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lunedì 12 luglio 2021

Recensione "Nel tempo tutto resta" - Josuele Di Grazia

 




Titolo: Nel tempo tutto resta

Autore: Josuele Di Grazia

Editore: New-Book Edizioni

Genere: Narrativa








La vita di Marco non è mai stata facile, ha cicatrici sul cuore enormi che sembra lo condannino a restare per sempre nell’ombra, così come si è abituato a chiamarla. È un ragazzo semplice, non ha molti amici, ma ha dei piccoli sogni, e deve portare il peso di una vita che lo ha ferito, togliendogli quello che aveva di più bello: la sua infanzia. Ma per capire la storia di Marco, è importante conoscere anche la storia di Elisa, la sua mamma. Solo così riuscirà a rinascere.


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Salve lettori,

Oggi vi parlo di un libro che mi ha fatto riflettere tanto sul valore della vita e su come certe persone, dopo dei periodi bui, smettano di vivere a pieno la loro vita.

Sto parlando del libro di Josuele Di Grazia "Nel tempo tutto resta" che ringrazio per avermi omaggiato della copia del suo libro facendomi conoscere la storia di Marco ed Elena.💖


Iniziamo subito la narrazione conoscendo il protagonista, Marco.

Si percepisce subito che la sua vita non è stata semplice e porta il peso di un passato che lo attanaglia e lo blocca non riuscendo a spiccare il volo nel suo futuro.


E’ triste e solo e gli incubi che lo svegliano la notte non gli danno tregua.

Sogna di un bambino, che per giocare si nasconde sotto il letto e la mamma, inizialmente non se ne accorge, dopo si spaventa e preoccupa, dandosi la colpa.


E’ da questa colpa, di questa madre, la sua, che Marco è serrato in una morsa.

E il passato non gli da pace.


Qui la narrazione fa un passo indietro mostrandoci la vita di questa donna. Elena.

Ci viene mostrata la sua vita quando era una giovane ragazza, le conquiste e le scelte che ha fatto per concedersi quella libertà che tanto agognava.

Il suo primo lavoro, la prima casa in affitto, il primo amore.

La vedremo sorpassare il traguardo più difficile della sua vita, l’essere stata abbandonata da bambina Una promessa che si farà lei di non ricommettere gli errori fatti dai suoi genitori un giorno, fallendo purtroppo, per un dolore troppo forte che la sopraffarrà.


Questa negligenza di Elena inciderà nell’infanzia di Marco che, dovendo sopravvivere in solitudine e malumori, crescerà con un peso sulle spalle che lo lega al passato. 


In questo piccolo libro l’autore ci lancia un messaggio di speranza che ci porta a riflettere sulla vita e sulle possibilità che ci mette davanti nel nostro cammino. 


Nulla è perduto se davvero abbiamo voglia di lottare. E dobbiamo aver voglia di lottare per la nostra vita perché vivere è differente dal sopravvivere! 

Anche se intorno a noi vediamo solo nero la luce in fondo al tunnel c’è sempre, bisogna solo avere la perseveranza di cercarla e non abbatterci ai primi ostacoli.


Una storia vera, comune e al tempo stesso celata nell’ombra di chi la vive.

Una storia piena di sofferenza e solitudine che traspare dai due personaggi. 


Sono molti gli argomenti importanti che l’autore tratta nel corso della narrazione, come la vita in una casa famiglia, l’accettare di essere stati abbandonati dai genitori biologici, la voglia di riscattarsi e come un evento drammatico porti una persona solare e nel pieno della vita a lasciarsi andare.


La narrazione è lineare e scorrevole, l'autore utilizza parole semplici ma efficaci.

Lo stile narrativo è realistico. Una storia disarmante che lascia il lettore sì, svuotato, ma con la speranza di un futuro migliore.


I personaggi principali sono ben caratterizzati anche se tutta la storia è strizzata in poco più di 150 pagine. Il finale lancia uno spiraglio di speranza per Marco lasciando il lettore felice a tifare per lui.


