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martedì 28 dicembre 2021

Recensione "Nuove storie di un perdente di successo" - Dario Mondini

 




Titolo: Nuove storie di un perdente di successo

Autore: Dario Mondini

Editore: Intreccio Edizioni

Genere: Narrativa biografica






Il quarantatreenne Dario, confinato nel suo modesto bilocale da mesi per via delle restrizioni legate al Covid, ripercorre gli ultimi tre anni della sua movimentata esistenza. Oltre mille giorni trascorsi tra improbabili vacanze da single, la costante ricerca dell’amore perduto, imprese sportive vissute in prima e terza persona, il doloroso ricordo di un amico prematuramente scomparso, nuove amicizie.


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Il prezzo finale non subirà alcuna variazione né incrementi di prezzo.



Buon pomeriggio lettori,


Oggi vi porto sul blog la recensione di un autobiografia. 

Come sapete io non leggo spesso delle biografie soprattutto se il personaggio di cui parlano non lo conosco.


Per questo caso invece ho fatto un’eccezione! 

Dopo che Dario Mondini - nonché l’autore di questo libro - mi ha regalato il suo libro non ho potuto che addentrarmi nella sua storia e conoscerlo meglio attraverso le sue parole e i suoi innumerevoli racconti di vita.


Dario, dopo la pubblicazione del primo libro, fa passare ben tre anni dalla pubblicazione del secondo e credo che se non fosse stato per il Covid-19 che lo ha costretto - così come a tutti noi -  per mesi rinchiusi in casa, questo libro avrebbe atteso ancora di vedere la luce! 


Non avendo letto il primo “capitolo” non posso fare confronti in fatto di scrittura e stile narrativo dell’autore con eventuali crescite ma posso basarmi solo su questa e devo dire che la bravura c’è! 

Non è semplice parlare di se stessi e mettere a nudo - nel bene e nel male - la propria vita, io personalmente non credo che lo farei mai!

Questa bravura si evince anche nella capacità dell’autore di riassumere nei diversi capitoli e in poche pagine le diverse avventure che nell’arco temporale della narrazione gli capitano.


Queste avventure che anche noi lettori seguiamo attraverso le sue parole sono abbastanza varie! Si parla di lavoro e viaggi fatti per esso con eventuali incontri tra colleghi.


Si parla di sport, di calcio e di ping pong, sport praticato dall’autore. 


Viaggiamo con Dario e i suoi amici, tra vacanze e weekend rilassanti sempre con l’allegria e la voglia di divertirsi anche se non sempre tutto và come previsto!


C’è la disperata ricerca di una persona con cui passare la vita, che Dario ha cercato in lungo e in largo senza successo.


C’è anche una parentesi triste, dove Dario racconta la perdita prematura di un giovane amico che ha toccato lui e i vari amici. E’ sempre un dispiacere dover assistere a questi eventi e Dario attraverso le sue parole ci ha trasmesso tutto l’amore e affetto che per questa persona provava.


Come vi ho detto all’inizio anche il Covid avrà una parte in questo libro. Infatti la narrazione inizia e finisce con il Covid.

L’ultimo capitolo però dona la speranza che questo brutto periodo triste sia passeggero e pian piano ci faccia riprendere in mano le nostre vite e anche se lentamente rifare ciò che prima era scontato: un bacio ai propri cari, una partita a calcetto con gli amici, la presentazione di un libro!


Arrivata fin qui non posso che ringraziare Dario per questo dono che mi hai fatto sbirciare nella sua vita conoscendolo meglio attraverso il suo libro!💖


❓E voi.. leggete libri biografici o autobiografici?

Riuscireste mai a raccontare la vostra vita in un libro? Avreste il coraggio di farlo leggere?

Vi leggo volentieri nei commenti💕



lunedì 27 settembre 2021

Recensione "Un estraneo al mio fianco" - Ann Rule




Titolo: Un estraneo al mio fianco

Autore: Ann Rule

Editore: Tea

Genere: Biografico e autobiografico, Thriller





Quando la realtà supera qualsiasi finzione, soltanto una grande scrittrice può raccontarla.

