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mercoledì 4 maggio 2022

Recensione "La signora delle camelie" - Alexandre Dumas

 



Titolo: La signora delle camelie

Autore: Alexandre (figlio) Dumas

Editore: RBA edizioni

Genere: Classico







"È da una galoppata in senso stretto che ha origine la fortuna della Signora delle camelie e, successivamente, della Traviata di Giuseppe Verdi. Un giorno di settembre del 1844, infatti, di ritorno da una passeggiata a cavallo Alexandre Dumas figlio si recò al teatro parigino dei Variétés, frequentato soprattutto da 'un'aristocrazia della galanteria' composta perlopiù da giovani mantenute e dai loro ricchi protettori. In quel variegato ambiente, quella sera, Dumas figlio incontrò la donna che avrebbe segnato la sua vita e la sua fortuna di romanziere. 'Era alta e sottile, scura di capelli, il viso rosa e bianco. Aveva la faccia minuta, occhi allungati di smalto, come una giapponese, ma vividi e fieri, le labbra d'un rosso ciliegia, i più bei denti del mondo.' Si faceva chiamare Marie Duplessis, ed era conosciuta anche per la voracità con la quale dilapidava i patrimoni degli amanti, alcuni dei quali famosi, come ad esempio Franz Liszt" (dalla Postfazione di Cinzia Bigliosi). Alexandre si innamorò dal primo istante di quella giovane, che avrebbe ispirato la protagonista della Signora delle camelie: una grande storia d'amore senza tempo, un libro che sarebbe diventato in breve tempo un classico della letteratura romantica.


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Buongiorno lettori,

Oggi vi porto la recensione della lettura fatta ad Aprile con il gruppo di lettura del mio paese “La signora delle camelie” di Dumas che ho davvero apprezzato tanto!


Questo è un classico di fine Ottocento scritto da Alexandre Dumas figlio ambientato a Parigi dove si svolge la maggior parte della narrazione.


L’autore ci racconta la storia come evento accaduto realmente attraverso ricordi e lettere che poi verranno raccolti e trasformati in libro.


Così attraverso questi ricordi veniamo a conoscenza della storia di Armand Duval e il suo amore impossibile per la cortigiana più bella di tutta Parigi, malata di tisi polmonare, Marguerite Gautier.


Se in un primo momento la cortigiana deride e scredita questo ragazzo follemente innamorato, dopo anni i due si incontrano nuovamente e si innamorano. 


Ma non possono vivere il loro amore tradizionalmente.


Marguerite è una mantenuta e non può non intrattenersi con altri uomini che la sostengono economicamente.

Armand, nonostante sia un giovane di buona famiglia, non riesce a sostenere le spese giornaliere alle quali Marguerite è abituata e troppo geloso non riesce ad accettare questa condizione.


Ma Marguerite, abituata a farsi amare, per una volta nella sua vita ama.. e ama solo lui!


Marguerite cercherà di cambiare vita per il suo amore, ma i debiti la perseguitano e sarà costretta a sacrificarsi in nome dell’amore che la lega ad Armand lasciandolo per sempre come prova d’amore estrema.


Ed è questa la particolarità di questo semplice libro che anche Dumas tiene a specificare a fine narrazione, anche se la storia narrata, di per sé è semplice, se non fosse fuori dall’ordinario non varrebbe la pena narrarla.


La cosa interessante di questa storia è che l’autore si è ispirato ad una storia a lui realmente accaduta (infatti la figura di Marguerite è ispirata ad una cortigiana parigina che Dumas figlio ha realmente frequentato) e questo rende la narrazione e i sentimenti descritti ancora più veri anche se non si sà realmente quanto ci sia della sua realtà in questa opera.


Un'altra cosa che ho apprezzato di questo libro è l’inizio, ovvero come l’autore mette sin da subito a conoscenza il lettore dell’epilogo della storia d’amore tra i due sfortunati innamorati e quindi spinge dalla curiosità il lettore a comprendere il perché delle vicende narrate e il comportamento inizialmente ossessivo di Armand.


Una storia straziante e commovente con una figura femminile in cerca di una redenzione personale visto che per il suo passato sà che nella società in cui vive non ci sarà mai.

Un amore talmente forte che va oltre ogni bene materiale, che per proteggere il suo amato annulla se stessa.


