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lunedì 20 settembre 2021

Recensione "Il bambino che disegnava le ombre" - Oriana Ramunno

 



Titolo: Il bambino che disegnava e ombre

Autore: Oriana Ramunno

Editore: Rizzoli

Genere: Narrativa storica, Thriller







Quando Hugo Fischer arriva ad Auschwitz è il 23 dicembre del 1943, nevica e il Blocco 10 appare più spettrale del solito. Lui è l'investigatore di punta della Kriminalpolizei e nasconde un segreto che lo rende dipendente dalla morfina. È stato chiamato nel campo per scoprire chi ha assassinato Sigismud Braun, un pediatra che lavorava a stretto contatto con Josef Mengele durante i suoi esperimenti con i gemelli, ma non ha idea di quello che sta per affrontare. A Berlino infatti si sa ben poco di quello che succede nei campi di concentramento e lui non è pronto a fare i conti con gli orrori che vengono perpetrati oltre il filo spinato. Dalla soluzione del caso dipende la sua carriera, forse anche la sua vita, e Fischer si ritroverà a vedersela con militari e medici nazisti, un'umanità crudele e deviata, ma anche con alcuni prigionieri che continuano a resistere. Tra loro c'è Gioele, un bambino ebreo dagli occhi così particolari da avere attirato l'attenzione di Mengele. È stato lui a trovare il cadavere del dottor Braun e a tratteggiare la scena del delitto grazie alle sue sorprendenti abilità nel disegno. Mentre tutto intorno diventa, ogni giorno di più, una discesa finale agli inferi, tra Gioele e Hugo Fischer nascerà una strana amicizia, un affetto insolito in quel luogo dell'orrore, e proprio per questo ancora più prezioso.


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Buon pomeriggio cari lettori,


Oggi vi parlo di un libro che ho divorato nel giro di pochi giorni nonostante la crudeltà e gli orriri che cela. Sto parlando di Oriana Ramunno “Il bambino che disegnava le ombre”, un thriller storico ambientato nella seconda guerra mondiale proprio ad Auschwitz, teatro di un omicidio ai danni di un medico tedesco che il protagonista dovrà risolvere.


Ed è proprio questo che è stato chiamato a fare Hugo Fischer, criminologo di punta a Berlino.

Quando arriva al campo di Auschwitz però non si aspetta che le voci che circolano su quel luogo siano vere.

Anzi dovrà persino ricredersi, sono ancora peggiori.

Moltissimi saranno gli orrori cui assisterà nel corso delle indagini cercando di resistere e convivere con una verità celata al mondo intero ma che lui non sopporta.


Essendo il miglior investigatore della Kriminalpolizei, Fischer vuole fare una bella figura scavando a fondo sulla questione e scoprendo il colpevole dell’omicidio del pediatra Sigismund Braun.


Il dottor Braun è il pediatra che lavora nel gruppo di Mengele, facendo delle ricerche e degli esperimenti sui bambini.


Il primo a trovare il suo corpo privo di vita è proprio una bambino, Gioele.

Un gemello che, all’arrivo nel campo, ha attirato subito l’attenzione di Mengele per le sue ricerche per via dei suoi occhi dal colore particolare. Grazie alla sua intraprendenza e al coraggio, il piccolo e fragile Gioele è ritenuto un bambino “speciale” nel campo. Questo gli dà modo di muoversi liberamente la notte e vedere cose che non dovrebbe. Ha inoltre una sorprendente dote nel disegno, infatti il bambino non appena ha trovato il corpo del dottore si è messo a disegnare la scena.


Questi disegni saranno fondamentali per Hugo Fischer, che li utilizzerà per le sue indagini arrivando a cogliere dei dettagli che purtroppo erano stati cancellati prima che venisse chiamato per indagare sull’omicidio.


Infatti inizialmente si credeva che il dottor Braun fosse morto per soffocamento mentre mangiava una mela. Quando però un infermiere tedesco che lavorava con lui è stato fermato con l’accusa di averlo assassinato la situazione è cambiato ed è entrato in gioco il criminologo.


Per quanto però Fisher si impegni e cerchi gli indizi per risolvere il caso il prima possibile, viene silenziosamente e velatamente mandato fuori strada. Una verità più grossa dello stesso omicidio è nascosta sotto la neve pesante di cenere del campo di Auschwitz e una volta che il detective arriva alla sconvolgente verità rischia la sua stessa vita.