Consiglio la lettura di questo libro a quelle persone che vedono il bicchiere sempre vuoto, sono pessimiste e non riescono a trovare la luce intorno a loro.

Con una storia simile alla vostra, guardando dei problemi non vostri, immergendovi in una vita diversa dalla vostra ma simile per stati d’animo e quotidianità, riuscirete, empatizzando con il protagonista, a non vedere tutto grigio e dare speranza al vostro domani! 


❓Vi ho incuriosito? Leggereste questo libro?

Siete delle persone pessimiste? Come affrontate i momenti bui che la vita vi mette davanti?

Vi leggo volentieri nei commenti💕




Recensione "E' colpa mia?" - Mercedes Ron

 




Titolo: E’ colpa mia?

Autore: Mercedes Ron

Editore: Salani 

Genere: Romanzo rosa

Serie: Volume 1








Se hai solo diciassette anni e tua madre decide di cambiare vita, marito e città non puoi fare altro che seguirla, anche se è l'ultima cosa che vorresti al mondo. Anche se la città in questione è Los Angeles. È quello che succede a Noah, costretta a lasciare il fidanzato e tutti i suoi amici per trasferirsi in California, dove l'attendono una villa gigantesca, vestiti costosi, scuole private e feste in piscina. Tutte cose che a Noah non sono mai troppo interessate. Ma ad attenderla c'è anche Nicholas, il suo nuovo fratellastro: ventun anni, studente del college, capelli scuri e penetranti occhi azzurri. Quello che Noah non sa, e che nessuno in famiglia sospetta, è che dietro quella faccia d'angelo Nicholas nasconde una doppia vita, non proprio da bravo ragazzo… I mondi di Noah e Nick non potrebbero essere più diversi, eppure un'attrazione irrefrenabile (e inaspettata) si insinua prepotentemente fino a sconvolgere le loro esistenze. Stare accanto a uno come Nicholas Leister ha un prezzo, e nel caso di Noah questo vuol dire fare i conti con i fantasmi del passato e arrivare al punto di mettere a rischio la sua stessa vita… Una storia d'amore frenetica e pericolosa, con colpi di scena da brivido e personaggi folli e passionali capaci di farci sentire, pagina dopo pagina, cosa significa essere perdutamente innamorati.



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Salve lettori,


Oggi vi parlo di un libro che ho scoperto quasi per caso nonostante l’immensa popolarità che ha riscosso su Wattpad, da dove proviene. Sto parlando del libro di Mercedes Ron, giovane scrittrice scoperta proprio grazie alla piattaforma di Wattpad, con il suo romanzo E’ colpa mia? letto sulla piattaforma da più di 400 mila utenti e vincitore del premio Watty 2016 selezionato dal pubblico. E' stato pubblicato da Salani in Italia nel giugno 2021.

Ma veniamo alla recensione!


In E’ colpa mia? incontriamo Noah, una ragazza diciassettenne la cui madre ha appena sposato un uomo miliardario e quindi dovrà trasferirsi nella stupenda villa in California, a Los Angeles abbandonando amici e fidanzato. 


Da questo matrimonio Noah ha guadagnato, oltre a essere diventata ricca - cosa di cui non gliene frega - anche un fratello maggiore, Nicholas. Oltre ad essere stupendo e insopportabile in egual misura, scopriamo presto che le frequentazioni del ragazzo sono tutt’altro che raccomandabili.

Feste piene di droga e alcol, con ragazze che gli cadono ai piedi pronte a tutto pur di stare con lui, corse automobilistiche, combattimenti clandestini e rivalità tra bande.

Un mix distruttivo e allettante per la giovane Noah.


Inizialmente i due non sopportano la presenza dell’altro per più di cinque secondi nella stessa stanza ma piano piano Noah e Nick scoprono di non poter combattere lo strano magnetismo che li spinge nelle braccia l’uno dell’altra.


Nonostante la storia d’amore tra i due fratellastri è un cliché vecchio di secoli, questa storia mi ha catturata fin da subito. Vuoi per la sua scorrevolezza, vuoi perchè avevo bisogno di una lettura leggera in questo periodo, ho adorato questo libro.