Il personaggio complesso ed enigmatico di Marguerite conquista il lettore e si scava un piccolo posto all’interno della sua anima o per lo meno è ciò che è capitato a me!


Una storia che vale assolutamente la pena di leggere e anzi mi dispiace aver aspettato così tanto per averla letta.

Super consigliato!


❓E voi avete letto questo classico?

Vi piace quando amore e drammaticità si fondono nella stessa narrazione?

Vi leggo volentieri nei commenti💕



sabato 26 febbraio 2022

Recensione "Piccole donne crescono" - Louisa May Alcott



Titolo: Piccole donne crescono

Autore: Louisa May Alcott

Editore: RBA Editore

Genere: Classico

 


Sono passati tre anni dagli eventi narrati in "Piccole donne", e le cose sono un po' cambiate per le quattro sorelle March. Meg, la maggiore, è sempre la più giudiziosa, ma ha in serbo delle sorprese; Jo inizia a capire che non può comportarsi sempre come un maschiaccio e non disdegna più faccende come il matrimonio, anche se continua a volare con la fantasia, inventando storie sempre nuove da far leggere alle sorelle; Beth, la più timida del quartetto, dolce e tranquilla, dovrà affrontare prove molto difficili, mentre la piccola di casa, Amy, ormai è diventata una ragazza bellissima e raffinata. Le piccole donne sono cresciute, e ciascuna segue la propria strada, lasciandosi alle spalle come un bel ricordo i giochi dell'infanzia.





Buongiorno lettori,

Eccomi tornata con un’altra recensione per voi!

Oggi vi parlo del secondo volume di Piccole donne, “Piccole donne crescono” di Louisa May Alcott, un classico per ragazzi ma bellissimo ad ogni età.


Non vi parlerò molto della trama, mi dispiacerebbe dirvi qualcosa che possa rovinare la vostra futura lettura, vi dirò soltanto che questo volume mi è piaciuto moltissimo e molto più del primo.


Nel primo vediamo le quattro sorelle March poco più che bambine, crescere e iniziare a comprendere come va il mondo, in questo volume invece le vediamo tutte impegnate a cercare il loro posto nel mondo, tra una delusione e una sorpresa si faranno strada e troveranno la felicità!


Meg è sempre la sorella più responsabile e giudiziosa, in questo volume la accompagneremo nella sua vita da matrona e madre.


Jo è la solita con la testa tra le nuvole, scrittrice spensierata e sognatrice che però capisce che quella vita tanto spensierata a lungo andare non fa per lei e si reinventa non disdegnando nemmeno l’idea del matrimonio che tanto la disgustava.


Beth è la più fragile, lei dovrà affrontare una sfida molto difficile e tutti la sosterranno e le staranno accanto il più possibile.


Amy, la piccola di casa, ormai è cresciuta ed è diventata una ragazza molto bella e raffinata. Se all’inizio era in cerca di un matrimonio per interesse alla fine vediamo come l’insegnamento della madre le servirà per sistemarsi meglio di ogni più rosea previsione.


Non posso che nominare anche il ragazzo che ha da sempre accompagnato le quattro sorelle March e spendere due parole anche per lui, il giovane Laurence.


Laurie ci sorprenderà nel corso della storia. Per un amore non corrisposto cadrà in depressione, ma una giovane fanciulla lo sosterrà e lo condurrà nella strada dei grandi, facendolo diventare a tutti gli effetti un gentiluomo.



Devo ammettere che questo secondo volume mi ha appassionato molto più del primo per la mole di avvenimenti che vengono raccontati. Infatti nel primo libro - per quanto non mi sia annoiata e anzi abbia adorato la lettura - ho trovato la narrazione lenta e senza molte avventure, cosa che invece ho trovato nel secondo e che mi ha appassionato maggiormente alla storia.


Sicuramente leggerò anche gli ultimi due libri della serie, perchè tutti mi consigliano di proseguire e anche io in realtà sono molto curiosa.


Una lettura scorrevole e appassionante che ti fa sentire a casa, parte della famiglia March!

Ricca di insegnamenti e spunti di riflessione non posso che consigliarvi di recuperare questo splendido classico immancabile nella vostra libreria!

Quindi detto questo vi consiglio assolutamente la lettura di Piccole donne e Piccole donne crescono, sono sicura che ve ne innamorerete anche voi!


❓E ora vi chiedo… Avete letto uno di questi due classici?

