Titolo: L’equilibrio delle lucciole
Autore: Valeria Tron
Editore: Salani Editore
Genere: Narrativa
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Buongiorno lettori,
Oggi vi parlo del bellissimo libro di Valeria Tron “L’equilibrio delle lucciole” uscito il primo giugno per la Salani Editore che ringrazio per la copia cartacea del libro💙
Parto col dirvi che questo libro ad ora si aggiudica il titolo del più bel libro letto quest’anno!
Pagine di pura poesia, ricordi e odori che mi hanno fatto rivivere insieme alla protagonista la sua infanzia, ma non solo!
Adelaide decide di rifugiarsi in Val Germanasca, suo paese natale, mentre la sua vita sembra andare a rotoli. Un matrimonio andato male da cui ha avuto un figlio, oggi adolescente, e una relazione con un uomo freddo e distaccato ormai giunta al capolinea l’hanno portata a prendersi un pò di tempo per lei.
Si rifugia così tra le braccia di Nanà, un'anziana zia a cui è molto legata, superstite delle montagne e custode di vite.
Nanà, ultima perla di una vita semplice, modesta, fatta di tante piccole cose, vive tra quei monti che sono i veri protagonisti della narrazione, così come la lingua antica che continua a parlare: il patois.
Attraverso racconti di ricordi o semplici conversazioni ed incontri il lettore conoscerà adagio tutti gli abitanti che hanno vissuto in quel piccolo paesino arroccato ai monti, le loro tradizioni e i loro segreti che continuano a vivere attraverso la memoria di chi resta.
Facciamo anche la conoscenza dell’anziano Levì, che per un incidente viene portato lontano dalla sua casa. Questo lo porterà piano piano a spegnersi. Ma nel suo cuore custodisce un segreto che lo infiamma e la cara Adelaide lo scoprirà attraverso la timida voce di Nanà.
Attraverso la voce di Nanà conosciamo anche la sua giovinezza e quella delle sue sorelle e gli amici del paese, Dando Irma con la sua leggerezza, Dando Lena con la sua severità e bar Tricot lo sceriffo racconta storie, oltre a Memè e Granpapà, i nonni di Adelaide.
Nel tempo trascorso con Nanà, Adelaide inizia a scoprire di nuovo se stessa e le sue esigenze. Riscopre vecchie usanze e nuovi rituali che la porteranno ad aprirsi e riscoprirsi.
Una lettura poetica che incanta il lettore questo esordio di Valeria Tron!
L’inserimento della lingua ormai dimenticata (Il patois) arricchisce la narrazione rendendolo una perla rara da custodire.
Non vi nego che all’inizio è stato difficile per me entrare in sintonia con questo dialetto perchè l’autrice non ha volutamente tradotto le frasi in patois, ma con un pò di concentrazione e immedesimazione ad un certo punto questo “fastidio” di una lingua diversa non mi ha pesato più anzi ha reso la narrazione particolare.
Leggendo le descrizioni della natura al lettore sembra quasi di guardare una fotografia, ogni minuzia di questo borgo ci viene raccontato dalle parole ammalianti di Valeria portandoci ad una vita semplice, senza fronzoli che per noi è quasi inconcepibile oggi.
Attraverso questo libro ho rivissuto i racconti dei miei nonni, la loro quotidianità semplice, gli odori e i sapori di un tempo che è facile dimenticare ma che rimangono dentro noi per sempre.
Non posso che consigliarvi questa meravigliosa lettura, invitarvi a fare questo viaggio nelle valli insieme a Nanà e Adelaide e rivivere per un breve momento la vita di altri tempi, quella semplice, silenziosa, dove la natura è la padrona e scandisce il tempo degli uomini, non il contrario!
Buona lettura!
❓Vi ho incuriosito?
Vi piacerebbe vivere una vita d’altri tempi?
Parlate il dialetto di casa vostra in famiglia? Siete legati alle vostre radici?
Vi leggo volentieri nei commenti💕
Ti dico la verità mi sarebbe sempre piaciuto sapere e vivere una vita in altri tempi. Chissà come sarebbe stato. Comunque mi hai incuriosita molto. Le tradizioni e le radici con il proprio paese credo sia un tesoro da proteggere e tramandare
RispondiEliminaPensa che anche io ho la recensione pronta per la pubblicazione. È un libro da 10 e lode e lo porterò nel cuore per molto!
RispondiEliminaMi incuriosisce molto devo dire. A casa mia si un po'di dialetto si parla anche se non stretto, io per esempio non lo parlo molto se non ogni tanto qualche parole per enfatizzare concetti in famiglia, ma fuori solo otaliano
RispondiEliminaÈ bello quando un libro ti fa rivivere ricordi d'infanzia. Leggendo È come rivivere alcuni ricordi
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