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lunedì 29 maggio 2023

Recensione "Måneskin Italian rock 2.0 Fenomenologia del gruppo che ha conquistato il mondo" - Patrizia De Rossi


È nel lontano 14 settembre 2017 sulle note di Chosen presentata alle selezioni di X Factor che faccio per la prima volta la conoscenza dei Måneskin. 
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Come viene descritto nel libro di Patrizia De Rossi edito Darkos edizioni che ringrazio per la copia💙, la storia dei Måneskin sembra una storia inventata talmente fantasiosa da stentare a crederci.
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Eppure è così, i quattro ragazzi componenti dei Måneskin, Damiano, Victoria, Thomas ed Ethan sin da piccoli amano suonare e partendo senza pretese cavalcando ben presto l'onda del successo.
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Magari qualche anno fa' vi sarà capitato di sentirli suonare nelle strade di Roma in mezzo alle piazze, accerchiati da qualche amico e tanta voglia di divertirsi perché è proprio cosi che hanno iniziato la loro carriera, suonando per strada!
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Ma dopo il successo di X Factor la loro salita è stata fulminea e non stenta a rallentare ancora oggi!
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C'è chi li ama, chi invece li odia o non apprezza il loro stile o il modo di vestire, in questo libro l'autrice ripercorre ed analizza la loro carriera dagli esordi ad oggi inserendo alcune testimonianze di chi li ha conosciuti ed affiancati nel loro percorso facendoci vedere chi sono dentro e fuori dal palco.
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Perché se sul palco si vestono e truccano in maniera esagerata creando così i loro personaggi di scena, sentendoli parlare nelle interviste capiamo che dietro questo eccesso di scena ci sono dei semplici giovani ragazzi con ideali ben precisi che si sono trovati catapultati in una realtà che non si aspettavano ma questo non li ha stravolti come succede spesso con chi diventa famoso.
Loro hanno continuato a cavalcare l'onda riuscendo a gestire il successo senza perdere la loro genuinità ed è questo quello che apprezzo di questo gruppo, LA LORO GENUINITÀ nel fare le cose!
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Se anche voi volete approfondire la conoscenza di questo gruppo, conoscere la loro vita prima e durante il successo allora recuperate questo libro, sono sicura che non ve ne pentirete 💥
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Io ringrazio ancora la CE per la collaborazione✨
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E ora vi chiedo... Lo leggereste?
Vi è capitato di ascoltare i Måneskin? Avete una loro canzone preferita?
Il vostro cantante/band preferita?
Vi leggo volentieri nei commenti 💕
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La vostra Febe 💙

mercoledì 8 febbraio 2023

Recensione "I miei giorni nella libreria Morisaki - Satoshi Yagisawa


Buongiorno lettori 💙
Oggi vi parlo del libro letto a gennaio con il GDL ideato da me e @readers_del_ I miei giorni nella libreria Morisaki di Satoshi Yagisawa. Ringrazio le ragazze che hanno partecipato alla lettura condivisa e i diversi pareri scambiati 🍀

Come sapete ho un certo amore per la letteratura giapponese e con questo volume l'aspettativa era quella di immergermi nella lettura lenta ma armoniosa del genere, passeggiare tra le strade di Tokyo e respirare odore di ciliegi in fiore e libri - visto che il titolo e la copertina li richiama!

Tutta questa aspettativa è però andata infranta sin dalle prime pagine quando ho iniziato a capire che tutto quello che cercavo e mi aspettavo non l'avrei trovato, purtroppo!

Attenzione, non sto dicendo che la lettura è brutta e nemmeno che non abbia la sua profondità visto gli argomenti trattati - malattia, solitudine, riemergere dalla depressione - sto solo dicendo che tutta quella delicatezza che ho sempre trovato nella letteratura giapponese, in questo volume non l'ho percepita anzi!

La sensazione nella lettura è stata quella che l'autore abbiamo toccato - anzi SFIORATO - tutto. 
Le descrizioni dei personaggi, degli ambienti, dei sentimenti, dei problemi.. senza permette al lettore di affezionarsi alla storia cosi da risultarmi piatta e prima di sentimento.

Persino il periodo che la protagonista principale ha passato nella libreria dello zio non mi ha emozionata.. e da amante dei libri che adorerebbe un posto del genere mi ha delusa parecchio!

Quindi vi consiglio si, la lettura, ma senza farvi troppe illusioni, rischiereste di avere aspettative troppo alte!

❓E ora vi chiedo... Chi l'ha letto cosa ha provato?
Vi ha lasciato le mie stesse sensazioni o invece vi ha coinvolto come speravate?
Vi piacerebbe abitare in una libreria e avere sempre la scelta sulla nuova lettura?
Sono curiosa di leggervi nei commenti 💓

mercoledì 26 agosto 2020

Recensione "Un'estate con la strega dell'Ovest - Kaho Nashiki"

Hey Reader!


