lunedì 3 marzo 2025
Recensione "Lo spirito aspetta cent'anni" Shubnum Khan
martedì 4 febbraio 2025
Recensione audiolibro "Figlia del temporale" - Valentina D'Urbano
lunedì 12 agosto 2024
Recensione "Old Darton Club" - Luca Sorrentino
martedì 6 agosto 2024
Recensione "La porta delle lacrime" - Abraham Verghese
giovedì 7 marzo 2024
Recensione "Il paradosso dei gemelli" - Federico Ponti
venerdì 26 gennaio 2024
Recensione "L'inganno - la ragazza che truffò il terzo Reich" - Sharon Cameron
martedì 16 gennaio 2024
Recensione "Il racconto perfetto" Elísabet Benavent
martedì 28 novembre 2023
Recensione " È colpa tua?" - Mercedes Ron
martedì 13 giugno 2023
Recensione - Il taccuino, l'acchiappasogni e l'eyeliner dorato: una storia di Torino - Simon Schiele
mercoledì 10 maggio 2023
Recensione "La trama di Elena" Francesca Sensini
martedì 31 gennaio 2023
Recensione "Il secondo piano" - Ritanna Armeni

In un convento francescano di periferia, tra i profumi del giardino e un nuovo quartiere in costruzione, suor Ignazia e le sue sorelle si trovano nella surreale situazione di ospitare al piano terra un'infermeria tedesca e al secondo alcune famiglie sfuggite per miracolo al rastrellamento del Ghetto. A separarli, solo una scala e l'audacia mite di chi non esita a mettersi in gioco fino in fondo. Roma, nell'ultimo anno di guerra, non è «città aperta». I tedeschi, a un passo dalla sconfitta, la stringono in una morsa sempre più spietata, gli alleati stentano ad arrivare, i romani combattono pagando con il sangue ogni atto di ribellione. In una città distrutta dalla fame, dalle bombe, dal terrore, gli ebrei vengono perseguitati, deportati, uccisi, come il più pericoloso e truce dei nemici. E la Chiesa? Mentre in Vaticano si tratta in segreto la resa nazista e il pontefice sceglie, più o meno apertamente, la via della cautela, i luoghi sacri si aprono ad accogliere – sfidando le regole e perfino alcuni comandamenti – chi ne ha bisogno. È così che Ritanna Armeni, con l'entusiasmo rigoroso e profondo di sempre, attraversa un passaggio cruciale della nostra Storia e dà corpo a una vicenda esemplare, che parla di coraggio e sorellanza, di forza e creatività, di gioia, paura, resistenza.
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giovedì 26 gennaio 2023
Recensione "L'urlo della sirena" - Maria Enea
1943
In una Palermo devastata dai bombardamenti degli Alleati, la dodicenne Cristina, affetta da poliomielite, perde la propria casa nell'antico quartiere dell'Albergheria e con la famiglia è costretta a rifugiarsi in casa della nonna, in periferia.
Nel racconto, che segue la crescita della protagonista lungo un arco temporale che ci porta al 1970, le vicende e le violenze della Storia s'intrecciano con quelle di cui è vittima Cristina. La sua ancora di salvezza è rappresentata dalla profonda amicizia con la cugina Franca e con la ricchissima marchesina Laura Betalli, colta e femminista ante litteram.
Tra mille difficoltà, eventi bellici, letture, sorrisi, musica, paure, orrori e prime esperienze sentimentali. le tre ragazze realizzeranno le proprie aspirazioni,e Cristina riuscirà, grazie alla sua caparbietà e alla sua passione per l'arte, a trovare il riscatto umano a cui aspira. Una storia di speranza e resilienza.