In un contesto storico particolare dove la crudeltà e la malvagità è all’ordine del giorno, in un posto dove si chiede giustizia per un’omicidio senza prendere atto di tutti gli omicidi che stanno avenendo sotto gli occhi di tutti ma soprattutto per mano di tutti loro, Fischer dovrà ingoiare molti bocconi amari e “chiudere gli occhi” su molte cose cercando di non intromettersi troppo quando vede come i suoi connazionali trattano i prigionieri.


Hugo Fischer ha un’ulteriore motivo per stare sulle sue e non immischiarsi troppo su questioni che non lo riguardano. Non vuole che si scopra della sua malattia, che nasconde e tiene a bada da dosi di morfina che fermano il dolore.


Per Fischer l’aiuto di Gioele sarà fondamentale e questo attaccamento poco consono per la situazione rischia di rivelarsi fatale per entrambi. 


L’epilogo della storia dolceamaro mi ha fatto pensare a quanti, in quel periodo e nella stessa situazione di Hugo Fischer, abbiano combattuto contro un ideale sbagliato ma imposto e nel loro piccolo siano riusciti ugualmente a salvare qualche vita.


Un libro straziante e doloroso come tutti quelli ambientati in questo periodo. Come sapete ne leggo pochi e dilazionati nel tempo perchè tutta questa malvagità mi fa male al cuore.

Nonostante questa premessa non posso che consigliarvi la lettura di questo libro che mi ha tenuta incollata alle sue pagine.


L’indagine del criminologo ha creato la giusta dose di suspense e adrenalina nella narrazione, unita alla grandiosa ricerca storica in cui l’autrice ha riportato la crudeltà e tutto l'orrore dei campi di concentramento creando un libro imperdibile che credo debba essere assolutamente letto.


L’autrice ha saputo creare una storia ricca di dettagli suggestivi con una trama investigativa impeccabile. Un romanzo duro e crudo, non adatto ai deboli di stomaco ma se amate il genere, questo libro fa al caso vostro!

Assolutamente consigliato


Ringrazio inoltre l’autrice per avermi gentilmente spedito una copia del suo libro permettendomi di conoscere la sua splendida opera.💙


❓Ora vi chiedo..

Leggete libri con queste ambientazioni?

Cosa pensate di questo libro che unisce una storia reale e documentata al genere thriller?

Vi piacerebbe leggerlo?

Vi leggo volentieri nei commenti💕




martedì 14 settembre 2021

Recensione "Forse ci ritroveremo" - E. Lockhart

 




Titolo: Forse ci ritroveremo

Autore: E. Lockhart

Editore: De Agostini

Genere: Narrativa per ragazzi








Se potessi vivere la tua vita di nuovo, cambieresti qualcosa? Saluteresti quel tipo carino che non ti ha mai guardata? Perdoneresti chi ti ha spezzato il cuore? Chiederesti scusa? Dopo un momento difficile in casa e la rottura improvvisa col suo ragazzo, Adelaide sa che le occasioni perse nella sua vita sono innumerevoli, e non fa che pensarci. Non fa che immaginare che cosa sarebbe successo se... qualcosa fosse andato in modo diverso. Pronta a vivere le infinite varianti dei momenti importanti della sua vita, per Adelaide l'estate dei diciassette anni si trasforma in un mazzo di carte tra cui pescare ogni volta che lo desidera. Durante quell'estate, tutto può accadere, è Adelaide a decidere quale mossa fare. Può innamorarsi decine di volte, o chiudersi in se stessa, prigioniera del segreto che dilania la sua famiglia. Oppure può cambiare idea sull'amore e scoprire che solo ritrovarsi nell'altro la completa. Adelaide potrà compiere qualunque scelta, ma più di ogni cosa dovrà trovare la forza di scegliere la strada giusta per ritornare a galla.


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Buon pomeriggio lettori,


Oggi vi parlo del libro per ragazzi di E.Lockhart “Forse ci ritroveremo” dove il lettore vivrà in diversi modi possibili l'evolversi dell’estate della protagonista. Dove numerose scene verranno ripetute ma con dettagli e azioni differenti, in tutti i modi alternativi, come se stessimo vivendo in più mondi paralleli.