Quale delle sorelle March è la vostra preferita?

Vi leggo volentieri nei commenti💕



sabato 2 ottobre 2021

"Piccole donne" - Louise May Alcott - Recensione lettura extra

 Hey Readers!!

Qui verrà recensita la lettura extra del mese di Ottobre!




Titolo: Piccole donne
Autore: Louisa May Alcott
Editore: RBA 
Genere: Classico








Vi chiediamo di scrivere nel commento il nome che usate su facebook e la squadra di appartenenza per potervi assegnare il relativo bonus.




"Piccole donne" è la storia delle sorelle March, così diverse eppure complementari tra loro: Meg, la maggiore, è la più mite e responsabile; Jo, ribelle e creativa, ha il dono della scrittura; Beth, dolce e delicata, suona il pianoforte con grande talento; Amy, frizzante e vanitosa, è la piccola di casa e sogna di diventare un’artista. Seguendo il succedersi delle stagioni, vediamo le quattro sorelle crescere e farsi donne prendendo parte ad alcuni degli eventi più significativi delle loro vite: quando, il giorno di Natale, rinunciano alla propria colazione per donarla ai bambini più poveri; quando Meg e Jo vengono invitate al ballo di Capodanno della signora Gardiner; quando stringono amicizia con il giovane Laurie e con il suo generosissimo nonno; quando si sostengono a vicenda nei momenti difficili, uscendone più forti e più unite di prima. Fin dalla sua pubblicazione nel 1868, "Piccole donne" è stato uno straordinario successo: considerato uno dei capolavori assoluti della letteratura per ragazzi, è un romanzo senza tempo che oggi, a distanza di oltre centocinquant’anni, ha ancora molto da dirci.


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Buona sera lettori, 

Oggi sono qui a parlarvi di un grande classico di formazione che credo la maggior parte di voi abbia letto in adolescenza ma che io ancora non avevo recuperato.


Purtroppo sono tanti i libri che da adolescente non ho letto per far posto ai fantasy che invece mi incuriosivano di più e così mi sono ripromessa di recuperarli se non tutti, la maggior parte!

Per questo oggi vi parlo del romanzo di Louisa May Alcott, Piccole donne.


Come si può intuire anche dal titolo, la storia è incentrato su delle protagoniste donne, in particolare sulle quattro ragazze March.

Conosciamo subito le donne della famiglia March intorno al camino in attesa del rientro a casa della madre. Il padre è partito per la guerra e nonostante non siano felici per questo e sentano la sua mancanza, tutti cercano di risollevarsi il morale e non pensare a questo allontanamento.


Le quattro ragazze sono: 

Margaret, detta Meg, la più grande, ha sedici anni e una passione per la moda e i bei vestiti. E' la più seria delle quattro sorelle e la più ligia al dovere.

Josephine, detta Jo, è il maschiaccio del gruppo. Ha quindici anni e una passione per la scrittura che coltiva con amore e dedizione.

Elizabeth, detta Beth, ha tredici anni e la passione per la musica, suona divinamente il pianoforte ma è anche molto timida, tant'è che non va a scuola ma studia a casa.

Amy è la piccola di casa, con i suoi dodici anni è la più vanitosa di tutte le sorelle March. E’ brava nel disegno e nella pittura ma è parecchio capricciosa.


In “Piccole donne” vivremo un anno con le quattro ragazze e la loro vita quotidiana, conoscendole ogni giorno di più, imparando i loro difetti e i loro pregi, vivendo le loro paure e le loro gioie. 


Infatti la loro vita è fatta di una quotidianità semplice. Le giornate trascorrono tra impegni lavorativi e familiari che occupano la loro giornata ma sempre accompagnate dall’amore dolce che le unisce.


Ma anche loro hanno i loro bisogni e le loro necessità.

Vedremo come un paio di guanti nuovi o un vestito strappato cambino l’esito di una serata in società, o di come un’amicizia nata tra vicini possa migliorare la vita di entrambe le famiglie, creando un forte legame.


Vi ho presentato sopra ogni ragazza con le proprie qualità e passioni. 

Questo perché per loro le passioni sono molto importanti e avranno un posto importante nella storia. Ad esempio la nostra cara Jo, amante dei libri e della scrittura grazie alla sua passione riesce a pubblicare alcuni suoi racconti in un quotidiano. 

