Titolo: Un tempo gentile
Autore: Milena Agus
Editore: Nottetempo
Genere: Narrativa contemporanea
In un piccolo paese dell’entroterra sardo, nel Campidanese, le vite degli abitanti procedono senza troppe scosse, riparate dai muri grigi delle case rimodernate con blocchetti di cemento e arrese alle monocolture di carciofi e biomasse. Un paese “perduto”, con le erbacce nei giardini e senza più vocazione, che si è arenato su una secca e dimenticato del mondo che lo circonda. Finché non arrivano “gli invasori”: una manciata di migranti che vengono da lontano e di volontari che li accompagnano, destinati a sistemarsi nel Rudere, una casa abbandonata con le finestre sgangherate aperte sulle colline. Lo sconcerto assale tutti, paesani e invasori: “Non era questo il posto”, si ripetono da entrambe le parti – l’una spaventata da quella novità indecifrabile piovuta all’improvviso da chissà dove, l’altra catapultata in quel “corno di forca di paesino sardo” dove i treni non si fermano più. Ma la vita, anche quando sembra scivolare nell’insensatezza, è sempre aperta al futuro, è sempre un “fare, disfare e rifare”. E se nel tempo imprevedibilmente gentile di quello strano consorzio umano gli orti tornano a germogliare, il Rudere a popolarsi, le emozioni a dilagare, qualche traccia di nuovo resterà comunque a cambiare i colori delle cose.
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Buongiorno lettori,
Oggi vi porto sul blog la recensione di una lettura che ho fatto grazie al gruppo di lettura del mio paese. Il libro in questione è quello di Milena Agus “Un tempo gentile”.
Non conoscevo questa autrice sarda né nessun suo scritto quindi questa lettura è stata per me una scoperta.
Già dalla trama e dalla copertina del libro si intuisce l’argomento principale di questo libro.
I migranti.
Questo gruppo di persone accompagnato da dei volontari arriverà in questo paesino dell’entroterra sardo dove sconvolgerà la quotidianità del paese.
In piedi, davanti all’armadio, pochi giorni prima avevamo pensato al guardaroba, estate sopra, inverno sotto. Finito il lavoro provammo la soddisfazione che ogni cosa fosse al suo posto, e invece da allora in poi non sarebbe stato piú a posto niente. Gli invasori arrivarono e ci colsero impreparati.
Se l’avessimo saputo, davvero il cambio degli armadi sarebbe stata l’ultima cosa.
Si gettarono nelle strade del nostro paesino e fu chiaro per tutti noi che aver stirato le lenzuola, reso brillanti i pavimenti, strofinato le pentole e i rubinetti fino a farli diventare luccicanti era stato inutile e le lampade, i piatti, le tazze, i mobili, i libri, i vestiti, le scarpe, le sedie, le poltrone, insomma, le cose di sempre, erano adesso, nell’incombente catastrofe, ridicole e prive di senso. Ed era soltanto ieri.
Ho voluto inserirvi l’incipit del libro per farvi comprendere meglio cosa intendo dire per sconvolgimento che sin dalla presentazione si intuisce.
Immaginate un paesino dimenticato da tutti. Diventato addirittura una frazione, senza scuola propria, medico e sindaco, anche i treni non si fermano più nella stazione, dipendenti per tutto dal paese limitrofo, si vedono invasi nel loro piccolo da queste persone straniere.
D'altra parte anche gli stranieri non sono felici.
Non era lì che gli avevano promesso che sarebbero stati mandati ma “in una vera città” non in un paese decadente, composto solo da vecchi e pieno di erbacce.
E la sistemazione poi.
Un vecchio rudere ormai abbandonato dagli abitanti del paese con le finestre sgangherate e piene di spifferi.
Eppure questo sconvolgimento metterà di nuovo in moto le persone del paese portando allegria e novità per il futuro.
Non a tutte certo, alcuni sono arrabbiati per questa invasione, altri ancora si arrabbiano con chi familiarizza con loro ma alcuni, i più temerari - e ricchi di amore nel cuore - come le donne del paese, li aiutano, gli prestano le loro cose, disobbediscono ai mariti e vanno a trovarli ogni giorno fino a riorganizzare i vecchi orti insieme e il campetto da calcio.
Proprio quando la convivenza stava andando per il meglio però per gli stranieri arriva la notizia del loro spostamento. Tutti sono felici, alcuni più di altri ma nei loro cuori, così come in quello degli abitanti che li hanno accolti, aleggia la tristezza e questa esperienza sarà ricordata come un breve tempo gentile passato insieme.
Un racconto davvero gentile quello che l’autrice descrive nel suo libro, forse fin troppo per sembrare vero. Attraverso la sua scrittura l’autrice riesce a parlare di un argomento sgradevole e molto complesso - a cui ogni giorno siamo sottoposti - in modo lieve e con parole che quasi sorprendono.
La narrazione è scorrevolissima, il libro si legge tutto d’un fiato nonostante tratti un argomento così importante come l’integrazione. Il punto di vista narrativo è prettamente femminile, infatti apprendiamo l’accaduto come un resoconto attraverso gli occhi delle donne del paese.
La fine, prevedibile per gli stranieri, dà una nuova speranza alla piccola comunità, quasi un augurio di rinascita per il futuro.
I personaggi sono ben caratterizzati, ognuno ha una sua storia e attraverso questo episodio di vita comune molti di loro riescono a crescere, comprendersi e maturare.
Una lettura breve ma densa di significati su cui prendere numerosi spunti di riflessione quindi non posso che consigliarvi la sua lettura!
❓E ora vi chiedo..
Conoscete l’autrice? Avete letto questo libro?
Leggete libri con questo tema?
Vi leggo volentieri nei commenti💕
Una tematica molto importante!
RispondiEliminaNegli anni sempre più!
EliminaNon conoscevo libro o autrice devo dire. Sono tematiche importanti che non sono sempre semplici da portare in letteratura
RispondiEliminaVerissimo!
EliminaTema piuttosto duro e difficile da trattare, sembra interessante
RispondiEliminaSi e ben trattato😊
EliminaHo letto pochissimi libri a tema ma non sono mai abbastanza. Ne dovremo leggere di più
RispondiEliminaNon è mai abbastanza per alcuni temi
EliminaNon conoscevo questa autrice. Ho letto qualcosa che trattava questa tematica anche se non in maniera approfondita, diciamo che faceva da contorno ad altre tematiche.
RispondiElimina@lemille_e_unapagina
Ho capito 😊
EliminaNon conoscevo quest'autrice e il libro, ma sicuramente parla di un tema importante e molto attuale soprattutto.
RispondiEliminaAssolutamente!
EliminaMi hai incuriosita troppo
RispondiElimina💙
EliminaAccettare il diverso non è mai semplice. Non conoscevo questo libro e mi fa piacere averlo scoperto.
RispondiEliminaNe sono felice😊
EliminaE' un argomento su cui mi piacerebbe leggere e approfondire
RispondiEliminaQuesto è un'ottimo libro con cui approfondire, leggero ma ricco!
EliminaMi piace molto! Lo aggiungo in wish list!
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