 

Questa è la storia di un figlio affettuoso, di uno studente modello, avviato a diventare un brillante avvocato, di un uomo che ha salvato numerose persone lavorando presso un «telefono amico».

Ma questa è, anche, la storia dell’assassino seriale più famoso degli Stati Uniti.

Dell’uomo che, con inaudita ferocia, a un certo punto della sua vita ha cominciato a uccidere e ha continuato a farlo per vari anni, senza lasciare la minima traccia, tenendo in scacco la polizia di un intero Paese. E che ha assassinato almeno ventotto giovani donne, ma probabilmente molte di più.

Questa è la storia di un killer e della donna che ha capito, all'improvviso, di conoscere quel killer, di essere stata sua amica per molti anni e di avere avuto, per tutto quel tempo, un estraneo al suo fianco.

Questa è la storia di Ted Bundy e di Ann Rule. Non avete mai letto una storia simile. E se, leggendo, sarete spinti a chiedervi: «Ma è davvero successo tutto questo?», sappiate che esiste un’unica risposta: «Sì».



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Buon pomeriggio lettori,

Oggi vi parlo di un libro che ho terminato ormai da un pò di tempo ma che ancora non mi sono sentita di recensire, fino a oggi. E’ un libro che racconta la storia di una persona che ha commesso orribili azioni. E’ sia una biografia che un’autobiografia. Sto parlando del libro di Ann Rule “Un estraneo al mio fianco” dove l'autrice narra la storia di Ted Bundy.


Theodore Robert Bundy è stato uno dei serial killer più spietati, calcolatori e affascinanti degli Stati Uniti D’America.

Gli vengono imputati almeno 30 omicidi di giovani donne tra il 1974 e il 1678 ma si pensa che il numero sia altamente superiore e che avesse iniziato a colpire già dagli anni 60.


Le vittime accertate di Ted



Avvicinava le sue vittime fingendosi disabile o con un arto rotto, debole e bisognoso d’aiuto oppure impersonando cariche autoritarie per poi aggredire le sue vittime selvaggiamente e stuprarle in luoghi appartati.


Nel libro che viene scritto da Ann Rule, che ha conosciuto Ted e che nel corso degli anni fatica a riconoscerlo come artefice di quegli orrori, veniamo a conoscenza della vita di Ted attraverso gli occhi e i pensieri della sua amica Ann. Molte parti di questo libro infatti sono cariche di emozioni contrastanti che l'autrice prova nei confronti di Ted.


Ann è più grande di Ted e quando si conoscono si troveranno a lavorare fianco a fianco per un telefono amico aiutando le persone nei momenti in cui erano più deboli e in difficoltà.


Ann non si immaginerà mai che questo ragazzo affascinante e intelligente, che studierà legge con il sogno di diventare avvocato sarà, per il tempo, il serial killer più efferato e ricercato del Paese.

In questo libro Ann parla della sua amicizia con Ted, di come diventano confidenti e di come poi capisce che lui è un assassino seriale.


Nella sua carriera Ann ha fatto studi di psicologia, criminologia e tecniche investigative ritenendosi un’esperta di serial killer. Questo la aiuterà a dare un giudizio distaccato alla vicenda che ha vissuto con Ted.

Infatti la Rule dichiara che inizialmente non riuscivava a scindere le due personalità di Ted, e che quando gli parlava per telefono o per corrispondenza o lo va a trovare in carcere non credeva che fosse stato lui l'artefice dei crimini di cui lo imputavano.


Ann Rule/ Ted Bundy


Nella sua carriera da omicida seriale Ted Bundy si è sempre dichiarato innocente ed estraneo ai fatti di cui lo imputavano. E’ scappato ben due volte dalla detenzione creando panico e scompiglio e nella sua ultima fuga ha commesso degli omicidi in Florida, dove è stato definitivamente detenuto fino alla sua condanna a morte, attraverso la sedia elettrica.


La sedia elettrica dove Ted 
sconta la sua condanna
Pagina di giornale dopo la morte di Ted


Alla sua morte Ted ha chiesto di essere cremato e che le sue ceneri venissero disperse sulle Taylor Mountain. Luogo quello, dove sono stati trovati diversi cadaveri di giovani donne collegate agli omicidi di Ted e dove lui ha dichiarato di “aver passato il miglior tempo della sua vita”.


