lunedì 14 ottobre 2024
Recensione "È colpa nostra" - Mercedes Ron
martedì 1 ottobre 2024
Recensione "Il giardino delle erbe" - Olimpia Brandi d' Altavilla
lunedì 2 settembre 2024
Recensione "Pietra Dolce" - Valeria Tron
martedì 16 aprile 2024
Recensione "Il minimarket della signora Yeon" - Kin Ho-Yeon
martedì 16 gennaio 2024
Recensione "Il racconto perfetto" Elísabet Benavent
martedì 28 novembre 2023
Recensione " È colpa tua?" - Mercedes Ron
martedì 17 ottobre 2023
Recensione "La bestia" - Carmen Mola
martedì 19 settembre 2023
Recensione "Harry Potter e i doni della morte" - Rowling
venerdì 1 settembre 2023
Recensione "Harry Potter e il principe mezzosangue" - Rowling
martedì 22 agosto 2023
Recensione"Stigma" - Erin Doom
venerdì 28 luglio 2023
Recensione "Harry Potter e l'ordine della fenice" - Rowling
martedì 6 giugno 2023
Recensione "Il gioco dell'anima" - Javier Castillo
venerdì 28 aprile 2023
Recensione "Harry Potter e il prigioniero di Azkaban" Rowling
martedì 18 aprile 2023
Recensione "Lockwood&Co: La scala urlante" - Jonathan Stroud
venerdì 7 aprile 2023
Recensione "Harry Potter e la camera dei segreti" - Rowling
giovedì 23 febbraio 2023
Recensione "Harry Potter e la pietra filosofale" - J.K.Rowling
lunedì 1 agosto 2022
Recensione "La ragazza di neve" - Javer Castillo
Titolo: La ragazza di Neve
Autore: Javier Castillo
Editore: Salani editore
Genere: Thriller
1998, New York, parata del Giorno del Ringraziamento: Kiera Templeton, tre anni, sparisce. Succede tutto in un attimo: il padre perde la presa calda e leggera della mano di sua figlia e improvvisamente non la vede più, inghiottita dalla folla che si spintona. Inutile chiamarla, chiedere aiuto e disperarsi. Dopo lunghe ricerche, vengono ritrovati solo i suoi vestiti e delle ciocche di capelli. 2003, cinque anni dopo, il giorno del compleanno di Kiera: i suoi genitori ricevono uno strano pacchetto. Dentro c'è una videocassetta che mostra una bambina che sembra proprio essere Kiera, mentre gioca con una casa delle bambole in una stanza dai colori vivaci. Dopo pochissimo lo schermo torna a sgranarsi in un pulviscolo di puntini bianchi e neri, una neve di incertezza, speranza e dolore insieme. Davanti al video c'è anche Miren Triggs, che all'epoca del rapimento era una studentessa di giornalismo e da allora si è dedicata anima e corpo a questo caso. È lei che conduce un'indagine parallela, più profonda e pericolosa, in cui la scomparsa di Kiera si intreccia con la sua storia personale in un enigmatico gioco di specchi...
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Buongiorno lettori!
Una corsa contro il tempo
Ecco come è stata la lettura del libro di Javier Castillo La ragazza di Neve edito Salani editore che ringrazio per la copia
Una rincorsa spasmodica alla ricerca di una bambina, Kiera Templeton, scomparsa il giorno della parata del Ringraziamento di New York nel 1998.
Nel mondo i bambini che scompaiono nel nulla sono milioni ogni anno.
Pensate che nel primo quadrimestre del 2022 solo in Italia sono spariti già 3.589 bambini, circa 30 al giorno, e l'anno non è ancora terminato.
Kiera è una dei tanti bambini che non fanno più ritorno a casa dai loro genitori. Persone distrutte che non riescono ad andare avanti. Che pensano a come sarebbe ancora avere il loro bambino tra le braccia, come sarebbe cresciuto, che lavoro avrebbe fatto da grande.
