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domenica 11 dicembre 2022

Iscrizioni aperte - Challenge Libropoly 2023

  Sono aperte le iscrizioni per la partecipazione alla challenge Libropoly 2023!



Buongiorno lettori 

Di seguito trovate le istruzioni per iscrivervi alla challenge librosa mensile Libropoly 2023.


Chi ha già partecipato gli anni scorsi sa che per l’anno 2023 ci sono moltissimi cambiamenti

nella challenge ed è completamente diversa. Mi andava di cambiare e farvi provare qualcosa di

nuovo, nessuno può dire che l'anno prossimo ancora si torni alle origini o si cambi ancora!!!!


Ma ora vado a spiegarvi brevemente in cosa consiste la challenge e come si sviluppa però

per sapere il pieno svolgimento vi invito a leggere il regolamento che trovate qui!


Il gioco Libropoly è suddiviso in tre fasi:

  • tracce mensili da completare;

  • tabellone a casella con obiettivo da completare;

  • proseguo di letture “a piacere” fino a nuovo mese;


Lo scopo del gioco:

  • La squadra che arriva a fine anno e ha totalizzato più punti si aggiudica

            la coppa di Libropoly 🏆


La challenge si gioca a squadre:

  • Squadra Cappello 

  • Squadra Stivale 


Chi ha già partecipato gli anni scorsi e ha una squadra assegnata rimarrà nella squadra

dell'anno scorso (a meno che non voglia cambiare, in questo caso mi contatti privatamente). 

Chi invece è un nuovo ingresso verrà smistato da noi a meno che non abbia all'interno di una

delle due squadre degli amici e viene reclutato da loro.


Per confermare o iscriversi alla challenge 2023:

  • Scrivi un commento con la conferma della tua partecipazione alla challenge 2023 con

            il tuo nome di Facebook e la squadra d'appartenenza 
  • Se non hai una squadra e devi essere ancora smistato aggiungi  "da smistare"

  • Se hai amici in una delle squadre e sai già dove vuoi entrare aggiungi  "da smistare in

            squadra cappello/stivale" ( a seconda della preferenza )


Ora non vi resta che iscrivervi al blog, al gruppo facebook e aspettare il 1° gennaio per iniziare questa nuova avventura!

A presto 💙

venerdì 9 dicembre 2022

Rubrica - la voce agli autori - In nome del figlio

 Buongiorno lettori 

E bentornati alla mia rubrica dedicata agli autori e ai loro libri i quali andiamo a conoscere meglio attraverso alcune domande da me poste.



Come l’altra rubrica, anche questa avrà una copia riportata sul mio profilo instagram che se vi fa piacere potete seguire qui.


Oltre alla breve intervista troverete la biografia degli autori e i link utili per trovarli sui social e acquistare i loro libri.


Iniziamo!


Oggi andiamo a conoscere il libro di Licia Allara “In nome del figlio” attraverso la mia intervista e un piccolo estratto che l’autrice ha scelto per voi.



  • Come nasce l’idea del tuo libro?

Circa vent’anni fa scrissi il mio primo romanzo, “Lettera alla sposa”, che rimase più di sedici anni nel proverbiale cassetto. Quando lo ritrovai in uno scatolone, insieme al manoscritto trovai vari appunti, case editrici a cui avevo inviato il romanzo e un prologo. L’ho ripreso, anche se non ricordavo dove volessi andare a parare, quando lo avevo scritto. Intorno a quel prologo, che a grandi linee è quello attuale, ho costruito la storia. D’altronde, le storie, nella mia piccola esperienza, in qualche modo di dipanano da sé, quasi avessero una vita propria, che noi andiamo a scoprire e portare alla luce.

  • Qual è il tema principale che affronta?

Il romanzo affronta diversi temi, è difficile per me estrarne uno sugli altri: i rapporti famigliari, i rapporti tra coniugi, l’amicizia femminile, il peso dei segreti, la difficoltà a dividere, in modo assoluto, il bene dal male. È anche un romanzo che punta l’attenzione sulla differenza tra apparenza e sostanza, dove il personaggio che appare più debole si rivela il motore di tutta la storia e della salvezza che si cela nel dramma. Insomma un romanzo che, al di là della trama che credo accattivante, lascia diversi spunti di riflessione e credo, alla fine, qualche dubbio.


  • Cosa ami maggiormente del tuo libro? Hai un personaggio preferito?