Ed è proprio questa la particolarità di questo libro. 

La possibilità di scegliere le diverse “possibilità” che la giovane Adelaide si ritrova a vivere. Trascorreremo insieme a lei l’estate che passerà nel campus della scuola facendo da dog-sitter ai cani degli insegnanti in ferie, recuperando gli esami che non ha superato nell'arco dell’anno scolastico e superando la rottura con il suo fidanzato che l’ha lasciata perché non era pronto a passare un’estate insieme a lei. In questa estate Adelaide incontrerà anche un ragazzo che ha già incontrato due anni prima ad una festa e sarà morsa da uno dei cani che porta a passeggio. Dovrà inoltre fare i conti con la sua famiglia, o meglio, suo fratello che a causa della sua tossicodipendenza ha scombussolato la famiglia lasciandola spesso ansiosa e con il rimorso di poter fare di più.


 Per ogni decisione che Adelaide prenderà ci sarà una o più visione possibile. Il lettore si trova a rivivere con lei quello che è successo. Quello che potrebbe accadere. Quello che non accadrà.


La realtà si confonderà con le innumerevoli possibilità che sarebbero potute succedere lasciando il lettore, a fine lettura leggermente stordito.


Io personalmente non ho adorato questo modo di narrare questa storia. Mi ha lasciata inizialmente perplessa e per quanto sia interessante come visione, quella dei mondi possibili e delle possibilità parallele, lo vedrei meglio come rappresentazione cinematografica che come libro. 


Nonostante questo la storia mi è piaciuta. 

Tratta temi importanti come l’aiuto di un familiare che sta vivendo un periodo difficile, in questo caso il fratello di Adelaide, Toby. Questo momento difficile si ripercuote su tutta la famiglia, cambiando la quotidianità a cui tutti erano abituati e cambiando le persone. Facendole maturare e crescere.

In questo caso vediamo come Adelaide, sorella maggiore, si senta in colpa e fortemente delusa dal il fratello. Quello che da piccolo adorava e che ora è l’ombra di se stesso, rinchiuso in un silenzio ostinato. Vedremo come lo trova diverso, come il loro rapporto è mutato ed evoluto prima, durante e dopo la dipendenza e riabilitazione di Toby. 

Vedremo come il loro rapporto evolverà attraverso le diverse possibilità.


Un altro tema importante è quello del primo amore. Adelaide ha vissuto varie possibilità del suo primo amore. In ognuna ha imparato qualcosa, maturando e diventando adulta attraverso le scelte che ha intrapreso. Perché anche da uno sbaglio si impara sempre qualcosa!


La figura di Jack è quella che mi ha incuriosito di più sin da subito.


Jack è il ragazzo che Adelaide conosce anni prima ad una festa e che incontra di nuovo nel parco per cani ad inizio estate.

E’ un ragazzo educato ma riservato. Gli piace comporre delle poesie per definire le persone o le situazioni. A tratti è schivo e non rivela mai nulla di sè e della sua vita. Questo attrae Adelaide ancora di più e passeranno insieme un pò di tempo che però non porterà da nessuna parte. 


Attraverso queste “possibilità” di vita Adelaide matura, cresce e capisce cosa vuole dalla sua vita. Attraverso le nostre decisioni infatti definiamo chi siamo e chi vorremmo essere. Cosa vogliamo fare da grandi e come vogliamo farci vedere dal prossimo.


Un libro che parla di rinascita e di perdono. Di presa di coscienza e di decisioni importanti. Tutto attraverso gli occhi della protagonista e le sue innumerevoli possibilità.

Avendo una struttura particolare, non proprio scorrevole per via dei diversi mondi possibili, non consiglio la lettura a tutti, ma se si vuole intraprendere questa lettura, sono sicura che non ve ne pentirete. Come ogni libro, anche questo ha qualcosa da insegnare. 


Ringrazio la casa editrice per la copia in omaggio💙


❓E voi.. 

Ci pensate mai a come sarebbe oggi la vostra vita se avreste intrapreso quella o quell’altra scelta? Avete dei rimpianti?

Vi leggo volentieri nei commenti💕


"Mr. Zuppa Campbell, il pettirosso e la bambina" - Fannie Flagg - Recensione lettura extra

    Hey Readers!!