Ritrovamenti di ossa umane sulle Taylor Mountain.



Tra le particolarità di Ted c’è la sua capacità di mimetizzarsi cambiando aspetto risultando una persona differente. Questa dote gli ha permesso di essere quasi invisibile e indisturbato quando più ne aveva bisogno sviando molti testimoni dal riconoscerlo.


Le numerose facce di Ted



Nel corso dei suoi processi, Ted è ricordato come difensore di se stesso e per il matrimonio con Carole Ann Boone avvenuto nel corso di un processo mentre lo stesso Ted interrogava la ragazza al banco dei testimoni. Dopo la condanna a morte e la sua detenzione, riuscì ad avere dei rapporti sessuali con la ragazza concependo una figlia, Rose, di cui però si sono perse le tracce.

Attraverso le sue tecniche persuasive riuscì a rinviare la sua sentenza di morte per ben 3 volte rimanendo nel braccio della morte dopo la sentenza per oltre dieci anni.


Ted seduto in aula con i suoi avvocati
Ted Bundy insieme a sua moglie Carole 
e sua figlia Rose


Non si sa realmente quante siano le vittime di Ted Bundy, come non si sà per certo cosa l'abbia portato a compiere crimini così efferati.


Si pensa però che l’essere venuto a conoscenza del suo certificato di nascita scoprendo che la madre quando rimase incinta lo partorì in un ospedale per ragazze madri e fece credere a tutti che fosse figlio dei genitori e lei sua sorella, lo disturbò nonostante già lo sospettasse, esperimento dei sentimenti di risentimento per la madre che gli aveva mentito. Non si conosce l’identità del padre e Ted ha sempre avuto una sorta di reverenza e ammirazione per il nonno, identificandosi con lui, ma attraverso le dichiarazioni familiari si scoprì che era un uomo tiranno e bigotto che tutti temevano per la sua brutalità. 


Ted con la madre e i fratelli più piccoli



Ha sempre ambito alla ricchezza e quando la sua ragazza Stephanie Brooks, di buona famiglia, si laureò e troncò la loro relazione, Ted accusò il colpo e non si riprese mai da questo dispiacere.

Associato alla scoperta che sua sorella in realtà era sua madre, gli causò un grosso trauma che gli esperti dichiarano essere la molla finale che lo spinse a uccidere.


Ted e Stephanie Brooks


Un libro di true crime, pieno di dettagli degli omicidi, nomi e luoghi. Scritto in modo giornalistico in quanto Ann Rule ha iniziato a scrivere articoli per riviste di polizia e poi si è trovata coinvolta nelle indagini senza sapere che il killer che stanno cercando fosse proprio il suo amico.

La versione del libro è stata aggiornata per tre volte aggiungendo di volta in volta ulteriori dettagli e confessioni e riflessione dell'autrice.


Una storia questa che mette i brividi per la sua crudeltà, la compostezza dell’autore dei crimini e la sua gelida intelligenza calcolatrice. 

Intelligenza però che ha preferito utilizzare per fare del male, sprecando così la sua vita e il suo immancabile genio.


Una lettura che consiglio agli appassionati della cronaca nera, criminologia e psiche umana.

Una lettura interessante, scritta in modo semplice e con delle fotografie al suo interno che illustrano i fatti realmente accaduti con le prove in possesso della polizia.


Questa storia mi ha talmente appassionata che prima di scrivere questa recensione mi sono ulteriormente documentata guardando la docuserie su Netflix, Conversazioni con un killer:Il caso Bundy che grazie ai due giornalisti Hugh Aynesworth e Stephen Michaud sono riusciti a registrare oltre 100 ore di conversazione con Ted tra il 1980 e il 1981 dove rivela alcune delle cose orribili che ha fatto. 

Vi consiglio la visione congiunta al libro in quanto il punto di vista è totalmente differente, integrando così la storia.


Docuserie Netflix



Non posso che consigliarvi questo se siete appassionati come me di killer e psiche umana.

❓E ora vi chiedo..

Avete mai letto dei libri che ripercorrono la storia di un crimine?