Queste e altre mille domande se le sono fatte anche i genitori di Kiera che anno dopo anno speravano di avere qualche notizia della loro bambina.
Ma nessun riscatto è stato chiesto.
Nessuna telefonata.
Nessun indizio.
La polizia ha sempre brancolato nel buio.
E per i giornalisti è stata la notizia che faceva scalpore, quella che faceva vendere più copie.
Ma non per tutti è cosi.
Un ispettore della polizia e una giovane giornalista in erba, ognuno per conto proprio, prende a cuore questo caso e nel corso degli anni aiuterà come può la ricerca della bambina.
Ma la domanda rimane..
Dov'è Kiera Templeton? Chi è che a distanza di 5 anni dalla sua scomparsa manda una videocassetta che la ritrae in una stanza a giocare?
Che macabro gioco è questo?
Un altalenante susseguirsi di capitoli, corti ma succulenti, compongono la narrazione di questo thriller.
Devo ammettere che la scelta di alternare diversi archi temporali senza un ordine cronologico ha un po' confuso e mescolato la narrazione ma non per questo è stata una brutta lettura, tutt'altro!
Non sono riuscita a staccarmi dalle pagine e quando ne ero costretta non pensavo ad altro.. vedevo il visetto impaurito di una bambina che con una scusa viene allontanata dai genitori, rapita e fatta vivere come prigioniera in una casa non sua.
I capitoli che più mi hanno destabilizzato sono quelli in cui parla chi ha rapito Kiera, il motivo del rapimento, come vivono...
L'epilogo poi.. e la scoperta del titolo!
Assolutamente un thriller da leggere non ho altro da aggiungere!
❓E voi? L'avete letto? Vi ha incollato alle pagine come è successo a me?
Cosa fareste se vi rapissero? Cerchereste una via di fuga o vi adattereste alla situazione?
Vi leggo volentieri nei commenti💕
lunedì 18 luglio 2022
Recensione "L'equilibrio delle lucciole" - Valeria Tron
Titolo: L’equilibrio delle lucciole
Autore: Valeria Tron
Editore: Salani Editore
Genere: Narrativa
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Buongiorno lettori,
Oggi vi parlo del bellissimo libro di Valeria Tron “L’equilibrio delle lucciole” uscito il primo giugno per la Salani Editore che ringrazio per la copia cartacea del libro💙
Parto col dirvi che questo libro ad ora si aggiudica il titolo del più bel libro letto quest’anno!
Pagine di pura poesia, ricordi e odori che mi hanno fatto rivivere insieme alla protagonista la sua infanzia, ma non solo!
Adelaide decide di rifugiarsi in Val Germanasca, suo paese natale, mentre la sua vita sembra andare a rotoli. Un matrimonio andato male da cui ha avuto un figlio, oggi adolescente, e una relazione con un uomo freddo e distaccato ormai giunta al capolinea l’hanno portata a prendersi un pò di tempo per lei.
Si rifugia così tra le braccia di Nanà, un'anziana zia a cui è molto legata, superstite delle montagne e custode di vite.
Nanà, ultima perla di una vita semplice, modesta, fatta di tante piccole cose, vive tra quei monti che sono i veri protagonisti della narrazione, così come la lingua antica che continua a parlare: il patois.
Attraverso racconti di ricordi o semplici conversazioni ed incontri il lettore conoscerà adagio tutti gli abitanti che hanno vissuto in quel piccolo paesino arroccato ai monti, le loro tradizioni e i loro segreti che continuano a vivere attraverso la memoria di chi resta.
Facciamo anche la conoscenza dell’anziano Levì, che per un incidente viene portato lontano dalla sua casa. Questo lo porterà piano piano a spegnersi. Ma nel suo cuore custodisce un segreto che lo infiamma e la cara Adelaide lo scoprirà attraverso la timida voce di Nanà.