O la piccola Amy, che regala i suoi bellissimi disegni e ritratti a familiari e amici.


Le caratterizzazioni dei personaggi sono accurate infatti l’empatia che l’autrice crea tra personaggi e lettore è unica. Per ogni difficoltà passata dalla famiglia vorremmo poterla aiutare con ogni nostro mezzo possibile e per ogni loro gioia il lettore si trova a saltare in piedi ed esultare, quasi fossero membri della nostra famiglia e stessimo celebrando i loro successi. 


Questo legame che l’autrice è riuscita a creare con noi lettori è la parte che più ho preferito del libro, infatti prediligo i libri che creano empatia coi personaggi, facendoli entrare a far parte della mia famiglia letteraria!


La signora March è una figura essenziale nella famiglia. 

Vi ho detto che il padre non è presente nella prima parte del libro, troviamo infatti una famiglia con un impronta matriarcale, dove le decisioni familiari vengono prese principalmente dalla madre. L’insegnamento che da alle sue figlie è fondamentale per la loro crescita. Molte saranno le lezioni di vita che insieme alle quattro ragazze, apprendiamo, soprattutto la conversazione fatta con Jo, dove scopriamo che anche la madre ha bisogna di una guida nella vita, che ha trovato nel padre, che la aiuta quotidianamente a superare le sue paure e difetti.


Un’altra parte che mi è piaciuta molto della storia è il loro gioco del pellegrino. La loro dedizione al voler cambiare e migliorare, all’essere più brave e la crescita che abbiamo visto nelle ragazze mi ha fatto ricordare la mia adolescenza e i buoni propositi che mi impegnavo a raggiungere.


Due parti mi hanno fatto quasi piangere, le più emozionanti e toccanti.

Una è stata la malattia di Beth e del padre, la preoccupazione dell’intera famiglia e la paura di perdere le persone a loro care.

L’altra è la scelta di Jo, nel tagliare i capelli. Lì non ho resistito e una lacrimuccia è scesa per la forza e determinazione della ragazza. 

Infatti è la mia sorella preferita anche se caratterialmente mi ritrovo molto in Meg.

Anche io sono la maggiore di tre fratelli, sono la più seria dei tre e la più ligia al dovere. 


Nel corso della storia incontriamo anche tanti personaggi che accompagneranno le numerose avventure delle ragazze, il più importante è il loro giovane vicino di casa, Theodore Laurence.


Un romanzo di formazione che mi sarebbe piaciuto leggere quando ero adolescente

ma che ho adorato e apprezzato parecchio leggere ora, per numerosi insegnamenti e le infinite riflessioni che questa lettura mi ha dato.

Il ruolo della famiglia, fondamentale in questa storia, è ben descritto e illustrato. 


Consiglio la lettura di questo libro a chi ancora non l’ha letto perché questo è uno di quei libri che va letto una volta nella vita. Continuerò sicuramente la storia leggendo i successivi volumi perchè voglio proseguire le avventure delle sorelle March!

Ho letto questo fantastico libro nell'edizione RBA che adoro!


❓Ora vi chiedo...

Avete letto questo libro?

Qual è il classico che tutti hanno letto e che voi ancora non avete avuto il coraggio di iniziare?

Vi leggo volentieri nei commenti💕


giovedì 15 aprile 2021

Recensione "Orgoglio e pregiudizio" - Jane Austen

 




Titolo: Orgoglio e pregiudizio

Autore: Jane Austen

Editore: RBA editore

Genere: Classico 







I Bennet sono una famiglia rispettabile, ma non agiata, che vive nell'Hertfordshire, composta dai genitori e da cinque sorelle: Jane, Elizabeth, Mary, Catherine e Lydia. La signora Bennet è una donna frivola e dal comportamento spesso imbarazzante, il cui unico scopo nella vita è quello di trovare un buon marito alle proprie figlie. Quando il ricco Charles Bingley si trasferisce vicino alla tenuta dei Bennet con le due sorelle e l'amico Darcy, si verificano cambiamenti importanti. Jane infatti si innamora, ricambiata, di Bingley, mentre tra Darcy ed Elizabeth si crea subito una forte antipatia. Nei giorni successivi Jane si reca a trovare Miss Bingley, ma a causa di un temporale si ammala ed è costretta a restare a casa dell'amica. Elisabeth raggiunge la sorella per assisterla ed è proprio in questa occasione che Darcy approfondisce la sua conoscenza della ragazza e se ne innamora. L'arroganza ed il pregiudizio di Darcy tuttavia lo portano a convincere Bingley che Jane non è innamorata di lui, allontanandolo così da Netherfield. Jane ne soffre moltissimo ed Elisabeth si convince ancora di più della bassezza morale di Darcy, causa dell'infelicità della sorella. In seguito, durante un viaggio di piacere a Londra, Elizabeth incontra di nuovo Darcy; i due in quell'occasione hanno modo di chiarirsi ed i loro sentimenti sembrano finalmente superare i pregiudizi e l'orgoglio di classe. Nel finale si terranno due matrimoni, quello di Jane e Bingley e quello di Elizabeth e Darcy.