Un racconto in bianco e nero, attraverso il quale Maria Enea traccia una trama fatta di Storia e storie che si intrecciano sullo sfondo di una Seconda Guerra Mondiale che ha spento sogni, corpi, anime, tolto il pane e la dignità, imbrutito gli uomini. È in questo scenario che s’innalza l’urlo, prima sommerso poi sempre più sonoro, della protagonista: Cristina, dodici anni appena, claudicante per un difetto, che gli sguardi indiscreti le ricordano a ogni passo, e che proprio come una sirena si muove a fatica tra le pagine del libro per quella vita incerta che si trova ad affrontare, narrando in prima persona le vicissitudini personali, familiari e il dramma di un’intera città, che non riconosce più. All’improvviso, i suoi occhi bambini vedono l’orrore: comprende che il nemico non è soltanto il soldato invasore, ma anche chi dovrebbe volerle bene e che, invece, tradisce il legame di sangue e le accende un’altra guerra, interiore, . Ma tra le macerie di case e vite, si staglia un pezzettino di azzurro, e il suo urlo diventa corale, perché altre voci si uniscono alla sua: quelle di Franca e Laura, che insieme alla protagonista creano un piccolo “mondo altro”, dove respirano un alito di libertà attraverso lo studio, le letture, il disegno, la musica, e dove i libri diventano balsamo per alleviare i tormenti; una bolla in cui proteggersi dalle brutture, dove possono ancora sognare, fantasticando anche sull’Amore, quello vero, ma anche complicato, in brevi momenti in cui spengono la guerra e il dolore e riaccendono la speranza proiettandosi in un futuro di pace e meditando, sempre, una vendetta che sarà inesorabile. Un romanzo storico che narra l’odissea di esistenze senza più punti di riferimento. Con il suo stile chiaro, immediato, attraverso periodi brevi e incisi che rimarcano i sentimenti quali paura e sdegno, e concorrono a sottolineare la miseria dei luoghi e delle situazioni, Maria Enea, rappresenta, mediante una puntuale ricostruzione storica, documentata in alcuni passi del romanzo, uno dei periodi più cupi dell’umanità, non nascondendo, insieme alla rabbia, la personale condanna della dittatura fascista. Toccando temi quali l’oppressione, la condizione della donna, l’ingiustizia, la povertà e la perdita dei valori, lo sguardo dell’autrice legge l’animo dei personaggi, traendone una precisa analisi psicologica e profondamente umana, tanto che la sua voce si unisce a quella degli oppressi. A contestualizzare le vicende, in una Palermo che non è cornice ma quadro, sono i riferimenti precisi a strade, piazze, palazzi storici, tradizioni, sapori e, soprattutto, le frasi, i proverbi e del cantastorie in dialetto siciliano. E il taglio narrativo intriso di Resistenza, dove le parole diventano paesaggi interiori, rende quella storia la nostra storia e induce a una profonda riflessione: ma quel passato è davvero così lontano?
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Nessun animale fa male ai propri simili come fa l'uomo.
Buongiorno lettori 💙
Oggi vi parlo del libro "L'urlo della sirena" di Maria Enea che ringrazio per la copia inviatami.
Sono una testimone. Sono una vittima. Sono una bambina. E ho voglia di urlare.
Con questa frase, un po' ad effetto, voglio introdurvi il libro. Ci troviamo a Palermo in un momento storico particolare quando inizia la storia di una bambina appena dodicenne dovuta crescere e diventare grande troppo presto.
Gli Alleati stanno bombardando sopra la città e la seconda guerra mondiale è nel suo apice.
Cristina ha sempre vissuto con la famiglia in una casa, seppur piccola, confortevole al centro di Palermo che però viene distrutta dalle bombe costringendo molti a cercare rifugio altrove.
Questa notte si è chiuso un interno capito, non solo per la famiglia Patania, ma per Palermo tutta.
La famiglia di Cristina trova rifugio e ospitalità dalla nonna, madre di sua madre, in periferia.
Cristina è poliomielitica e viene spesso presa in giro dai coetanei per il suo passo zoppicate.
Oltre agli orrori della guerra e tutte le ansie e paure che porta, la giovane subisce una violenza sessuale proprio da chi avrebbe dovuto proteggerla.
Hanno fatto a pezzi il mio corpo e la mia dignità, e nessuno li uccide, nessuno mi aiuta, nessuno mi vendica.
Ad esserle di aiuto in questa vita difficile Cristina ha sua cugina Franca e l'amica marchese della città Laura.
Mi cura con i libri. Lei la chiama libroterapia. Non avevo pensato che i libri potessero essere un vero e proprio farmaco e che tra le loro pagine si potesse trovare una soluzione per tutti i problemi
La famiglia benestante di Laura oltre ad aver preso sotto la sua ala protettrice Cristina e Franca è benevola con chi in quel momento ha poco e nulla per via della guerra e della fame sempre più insistente del periodo.
Chissà quante famiglie vivono sotto l'ombra protettiva di quella facoltosa e generosa famiglia.
Tra mille difficoltà, anche la guerra passa, la fame rimane e rimangono anche gli amici.
Cristina inizia ad andare alla scuola pubblica e lì conoscerà il suo futuro marito.
Inoltre riceverà una cospicua somma di denaro come pagamento per il male che subì da bambina.
Prenderà anche coscienza delle sue qualità e spiccherà il volo.