Infatti i due personaggi ti catturano fin da subito con i loro comportamenti distruttivi e contraddittori e i segreti che portano incisi sulla pelle.


Noah infatti ha un segreto che cela e non vuole che risalga in superficie, facendo di tutto per non farsi inghiottire dal buco nero degli incubi che la dilaniano. Perché ha paura del buio? Perchè non si mostra mai in bikini e solo in costume intero? Cosa nascondono i suoi occhi color miele?


Nicholas ha un alone di mistero che lo attornia e solo pian piano riusciamo a vedere la sua vera natura. Veniamo a conoscenza  del suo rapporto con il padre e perchè odia tanto la madre. Conosciamo Madison e cosa ha comportato il suo anno passato fuori di casa.


E’ chiaro fin da subito che i due ragazzi staranno insieme e nonostante questo l’autrice ne prolunga la dolce agonia, facendo aspettare i lettori per molti capitoli creando così una tensione e un’aspettativa che rende difficile lasciare la lettura del romanzo.


Ho apprezzato molto il fatto che dopo aver preso consapevolezza dei loro sentimenti e della loro relazione, i due protagonisti non si tirano indietro, anzi, corrono il flusso della passione senza stare a rimuginare se quel che stanno facendo sia giusto o sbagliato, abbattendo un tabù non da poco.


La narrazione è fluida e ricca di colpi di scena. I personaggi principali sono ben caratterizzati sia fisicamente che psicologicamente. Un pò meno quelli secondari, che fanno da contorno alla storia. 

Il finale è stato un crescendo di tensione svelando finalmente il passato di Noah, concludendosi.


Ho apprezzato che l’autrice abbia concluso il libro con un finale, non lasciando nulla di irrisolto e aperto per proseguire il secondo volume.

Sono molto curiosa di proseguire la storia di Nick e Noah e vedere come la loro storia evolverà e se riusciranno a stare insieme affrontando le cicatrici che un passato come il loro è inevitabile porti.


Posso consigliare la lettura di questo libro innanzitutto se vi piace il genere, lo adorerete!

Ideale per una lettura leggera, da spiaggia, o per le notti insonni (non vi farà chiudere occhio, in senso positivo, come è successo a me!!). 

Sono sicura che i segreti che celano i due ragazzi vi incuriosiranno tanto quanto a me!


❓Vi ho incuriosito? Lo leggereste? 

Cosa pensate del rapporto dei due protagonisti?

Leggete libri più leggeri d’estate? O continuate la vostra tbr senza essere influenzati?

Vi leggo volentieri nei commenti💕




Recensione "Piranesi" - Susanna Clarke

 




Titolo: Piranesi

Autore: Susanna Clarke

Editore: Fazi

Genere: Fantasy








Piranesi vive nella Casa. Forse da sempre. Giorno dopo giorno ne esplora gli infiniti saloni, mentre nei suoi diari tiene traccia di tutte le meraviglie e i misteri che questo mondo labirintico custodisce. I corridoi abbandonati conducono in un vestibolo dopo l’altro, dove sono esposte migliaia di bellissime statue di marmo. Imponenti scalinate in rovina portano invece ai piani dove è troppo rischioso addentrarsi: fitte coltri di nubi nascondono allo sguardo il livello superiore, mentre delle maree imprevedibili che risalgono da chissà quali abissi sommergono i saloni inferiori.

Ogni martedì e venerdì Piranesi si incontra con l’Altro per raccontargli le sue ultime scoperte. Quest’uomo enigmatico è l’unica persona con cui parla, perché i pochi che sono stati nella Casa prima di lui sono ora soltanto scheletri che si confondono tra il marmo.

Improvvisamente appaiono dei messaggi misteriosi: qualcuno è arrivato nella Casa e sta cercando di mettersi in contatto proprio con Piranesi. Di chi si tratta? Lo studioso spera in un nuovo amico, mentre per l’Altro è solo una terribile minaccia. Piranesi legge e rilegge i suoi diari ma i ricordi non combaciano, il tempo sembra scorrere per conto proprio e l’Altro gli confonde solo le idee con le sue risposte sfuggenti. Piranesi adora la Casa, è la sua divinità protettrice e l’unica realtà di cui ha memoria. È disposto a tutto per proteggerla, ma il mondo che credeva di conoscere nasconde ancora troppi segreti e sta diventando, suo malgrado, pericoloso.