In quest’opera l’autrice, con la sua ironia pungente, vuole denunciare le convenzioni sociali dell’epoca come il matrimonio, i costumi e i modi che una donna dovrebbe avere per definirsi tale. Convenzioni sociali che tutt’ora sussistono per altro.


La protagonista, Elizabeth Bennet, non curandosi del giudizio altrui, come invece la madre e le sorelle fanno, utilizza un sarcasmo che la rende poco piacevole agli altri e esternando sempre il suo pensiero senza peli sulla lingua si fa strada nella società per quello che realmente è e non per quello che la gente vorrebbe che fosse! 


Sono poche le persone che amo veramente e ancora meno quelle di cui penso bene. Più conosco il mondo, più ne sono scontenta; ogni giorno conferma la mia opinione sull'incoerenza degli esseri umani e sull'impossibilità di fare affidamento su ciò che sembra meritevole o sensato.


L’autrice descrive la protagonista come una donna che possiede buon senso e spirito critico, non tralasciando anche i suoi difetti! Infatti il suo orgoglio e i suoi pregiudizi - ecco perchè del titolo del libro - nei confronti di Mr Darcy la fanno inizialmente diffidare e risultare antipatica - un sentimento reciproco tra i due - ma poi, col tempo, sarà proprio lui l’uomo che la conquisterà e la sposerà.


Se Elisabeth fosse stata in grado di incontrare il suo sguardo, avrebbe potuto vedere come l’espressione di dolce felicità lo trasfigurasse...ed egli le parlò del sentimento che, mostrando quello che lei rappresentava per lui, rendeva il suo amore sempre più prezioso.


Mr Darcy, all’apparenza snob e arrogante nasconde la sua timidezza e un cuore generoso capace di amare in una maschera di freddezza. 


L’autrice non solo descrive i personaggi caratterizzandoli psicologicamente in modo perfetto ma descrive anche i luoghi e la società del tempo.


In quel tempo, l’amore e il matrimonio andavano di pari passo anche se non per forza il secondo implicava che ci fosse il primo! 

Al tempo ci si sposava per raggiungere una stabilità economica e prestigio in società e ci si univa in matrimonio con lo stesso ceto sociale. 


Ed è proprio per via del ceto sociale più basso di Elizabeth che l’orgoglio Mr Darcy prende un brutto colpo rendendosi conto di essersi innamorato di lei!


I balli erano al tempo erano un buon modo per le donne di trovarsi come marito un buon partito. A quel tempo infatti le donne per bene non avevando aspirazioni lavorative passavano il loro tempo a cucire, suonare e cantare, leggere poesie e spettegolare.


È davvero piacevole una serata come questa! Dopo tutto, devo dire che non c'è svago migliore della lettura. Si finisce per stancarsi di tutto, ma mai di un libro. Quando avrò la mia casa, sarò contenta solo se ci sarà una grande biblioteca.


Questo classico inglese senza tempo, libro di formazione che tutti prima o poi dovrebbero leggere, è stato per me una continua scoperta!


Inizialmente non riuscivo ad entrare in sintonia con la scrittura della Austen, le sue descrizioni minuziose dei personaggi sulla loro vita e delle loro abitudini mi risultavano pesanti ma soprattutto quelle minuziose e particolareggiate del carattere di ogni personaggio presente nel libro, diversi dai libri a cui sono abituata, mi affaticava la lettura ma poi, da metà libro circa, un susseguirsi di avvenimenti mi ha incollata alle pagine fino a che non ho terminato la lettura!


Chi non cambia mai la propria opinione ha il dovere di essere sicuro di aver giudicato bene sin da principio.



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