Non permettere mai a nessuno di parlare male cosi di te e non considerati mai diversa dagli altri! Il rispetto comincia sempre da noi stessi.
Una storia che parla della parte più buia della nostra storia, ma con un focus su una famiglia palermitana e il loro coraggio nell'affrontarla.
Argomenti come la paura, la degradazione, la fame e l'incertezza vengono accompagnati dai valori fondamentali quali la famiglia, l'amicizia, la solidarietà e la speranza per un futuro ancora incerto.
Attraverso la narrazione scorrevole di Maria la lettura è rapida e lineare e una perfetta caratterizzazione dei personaggi permette al lettore di entrare in sintonia con i protagonisti e la loro vita.
È difficile non affezionarsi a Cristina e alla sua famiglia cosi come a Franca e Laura che sono fondamentali per la protagonista e il superamento della violenza subita.
Ho apprezzato molto il modo in cui l'autrice ha affrontato il periodo storico difficile attraverso gli occhi di una giovane donna, la difficoltà nella sua condizione e la povertà della famiglia ma senza perdere il coraggio e la speranza per un futuro migliore.
Consiglio questa lettura perché mostra la guerra in una forma differente. Non attraverso le atrocità e il sangue, ma la paura e la speranza di un popolo.
Ognuno dei nostri cuori ospita un cimitero, colmo di case, di chiese, di oggetti perduti, di persone che non rivedremo mai più.
❓E ora vi chiedo... Leggete libri su questo argomento? Vi è mai capitato di ascoltare delle testimonianze di questo periodo storico da familiari?
Vi leggo volentieri nei commenti💕
martedì 24 gennaio 2023
Recensione "L'ultima riga delle favole" - Massimo Gramellini
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mercoledì 7 dicembre 2022
Recensione "In nome del figlio" Licia Allara
Titolo: In nome del figlio
Autore: Licia Allara
Editore: Europa Edizioni
Genere: Narrativa contemporanea
Una storia lunga quarant’anni. Un segreto inconfessabile. Una promessa. L’ultimo compleanno. La resa dei conti.
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Buongiorno lettori,
Oggi vi parlo del libro di Licia Allara “In nome del figlio” che ringrazio infinitamente per la copia ed avermi così resa partecipe della vita di Leonardo e il segreto della sua famiglia.
Infatti questa storia ruota intorno ad un segreto celato per quarant’anni e che finalmente sta per essere svelato.
Ma partiamo con ordine.
E’ il 26 Aprile 1991 ed è il compleanno dell’avvocato Orfeo Parodi, padre di Leonardo.
Compie ottant'anni e come ogni anno Leonardo torna a casa da Milano, dove alla morte della madre si è trasferito, per festeggiarlo.
L’avvocato Parodi vive a Genova e ormai vedovo vive in casa solo con la domestica di sempre, Ida, che continua a prendersi cura di lui.
Quest’anno Orfeo, restandogli poco da vivere, ha deciso di rispettare l’ultimo volere della moglie e di rivelare il segreto taciuto per tutti questi anni al figlio.
Con una narrazione ricca di intrecci ben strutturati all’interno della storia, veniamo lentamente a conoscenza della vita e dei pensieri e preoccupazioni di tutti i personaggi che ho citato sopra attraverso il loro stesso punto di vista.
Anche Maria, ormai defunta, avrà un ruolo importante per la narrazione.
Ed è proprio Maria il punto focale del romanzo. La sua amicizia con Ida che ha fatto sì che diventasse la sua domestica, ha portato le due ad essere sempre complici e unite, anche quando la difficoltà nell’esserlo le ha sopraffatte.
Il segreto, ben custodito per anni viene per la prima metà della narrazione svelato attraverso un sogno che poi lascia - nella seconda metà - un malessere addosso a Lorenzo che crea l’occasione perfetta per potersi informare sulla verità.
Anche a noi lettori questa inquietudine traspare e rimane per tutta la durata della narrazione lasciandoci spesso confusi e con il sentore di non aver ben afferrato la vicenda.
Ho trovato un linguaggio armonioso ed elegante che una volta entrata nella storia mi ha permesso di concludere la lettura in pochissimo tempo.
La caratterizzazione dei personaggi è molto curata in ogni aspetto, soprattutto quello psicologico permettendo così al lettore di empatizzare ancora di più con la storia.
Consiglio la lettura agli amanti dei segreti di famiglia che vengono a galla dopo anni e che in un modo o nell’altro stravolgono tutto l’equilibrio - talvolta precario - della famiglia.
❓E ora vi chiedo.. Vi ho incuriosito?
