Hey Readers!!
Oggi vi parlo di un libro che mi ha davvero rapita facendomi provare davvero un sacco di emozioni.
Sto parlando del libro di Cristina Caboni “La custode del miele e delle api”.
Chi ci segue sui social sà che a questa lettura ho dedicato un post pochi giorni fa a metà del lettura e sa già quali sono le mie prime impressioni a riguardo.
Abitando in Sardegna è stato impossibile non immergermi a pieno nella narrazione, nei luoghi e nelle tradizioni che vengono descritte in questo libro ritrovandomi in molte di esse. La capacità della Caboni poi, di descrivere i sentimenti della protagonista e di far sì che il lettore si immedesimi nei suoi problemi, nei suoi pensieri e nella sua vita e nella natura a 360° ha reso questo libro per me davvero stupendo, mai lento, sempre interessante soprattutto perché attraverso la storia della protagonista ci viene mostrato il magico mondo dell’apicoltura spiegato quasi come un documentario, mai pensante, pieno di piccole nozione davvero interessanti. Inoltre la scelta dell’autrice di intitolare ogni capitolo con il nome di un miele differente spiegandone in breve le sue proprietà e il suo uso ha accresciuto il valore finale dell’intera opera.
Il libro si apre con Angelica, la protagonista, a bordo di un camper, con la sola compagnia di un cane e di un gatto. Il suo lavoro di apicoltrice itinerante la porta a viaggiare per tutto il mondo per curare e risolvere i problemi degli alveari. Le api sono tutta la sua vita. Da quando ha lasciato la Sardegna, Angelica non si è concessa di essere felice in nessun posto. Anche per questo viaggia sempre e non mette mai radici. Tutto quello che sà sulle api lo deve alla sua Jaja Margherita, la sua mentore che le ha insegnato tutto sulle api ma che purtroppo ha dovuto salutare frettolosamente come ha fatto con tutto quello che di più teneva al mondo. Quando scopre le bugie che le sono state celate dalla madre, Angelica torna in Sardegna, dove ad attenderla c’è l’eredità che Margherita le ha lasciato. La sua casa, le sue api, tutto quello che possedeva. Tutto girerà intorno a questa eredità che troppi vogliono e che Angelica proteggerà ad ogni costo mettendosi contro tutto e tutti, anche l’uomo che ama, salvando non solo le cose fisiche, come la casa e i campi, ma anche l’integrità della natura che per le api è necessario per poter prosperare e così far prosperare l’uomo.
Il coinvolgimento delle api e l’ambientazione nella natura quasi incontaminata fanno di questa storia un piccolo grande capolavoro. La trama è piuttosto semplice e lineare, ma sono proprio i sentimenti messi in gioco dall’autrice a renderla speciale e molto particolare.
Per questo ne consiglio la lettura e dò a questo romanzo 4 margherite
🌼🌼🌼🌼
Febe💙
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