La cosa che amo di più è il modo in cui viene raccontata la storia: una storia introspettiva di rapporti familiari con un prologo, un colpo di scena e un passo da giallo o, forse meglio, da noir. I lettori me lo hanno confermato: un romanzo che non si riesce a mettere giù, che crea un’urgenza di sapere, di scoprire cosa succede… una struttura atipica per questo genere di trama.
La storia si sviluppa intorno a quattro personaggi: Orfeo, il padre; Maria, la madre; Leonardo, il figlio; Ida, la governante. La storia ripercorre, nello spazio temporale di una giornata, i quarant’anni di vita della famiglia Parodi. Il mio personaggio preferito è Maria che, al tempo della narrazione, è morta da sei anni ma accompagna per mano sia il lettore che gli altri personaggi lungo tutto il romanzo, come una presenza onirica e onnisciente.


  • Convinci brevemente il lettore a leggere proprio la tua storia.

Provo  a riassumere il romanzo così:
Una storia lunga quarant'anni.

Un segreto inconfessabile.

Una promessa.

Sono questi i cardini su cui ruota la storia, in un viaggio fluido tra presente e passato, tra realtà e sogno, intorno a una verità che sembra avere molte facce. Un viaggio che ripercorre quarant’anni nello spazio di una giornata, un inno alla solidarietà femminile, che sa trasformare il dramma in salvezza.

Un prologo da giallo, anzi da noir, così come da noir è il passo della scrittura, il colpo di scena, l'urgenza di sapere; proprio come se si trattasse di un giallo. Ma non lo è.
E adesso, ditemi che non siete curiosi!



Breve estratto


Maria

Non ci sono più. Sono morta. Sono sei anni ormai. Il mio spirito aleggerà su questa storia.

Sono più presente ora, da morta, di quando ero viva. Di quando ero carne, e capelli castani, e occhi spenti.

Semplicemente, non ci sono mai stata, accanto a voi che avete accompagnato la mia storia. Ho attraversato decenni da moglie e madre, senza essere moglie, senza essere madre.

A te, Leonardo, non manco molto. Come può mancare qualcuno che non c’è mai stato? Hai mai avvertito la mia mano leggera sulla tua spalla mentre ti inoltravi nella vita? Non ti devi vergognare a rispondermi di no; non sei tu che non mi sentivi, è la mia mano che si è sempre tenuta a distanza, il mio spirito che si è accartocciato su sé stesso molto prima che tu potessi accorgertene. D’altronde, se qualcosa non torna nel rapporto con i figli, non è mai colpa

loro: siamo noi genitori che meniamo le danze, decidiamo la musica, e gli abiti, e il passo, e gli inciampi. I figli si adeguano, impigliati in un valzer che non possono condurre. Se non hai avuto un rapporto vero con tua madre, se non riesci a cambiare la fredda distanza che ti separa da tuo padre, non disperarti: non dipende da te. Non puoi farci niente.

Ti sembrerà strano, ma c’è qualcosa che unisce me e tuo padre: una menzogna, lunga quarant’anni.

Secondo estratto


“Vi aiuterò a suonare questa sinfonia, o forse solo questo quartetto d’archi, che diffonderà finalmente la musica della nostra storia, che era scritta da quarant’anni e nessuno aveva mai avuto il coraggio di suonare: ti darà una consapevolezza nuova, uno sguardo più limpido, puntato sul futuro perché sarà ancorato ad un passato finalmente definito, spiegato. Fermo.”




Biografia


Avete presente una persona che vorrebbe fare un milione di cose e non riesce mai a farle tutte? Ecco, sono io: collaboro per una piccola ONLUS italiana, vorrei scrivere (di più), vorrei imparare (meglio) il portoghese, vorrei godermi di più l’oceano di Cascais, vorrei avere più tempo per leggere, per dedicarmi alla famiglia, giocare di più a tennis, ricominciare a lavorare a maglia. Viaggiare di più. E questa è solo la top-ten, le altre mille tentazioni stanno lì, a solleticarmi a turno, il tempo di un desiderio.

Comunque, sono nata nel 1966 in Piemonte, mi sono laureata in Economia Politica, ho lavorato prima nelle ricerche di mercato e poi come consulente aziendale, prima di dedicarmi al non profit. Nel frattempo, mi sono sposata, ho avuto tre figli, svariati cani e gatti, e ho vissuto in diversi Paesi europei, atterrando in Portogallo (il mio preferito!).

Nel 2019, sono riuscita a pubblicare il mio romanzo di esordio, dopo essere rimasto in un cassetto per un’eternità. Dopo l’incoraggiamento ricevuto in seguito a “Lettera alla sposa”, mi sono decisa a riprendere in mano la penna. È nato così “In nome del figlio”.

