Hey Readers!
Oggi vi presento la mia recensione sull’ultimo capitolo della saga di Tolkien, “Il ritorno del Re”
Ho iniziato questa fantastica avventura con un gruppo di ragazze - che ringrazio per il supporto e la condivisione - perchè leggere questa saga da sola per me è sempre stato troppo faticoso e per una ragione o per un’altra ho sempre abbandonato l’idea sul nascere ma grazie a questo GDL io e le mie compagne di avventura ci siamo rimboccate le maniche e abbiamo affrontato questo colosso lasciandoci immergere in un mondo completamente fantastico.
Continuiamo l'avventura da dove l'abbiamo lasciata nel secondo volume, ormai la fine di tutto è vicina e nell’aria si sente sempre di più odore di battaglia.
Anche questa volta seguiamo le due vicende separate, da una parte c’è Aragon e la compagnia che giungono a Gondor dove dovranno combattere un esercito di orchi di Mordor guidati dai Nazgul. Come è solito di Tolkien le scene sono descritte con tutti i particolari trasportando il lettore nel mondo fantastico quasi a combattere al fianco della compagnia. Mentre Gandal e gli altri sono impegnati con grandi decisioni da prendere vediamo l’altra parte dell'avventura con Frodo e Sam alle prese con il loro obiettivo finale, portare l’anello al Monte Fato per distruggerlo.
Non sarà un’impresa semplice e quasi alla fine Frodo viene sopraffatto dal potere dell’anello ma con un piccolo aiuto e una perdita irrisoria, l'anello verrà distrutto e l’occhio di Sauron che tutto guarda si chiuderà per sempre lasciano il mondo in pace e serenità concludendo così la battaglia tra il bene e il male e l’inizio del tempo degli uomini.
Ma quando sembra tutto finito e la compagnia si scioglie - dopo un periodo di felicità e riposo per tutti - e i nostri cari Hobbit ritornano a casa, dovranno uccidere l’ultimo nemico rimasto abbattendo finalmente il male proprio nel post dove tutto è cominciato, casa Baggins.
Quando tutto sembra finito e tutti sembrano di nuovo a loro agio nella Contea Frodo, toccato irrimediabilmente dal male dell’anello, dovrà abbandonarla trasferendosi ad Occidente lasciando la conclusione del libro rosso al suo più fidato amico, Sam Gamgee.
E’ sicuramente un errore guardare questa saga come un semplice fantasy, dietro questa facciata troviamo molti temi importanti come l'amicizia, il coraggio, il male, il bene e anche la morte, un tema molto ricorrente nelle opere di Tolkien e credo che sia una saga da leggere da adulti per poterne capire a pieno il significato. Lo stile di Tolkien è unico ed inimitabile ed anche se inizialmente è difficile da comprendere e ci vuole una lettura attenta una volta che ci si immerge nella storia è difficile non affezionarsi ai personaggi e alle loro vicende.
Tolkien crea un mondo a parte, parallelo, con una sua storia, le sue tradizioni, i suoi popoli, le sue battaglie, le sue leggi, i suoi amori, tutto perfettamente descritto e raccontato quasi questo mondo diverso esistesse veramente.
Consiglio la lettura assolutamente!!
Non solo a questo romanzo ma all’intera saga complessiva dò 4 margherite
🌼🌼🌼🌼
Febe💙
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