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martedì 25 agosto 2020

Segnalazione Salvatore Scalisi

Hey Readers 

Oggi voglio fare una segnalazione di un romanzo poliziesco,  primo di una serie, scritto e autopubblicato dall'autore siciliano Salvatore Scalisi.  Il titolo del romanzo è John Parker Il Detective.  


Con grande abilità descrittiva, il nostro Salvatore Scalisi delinea la figura di un detective di straordinaria umanità.

Incalzato costantemente dal dolore per la morte della moglie, Parker cerca di proseguire la sua vita dividendosi tra ufficio, lavoro e cura della figlia, affidata alla dedizione della nonna paterna.

Nel racconto il “male” è rappresentato da Giacchetti, un losco individuo alle prese con uno sporco giro d’affari illeciti, mascherati dalla gestione di un elegante e raffinato ristorante. Il personaggio porta a compimento una serie di delitti con i quali distrugge anche la propria famiglia.

Parker, dopo aver risolto brillantemente il”caso Giacchetti”, deve continuare a fare i conti con la sua solitudine e le sue angosce. Ma le ultime esperienze di lavoro e di rapporti umani, lo hanno avviato al superamento dei suoi incubi; egli è più sereno e pronto a ricominciare, insieme con Kate, la sua unica figlia. È per lei che proverà ad avere fiducia nell’avvenire; è per lei che riproverà a vivere.


Prof.sa Maria Carmela Benfatto.


Ecco un piccolo estratto del romanzo 


"..... Doll, l’osserva irrequieto fare delle acrobazie in volo per poi posarsi sul muretto nell’aiuola della terrazza. Si avvicina con circospezione sperando di coglierla di sorpresa, ma la mosca, con atteggiamento insolente, batte freneticamente le ali e si sposta di qualche metro, e così via, inseguito dall’infastidito volpino di colore bianco.


- Amico mio, è più furba di quanto pensi – dice Parker, uscito in terrazza, al cagnolino. - E credo proprio, mi spiace doverlo constatare, che tu non le possa mettere nessuna paura. Ci vogliono strategie mirate, frutto di un’attenta analisi della situazione... –


Sopraggiunge Kate. - Papà, con chi parli? –


- Con Doll. –


- Con Doll? –


- Sì, l’ho visto un po’ rammaricato e gli stavo esprimendo la mia solidarietà. Ci capiamo a meraviglia. –


Una sensazione opposta traspare nello sguardo della bambina, che si consola accarezzando il volpino. - Mary mi ha raccontato che sei andato a farle visita al lavoro. –


- Te l’ha detto? Credevo rimanesse un nostro segreto. –


Kate, ancora una volta si lascia andare ad un’espressione attonita.


- Sto scherzando! – l’assicura l’uomo. - Hai avuto fiuto, piccola, è davvero una brava persona, è soprattutto, un’eccellente musicista. –


- Ti piace? – gli chiede sorniona la bambina.


- Certo, è quello che ho detto poc’anzi... a cosa pensi? –


- Papà lo sai, non mi riferisco alla sua bravura. –


- Ma guarda un po’, non sei troppo piccola per pensare a certe cose? –


- Cosa fai, non mi rispondi? –


-... mi piace come musicista e come persona, ma questo non significa che io ne sia innamorato, se è questo che vuoi sapere. –


- È per questo che vai a trovarla al lavoro? –


- Sei di gran lena – replica con un sorriso Parker. - È un bel locale, ed io, dopo una giornata di duro lavoro, ci vado per rilassarmi, coccolato dalla buona musica. –


- Mi ci porteresti? – gli chiede Kate, continuando ad accarezzare Doll.


- Non è ammessa la presenza di bambini. Non è una discoteca, anche se molto tempo fa lo era. Forse, finiresti per annoiarti. –


- Lo pensi davvero? –


- Sicuro. L’ambiente serioso ti farebbe irritare non poco. –


- Mi piacerebbe andarci ugualmente. –


- Ti capisco. Ne parleremo con lei, chissà che non si possa fare uno strappo, quantomeno il tempo necessario per ascoltare un brano musicale. –


- Grazie papà! –


Il volpino di colore bianco, sino a quel momento rimasto tranquillo, inizia ad agitarsi. La mosca insolente, o un’altra al suo posto, ritorna a girargli attorno. La bambina se ne avvede. - Vorresti acchiapparla? Rassegnati! –


- È quello che ho cercato di fargli capire – afferma con un sorriso l’uomo. - Non riesce ad afferrare l’ineluttabile realtà. È comprensibile. –


- Calmati, non senti cosa dice papà? Lei vola, non puoi farcela mai – Kate, inginocchiata a terra, tenta di confortare il simpatico cagnolino stringendoselo a sé. - Lasciala stare, non ti fa niente di male. –


Doll sfugge ai consigli della bambina ed incrocia lo sguardo con Parker per catturare un cenno d’intesa.


-... dobbiamo essere fieri del nostro amico – osserva compiaciuto l’uomo. - La sua perspicacia non lascia dubbi. –….."



Dell'autore:

Nato e residente a Catania, ho frequentato studi classici. Nella vita ho svolto diversi lavori: manovale, lavapiatti, cameriere, vendita porta a porta, rappresentante e antiquario…  Da ragazzo, ma ancora oggi possiedo la stessa vivacità, avevo una spiccata fantasia che mi permetteva di elaborare a livello mentale una serie di scene adrenaliniche che, messe insieme, diventavano delle vere storie. Questa situazione è durata fino all’età di 14 – 16 anni, per poi passare alla scrittura vera e propria. I miei primi lavori erano dei brevi racconti, di tre quattro pagine; nel giro di pochi anni ne avrò scritti qualche centinaio che, purtroppo, alla fine sono andati perduti. Poi, intorno ai quarant’anni, la passione per il cinema mi porta a cimentarmi con i soggetti cinematografici. Pure in questo caso la produzione è stata importante, sul numero delle decine. Successivamente passo a storie più articolate, racconti lunghi, per finire al romanzo. Ho sempre pensato che la scrittura sarebbe stata nella mia vita una presenza predominante. Alle storie che scrivo mi piace spesso abbinare ai temi sociali una introspezione psicologica dei personaggi, il tutto condito da un’atmosfera di mistero. Gli episodi di Parker vanno letti rispettando l’ordine cronologico.


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