Susanna Clarke, autrice fantasy fra le più acclamate, torna in maniera trionfale con un nuovo, inebriante romanzo ambientato in un mondo da sogno intriso di bellezza e poesia.



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Salve lettori!

Oggi vi parlerò del nuovo libro fantasy di Susanna Clarke, Piranesi, edito da Fazi Editore e uscito nel febbraio del 2021, che ha diviso i lettori di tutto il mondo. C'è chi lo osanna e chi invece ne è rimasto deluso.

Cosa ne penso io? Leggete la recensione per scoprirlo!



Da che ha memoria Piranesi ha sempre vissuto nella Casa. 

La Casa lo sostiene e gli dà tutto ciò di cui ha bisogno, del cibo e un riparo. 

Piranesi ha esplorato in lungo e in largo la Casa e nonostante questo non l’ha visitata tutta. La Casa è enorme. 

In ogni Vestibolo ci sono numerose statue raffiguranti scene di quotidianità ordinarie o in orribili pose, di grandezza differente andando dall’ altezza d’uomo a dimensioni ciclopiche. Nei livelli superiori le nubi sono coltri spesse e grigie, minacciose, mentre in quelli inferiori imperversa l’Oceano con le sue incombenti Maree.


Piranesi attraverso i suoi diari e annotazioni ci accompagna alla scoperta del suo Mondo che condivide con L’Altro.

Piranesi e L’Altro sono gli unici esseri viventi che abitano la Casa ma mentre Piranesi la ama e la studia con piacere e rinnovato interesse, non solo da studioso, L’Altro la studia e basta. Attratto dallo scoprire quella Conoscenza antica andata perduta.

Negli incontri settimanali tra i due, ogni martedi e venerdi, vediamo le diverse personalità dei due personaggi e come i loro obiettivi rispetto alla casa siano differenti.

Ci sono anche dei Morti nella Casa, che sovente Piranesi accudisce e omaggia. 


Questo è uno dei misteri che il lettore si pone, chi sono queste persone morte che prima abitavano la Casa? Perchè sono morte? Chi è davvero L’Altro che sembra estraneo alla casa con i suoi vestiti sempre eleganti e nuovi in contrasto con Piranesi dagli abiti tutti stracciati e scoloriti a causa dell’acqua di mare? Chi è Piranesi e perchè L’Altro gli ha dato quel nome? 


Ma non è tutto.


Dei messaggi scritti appaiono nei Vestiboli. C’è qualcuno. Un estraneo.

Piranesi a questa scoperta si esalta e lo riferisce all’Altro che però lo mette in guardia. Qualcuno gli vuole fare del male. Non deve parlare con le persone che non conosce.

Ma dal giorno L’Altro si comporta in modo strano. Starà mentendo? E’ mai possibile? Lui è il suo unico amico. Cosa farà Piranesi? Riuscirà a venire a capo di questo enigma senza impazzire, o peggio, dimenticherà tutto come gli ha detto L’Altro?



Comincio col dire che iniziando la lettura di questo romanzo, tutto mi sarei aspettata fuorché un fantasy così. 

Non dico che non mi abbia incuriosito e anche inizialmente sorpreso, soprattutto la prima parte, con le sue descrizione elegante delle sale di questa immensa Casa, e al contempo il suo potere distruttivo. Il modo di Piranesi di catalogare e immagazzinare le innumerevoli informazioni che raccoglie dalla Casa, il suo modo di capirla e contemplarla, vedendo il bello anche dove non c’è. Il rapporto sterile e quasi ambiguo di Piranesi con L’Altro. 

La voglia di scoprire e indagare insieme al protagonista la fonte della Conoscenza che insieme all’Altro cercano.