Cosa mi consigliate di leggere?

Vi leggo volentieri nei commenti💕


martedì 1 dicembre 2020

Recensione "Hippie - Paulo Coelho"

  Hey Readers!

Oggi vi parlo di un libro che ho terminato qualche giorno fa, letto grazie ad un gruppo di lettura che ringrazio!

Il libro in questione è Hippie di Paulo Coelho pubblicato nel 2018 ed edito dalla casa editrice La nave di Teseo.




Premetto che di Coelho non ho mai letto nulla e che questo è il mio primissimo libro dell’autore.

In questo libro Paulo descrive una sua esperienza giovanile - infatti è un libro autobiografico - narrandola in terza persona per far entrare meglio in empatia i lettori.


Sono gli anni ‘70 e il protagonista, Paulo, un ragazzo ventenne che a causa di un brutto episodio che si trascina dietro decide di abbandonare gli studi per un anno di vagabondaggio e scrittura - sua grande passione sin dall’adolescenza - che lo porterà ad Amsterdam per visitare il Dam che, insieme a Piccadilly Circus era considerato in quel periodo il centro del mondo. Infatti in quel periodo gli hippie stanno sconvolgendo la generazione di ragazzi che, stanchi del buon costume e dei perbenisti cercano libertà - attraverso il sesso senza dogmi e i tabù - fantasticando di un mondo pacifico e privo di povertà spostando la loro attenzione verso mete extracontinentali come Machu Pichu e il Tibet. 

Ed è proprio in uno di questi viaggi che Paulo partirà da Amsterdam per arrivare a Kathmandu con un Magic Bus passando per Germania, Austria, Bulgaria, Turchia, Iraq, Iran, Afghanistan e Pakistan.  La sua compagna di viaggi sarà Karla, una ragazza olandese, giovane ed intraprendente incontrata ad Amsterdam che lo coinvolgerà in questa avventura e non solo. Un viaggio che però non verrà terminato da Paulo. Un viaggio in cui non sarà importante la meta ma il viaggio stesso. Un viaggio a tappe  destinato a cambiare e rivoluzionare per sempre la vita di Paulo e dei suoi compagni di viaggio. 

Un viaggio all’insegna dell’amore, di paure e desideri, di racconti e di danze. Ogni storia, tutte le esperienze dell’autore e degli amici narrate in questo libro sono vere e realmente accadute.



La scrittura del libro è semplice, molto scorrevole e di piacevole lettura per tutti.

All'interno del testo troviamo molti messaggi di amore, di comprensione, di interrogativi e questa è una delle cose che mi è piaciuta del libro.

Certo non consiglio questo libro a chi non ha interessa nello scoprire la vita dell’autore e ripercorrere un passo della sua giovinezza perché non troverà gli argomenti spiegati nel dettaglio ma solo menzionati e ampliati quel poco che serve al contesto della narrazione.

Lo consiglio invece a chi ha già letto qualcosa dell’autore e vuole scoprire qualcosa in più della sua vita, ma anche a chi si avvicina per la prima volta - come me - e vuole conoscerlo meglio per poi proseguire con la lettura di altri suoi scritti.

A questa lettura ho dato 3.5 margherite

🌼🌼🌼.5


Febe💙


giovedì 10 settembre 2020

Recensione "L'Ombra della montagna  - Gregory David Roberts"

Hey Readers! 


Eccomi  finalmente a recensirvi il tanto da me parlato seguito del famoso Shantaram.

Ho letto questo secondo romanzo, come anche il primo, con il gruppo di lettura ormai nato un anno a questa parte che ha portato tante letture condivise e una bellissima amicizia con le ragazze che lo compongono, ma bando alle ciance e ora parliamo del libro.


Se Shantaram mi è piaciuto alla follia, l'ombra della montagna  mi è piaciuto un pò di meno anche se non ci sono molti ma… diciamo che ho trovato il tutto un grande libro che è  stato allungato per far si che  diventassero due. 

Essendo una biografia dell'autore, molto, non credo tutto, è riportato per come è avvenuto, la vita dei personaggi descritta, i loro comportamenti quasi sempre illegali, i luoghi, la filosofia sulla montagna… a volte può  aver annoiato anche più propenso a leggere, soprattutto in questo secondo libro. 