Eccomi qui a recensire un libro piccino ma tanto carino che mi ha fatto trascorrere un pomeriggio immersa nei boschi Giapponesi. Sto parlando del romanzo di Kaho Nashiki "Un'estate con la strega dell'Ovest" .


-"Ti voglio bene nonna"

-"I know"


"Mai ha tredici anni e non vuole più andare a scuola. La madre, preoccupata, decide di mandarla in campagna dalla nonna per un po'. La nonna è una signora inglese che è arrivata in Giappone e si è sposata con un giapponese, e sia Mai sia sua madre l'hanno soprannominata la "Strega dell'Ovest". Oltre alle marmellate di fragoline di bosco, la nonna insegnerà a Mai a riconoscere le erbe medicinali, iniziando così ad addestrarla come strega. Insegna anche a Mai che la cosa più importante che deve imparare è decidere per se stessa, sviluppare la sua forza e la sua volontà di andare fino in fondo alla decisione che prende. Mai, in qualche modo più matura, fa ritorno nella nuova casa dei genitori, che nel frattempo hanno traslocato..."



Questo libro  mi è piaciuto tanto.  
Con questo romanzo d'esordio pubblicato nel 1994, Kaho Nashiki ci narra la storia commovente di Mai improntandola come una fiaba.
La Feltrinelli l'ha rivisitato e pubblicato l'anno scorso con questa edizione aggiungendo tre brevi racconti finali.
Una storia tranquilla come io mi immagino tutti i giapponesi, tranquilli e sereni.
Una storia che parla del rapporto tra nipote e nonna raccontato molto semplicemente e con un pizzico di magia. Dove la magia non è altro che la costanza, la disciplina e la forza di volontà. 
Ho letto tanti pareri contrastanti su questo romanzo ma io l'ho trovato perfetto così, non aspettandomi niente di più di un racconto vista la lunghezza non sono stata delusa come è successo ad altri.
La storia ci viene presentata  sotto forma di flashback di Mai che viene presa prima da scuola dalla madre e capisce che qualcosa non va. La nonna non è stata bene. E così Mai,  mentre è  in macchina con la madre per raggiungere la casa della nonna, torna indietro di due anni e ripercorre quell'estate passata con la strega dell'Ovest.
La narrazione semplice ma scorrevole ti accompagna per tutto il romanzo facendoti terminare  il romanzo in meno di un giorno. Sembra quasi di essere insieme a Mai nel suo posto preferito a raccogliere i fiori fantasma o la mattina a raccogliere le uova nel pollaio.
L'aggiunta dei tre racconti sempre legati alla storia principale con gli stessi personaggi e gli stessi luoghi mi sono piaciuti molto dando quasi un senso di proseguimento della storia non bloccando così bruscamente la narrazione.
A questo romanzo ho dato 3,5 margherite
🌼🌼🌼1/2


 Sull'autrice
Nata nel 1959 a Kagoshima, si è laureata a Kyoto e vive a Otsu, nel Giappone centrale. Scrive sia per ragazzi che per adulti e il suo stile ha delle forti influenze fantastiche con elementi spirituali. Il suo romanzo d’esordio del 1994 Un’estate con la Strega dell’Ovest ha vinto numerosi premi ed è tutt’ora un bestseller in Giappone da cui è stato tratto un film. Ha continuato a scrivere opere premiate che purtroppo ancora non sono state tradotte in italiano.


Febe




lunedì 24 agosto 2020

Recensione "La compagnia dell’anello - J.R.R.Tolkien"

 Hey Readers!
Originariamente Il signore degli anelli era stato concepito come unico libro, poi per motivi editoriali ed economici è stato diviso in tre volumi: La compagnia dell’anello (1954), Le due torri (1955), Il ritorno del re (1955).
Eccomi qui oggi a recensire il primo capitolo del signore degli anelli:
La compagnia dell’anello.

Questo libro è stato un viaggio meraviglioso all’insegna dell’avventura immersi in un mondo fantastico.
Ringrazio chi mi ha consigliato di leggere prima Lo Hobbit perché senza non avrei capito molte cose e l’avventura sarebbe stata solo a metà.
Riagganciandomi appunto a Lo Hobbit comincio nel dire che qui l’avventura iniziata da Bilbo Baggins in questo capitolo prosegue con suo nipote ed erede Frodo, che non solo erediterà la sua casa, il suo tesoro e l’anello ma anche un'avventura e una grande responsabilità collegata appunto all’anello che Frodo non si sarebbe di certo aspettato.
L’anello del Potere non è un semplice anello che fa diventare invisibili se indossato ma è un anello che nasconde una storia oscura e che in molti stanno cercando per questo verrà creata una compagnia per portare l’anello verso il suo destino.