Poi però.. iniziano i segnali di un tracollo.. Di quel qualcosa che non mi ha convinta a pieno.

Le menzogne dell’Altro. La sua vera identità sparsa nelle annotazioni dei Diari di Piranesi.

Il vero scopo della presenza di Piranesi lì e di come c’è arrivato. Dov'è davvero la casa e come ci si arriva.


Nel corso della lettura ho avuto la sensazione che mancasse qualcosa. Quell’elemento WOW che cerco in un fantasy. Per quanto abbia trovato originale questa ambientazione ho trovato tutto il resto poco articolato ai fini della storia. In primis i personaggi secondari, come il Profeta, che mi sarebbe piaciuto conoscere meglio. Mentre molti elementi sono stati inseriti nella narrazione senza un’adeguata spiegazione lasciando il lettore a fine lettura con più dubbi e domande di prima.


In definitiva non boccio del tutto la lettura ma spingo voi, cari lettori, a leggere questo libro per farvi un’idea vostra e capire così se questo libro vi piaccia o meno. Sono curiosa della vostra opinione!


❓L’avete letto? Se si, vi è piaciuto? Cosa in particolare?

Se no, invece, lo leggereste?

Vi leggo volentieri nei commenti💕



lunedì 5 luglio 2021

"La rilegatrice di storie perdute" - Cristina Caboni - Recensione lettura extra Luglio

  Hey Readers!!

Qui verrà recensita la lettura extra del mese di Luglio!




Titolo: La rilegatrice di storie perdute

Autore: Cristina Caboni

Editore: Garzanti

Genere: Narrativa contemporanea








Vi chiediamo di scrivere nel commento il nome che usate su facebook e la squadra di appartenenza per potervi assegnare il relativo bonus.


La copertina finemente lavorata avvolge le pagine ingiallite dal tempo. Con gesti delicati ed esperti Sofia sfiora la pelle e la carta per restaurare il libro e riportarlo al suo antico splendore. La legatoria è la sua passione. Solo così riesce a non pensare alla sua vita che le sta scivolando di mano giorno dopo giorno. Quando arriva il momento di lavorare sulle controguardie, il respiro di Sofia si ferma: al loro interno nascondono una sorpresa. Nascondono una pagina scritta a mano: è la storia di una donna, Clarice, appassionata di arte e di libri. Un'abile rilegatrice vissuta nel primo Ottocento, quando alle donne era proibito esercitare quella professione. Una donna che ha lottato per la sua indipendenza. Alla luce fioca di una candela ha affidato a quel libro un messaggio lanciato nel mare del tempo, e una sfida che può condurre a uno straordinario ritrovamento chi la raccoglierà. Sofia non può credere al tesoro che ha tra le mani. Quella donna sembra parlare al suo cuore, ai suoi desideri traditi. È decisa a scoprire chi sia, e quale sia il suo segreto. Ad aiutarla a far luce su questo mistero sarà Tomaso Leoni, un famoso cacciatore di libri antichi ed esperto di grafologia. Insieme seguono gli indizi che trovano pagina dopo pagina, riga dopo riga, città dopo città. Sono i libri a sceglierci, e quel libro ha scelto Sofia. Dopo più di duecento anni, solo lei può ridare voce a Clarice. E solo la storia di Clarice può ridare a Sofia la speranza che aveva perduto. Perché la strada per la libertà di una donna è piena di ostacoli, ma non bisogna mai smettere di mirare all'orizzonte.






Buongiorno cari lettori,


Oggi vi voglio parlare di un libro che mi ha catturata sin dalla prima pagina con la sua storia. Sto parlando del libro della Caboni “La rilegatrice di storie perdute” dove i libri e i segreti del passato fanno da protagonisti a questa meravigliosa storia.


Sofia Bauer è stanca della vita che sta conducendo. Dopo il matrimonio con Alberto pian piano ha annientato la sua personalità per compiacere il marito, non riuscendoci mai del tutto. Questo l’ha portato ad abbandonare il suo lavoro da bibliotecaria e ad accantonare la sua passione per la rilegatura. 


