di strada».


Perché Maria sia finita a vivere in casa di Bonaria Urrai, è un mistero che a Soreni si fa fatica a comprendere. La vecchia e la bambina camminano per le strade del paese seguite da uno strascico di commenti malevoli, eppure è così semplice: Tzia Bonaria ha preso Maria con sé, la farà crescere e ne farà la sua erede, chiedendole in cambio la presenza e la cura per quando sarà lei ad averne bisogno.

Quarta figlia femmina di madre vedova, Maria è abituata a pensarsi, lei per prima, come «l'ultima». Per questo non finiscono di sorprenderla il rispetto e le attenzioni della vecchia sarta del paese, che le ha offerto una casa e un futuro, ma soprattutto la lascia vivere e non sembra desiderare niente al posto suo. «Tutt'a un tratto era come se fosse stato sempre così, anima e fill'e anima, un modo meno colpevole di essere madre e figlia».

Eppure c'è qualcosa in questa vecchia vestita di nero e nei suoi silenzi lunghi, c'è un'aura misteriosa che l'accompagna, insieme a quell'ombra di spavento che accende negli occhi di chi la incontra. Ci sono uscite notturne che Maria intercetta ma non capisce, e una sapienza quasi millenaria riguardo alle cose della vita e della morte.

Quello che tutti sanno e che Maria non immagina, è che Tzia Bonaria Urrai cuce gli abiti e conforta gli animi, conosce i sortilegi e le fatture, ma quando è necessario è pronta a entrare nelle case per portare una morte pietosa. Il suo è il gesto amorevole e finale dell'accabadora, l'ultima madre.

La Sardegna degli anni Cinquanta è un mondo antico sull'orlo del precipizio, ha le sue regole e i suoi divieti, una lingua atavica e taciti patti condivisi. La comunità è come un organismo, conosce le proprie esigenze per istinto e senza troppe parole sa come affrontarle. Sa come unire due solitudini, sa quali vincoli non si possono violare, sa dare una fine a chi la cerca.

Michela Murgia, con una lingua scabra e poetica insieme, usa tutta la forza della letteratura per affrontare un tema così complesso senza semplificarlo. E trova le parole per interrogare il nostro mondo mentre racconta di quell'universo lontano e del suo equilibrio segreto e sostanziale, dove le domande avevano risposte chiare come le tessere di un abbecedario, l'alfabeto elementare di «quando gli oggetti e il loro nome erano misteri non ancora separati dalla violenza sottile dell'analisi logica».



 
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In un paesino inventato dell’entroterra sardo negli anni cinquanta del ‘900 vive Maria. 

Ultima nata di quattro femmine viene vista quasi come un peso dalla madre che, rimasta vedova prima della nascita di Maria, vive di stenti e rinunce. 

Tzia Bonaria, una sarta del paese, nota questa difficoltà ed essendo ormai vecchia e sola decide di adottare in forma consensuale Maria come “Fill’e anima” (dal sardo testualmente “figlio dell’anima”). Questi affidamenti tra famiglie era una pratica molto diffusa nei paesi della Sardegna.


“Fillus de anima. È così che li chiamano i bambini generati due volte, dalla povertà di una donna e dalla sterilità di un’altra. Di quel secondo parto era figlia Maria Listru, frutto tardivo dell’anima di Bonaria Urrai.”


Maria viene cresciuta come una figlia da Tzia Bonaria che, non avendo avuto figli e avendo una posizione agiata non le fa mancare niente. Con questo “scambio” Bonaria si prenderà cura di Maria, allevandola come sua figlia, istruendola e iniziandola alla vita e Maria a suo tempo dovrà prendersi cura di lei. 

Maria però ignora la vera identità della donna che in tutto il paese è conosciuta e per questo è rispettata e temuta al tempo stesso per quello che fa. Infatti Tzia Bonaria oltre a fare la sarta del paese è l’Accabadora (dal sardo “Colei che finisce”)

L’accabadora è una figura non storicamente comprovata di una donna sempre vestita di nero che si incarica di portare la morte, per pietà umana, alle persone con malattie terminali o sofferenza atroci chiamata dalle famiglie o dal malato se cosciente per porre fine alle sofferenze della malattia recandosi di notte presso il capezzale del malato e dopo aver provveduto ad eliminare tutti gli oggetti religiosi presenti nella stanza o indossati dall'infermo, con un martello in legno di ulivo lo colpiva in alcuni punti precisi del capo procurandone la morte, oppure lo strangolava o ancora lo soffocava con un cuscino. Si trattava di un atto legittimato dalla comunità e di fatto non impedito dalle autorità civili e religiose.

Qunado Maria ormai cresciuta viene a conoscenza di ciò che Tzia Bonaria fa collegando le varie volte che, da bambina nel cuore della notte, l’ha vista uscire vestita di nero chiamata dalle famiglie del paese, non lo accetta e la respinge chiamandola omicida e allontanandosi di casa andando in continente a fare la babysitter inua famiglia benestante piemontese.

Ma le parole di Tzia Bonaria le torneranno come un tarlo in testa e le due donne si rincontreranno legate da un destino di vita e morte.


"Non dire mai: di quest'acqua io non ne bevo. Potresti trovarti nella tinozza senza manco sapere come ci sei entrata"..."Quando verrà il momento, Maria, scoprirai cose di te che non conosci ancora"


In questo libro la Murgia ci presenta uno spaccato di vita della società sarda di quegli anni, dove la tradizione e la superstizione si intrecciano.