«Tre Anelli ai Re degli Elfi sotto il cielo che risplende,

Sette ai Principi dei Nani nelle lor rocche di pietra,

Nove agli Uomini Mortali che la triste morte attende,

Uno per l'Oscuro Sire chiuso nella reggia tetra,

Nella Terra di Mordor, dove l'Ombra nera scende.

Un Anello per domarli, un Anello per trovarli,

Un Anello per ghermirli e nel buio incatenarli,

Nella Terra di Mordor, dove l'Ombra cupa scende.»





A capo della compagnia ci sarà il portatore dell’anello e otto accompagnatori, tra cui elfi, nani e uomini, con il compito di proteggere l’anello a costo della vita. E infatti, purtroppo, nel corso della storia si ha la scomparsa di un personaggio importante che faceva da guida all’intera compagnia(anche se secondo me non può finire così e lo vedremo ancora in seguito). Ritrovati senza una guida, la compagnia si dispera e il destino dell’anello sembra sempre più incerto. Il volume si blocca proprio all’inizio di una nuova avventura per Frodo e sono davvero curiosa di proseguire per scoprire cos’altro succede.
Il mondo creato da Tolkien è davvero studiato nei minimi dettagli, tutte le storie dei personaggi, le leggende, le canzoni ti trascinano dentro la storia facendoti perdere la cognizione della realtà. Poi ci sono i paesaggi. Tolkien descrive i numerosi viaggi che Frodo e compagni devono affrontare descrivendo i paesaggi in modo minuzioso tant’è che l’altro giorno ero in montagna e il posto mi è sembrato quasi incantato quanto un paesaggio di Tolkien.
Lo stile di scrittura  mi è risultato lento per le numerose descrizioni nei dettagli di paesaggi e azioni ma questo non mi ha tolto il piacere di leggere tutto il romanzo con gusto.
A questo romanzo ho dato 4 margherite!
🌼🌼🌼🌼



Febe

giovedì 20 agosto 2020

Recensione "Echi in tempesta" Christelle Dabos



Hey Readers,

Eccoci arrivati alla fine di questo fantastico ed emozionante viaggio, puntavo questa saga da quando è uscito il primo volume, ho atteso l’uscita dell’ultimo per poterlo finalmente leggere e ora che è finito ovviamente mi  ha reso triste!
Nonostante non abbia sempre amato Ofelia, e non sempre ho apprezzato le sue scelte, dopo un po’ inizi a volerle bene. Thorn è stato un enigma, sempre pieno di mistero e nel primo romanzo ha sempre avuto un ruolo abbastanza marginale, ma dopo parecchie rivelazioni shock, capisci anche lui e non puoi non affezionarti!
Mi sono sentita orfana quando  nel terzo romanzo sono finita a Babel, ormai mi ero affezionata anche al Polo..

Finito il momento malinconia, vorrei parlare di quest’ultimo capitolo, che dovrebbe chiudere la saga dell’Attraversaspecchi: nonostante ci fosse troppa carne al fuoco, a me è piaciuto.. non ho condiviso parecchie scelte dell’autrice, ma tutto sommato è stata un’avventura piacevole!
Ma sarà veramente conclusa così?
Il finale è troppo aperto per i miei gusti, e non finisce per niente bene… mi aspettavo un lieto fine, viste tutte le difficoltà che hanno dovuto affrontare Thorn e Ofelia, al servizio di un bene più grande per salvare le Arche, per compiacere gli spiriti di famiglia… questo veramente non l’ho digerito!
Come sempre non mancano i colpi di scena e le rivelazioni shock, ad arricchire la narrazione sono presenti dei capitoli flashback dove racconta Thorn, prima dell’incontro con Ofelia, dei capitoli dove il protagonista è l’Altro, Vittoria..
Tutto molto interessante, e come conclude la storia con Dio e gli spiriti di famiglia è molto azzeccato, ma secondo me ci si è un po’ dimenticati dei due protagonisti, si meritavano qualche capitolo solo per loro, in cui potevano finalmente avere la possibilità di conoscersi meglio e amarsi senza doversi nascondere al mondo!
Nonostante tutto mi è piaciuta questa saga fantasy e ne porterò un bel ricordo!

🌼🌼🌼🌼 Elettra

lunedì 17 agosto 2020

Recensione "Non lasciarmi mai andare - Katy Regnery"

 

Sei completo o distrutto..??