Attraverso la voce di Nanà conosciamo anche la sua giovinezza e quella delle sue sorelle e gli amici del paese, Dando Irma con la sua leggerezza, Dando Lena con la sua severità e bar Tricot lo sceriffo racconta storie, oltre a Memè e Granpapà, i nonni di Adelaide.
Nel tempo trascorso con Nanà, Adelaide inizia a scoprire di nuovo se stessa e le sue esigenze. Riscopre vecchie usanze e nuovi rituali che la porteranno ad aprirsi e riscoprirsi.
Una lettura poetica che incanta il lettore questo esordio di Valeria Tron!
L’inserimento della lingua ormai dimenticata (Il patois) arricchisce la narrazione rendendolo una perla rara da custodire.
Non vi nego che all’inizio è stato difficile per me entrare in sintonia con questo dialetto perchè l’autrice non ha volutamente tradotto le frasi in patois, ma con un pò di concentrazione e immedesimazione ad un certo punto questo “fastidio” di una lingua diversa non mi ha pesato più anzi ha reso la narrazione particolare.
Leggendo le descrizioni della natura al lettore sembra quasi di guardare una fotografia, ogni minuzia di questo borgo ci viene raccontato dalle parole ammalianti di Valeria portandoci ad una vita semplice, senza fronzoli che per noi è quasi inconcepibile oggi.
Attraverso questo libro ho rivissuto i racconti dei miei nonni, la loro quotidianità semplice, gli odori e i sapori di un tempo che è facile dimenticare ma che rimangono dentro noi per sempre.
Non posso che consigliarvi questa meravigliosa lettura, invitarvi a fare questo viaggio nelle valli insieme a Nanà e Adelaide e rivivere per un breve momento la vita di altri tempi, quella semplice, silenziosa, dove la natura è la padrona e scandisce il tempo degli uomini, non il contrario!
Buona lettura!
❓Vi ho incuriosito?
Vi piacerebbe vivere una vita d’altri tempi?
Parlate il dialetto di casa vostra in famiglia? Siete legati alle vostre radici?
Vi leggo volentieri nei commenti💕
sabato 6 novembre 2021
Il maialino di natale - J.K.Rowling - Recensione lettura extra
Hey Readers!!
Qui verrà recensita la lettura extra del mese di Ottobre!
Jack e il suo nuovo pupazzo, il Maialino di Natale (fastidioso sostituto fresco di negozio), si imbarcano in un piano audace. Insieme intraprenderanno un viaggio mozzafiato nella Terra dei Perduti, dove ‒ con lʼaiuto di un portapranzo parlante, di una bussola coraggiosa e di un essere alato di nome Speranza ‒ cercheranno di salvare il miglior amico che Jack abbia mai avuto dal terribile Perdente: un mostro fatto di rottami che divora ogni cosa…
Dal genio creativo di J.K. Rowling, una delle più belle storie di Natale mai scritte, piena della tenerezza irresistibile dellʼinfanzia di fronte al grande mistero della perdita. L’affettuosa, inesauribile fantasia dell’autrice e la compassione verso le persone e gli oggetti amati che assorbono i sentimenti umani sono la celebrazione del calore della famiglia, del prendersi cura e del sentirsi capiti e della autentica sostenibilità delle cose.
Con le bellissime illustrazioni del pluripremiato artista Jim Field, Il Maialino di Natale è destinato a diventare un classico amato da adulti e bambini.
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Buongiorno lettori,
Vi porto oggi sul blog una lettura natalizia - anche se leggermente in anticipo - ma non ho resistito nel leggere il nuovo e tanto chiacchierato libro della Rowling “Il maialino di Natale”.
Sono sicura che la maggior parte di voi lo abbia visto esposto nelle librerie o biblioteche, ne ha sentito parlare da qualcuno o visto in giro qualche recensione su questo libro, se non addirittura letto anche voi!
Come potete immaginare tutto ciò che scrive la Rowling diventa subito interessante per i lettori amanti della saga di Harry Potter e anche questa lettura per bambini che regala tanta magia e amore non è da meno!