Ormai stanca di sprecare la sua vita troverà la forza di fare il passo che tanto desidera grazie ad un libro e al suo segreto che nasconde all’interno.

Il libro è di Fohr, il suo scrittore preferito, e all’interno, sotto la copertina, mentre lo sta restaurando, Sofia trova una lettera scritta a mano di Clarice, una nobildonna del 1800.


Questa lettera con la sua storia e il suo mistero darà la forza a Sofia di prendere in mano la sua vita e aiutata da Tomaso, un bravissimo grafologo, svelerà il mistero che si cela dietro le lettere di Clarice.


Secondo libro che leggo della Caboni e come nel primo “La custode del miele e delle api” ho trovato la narrazione scorrevole, elegante e ricca d’amore, quasi fiabesca.


La narrazione è in terza persona ma la particolarità è la doppia linea temporale che permette al lettore di conoscere contemporaneamente la storia delle due protagoniste del romanzo.


Ho apprezzato che ad ogni inizio capitolo ci fosse una citazione dei grandi autori letterari come Goethe, Hemingway, Shelley e Austen.


Molte sono state le riflessioni mentre leggevo questo romanzo come molti sono stati i temi che l’autrice ha voluto inserire nel testo senza però caricarlo e appesantirlo. Ad esempio la violenza domestica sia fisica che psicologica o le responsabilità genitoriali e l’importanza dei nonni.


La Caboni mi ha fatto anche riflettere sulla condizione sociale e lavorativa di una donna e la sua evoluzione nei secoli.


Ho trovato molto interessante anche la parte sulla rilegatura, molto accurata e avvincente.

La ricerca dei due libri e il ritrovamento delle due lettere per scoprire la storia della donna dell’800 è stata intrigante, io che amo questo tipo di storie con dei misteri da svelare non ho potuto fare altro che divorare la lettura pagina dopo pagina.


Una lettura gradevole e per nulla pesante ideale per chi ama le storie romantiche con un pizzico di mistero, tra passato e presente.




Recensione "Ogni luogo un delitto" - Flavio Troisi

 




Titolo: Ogni luogo un delitto

Autore: Flavio Troisi

Editore: Autori Riuniti

Genere: Thriller




Ogni luogo è pervaso di una emozione che tutti percepiamo a livello inconscio, anche quando racconta di orrori e violenze. Fabio Castiglione sente tutto questo in misura amplificata, perché soffre di una condizione che lo costringe a percepire le emozioni che ogni luogo ha assorbito. Questo le rende un uomo fragile, ma anche un implacabile cacciatore di assassini. Giunto in Val di Susa per curare l'eredità di un senatore diventato eremita e morto in circostanze oscure, Fabio sarà coinvolto nel groviglio di misteri che l'uomo ha lasciato dietro di sé. Con Fabio, un eccentrico gruppo di rom fieri e combattivi determinati a vendicare il vecchio amico. C'è qualcuno nei boschi: un assassino asservito a una follia dalle radici profondamente radicate nel male. A dargli la caccia saranno proprio Fabio e il rom Costel, che insieme formeranno una improbabile e litigiosa coppia di investigatori multietnici. Due culture si incontrano sullo sfondo della Val di Susa, dove le cause diventano conflitti e i conflitti prendono fuoco.



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Oggi vi parlo di un thriller che mi ha accompagnato in questi giorni di calura facendomi immergere nei boschi della Val di Susa, a qualche chilometro da Torino.

Sto parlando del libro di Flavio Troisi “Ogni luogo un delitto” uscito il 25 Febbraio 2021 per Autori Riuniti, una casa editrice fatta da autori. 

Ringrazio l’autore e la casa editrice per avermi omaggiata della copia cartacea del libro.💟


“Il mio assistente soffre di ecosincrasia” spiegò Flaminia.

Il maresciallo inarcò le sopracciglia.

“Ecosincrasia”, ribadì Flaminia. “Soffre gli ambienti. Se entra in una casa in cui la gente è stata infelice, ne risente. Se entra in un mattatoio, sviene.”

“Mai sentito parlare di questo disturbo” disse.