Poche parole ma piene di significato per due bambini sin dalla più tenera età.

Questa storia parla di questi due bambini, entrambi orfani e senza famiglia alcuna che vengono immessi nel sistema di affidamento e dati in affido a delle case famiglia… il destino vuole farli incontrare e per loro è un colpo di fulmine da subito… ma non è tutto… dopo qualche giorno dal loro primo incontro.. con qualche solo parola scambiata.. all'età di dieci anni…. vengono rapiti e costretti a vivere per tre anni segregati, maltrattati emotivamente e fisicamente da uno psicopatico.

Questa è la storia di Holden e Griselda, o Seth e Ruth come li chiamava il loro rapitore. Costretti a subire le sue ingiurie e vivere nel terrore lavorando nei suoi campi incatenati alle caviglie e costretti a dormire in un seminterrato al buio. Per loro la vita non è facile anzi pensano alla morte ogni giorno ma insieme si sostengono e si fanno forza progettando di scappare, un giorno. E quel giorno arriverà ma purtroppo solo uno dei due riuscirà a scappare!

Dopo dieci anni per varie coincidenze anche questa volta si ritrovano. Non hanno mai smesso di pensare l'uno all'altra. Si amavano all'ora e si amano adesso. E anche se saranno costretti a superare varie prove per poter stare assieme e vivere finalmente completi l'uno con l'altra si impegneranno al massimo e riusciranno a vivere felici e contenti.

Anche questo mese ho deciso di proseguire con i retelling delle fiabe e questo è quello di Hansel e Gretel.



Come scrive l'autrice alla fine del libro, sono poche le similitudini con la fiaba dei Grimm se non le iniziali dei nomi dei due protagonisti e le "briciole" che vengono trasformate in scie di sentimenti come l'amore, la fede, la fiducia e la forza di resistere anche quando sembra che tutto vada a rotoli che i due ragazzi seguono per trovare la loro felicità. 

Mi ha fatto piacere apprendere che, come per il precedente, l'autrice ha scritto questa storia ispirata ad una storia vera, di una ragazza rapita all'età di quattordici anni. E come per il precedente romanzo ha donato dei fondi dalle vendite del libro alla "Fondazione Elisabeth Smart" che mira, tra gli altri obiettivi, a supportare l'Unità Operativa contro i criminalità che attacca i bambini attraverso internet e a educarli su crimini violenti e crimini sessuali.

Detto questo vi parlo un po della reazione che ho avuto io leggendo questo romanzo. Posso solo dirvi che mi ha preso molto emotivamente, mi ha coinvolto e trascinato nella storia ritrovandomi ogni tre per due con gli occhi lucidi dall’emozione. L'autrice sa come coinvolgere il lettore attraverso le sue storie e con questo romanzo ce ne dà la prova!

Scrittura scorrevole con personaggi ben strutturati psicologicamente, raccontata a pov alterni così da poter conoscere i protagonisti a 360° con vari flashback tra passato e presente che completano la storia.

Davvero una storia straordinaria questa scritta della Regnery, dove l’amore regna sovrano ma con mille sfaccettature dietro.. la paura di essere abbandonati sempre dalle persone che ci amano di più, il non sentirsi adeguati, il dover affrontare molte prove, il più delle volte facendo scelte difficile, per un pò di felicità propria e di chi amiamo.

Ho finito questa lettura da un paio di giorni ma ci penso ancora, ne vale la pena leggerlo.. 

Ve lo consiglio assolutamente!

E a questa lettura dò 5 margherite!!

🌼🌼🌼🌼🌼



Febe

mercoledì 12 agosto 2020

Recensione "La memoria di Babel" di Christelle Dabos


Hey Readers,

Eccomi di nuovo qua a recensire il penultimo capitolo della saga dell’Attraversaspecchi, i precedenti romanzi sono stati molto scorrevoli e intriganti e questo non fa eccezione.

Amo l'ambientazione e trovarmi su un’altra Arca, mi ha permesso di conoscere gli usi di questo popolo, governato da due spiriti di famiglia Helena e Polluce!

La mancanza di Thorn lascia l’amaro in bocca, ma grazie ad Archibald Ofelia ha la possibilitá di cercare Thorn e mettere fine ai piú di due anni di reclusione su Animal.