Il nostro protagonista è Jack, un bambino curioso e tranquillo che ha come migliore amico un maialino di pezza. Mimalino, detto Lino, è da sempre con lui, lo sostiene nei momenti difficili, lo abbraccia quando ne ha bisogno e gli asciuga le lacrime quando è triste.
Lino è fondamentale per Jack ma anche Jack lo è per Lino, sono inseparabili!
Il suo odore familiare è ristoratore per l’anima del bambino soprattutto ora che i genitori si sono separati e la madre si è risposata con un uomo che ha una figlia, Holly, diventata a tutti gli effetti la sorellastra di Jack.
Holly però è scontrosa, diversa da come la conosceva Jack a scuola e molto spesso litiga con il bambino per un nonnulla.
Una di queste litigate sfocerà con la scomparsa di Lino proprio alla vigilia di Natale e Jack si dispererà piangendo e rimanendo solo nella sua stanza per ore senza voler vedere nessuno.
Per rimediare al danno fatto Holly va al negozio di giocattoli e compra un maialino di pezza identico a Lino ma Jack non lo accetta.
Lino non è sostituibile, il suo odore non è imitabile e il suo amore non avrà eguali a nessun altro.
Così Jack ancora disperato non sa che alla vigilia di Natale i miracoli possono accadere e molto presto si troverà immerso in un mondo magico dove le Cose parlano, hanno una loro città e un cattivo che le divora se non rispettano le regole della Terra dei Perduti.
Con l’aiuto del nuovo maialino di Natale, sostituto di Lino, Jack affronterà pericoli e avventure, incontrerà amici che lo aiuteranno e nemici che lo vogliono far mangiare ma la cosa fondamentale che troverà è la consapevolezza dell’amore, comprenderà - come solo i bambini riescono - il dolore della perdita e la sua elaborazione.
Un libro dolce e tenero che con un pizzico di magia insegna ai bambini che ciò che perdono rimarrà sempre nel loro cuore, che un amore perso non si può sostituire certo, ma ci saranno altri amori ad irradiare di luce e amore la loro vita.
Una storia che entrerà a far parte del classico di natale, che ogni anno i bambini vorranno leggere e che, una volta che verrà prodotto il film animato - che secondo me ci starebbe benissimo - guarderanno all’infinito.
Mi ha fatto pensare un pochino al cartone di Toy story dove i giocattoli prendono vita.
La narrazione poetica che l’autrice utilizza incanta sin dalla prima pagina stregando grandi e piccini alle sue pagine fino alla fine della storia che si conclude nel modo migliore, per tutti!
Questa storia mi ha ricordato un racconto che scrissi diverso tempo fa, di giocattoli che si animano e mi ha riportato alla mente un pupazzo di pezza simile a Maialino di Natale. Ma il giocattolo che mi ha riportato più di tutti alla memoria è stato il mio bambolotto che da bambina non lasciavo mai e portavo sempre con me così come fa Jack con il suo Lino.
E mi ha ricordato un episodio che è passato alla storia nella mia famiglia di quando il bambolotto ormai sporco e bisognoso di una lavata ha dovuto fare il suo primo viaggio in lavatrice e io, troppo piccola per capirlo, ho fatto tutto il lavaggio attaccata all'oblò della lavatrice a piangere disperata pensando che il mio bambolotto stesse affogando senza voler sentire ragioni da nessuno.
E’ sempre bello quando un libro ti fa rivivere degli episodi della vita che hai quasi scordato e quindi non posso che essere contenta doppiamente per aver letto questo libro di cui consiglio la lettura a tutti.
Soprattutto a quei bambini che non amano leggere, ne rimarranno stregati!
❓E ora vi chiedo
Avete letto questo libro? Vi ha riportato alla memoria antichi ricordi?
Da bambini anche voi avevate un pupazzo preferito?
Vi leggo volentieri nei commenti💕
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