Il terzo romanzo è in cantiere.



Link utili


www.allaralicia.com

https://www.instagram.com/liciaallara/

https://www.facebook.com/LiciaAllaraPage/

https://www.amazon.it/Libri-Licia-Allara/s?rh=n%3A411663031%2Cp_27%3ALicia+Allara



Scheda 

Titolo: In nome del figlio

Autrice: Licia Allara

Editore: Europa Edizioni

Prezzo: cartaceo 12.25€ eBook 9.48€

Data di pubblicazione: 30 Luglio 2021



Trama


Erano mesi che mi preparavo a spiegarti questa nostra vita apparentemente così lineare e invece così maledettamente ingarbugliata. Tortuosa. Mi verrebbe da dire: inversa. Dove ogni cosa non è ciò che sembra, dove ogni personaggio mostra la maschera che ha scelto di portare. Ogni personaggio tranne te.


Una storia lunga quarant’anni.

Un segreto inconfessabile.

Una promessa.

L’ultimo compleanno.

La resa dei conti.

Maria.


Vi aiuterò a suonare questa sinfonia, o forse solo questo quartetto d’archi, che diffonderà finalmente la musica della nostra storia, che era scritta da quarant’anni e nessuno aveva mai avuto il coraggio di suonare: ti darà una consapevolezza nuova, uno sguardo più limpido, puntato sul futuro perché sarà ancorato ad un passato finalmente definito, spiegato. Fermo.



Spero che questo nostro appuntamento sia di vostro gradimento e che vi abbia fatto conoscere un nuovo libro da aggiungere in lista

 

A presto

Febe


mercoledì 7 dicembre 2022

Recensione "In nome del figlio" Licia Allara

 




Titolo:  In nome del figlio

Autore: Licia Allara

Editore: Europa Edizioni

Genere: Narrativa contemporanea








Una storia lunga quarant’anni. Un segreto inconfessabile. Una promessa. L’ultimo compleanno. La resa dei conti.


Questo blog è affiliato ad Amazon.

Comprando l'articolo da questo link ci aiutate a sostenere il nostro blog. 

Il prezzo finale non subirà alcuna variazione né incrementi di prezzo.





Buongiorno lettori,

Oggi vi parlo del libro di Licia Allara “In nome del figlio” che ringrazio infinitamente per la copia ed avermi così resa partecipe della vita di Leonardo e il segreto della sua famiglia.


Infatti questa storia ruota intorno ad un segreto celato per quarant’anni e che finalmente sta per essere svelato.


Ma partiamo con ordine.


E’ il 26 Aprile 1991 ed è il compleanno dell’avvocato Orfeo Parodi, padre di Leonardo.

Compie ottant'anni e come ogni anno Leonardo torna a casa da Milano, dove alla morte della madre si è trasferito, per festeggiarlo.

L’avvocato Parodi vive a Genova e ormai vedovo vive in casa solo con la domestica di sempre, Ida, che continua a prendersi cura di lui.

Quest’anno Orfeo, restandogli poco da vivere, ha deciso di rispettare l’ultimo volere della moglie e di rivelare il segreto taciuto per tutti questi anni al figlio.


Con una narrazione ricca di intrecci ben strutturati all’interno della storia, veniamo lentamente a conoscenza della vita e dei pensieri e preoccupazioni di tutti i personaggi che ho citato sopra attraverso il loro stesso punto di vista. 

Anche Maria, ormai defunta, avrà un ruolo importante per la narrazione.


Ed è proprio Maria il punto focale del romanzo. La sua amicizia con Ida che ha fatto sì che diventasse la sua domestica, ha portato le due ad essere sempre complici e unite, anche quando la difficoltà nell’esserlo le ha sopraffatte.

 

Il segreto, ben custodito per anni viene per la prima metà della narrazione svelato attraverso un sogno che poi lascia - nella seconda metà - un malessere addosso a Lorenzo che crea l’occasione perfetta per potersi informare sulla verità.


Anche a noi lettori questa inquietudine traspare e rimane per tutta la durata della narrazione lasciandoci spesso confusi e con il sentore di non aver ben afferrato la vicenda.


Ho trovato un linguaggio armonioso ed elegante che una volta entrata nella storia mi ha permesso di concludere la lettura in pochissimo tempo.

La caratterizzazione dei personaggi è molto curata in ogni aspetto, soprattutto quello psicologico permettendo così al lettore di empatizzare ancora di più con la storia.


