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domenica 14 dicembre 2025

Recensione "Tokyo Ghoul _ volume 10" - Sui Ishida

#domenicamanga
Buongiorno amici lettori 💙 Buona domenica ✨ 
Oggi vi parlo del volume dieci di Tokyo Ghoul di Sui Ishida edito @jpopmanga
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Mi avvicino sempre di più alla fine di questa avventura e più conosco la storia più rimango a bocca aperta.
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Il decimo volume di Tokyo Ghoul segna un punto di svolta emotivo e narrativo devastante. Qui non ci sono più mezze misure: ogni personaggio è costretto a fare i conti con ciò che è diventato — e con ciò che ha perso lungo il cammino.
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La trasformazione di Kaneki è ormai evidente: il dolore lo ha cambiato, le scelte lo hanno indurito, e il confine tra umano e ghoul si dissolve del tutto. La violenza aumenta, le tensioni esplodono e ogni pagina pesa come una condanna. 
Crudo, oscuro, necessario.
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Le tensioni tra ghoul e investigatori esplodono, i combattimenti si fanno più brutali e la narrazione si carica di una cupezza quasi soffocante.
Ogni tavola sembra urlare una domanda: fin dove si può spingere l’umanità prima di perdersi del tutto?
Un volume che spezza, ma che rende Tokyo Ghoul indimenticabile.
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❓ Ti incuriosiscono le storie in cui il protagonista cambia profondamente?
Preferisci narrazioni più oscure o più introspettive?
Nei manga, cosa ti colpisce di più: la trama, i personaggi o l’atmosfera?
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Alla settimana prossima ✨ Vi leggo nei commenti 💕 
La vostra Febe 💙 
#lesorelledinchiostro

mercoledì 10 dicembre 2025

Recensione "Out on a limb: un amore in bilico" - Hanna Bonam-Young

Buongiorno amici lettori 💙 
Ci sono storie che iniziano nel modo più imprevedibile… e proprio per questo diventano indimenticabili.
Out on a Limb – Un amore in bilico di Hanna Bonam-Young curato da @labibliotecadidaphne ed edito @rizzoli è una di quelle storie che ti prendono alla sprovvista e ti restano nel cuore. 💫
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Lei è nata con una malformazione alla mano, più piccola, diversa, che l’ha costretta a convivere da sempre con insicurezze e sguardi altrui.
Lui ha perso una gamba per una malattia e con essa una parte della vita che pensava immutabile.
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Due persone che portano sul corpo — e nell’anima — segni diversi ma incredibilmente simili.
Eppure, il loro legame non nasce dalla loro fragilità, ma da qualcosa di ancora più inaspettato.
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Il loro primo incontro, una notte ad una festa di halloween..... 
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Da quel momento tutto cambia.
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Una gravidanza che arriva come un fulmine a ciel sereno a stravolgere ulteriormente le vite dei due protagonisti!
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Non c'è il tempo di fare passi lenti, né di capire bene chi sono l'uno per l'altra: la vita li costringe a guardarsi davvero, ad affrontare paure, responsabilità e emozioni che nessuno dei due era pronto a gestire.
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Il romance non idealizza nulla: racconta due persone imperfette, spaventate, testarde, che imparano a fidarsi e a lasciarsi amare.
E ciò che li unisce non è il “bisogno” dell’altro, ma il riconoscersi in una vulnerabilità condivisa… e il desiderio di costruire qualcosa di autentico, nonostante tutto.
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Un amore nato dal caos, cresciuto nella verità, e diventato impossibile da ignorare. ❤️
Vi consiglio assolutamente la sua lettura ✨
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❓E ora vi chiedo... Lo avete letto?
Credete che un amore possa davvero nascere da un incontro inaspettato come quello dei protagonisti?
Qual è l’ultimo libro che vi ha fatto riflettere sul valore delle fragilità e delle seconde possibilità?
Vi leggo nei commenti 💕 
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La vostra Febe 💙
#lesorelledinchiostro #OutOnALimb #UnAmoreInBilico #BookstagramItalia #RomanceReaders #UnexpectedRomance #DisabilityRep #LoveStory #BookTokItalia #AmoriImperfetti #ConsigliDiLettura

lunedì 8 dicembre 2025

Recensione "Zombie" - Joyce Carol Oates


Buongiorno amici lettori 💙 
Oggi vi parlo drl libro di Joyce Carol Oates "Zombie" che ho ascoltato su audible per una challenge di lettura.
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Zombie non è una lettura: è un’esperienza che ti spiazza per la sua crudeltà!
Ispirato liberamente alla figura di Jeffrey Dahmer, il romanzo segue la voce di Quentin P. – Q. per chi gli sta intorno – un uomo all’apparenza normale, problematico ma “gestibile”, come si ostinano a ripetere famiglia e terapeuti. 
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La verità? Q. vive per un unico, ossessivo progetto: creare il suo “zombie”, uno schiavo completamente sottomesso, ottenuto tramite esperimenti chirurgici rudimentali e agghiaccianti.
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Joyce Carol Oates ci trascina nella sua mente, scritto come il diario di Q., con una voce frammentata, gelida, priva di qualsiasi empatia. Ed è proprio questo che colpisce: la banalità con cui il male può mascherarsi, muoversi, farsi spazio nella quotidianità senza essere visto.
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Quello che ho trovato più inquietante, però, non è la violenza in sé, ma la normalità con cui Q. la racconta. La banalità del male, nuda e cruda.
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E il fallimento di chi gli è attorno: famiglia, terapeuti, sistema giudiziario. Tutti preferiscono credere alla maschera del bravo ragazzo “un po’ perso”, senza vedere l’abisso che hanno davanti.
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Una lettura scomoda, claustrofobica e terribilmente umana nel suo ritratto della psicopatia.
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👉🏼Se cercate una storia che rimanga impressa nell'anima, Zombie sa come farlo, se siete impressionabili, meglio lasciar perdere!
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❓E ora vi chiedo.. conoscete questo titolo?
Vi piacerebbe leggerlo?
Siete lettori impressionabili?
Vi leggo volentieri ✨
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La vostra Febe 💙 
#lesorelledinchiostro

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