“Non è un disturbo, è una condizione” disse Fabio.

“Ed è diffusa”

“E’ diffusa in me.”


Ecosincrasia.

Questo è il nome che Fabio Castiglione da al suo “dono” o meglio, lui lo definisce una “condizione”. 

Lo rende fragile, delicato, debole. Gli provoca fastidio, dolore fisico.

Gli permette di percepisce le emozioni che un luogo ha assorbito nel tempo, soprattutto se negative. 


Questa condizione gli sarà di vitale aiuto nella ricerca di quell'assassino che si cela nell’ombra da troppo tempo ormai.


Ma andiamo per gradi!


Fabio si trasferirà da Roma in Val di Susa dove allogerà per un mese nella casa tra i boschi a fare pulizie e inventario nella casa del senatore Giraudo, deceduto in una situazione misteriosa, padre della sua amica e datrice di lavoro, Flaminia.


“Quella casa aveva l’anima sottosopra, come confusa, in cerca di risposte.”


Qui Fabio scoprirà ben presto il progetto che il senatore stava portando avanti da anni.

Un gruppo di Rom che vive in mezzo al bosco della Val di Susa.

Lì coltivano, puliscono, salvaguardano l'ambiente ma non tutti sono felici di questa kumpania e ben presto Fabio lo proverà sulla sua pelle. 


“Qui mi piace. Ci sono posti che mi fanno stare male, perchè è come se avvertissi tutta la sofferenza che hanno visto. Qui è il contrario. A San Michele sto bene.”


Da questo gruppo Fabio verrà inizialmente derubato, poi salvato e accettato nella “famiglia”, soprattutto Costel con cui ha legato molto.


“Ehi, adesso me lo dici cosa vuol dire quella parola.. phral?”

“Significa “fratello”. Ma non montarti la testa, mi è scappato.”


Insieme a Costel, Fabio entrerà in possesso di alcune schede sd contenenti dei video che ritraggono donne maltrattate e picchiate. Insieme cercheranno di venire a capo di questa situazione in cui il senatore sembra apparentemente coinvolto.

Più si immergono in questa storia più gli indizi sono macabri e oscuri.


Ma non è tutto.


Leggende partigiane vecchie di generazioni fanno capolino nel presente, tra nemici e amici, mostri nascosti nell'oscurità e assassini ossessionati da spiriti del passato si mescolano e creano un thriller dalle tinte forti da cui non puoi scappare!


Ecco cosa ha creato l’autore, un intreccio magnificamente elaborato e ben congeniato da cui è difficile fuggire, che terrà incollati i lettori alle pagine, fino all’ultima parola.


La narrazione corre veloce lasciando il lettore impossibilitato ad abbandonare il libro senza scoprire chi si cela dietro questo mostro, e soprattutto prima di scoprire chi è Anita o meglio dire, cosa è.


I due protagonisti, entrambi emarginati, entrambi con la voglia di non farsi mettere i piedi in testa da nessuno, saranno i migliori investigatori della Val di Susa, scavando e scoprendo cose che da troppo tempo si celano nell’ombra.


Nella narrazione non mancano le problematiche attuali come la NoTav, il razzismo culturale, la difesa dell’ambiente eccelsamente amalgamate nella narrazione.


Un thriller avvincente con ambientazione tutta italiana dove l’autore ci accompagna adagio dentro il bosco per incontrare il lupo cattivo.... e ucciderlo!

Una storia profonda dove non bisogna fermarsi al primo sguardo ma scavare andando oltre le apparenze.


Ne consiglio assolutamente la lettura, se vi piace il genere è imperdibile!

Se vi piace scavare nei misteri, tra folklore ed esoterismo, immersi in un fantastico paesaggio nostrano questo è il thriller per voi! 

Non ve ne pentirete! 


❓Vi chiedo.. Leggete thriller dalle tinte forti?

 Vi piacciono i libri che mescola folklore e realtà?

Siete mai stati in Val di Susa? Se no, vi piacerebbe trascorrere un fine settimana?

Vi leggo volentieri nei commenti💕



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