Consiglio la lettura agli amanti dei segreti di famiglia che vengono a galla dopo anni e che in un modo o nell’altro stravolgono tutto l’equilibrio - talvolta precario - della famiglia.


❓E ora vi chiedo.. Vi ho incuriosito?

Avete anche voi scoperto un segreto rimasto celato per anni, della vostra famiglia?

Come ci siete rimasti?

Vi ha cambiato la visione della vostra famiglia?

Vi leggo volentieri nei commenti💕



martedì 6 dicembre 2022

Recensione "Norwegian wood" Murakami

 


Titolo: Norwegian wood

Autore: Murakami

Editore: Einaudi

Genere: Narrativa contemporanea






Uno dei più clamorosi successi letterari giapponesi di tutti i tempi è anche il libro più intimo, introspettivo di Murakami, che qui si stacca dalle atmosfere oniriche e surreali che lo hanno reso famoso, per esplorare il mondo in ombra dei sentimenti e della solitudine. Norwegian Wood è anche un grande romanzo sull'adolescenza, sul conflitto tra il desiderio di essere integrati nel mondo degli "altri" per entrare vittoriosi nella vita adulta e il bisogno irrinunciabile di essere se stessi, costi quel costi. Come il giovane Holden, Toru è continuamente assalito dal dubbio di aver sbagliato o poter sbagliare nelle sue scelte di vita e di amore, ma è anche guidato da un ostinato e personale senso della morale e da un'istintiva avversione per tutto ciò che sa di finto e costruito. Diviso tra due ragazze, Naoko e Midori, che lo attirano entrambe con forza irresistibile, Toru non può fare altro che decidere. O aspettare che la vita (e la morte) decidano per lui.



Questo blog è affiliato ad Amazon.

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Il prezzo finale non subirà alcuna variazione né incrementi di prezzo.



Buongiorno lettori,

Oggi vi parlo del mio primo libro dell’autore giapponese Murakami “Norwegian wood” letto con la mia amica Emanuela di @reader_del_mondo con la quale abbiamo creato un GDL per il mese di novembre. Ringrazio inoltre tutte le ragazze che si sono unite nella lettura, è stato fantastico leggerlo insieme!


Come ogni lettura giapponese, mi ha lasciato dentro molta tranquillità, serenità, armonia.


Nonostante l'armonia non sia esattamente quello che troviamo all'interno di questo libro.


Infatti si parla di morte ed elaborazione del lutto.


Molti personaggi nel corso della narrazione muoiono e tutti questi toccano in qualche modo il protagonista, Watanabe.


È un universitario e come tale vive la sua vita in un collegio, frequenta le lezioni, amici e ragazze.


Il suo migliore amico Kizuki due anni prima si è suicidato e questo ha portato lui e la ragazza di Kizuki, Naoko, ad avvicinarsi dopo anni e trascorrere del tempo assieme.


Naoko ha delle ferite profonde nell'anima però e la morte di Kizuki ha ulteriormente aggravato il suo stato mentale per questo Watanabe le sta vicino, per amore e per un senso di responsabilità nei confronti dell'amico. 


Questa relazione però per Watanabe non è salutare e anche se apparentemente sembra stare bene, non è così.

Ma se ne accorgerà solo alla fine, quando anche Naoko si suicida e si sente finalmente libero di vivere la sua vita. Senza avere responsabilità verso nessuno.


A questa consapevolezza è servita la vicinanza di Reiko, amica di Naoko, e il trascorrere del tempo con Midori, una ragazza del quale Watanabe inevitabilmente si è innamorato.


Una volta libero di tutto quel peso nell'anima Watanabe si concederà di vivere con Midori, forse.


Questo è un libro che tocca argomenti importanti quali l'amore, la solitudine, la depressione, la malattia mentale e la morte e l'autore è riuscito a dosare tutto magistralmente. 


Norwegian wood è definita l'opera di Murakami più intima e introspettiva e questa introspezione la troviamo in tutta la narrazione con numerosi flussi di coscienza ed elucubrazioni mentali che possono risultare pesanti ma che a me non hanno tolto la piacevolezza della lettura.


Posso consigliarne la lettura sicuramente agli amanti della letteratura giapponese che per l'appunto è caratterizzata principalmente da tematiche cupe e tristi, velata nostalgia e intrisa di angoscia, depressione e morte, tutto quello che trovate in Norwegian wood!


❓E ora vi chiedo… Avete letto qualcosa di Murakami?

Con quale lettura mi consigliate di proseguire?

Vi piace la letteratura giapponese?