La nostra Ofelia, ogni giorno scopre di essere più forte e determinata di quel che credeva e la ricerca di Thorn continua con solo una cartolina in cui è raffigurata la statua di un soldato senza testa a farle da guida.
Troverà la statua e il Memoriale, in cui è contenuto tutto il sapere di Babel, e grazie a un commesso viene a conoscenza del Secretarium, un globo sospeso in cui è custodita la verità finale!
Ofelia non riesce a credere alle sue orecchie e da qui inizia la sua vita a Babel con la Buona Famiglia, insieme agli altri figliocci di Helena e diventerà una precorritrice del Memoriale.
Le innumerevoli sfide che dovrà affrontare, la tirannia di cui sarà vittima verranno largamente ripagate nel momento in cui Ofelia avrà accesso alla ristretta cerchia di Sir Henry.
Non mancherà di farsi alcuni amici anche qua, che la aiuteranno a superare alcune prove e a guardarle sempre le spalle, tra cui Octavio, Ambroise e altri.
Il finale è bellissimo e come sempre il libro si conclude sul più bello, mi sono emozionata tanto in questo finale e non vedo l'ora di terminare l'ultimo libro per saperne di più anche se so già che mi mancherà la loro storia e questi fantastici personaggi che mi hanno fatto viaggiare in questo mondo fatto di Arche, spiriti di famiglia e poteri tramandati!
A questo terzo romanzo do:

🌼🌼🌼🌼


Elettra


venerdì 7 agosto 2020

Recensione "Soldato d'inverno - Daniel Mason"

Hey Readers, 
ieri ho finito questo splendido libro ed ecco qui la mia recensione!


In questo libro non si parla solo di guerra..non è il classico libro che ci si aspetta.. è un libro pieno di sofferenze, triste, pieno di fame e miseria... in un periodo della nostra storia difficile dove nulla è scontato ma, inaspettatamente il nostro protagonista, in questo periodo buio, trova l'amore. 

Lucius è il sesto figlio di una famiglia benestante polacca di Vienna. Studia medicina all'università per diventare medico quando nel 1915 si arruola, per la felicità della famiglia. Si arruola come medico e viene spedito in un ospedale, a Lemnowice. Ma ciò che trova non è l'ospedale a cui era abituato a Vienna, anzi non si può definire nemmeno ospedale quello di Lemnowice. Arrivato lì, Lucius trova una chiesetta convertita a ricovero dei soldati feriti con a capo una suora, l'ultima rimasta, che lo accoglie con un fucile tra le braccia. Il dottore precedente è impazzito...e fuggito già da un po e Sorella Margarete è la sola a occuparsi dei feriti. Studiando la sua nuova sistemazione Lucius nota che la sala operatoria è composta da due panche attaccate, nel tetto e nel pavimento della chiesa c'è una voragine creata da una granata e i topi...i topi..che invadono ogni posto, portando i Pidocchi..e il tifo.

Lucius non era preparato a tutto questo, lui che non aveva curato che un sol paziente per un po di cerume alle orecchie, benedì il suo polso fratturato prima di partire che gli permise, nel primo periodo, di affiancare Sorella Margarete e imparare a curare i soldati feriti. Mascelle mancanti, amputazione da fare, crani da bucare… poi arrivò un nuovo male.. un male da guerra… lo Stress post traumatico che rendeva i soldati catatonici e pieni di incubi notturni. Presa così la routine, Lucius si abituó presto a fare il dottore ed essere affiancato da Sorella Margarete gli dava la forza di continuare, lei che sembrava sempre presente e attenta in tutto, dolce e affettuosa con i feriti anche quando se li vedevano portare via giudicati "guariti" per essere rispediti al fronte. Piano piano anche i sentimenti tra Lucius e Sorella Margarete mutano. Ma un giorno arrivò un soldato che malgrado le cure per Lucius non era pronto per essere riabilitato. E questo sarà un nodo importante per la trama che affannerà il povero Lucius fino alla fine del romanzo. 

Questo libro mi ha piacevolmente colpita! L'ho letto molto velocemente grazie alla sua scrittura scorrevole, personaggi ben caratterizzati, luoghi descritti benissimo e dialoghi serrati. Ho trovato molto interessante tutto ciò che riguarda le terapie e le tecniche chirurgiche cui i nostri antenati sono stati sottoposti durante la prima guerra mondiale e il lavoro immane dei medici del tempo nel curarli con il poco che avevano. 

Una particolarità del modo di scrivere dell'autore mi è piaciuto molto, poco prima di un colpo di scena, di un discorso interessante, l'autore si soffermava nella descrizione del paesaggio o di ciò che circondava i personaggi accrescendo la suspance.

Il finale poi, non me lo aspettavo proprio che finisse così.. ma in un certo verso.. ci stava benissimo! Spero non ci sia un seguito perché per me, questa, è la conclusione migliore!

Consiglio davvero la lettura di questo romanzo!

Febe

martedì 4 agosto 2020

Recensione "Gli scomparsi di Chiardiluna" di Christelle Dabos




Hey Readers,

eccomi a recensire il secondo capitolo della fantastica saga dell’Attraversaspecchi di Christelle Dabos.