Ma questo non mi ha tolto il gusto di ritornare in India con Lin e vivere un mese (il tempo totale della mia lettura) di avventure e amori ritrovati.


Abbiamo conosciuto Lin nel precedente romanzo dove ci racconta la sua storia da fuggiasco trovando  la salvezza nell'India. In questo secondo capitolo della sua vita ci racconta il suo cambiamento interiore che, tra le mille peripezie della vita, riesce a portare anche esteriormente nella sua vita quotidiana. 


Se in Shantaram, Lin ci porta nel cuore dell'India a vivere addirittura in uno slum di Bombay tra le altre cose, nell'ombra della montagna ci porta al centro di una violenta faida tra gang per il controllo dei traffici di denaro di Bombay (sempre tra le altre cose!).



All'inizio del libro troviamo un Lin solo che non riesce a vedere una via d'uscita, perso e senza più una guida dopo la morte di Khaderbhai che l'aveva salvato e preso sotto la sua ala protettiva quasi come un figlio. Ma, più di tutte le altre cose, la costante mancanza della donna della sua vita che ha rapito il cuore al nostro Lin lo distrugge...lo distrugge il fatto che abbia scelto un uomo ricco e si sia sposata in fretta e furia senza farsi vedere per due anni. 

E poi c'è la promessa fatta a Kaderbhai prima di morire e che, essendo un uomo d'onore non può non mantenere la sua parola ed eseguire l'ultimo desiderio che il Kader ha espresso.

Tutte queste cose, questo susseguirsi di vicende, avventure e nuove conoscenze  pure!, ti incollano alla storia, ma poi.. arrivati alla seconda parte del libro sembra di avere quasi uno stallo.. poca avventura, poche vicende interessanti… Ma si sà,  la vita è una montagna russa e infatti quasi alla fine del libro finalmente Lin sembra aver trovato il suo equilibrio e la sua pace interiore. 

Non amando gli spoiler non dirò altro, forse ho detto pure troppo!, vi rovinerebbe il gusto di (tutto sommato) una bella lettura!!

A questo romanzo dò 4 margherite 

🌼🌼🌼🌼




Gregory David Roberts 
è nato a Melbourne, in Australia, nel

1952. Scappato da un carcere di massima sicurezza, si è rifugiato

in India dove ha trascorso dieci anni. Dopo la pubblicazione e lo

strabiliante successo di Shantaram, ha tenuto numerose conferenze,

in giro per il mondo, sul tema della giustizia sociale. Dal 2004 si

è ritirato dalla vita pubblica per dedicare il suo tempo alla

famiglia e alla scrittura.





È arrivato alla notorietà con il romanzo Shantaram (Uomo della pace di Dio), che pur essendo, come dichiarato dall'autore stesso, un romanzo di fantasia, attinge largamente a fatti e luoghi reali delle sue avventurose vicende, prima in India e in seguito in Afghanistan. Anche se i personaggi sono inventati vengono resi in modo molto realistico anche grazie al fatto che sono ispirati da personaggi incontrati nella vita quotidiana. Il libro, di cospicua mole, quasi 1200 pagine, ebbe tormentate vicende in quanto il manoscritto fu perduto e riscritto per ben due volte. Come lui stesso racconta, conserva le poche pagine che non sono andate perse della prima stesura, scritte in carcere e macchiate del suo sangue, nella sua cassaforte. La terza stesura fu quella che finalmente fu data alle stampe divenendo un grande successo editoriale. L'attore di Hollywood Johnny Depp ne ha acquistato i diritti cinematografici.

Nell'ottobre 2015 è stato pubblicato per la casa editrice Grove Atlantic il suo secondo romanzo: The Mountain Shadow (considerato il sequel di Shantaram), uscito in Italia il 3 dicembre dello stesso anno con il titolo L'ombra della montagna.

Febe💙

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��Book Bloggers ��Elettra e Febe ↙️ Siamo due amiche divoratrici di libri che hanno deciso di condividere la loro passione per tutto quello che riguarda la lettura ▶️ Recensioni~Curiosità~Libri~Film

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