Vi leggo volentieri nei commenti💕


giovedì 1 dicembre 2022

Recensione "I delitti d Whiterchapel. Il mistero di Jack lo Squartatore" - Guido Sgardoli, Massimo Polidoro

 




Titolo: I delitti di Whitechapel. 

Il mistero di Jack lo Squartatore 

Autore: Guido Sgardoli, Massimo Polidoro

Editore: De Agostini

Genere: Narrativa per ragazzi





Mendicanti, marinai appena sbarcati al porto, ubriaconi, ladri. Questa è la gente che si aggira per i vicoli bui e maleodoranti dell'East End di Londra. Difficile uscire da quelle strade indenne. Impossibile se sei una donna e l'ora di Jack lo Squartatore è scoccata. Sybil Conway però è quanto di più lontano dal miserabile mondo di Whitechapel. È una giovane donna acculturata e benpensante, che abita fuori Londra insieme a sua zia Elizabeth. Conduce una vita monotona e semplice, priva di grandi emozioni. Fino al giorno in cui riceve un telegramma da Scotland Yard che le rivela che sua madre è la quarta vittima dello Squartatore. Davanti a una notizia così scioccante Sybil vorrebbe provare qualcosa ma… non è facile empatizzare con la donna che l'ha abbandonata da piccola, diventando una senzatetto, una prostituta da due soldi. Zia Elizabeth in effetti sostiene che se la sia cercata. Anche i giornali, in un certo senso. Come se lo Squartatore, con le sue vittime, stesse ripulendo le strade. Sybil però non è disposta ad accettare un pensiero solo perché è la convenzione. Intende scoprire lei stessa chi fosse sua madre e perché sia stata assassinata. Ma addentrarsi per le vie di Whitechapel non è mai saggio, soprattutto se la scia di sangue lasciata da Jack lo Squartatore è ancora fresca... Un romanzo misterioso e dalle tinte oscure, che catapulta nella Whitechapel di fine Ottocento, raccontando in modo inedito le donne di Jack lo Squartatore.


Questo blog è affiliato ad Amazon.

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Il prezzo finale non subirà alcuna variazione né incrementi di prezzo.


Buongiorno lettori,

Oggi vi parlo del libro scritto a quattro mani da Guido Sgardoli e Massimo Polidoro “I delitti di Whitechapel. Il mistero di Jack lo Squartatore” edito da De Agostini - che ringrazio per la copia - uscito lo scorso settembre.


Come potete immaginare dal titolo il protagonista indiretto di questo libro è il famoso e misterioso Jack lo Squartatore che nel XIX° secolo ha fatto parlare di sè nella Londra di fine Ottocento.


Nominando Jack lo Squartatore è inevitabile l’accostamento all'immagine  dei vicoli maleodoranti e poco illuminati dell'East End, mendicanti e barboni ad ogni angolo, prostitute e ubriaconi in giro fino a tarda notte.

E in questo clima di degrado che il misterioso e mai identificato assassino operava uccidendo e squartando appunto le sue povere vittime.


In questo libro la protagonista nonché figlia di una vittima del famigerato mostro è Sybil che cercherà con tutte le sue forze e il suo intuito di indagare sulla morte della madre e far luce sul perché sia stata uccisa e soprattutto da chi.


Dando consigli agli agenti di Scotland Yard e passeggiando da sola o in compagnia di persone appena conosciute, Sybil si addentra  nella realtà di Whitechapel molto differente dalla sua, abbandonando i pregiudizi che inizialmente aveva su chi ci viveva e soprattutto guardando con occhi diversi quella madre che la abbandonò da piccola lasciandola alle cure del padre e della zia.


E così ispirandosi agli eventi realmente accaduti, i due autori costruiscono un intrigante e misterioso thriller-mystery Young adult che con la sua lettura mi ha affascinata e rinfrescato la memoria su questo serial killer d’altri tempi.


Alla fine del libro inoltre gli autori fanno un  paragone tra il loro libro, con parti e personaggi inventati, con i fatti realmente accaduti dando ulteriori informazioni e indizi sul famigerato Jack lo Squartatore.


Con una narrazione scorrevole che catapulta direttamente nel diciannovesimo secolo, tra luci e ombre e verità mai svelate, la lettura di questo libro è assolutamente consigliata!


❓E ora vi chiedo.. Vi ho incuriosito?

Avete letto altri libri su questo personaggio che volete consigliarmi?

Come vi sareste comportati sapendo che nella vostra città operava un tale killer?

Vi leggo volentieri nei commenti💕




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