Il finale del primo ti incuriosisce troppo per aspettare a iniziare il secondo, la narrazione ruota intorno al Libro che Faruk, spirito di famiglia del Polo, ha urgenza di far leggere ma ha stipulato un contratto che sarà Thorn a leggerlo dopo il matrimonio e dopo lo scambio dei poteri tra i due sposini, Ofelia riceverà gli artigli dei Draghi e Thorn riceverà il dono della lettura.

La storia tra Thorn e Ofelia continua, ma hanno poche occasioni per stare insieme e Ofelia non ha ancora perdonato Thorn, nonostante manchi sempre meno al matrimonio.

Ofelia all’inizio del romanzo riceve il titolo di Vicenarratrice da Faruk, dove ogni sera deve tenere uno spettacolo in cui leggerà una storia su Anima, questo per poter ottenere la protezione per lei e Berenilde prossima ormai al parto, mentre Thorn è indaffarato come sempre.

Nel frattempo a Chiardiluna ci sono delle strane sparizioni, e Ofelia sarà la Grande Lettrice Familiare, incaricata di scoprire dove sono finiti gli scomparsi e per mano di chi, ma avrà soltanto poche ore per scoprirlo, e succederà di tutto!

Durante la storia di Ofelia, spuntano dei frammenti sul Libro e dei ricordi su Faruk, in cui si scopre il suo vero nome e alcuni episodi della sua vita prima di diventare spirito di famiglia e di perdere la memoria. C’è anche una frase ricorrente in questi frammenti che rendono la storia molto interessante e non vedi l’ora di scoprire cosa vuol dire quella frase e perchè viene ripetuta così spesso!

Gli intrighi in questo secondo libro sono veramente interessanti e ti coinvolgono fin da subito, la crescita di Ofelia e la sua determinazioni sono palesi e si percepiscono durante la narrazione, ha smesso di essere un’Animista e sta riuscendo ad integrarsi in quella che sarà la sua vita al Polo.
Thorn, dietro il suo carattere burbero e silenzioso, si sta innamorando di Ofelia, e fa molta tenerezza.. ma purtroppo il colpo di scena sul finale farà riscrivere la loro vita nonostante abbiano pronunciato i voti, per loro non ci sarà un lieto fine…
E’ un bellissimo romanzo che ho letto tutto d’un fiato, e spero nel prossimo libro di scoprire che fine ha fatto… non voglio dire di più, anzi forse ho detto anche troppo!
Lo CONSIGLIO!
Elettra

mercoledì 29 luglio 2020

Recensione "Fidanzati dell'inverno" di Christelle Dabos





Hey Readers

Inizia con questo romanzo la serie dell’Attraversaspecchi di Christelle Dabos, e il titolo FIDANZATI DELL’INVERNO è azzeccatissimo, più avanti capirete perchè.
Il primo libro soprattutto se è l’inizio di una saga è sempre un pò complicato, infatti all’inizio non è molto chiaro, e prima di capire bene le cose avrete sicuramente finito il libro!
Una volta finito e capito certi intrecci, rivredete sicuramente le vostre opinioni.

Ofelia è una Lettrice e gestisce un museo di storia primitiva su Anima, una delle tante arche di cui fa parte la Terra dopo la Lacerazione.

Gli Animisti hanno come spirito di famiglia Artemide e  ogni arca ha il proprio spirito!
Nonostante sia una ragazza con i piedi per terra Ofelia non aspira a diventare la moglie di nessuno, preferisce la sua indipendenza, e questo lo dimostra il fatto di aver già bocciato due proposte di matrimonio.
Ma non avrà possibilità di bocciare anche il terzo perchè rischia di essere bandita da Anima, il suo fidanzato non è della stessa arca, lui viene dal Polo, un luogo lontano e che quando fa bel tempo la temperatura non sale oltre i 15° sotto zero.
Thorn, il suo fidanzato, non è proprio quello che si aspettavano.. è avvolto in una pelliccia d’orso e la prima impressione è stata proprio quella una volta sbarcato dal Dirigibile!
Come da tradizione la madre di Ofelia, ha preparato un banchetto con tanto di danze, e un programma di feste e banchetti per il mese in cui Thorn si sarebbe dovuto fermare per conoscere la famiglia della sua futura sposa… ma Thorn non è di quell’idea.
Appena messo piede su Anima, esige di vedere Artemide per consegnargli una cosa da parte di Faruk, spirito di famiglia del Polo e fratello di Artemide, e l’indomani ripartire per il Polo con Ofelia!
Ofelia avrà come chaperon sua zia Roseline, che dovrà vigilare sulla nipote.
Arrivate al Polo avranno una brutta sorpresa le due animiste, scopriranno gli intrighi e le famiglie che governano il Polo, i loro segreti e sopportare ingiustizie, segregazioni, maltrattamenti, travestimenti e chi più ne ha più ne metta!
Il libro è molto bello, scorrevole e ben scritto, mi sono piaciuti i vari intrecci anche se all’inizio li capivo poco. La figura di Thorn mi ha affascinata da subito e la sua storia è molto triste, in alcuni momenti mi ha fatto persino tenerezza e ho maledetto Ofelia per il modo in cui lo trattava!!