Qui verrà recensita la lettura extra del mese di Settembre!



Titolo: Mr. Zuppa Campbell, Il pettirosso
e la bambina
Autore: Fannie Flagg
Editore: Bur Biblioteca Univ.
Rizzoli
Genere: Narrativa contemporanea




Vi chiediamo di scrivere nel commento il nome che usate su facebook e la squadra di appartenenza per potervi assegnare il relativo bonus.


Con lo stesso stile di Pomodori verdi fritti, Fannie Flagg regala ai suoi milioni di lettori un'altra storia di amore e speranza. L'inverno è alle porte e a Lost River, un piccolo paese nel profondo sud dell'Alabama, arriva l'anziano Mr. Campbell (orfano dalla nascita, trovato in una culla accanto a una lattina della famosa zuppa) per fuggire dal freddo di Chicago. Subito lo attende una brutta sorpresa: l'albergo dove deve alloggiare è bruciato. Al suo posto però ad accoglierlo c'è la casa di una stravagante signora. Le attenzioni degli abitanti di Lost River lo fanno sentire per la prima volta parte di una comunità, e quando Mr. Campbell conosce Patsy, una bambina timida con una gamba malata di cui nessuno si è mai occupato, viene conquistato dalla sua dolcezza e sente che quella è la sua famiglia.


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Buongiorno cari lettori,


Oggi inizio la mia recensione di “Mr Zuppa Campbell, il pettirosso e la bambina” di Fannie Flagg con questa frase:


“Non è incredibile come un uccellino così piccolo sia riuscito a cambiare così tante vite?”


Perché proprio questo uccellino sarà il fulcro di tutta la storia. Ma partiamo dal principio!


Il signor Oswald Campbell, un uomo di 52 anni chiamato così perché da piccolo è stato abbandonato in una cesta con un barattolo di zuppa da cui prese il nome, va come ogni anno a fare una visita di controllo. Purtroppo però il dottore gli da una brutta notizia. Non gli resta molto da vivere, i suoi polmoni sono al collasso e per questo gli consiglia di andare in un posto dove l’aria è più pulita e l’inverno non così rigido come a Chicago.


E’ così che il Signor Campbell segue il consiglio del medico e si trasferisce a Lost River, un paesino rurale del sud dell’Alabama abitato da poche anime dove il caro Oswald scopre cosa vuol dire far parte di una comunità. Scopre il potere dell’amore e di essere amato ma non solo, riesce ad esternare quella passione che aveva accantonato per paura di non essere all’altezza. Metterà da parte il suo cinismo e la solitudine che da sempre l’hanno accompagnato nella vita e si lascerà abbracciare da questa comunità allegra e altruista.


Il Signor Oswald si attaccherà ad una bambina, Patsy, che come lui non ha avuto una vita facile sin dalla nascita. Patsy dopo essere stata abbandonata un’altra volta, viene accolta in casa da una signora del paese, Francis, che insieme a tutto il paese decide di sottoporre la piccola all’intervento che tanto le serve per poter vivere bene.


E qui entra in gioco l’uccellino. 

Jack è un cardinale che, a causa di un incidente causato da due ragazzini, ha perso l’uso dell’ala e non può volare e vivere in libertà. Roy, il proprietario del market del paese, l’ha salvato e preso con sé. Tutti in paese vogliono bene a quell’uccellino che è diventata la mascotte di tutti. 


Patsy si attaccherà tantissimo al piccolo Jack, diventando il suo migliore amico e confidente. 

E sarà la sua ancora per i difficili interventi a cui si deve sottoporre. 


Lost River viene descritto dall’autrice come un paesino magico. Le descrizioni dettagliate trasportano il lettore nel letto del grande fiume ad ammirare con Oswald e gli altri abitanti i magnifici paesaggi verdeggianti che lo ricoprono.


Tutti i personaggi vengono descritti minuziosamente, la loro vita, cosa hanno fatto e cosa fanno nel paese. Tutti aiutano tutti in un’atmosfera di solidarietà e c’è nell’aria quasi un profumo magico che ti spinge a trasferirsi a Lost River e non andar più via.


