In questo libro non si parla solo di guerra..non è il classico libro che ci si aspetta.. è un libro pieno di sofferenze, triste, pieno di fame e miseria... in un periodo della nostra storia difficile dove nulla è scontato ma, inaspettatamente il nostro protagonista, in questo periodo buio, trova l'amore.
Lucius è il sesto figlio di una famiglia benestante polacca di Vienna. Studia medicina all'università per diventare medico quando nel 1915 si arruola, per la felicità della famiglia. Si arruola come medico e viene spedito in un ospedale, a Lemnowice. Ma ciò che trova non è l'ospedale a cui era abituato a Vienna, anzi non si può definire nemmeno ospedale quello di Lemnowice. Arrivato lì, Lucius trova una chiesetta convertita a ricovero dei soldati feriti con a capo una suora, l'ultima rimasta, che lo accoglie con un fucile tra le braccia. Il dottore precedente è impazzito...e fuggito già da un po e Sorella Margarete è la sola a occuparsi dei feriti. Studiando la sua nuova sistemazione Lucius nota che la sala operatoria è composta da due panche attaccate, nel tetto e nel pavimento della chiesa c'è una voragine creata da una granata e i topi...i topi..che invadono ogni posto, portando i Pidocchi..e il tifo.
Lucius non era preparato a tutto questo, lui che non aveva curato che un sol paziente per un po di cerume alle orecchie, benedì il suo polso fratturato prima di partire che gli permise, nel primo periodo, di affiancare Sorella Margarete e imparare a curare i soldati feriti. Mascelle mancanti, amputazione da fare, crani da bucare… poi arrivò un nuovo male.. un male da guerra… lo Stress post traumatico che rendeva i soldati catatonici e pieni di incubi notturni. Presa così la routine, Lucius si abituó presto a fare il dottore ed essere affiancato da Sorella Margarete gli dava la forza di continuare, lei che sembrava sempre presente e attenta in tutto, dolce e affettuosa con i feriti anche quando se li vedevano portare via giudicati "guariti" per essere rispediti al fronte. Piano piano anche i sentimenti tra Lucius e Sorella Margarete mutano. Ma un giorno arrivò un soldato che malgrado le cure per Lucius non era pronto per essere riabilitato. E questo sarà un nodo importante per la trama che affannerà il povero Lucius fino alla fine del romanzo.
Questo libro mi ha piacevolmente colpita! L'ho letto molto velocemente grazie alla sua scrittura scorrevole, personaggi ben caratterizzati, luoghi descritti benissimo e dialoghi serrati. Ho trovato molto interessante tutto ciò che riguarda le terapie e le tecniche chirurgiche cui i nostri antenati sono stati sottoposti durante la prima guerra mondiale e il lavoro immane dei medici del tempo nel curarli con il poco che avevano.
Una particolarità del modo di scrivere dell'autore mi è piaciuto molto, poco prima di un colpo di scena, di un discorso interessante, l'autore si soffermava nella descrizione del paesaggio o di ciò che circondava i personaggi accrescendo la suspance.
Il finale poi, non me lo aspettavo proprio che finisse così.. ma in un certo verso.. ci stava benissimo! Spero non ci sia un seguito perché per me, questa, è la conclusione migliore!
Consiglio davvero la lettura di questo romanzo!
Febe
Nessun commento:
Posta un commento