Ho trovato la narrazione molto scorrevole e fluida, adoro leggere delle tradizioni della mia terra nei libri che leggo quindi questo me li fa apprezzare ancora di più. 

Mi piace il modo che ha l’autrice di caratterizzare i personaggi, descrivendoli sin da subito con aggettivi che ci portano ad amarli o odiarli dalla prima parola. 

Gli ultimi capitoli mi sono leggermente piaciuti di meno. Dalla partenza di Maria per il continente sembra che il libro sia scritto in fretta senza la consueta caratterizzazione.

La parte che mi è piaciuta di più invece è i preparativi per il matrimonio della sorella, con le preparazioni dei dolci tipici e le tipiche tradizioni della festa.


“Sul grande tavolo centrale del soggiorno ci fosse il clima frenetico degli eventi irripetibili. In bella mostra stavano allineati tutti gli ingredienti necessari per gli amaretti, e in quella filiera profumata ciascun paio di mani, comprese quelle della futura sposa, aveva il suo preciso tempo di intervento. Da un lato stavano le mandorle dolci, sminuzzate con la mezzaluna fino a ridurle a un niente, custodite dentro un ampio bacile di terracotta smaltata, pronte per essere mischiate alla farina e alle uova in un biscotto che sarebbe finito nel forno con una mandorla o mezza ciliegia candita piantata al centro”.


Un tema importante che qui viene trattato attraverso la figura dell’ “Accabadora” è quello dell’eutanasia. 


Consiglio questa lettura dal linguaggio schietto ed affascinante a tutti quelli che vogliono scoprire qualcosa di più su la tradizione sarda ma non solo. Un piccolo gioiellino che vale la pena di leggere!


Recensione "Indagini sulla morta di Betty:Racconti" - Romano Greco

 




Titolo: Indagini sulla morte di Betty: Racconti

Autore: Romano Greco

Editore: Self Publisher

Genere: Racconti gialli e d’azione

Serie: Volume 6







Sirio è sempre disponibile. È la disponibilità assoluta quest'uomo. Ha la capacità di ascoltare e di arrivare perfino a ciò che non gli dici. Agisce nei rapporti con le persone come la manopola della sintonia sulla radio: esclude i rumori di fondo e afferra la frequenza giusta. Con lui ti apri e racconti, anche quello che non vorresti, perfino l'inconfessabile. È questa una sua peculiarità naturale. È un docente, insegna "Scienze criminologiche e psicologia criminale" presso un prestigioso ateneo italiano. Da qui le sue capacità acquisite. In questa raccolta verrà chiamato a sciogliere sei misteri, sei delitti talmente ben occultati da essere sfuggiti alle indagini ufficiali degli inquirenti.


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Questa raccolta di racconti ha come protagonista principale Sirio, docente di criminologia a Forlì che grazie alla sua arguzia, al suo essere sempre disponibile e un buon ascoltatore riesce a carpire indizi anche nei silenzi più profondi e svelare i misteri ben occultati e sfuggiti alle indagini ufficiali.

In questa serie di sei racconti affiancato al suo maestro, il professor Urbani, scoverà i colpevoli alle rispettive indagini portando alla luce indizi che non si erano mai presi in considerazione.


Le indagini in ordine sono:


Mistersmit

Un uomo che vive di rendita residente a Trilussa viene trovato morto in casa sua. Di fianco al corpo viene rinvenuta una valigetta piena di soldi. Avrà avuto un malore o dietro questa morte ci sarà la mano dell’uomo?


Naso di gomma

L’amante di Sirio si trova immischiata in un giro losco a causa del marito. L’astuzia di Sirio andrà in suo soccorso riportando alla luce la verità


Indagini sulla morte di Betty

Questo racconto che darà il titolo alla raccolta vede un indagine di donna scomparsa irrisolto da anni. Per la famiglia della vittima Sirio e il professor Urbani sono l’ultima speranza possibile per non far archiviare il caso irrisolto. Come sarà scomparsa la donna?


Tre ditali

Un famoso calciatore famoso brasiliano viene ucciso inspiegabilmente. Sirio dovrà farsi spazio tra più di un segreto per riportare a galla la verità sul caso


La virgola della Sibilla

Un uomo in carcere contatta il suo amico d'infanzia mandandogli una lettera con un rebus che grazie all’astuzia e intelligenza di Sirio riescono a codificare facendo luce sulla sua ingiusta sorte


Il vortice

Il cadavere di un uomo viene trovato dal sacrestano nella chiesa strangolato dalla forza bruta di un gigante. Sirio si immischierà nelle indagini per vederci chiaro e scovare gli antichi dissapori che si celano dietro questa bruttura


La lettura è scorrevole e i dettagli che in ogni racconto l’autore descrive con estrema maestria mi hanno fatta immergere piacevolmente in questa serie di indagini. Alcuni casi li avrei preferiti più lunghi e minuziosi per gustarmi a pieno la vicenda ma essendo racconti sono belli così, che lasciano il mistero che spetta a noi lettori colmare.


L’indagine che più mi è piaciuta è stata la penultima dove codici da decifrare e rebus da sbrogliare hanno dato filo da torcere a Sirio che ha dato tutto se stesso pur di dare ad un innocente l’agognata libertà.


Ringrazio l'autore per la collaborazione e la copia del libro.

Consiglio questo libro agli amanti dei racconti gialli pieni di avventura e suspense dove il lettore si può immedesimare nell'investigatore e “risolvere” il caso!


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