Il finale così aperto mi ha praticamente obbligata a iniziare il secondo, quella nuova luce dentro e determinazione dentro Ofelia, lasciano presagire un continuo intrigante!
Non voglio rovinarvi la lettura, e quindi ho evitato di parlarvi di molti altri personaggi e molte cose importanti che troverete all’interno del romanzo!
Finiamo questo luglio con il botto!!
E voi? Avete letto la saga dell’Attraversaspecchi? Vi è piaciuta?


Elettra

Recensione "Finale" di Stephanie Garber



Secondo il mito, un tempo i Fati raffiguranti nei Mazzi del Destino erano magiche entità corporee. Secoli prima della loro scomparsa regnavano su un quarto del mondo conosciuto.





E sono proprio i Fati che in questo ultimo romanzo della Garber prevalgono!

Nel volume precedente abbiamo visto come le sorelle Dragna sono riuscite a salvare la madre dal Mazzo del Destino e come Donatella sia stata abbandonata da Legend. In questo capitolo finale vediamo come l'amore sia al centro di tutto. Infatti il punto debole di un Fato è proprio l'amore che prova per una persona e sarà anche il punto di debolezza di Legend che lo allontanerà da Donatella.. ma riuscirà davvero a starle lontana? 

Rossella, abbandonata anche lei da Julian, si abbandona al desiderio di conoscere chi è il vero fidanzato con la quale si è scambiata numerose lettere in passato, ma non tutto andrà come aveva immaginato. Con il ritorno di Julian nella sua vita e il crescente terrore dei Fati liberi per il regno riuscirà ad abbandonarsi all'amore o frenata dagli obblighi si sentirà in dovere di salvare tutti e rinunciare ai suoi sentimenti..?

Tutto questo e molto altro in questo ultimo capitolo della serie di Caraval che mi ha fatto viaggiare in un mondo dove tutto è un'illusione, niente è come sembra e i sogni possono diventare realtà! 

La particolarità di questa serie è la capacità dell’autrice di catapultare il lettore in un mondo illusorio e ricco di magia facendogli percepire tutte le emozioni che provano i protagonisti.

Ho amato le mille sfaccettature delle due sorelle Dragna che nel corso della serie sono cresciute e maturate superando le loro più grandi paure. 

Ho trovato questo ultimo capitolo la chiusura perfetta di tutti i giochi diventata qualcosa di più per tutti. 


“Ogni storia è composta da quattro parti: il principio, la metà, il quasi-finale e il finale vero e proprio. Purtroppo, non tutti arrivano al vero finale. La maggior parte della gente si arrende quando la storia volge al peggio, quando la situazione sembra disperata, ma è proprio lì che serve di più la speranza. Solo chi persevera trova il vero finale.”

 

Febe

lunedì 27 luglio 2020

Recensione "Harry Potter e il prigioniero di Azkaban" di J.K.Rowling




Mi sono finalmente decisa a iniziare questa splendida saga tre mesi fa con un gruppo di lettura, #lordinedeibabbani. Il bello dei gruppi di lettura è leggere tutti i pareri dei partecipanti, scoprire cosa pensano di un certo personaggio o come hanno vissuto un certo passo del libro, scambiarsi rispettivamente le opinioni e chiacchierare in fatto di libri.

Come avrete intuito per me questa è una prima lettura! Lo so… vi starete chiedendo come ho fatto a non leggere prima la saga del maghetto famoso e accontentarmi di vedere solo i film? Non lo so nemmeno io!! e rimpiango non averli letti prima perché… caspita.. Quanto c’è di più nei libri?!?!? cioè davvero un sacco di cose IMPORTANTISSIME sono state ommesse nei film!!! ma veniamo al dunque... la recensione!!


Il mondo della magia è in subbuglio, un assassino pluriomicida è scappato da Azkaban e ora è a piede libero per la città. Anche i babbani sono stati coinvolti nelle ricerche. E’ caccia all'uomo pericoloso. 