Avete anche voi scoperto un segreto rimasto celato per anni, della vostra famiglia?
Come ci siete rimasti?
Vi ha cambiato la visione della vostra famiglia?
Vi leggo volentieri nei commenti💕
martedì 6 dicembre 2022
Recensione "Norwegian wood" Murakami
Titolo: Norwegian wood
Autore: Murakami
Editore: Einaudi
Genere: Narrativa contemporanea
Uno dei più clamorosi successi letterari giapponesi di tutti i tempi è anche il libro più intimo, introspettivo di Murakami, che qui si stacca dalle atmosfere oniriche e surreali che lo hanno reso famoso, per esplorare il mondo in ombra dei sentimenti e della solitudine. Norwegian Wood è anche un grande romanzo sull'adolescenza, sul conflitto tra il desiderio di essere integrati nel mondo degli "altri" per entrare vittoriosi nella vita adulta e il bisogno irrinunciabile di essere se stessi, costi quel costi. Come il giovane Holden, Toru è continuamente assalito dal dubbio di aver sbagliato o poter sbagliare nelle sue scelte di vita e di amore, ma è anche guidato da un ostinato e personale senso della morale e da un'istintiva avversione per tutto ciò che sa di finto e costruito. Diviso tra due ragazze, Naoko e Midori, che lo attirano entrambe con forza irresistibile, Toru non può fare altro che decidere. O aspettare che la vita (e la morte) decidano per lui.
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Buongiorno lettori,
Oggi vi parlo del mio primo libro dell’autore giapponese Murakami “Norwegian wood” letto con la mia amica Emanuela di @reader_del_mondo con la quale abbiamo creato un GDL per il mese di novembre. Ringrazio inoltre tutte le ragazze che si sono unite nella lettura, è stato fantastico leggerlo insieme!
Come ogni lettura giapponese, mi ha lasciato dentro molta tranquillità, serenità, armonia.
Nonostante l'armonia non sia esattamente quello che troviamo all'interno di questo libro.
Infatti si parla di morte ed elaborazione del lutto.
Molti personaggi nel corso della narrazione muoiono e tutti questi toccano in qualche modo il protagonista, Watanabe.
È un universitario e come tale vive la sua vita in un collegio, frequenta le lezioni, amici e ragazze.
Il suo migliore amico Kizuki due anni prima si è suicidato e questo ha portato lui e la ragazza di Kizuki, Naoko, ad avvicinarsi dopo anni e trascorrere del tempo assieme.
Naoko ha delle ferite profonde nell'anima però e la morte di Kizuki ha ulteriormente aggravato il suo stato mentale per questo Watanabe le sta vicino, per amore e per un senso di responsabilità nei confronti dell'amico.
Questa relazione però per Watanabe non è salutare e anche se apparentemente sembra stare bene, non è così.
Ma se ne accorgerà solo alla fine, quando anche Naoko si suicida e si sente finalmente libero di vivere la sua vita. Senza avere responsabilità verso nessuno.
A questa consapevolezza è servita la vicinanza di Reiko, amica di Naoko, e il trascorrere del tempo con Midori, una ragazza del quale Watanabe inevitabilmente si è innamorato.
Una volta libero di tutto quel peso nell'anima Watanabe si concederà di vivere con Midori, forse.
Questo è un libro che tocca argomenti importanti quali l'amore, la solitudine, la depressione, la malattia mentale e la morte e l'autore è riuscito a dosare tutto magistralmente.
Norwegian wood è definita l'opera di Murakami più intima e introspettiva e questa introspezione la troviamo in tutta la narrazione con numerosi flussi di coscienza ed elucubrazioni mentali che possono risultare pesanti ma che a me non hanno tolto la piacevolezza della lettura.
Posso consigliarne la lettura sicuramente agli amanti della letteratura giapponese che per l'appunto è caratterizzata principalmente da tematiche cupe e tristi, velata nostalgia e intrisa di angoscia, depressione e morte, tutto quello che trovate in Norwegian wood!
❓E ora vi chiedo… Avete letto qualcosa di Murakami?
Con quale lettura mi consigliate di proseguire?
Vi piace la letteratura giapponese?
Vi leggo volentieri nei commenti💕
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Hey Reader!! Benvenuti al sesto anno di Libropoly! La challenge librosa in stile Monopoli in cui giocare e divertirsi leggendo insieme! REQU...
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Buongiorno amici lettori 💙 Oggi vi parlo del libro di Antonia Calabrese "Il pozzo degli oracoli - l'ineluttabilità de...
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