Per Harry la vita è sempre uguale, come ogni estate la passa al numero 4 di Privet Drive a casa degli Zii. Non può usare la magia e gli zii gli proibiscono di studiare quindi Harry deve farlo di nascosto, infatti nella prima scena del libro vediamo un Harry affaccendato con i compiti. E’ pure il suo compleanno e vediamo gli amici che gli mandano i gufi con i biglietti di auguri che ci fa capire quanto tengano al ragazzo. Come nel film incontriamo la Zia Marge, sorella dello Zio Vernon e come nel film è odiosa, forse anche di più! Dopo aver gonfiato la Zia Marge, Harry scappa di casa e solo e spaesato si imbatte nel Nottetempo che lo accompagnerà a Diagon Alley dove Harry passerà il restante mese di vacanza finalmente lontano dagli Zii. Lì ad attenderlo con una certa ansia, ci sarà il ministro della magia Cornelius Caramell. Harry si aspetta una punizione per aver usato la magia fuori dalla scuola ma questa volta la passa liscia. Scopre però di essere sotto stretta sorveglianza. A Diagon Alley verrà raggiunto dagli amici per gli ultimi acquisti prima dell’inizio del nuovo anno scolastico!  Ecco una cosa che nel film non c’è ma che trovo davvero importante menzionare.. l’acquisto di Hermione del suo nuovo gatto Grattastinchi e il sapere che il topo di Ron non è in forma. In questo libro la presenza di Grattastinchi è davvero importante con il suo odio per Crosta che arricchisce di sfumature la storia.

A Hogwarts ci sono delle novità quest’anno! Belle e brutte!

Eccone alcune: i dissennatori ad ogni ingresso del castello per sorvegliare la scuola dal famigerato assassino e un nuovo insegnante nella materia Difesa Contro le Arti Oscure. Bella e oscura la descrizione dei dissennatori da parte dell’autrice che impersonifica il suo dolore per la morte della mamma. Tante le materie in più da studiare per Harry, come Divinazione con la professoressa Cooman che nessuno prende sul serio, la stessa Hermione abbandonerà le lezioni. Bellissima la prima lezione con Hagrid e gli ippogrifi. Il fantastico Fierobecco mi ha da sempre affascinata, peccato la condanna che pende sulla sua testa a causa dell’odiosissimo Malfoy. Bello poter scoprire come Hagrid si sia riscattato e possa insegnare a Hogwarts grazie a Harry e i suoi amici Ron e Hermione. 

La prima parte del libro passa senza troppi fronzoli, ma una volta arrivati alla seconda parte il tutto si fa interessante!

Harry a causa dell’autorizzazione non firmata per andare a visitare Hogsmeade passerà la maggior parte dei fine settimana al castello, ma grazie alla mappa dei Malandrini potrà non solo vedere la posizione di tutte le persone a Hogwarts ma anche sgattaiolare senza essere visto grazie ai numerosi passaggi segreti ai più nascosti.

Questo gli permetterà di visitare Hogsmeade e in un’occasione origliare una discussione molto interessante su di lui e sul famoso ricercato, Sirius Black.

Una parte importante per Harry è l’insegnamento da parte di Lupin, il nuovo insegnante di Difesa Contro le Arti Oscure amato da tutti, nel difendersi dai dissennatori che dopo essere svenuto più di una volta alla loro vista Harry gli chiede aiuto e riuscirà, nel momento opportuno, a usare un Expecto Patronum che gli salverà la pelle!

La parte più importante dell’intero libro è alla fine, dove tutto viene scoperto. Verrà raccontata la storia dei Malandrini, verrà chiarito il ruolo di Sirius Black nella morte dei genitori di Harry.. e cosa più importante… verrà svelato chi è per Harry! E poi c’è la giratempo… che “aggiusterà” le cose.. E come ha detto Silente “..Se tutto va bene, più di una vita innocente sarà risparmiata…” 



Un libro pieno di emozioni, con una scrittura semplice e un ritmo di tensione crescente per un finale col botto! Questo terzo libro inizia a farsi più “da grandi”, infatti vediamo una crescita interiore dei protagonisti e vediamo come i problemi iniziano a farsi più seri. Si ha proprio l'impressione che la lotta di Harry contro il Signore Oscuro inizi da qui in poi. Molte sono le cose che piano piano scopre e che inizia a collegare. Una cosa che ho notato in questo terzo volume è l’assenza di Voldemort. Il discorso del tempo che si può manipolare mi ha sempre affascinato quindi quella parte mi è piaciuta molto.

In conclusione un altro anno con il maghetto più famoso d’Inghilterra è terminato e io non vedo l’ora di iniziare il prossimo volume per proseguire con Harry, Ron ed Hermione questa fantastica avventura!


Febe💙


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