Ho già letto anni fa un libro di questa autrice, Pomodori verdi fritti. Con quella storia l’autrice mi ha fatto amare la sua penna, ma con questa mi ha scaldato il cuore. Sicuramente leggerò qualche altra sua opera e sò già che non ne rimarrò delusa.


Una storia di difficoltà che si risolvono con l’amore e l’aiuto di amici che ci vogliono bene, perchè ci vuole davvero poco per stare bene se si ha intorno qualcuno che ci ama.

Una storia con un finale magico, forse troppo per essere vero, ma è pur sempre bello poter sognare no?


Vi consiglio se non l’avete ancora fatto di leggere qualcosa di Fannie Flagg e se vi serve una storia con un pizzico di magia, bè, questo libro fa al caso vostro!🌟


❓E ora vi chiedo..

Avete o avete avuto un animale domestico a cui siete affezionati? 

Vi piacciono le storie con un pizzico di magia?

Vi leggo volentieri nei commenti💕



martedì 31 agosto 2021

Tracce Settembre - Challenge Libropoly 2021

 Bentornati a Libropoly, la metropoli del Libro!

E anche Settembre è arrivato e con lui le ferie sono terminate.

La campanella ritorna a squillare, si torna a scuola o al lavoro chini sulle scrivanie ma sempre con un libro in borsa a farci compagnia!


La corsa sul tabellone di Libropoly è sempre più agguerrita!!!! Avete incontrato intoppi nel vostro giro? Sono stati clementi i dadi con voi? 

Ma bando alle ciance passiamo alle cose serie, i punteggi:


- #stivalevagabondo 145 punti

- #cappelloallariscossa 144 punti

 

  • La squadra #stivalevagabondo è in vantaggio con otto su dodici titoli nascosti indovinati! Complimenti a tutte ragazze per l'impegno!!
  • La squadra che ha totalizzato più punteggio personale questo mese è :

#stivalevagabondo

Mentre al secondo posto abbiamo la squadra

#cappellovagabondo


Ricordiamo per chi ancora non si è iscritto al nostro blog così aiutandoci e supportandoci di farlo, a noi fa piacere 


Qui trovate le regole generali e del tabellone ▶️  https://le-sorelle-dinchiostro.blogspot.com/2020/12/regolamento-challenge-libropoly-2021.html 


_ Queste tracce, se lette entrambe, vi permetteranno di tirare i dadi e così muovervi sul tabellone.


🟡 TRACCIA AUTORE

_ In questa traccia dovrete leggere un libro in cui l’autore ..

  • ... ha scritto un libro ambientato in un epoca differente da quella che ha vissuto/vive



🟠 TRACCIA GIOCOLIERE

_ In questa traccia vi daremo delle parole. Una o più di una dovrà essere presente nella vostra lettura:

  • nella trama  

  • nel titolo 

  • nella copertina


Foglio di carta - Scuola - Grembiule - Blu


✴️ Lettura extra di Settembre





Mr. Zuppa Campbell, il pettirosso e la bambina - Fannie Flagg





_ Questa traccia se letta vi permetterà di aggiungere punti extra al lancio dei dadi.


Vi auguriamo buona sorte con i dadi e buone letture!!!




lunedì 30 agosto 2021

Recensione "Estella: Storia di una principessa e di un suonatore di accordìon" - Massimo Piccolo

 




Titolo: Estelle

Autore: Massimo Piccolo

Editore: Cuzzolin

Genere: Fantascienza








La principessa e futura regina Estelle, figlia del re Gustav IV e Alessaija, sembra aver ereditato dalla madre non solo la straordinaria grazia e bellezza, ma anche una terribile e, forse letale, avversione alla luce del sole. Vinto dalla paura, per l’amore incondizionato che prova per lei, il Re padre trasforma il castello, e l’immenso giardino, in un posto dove il sole non potrà affacciarsi in nessun modo, e, se la figlia sarà costretta a vivere tutta la vita esclusa dal mondo, farà in modo che tutto il mondo possa passare nel suo castello per allietare le continue feste organizzate per la sua bambina. E tutto sembra procedere secondo i suoi piani, fino a quando al castello, in occasione della giostra indetta per dare uno sposo alla sua unica figlia, non capiteranno il principe Ileardo di Hardangerfjord e Juan, un suonatore di accordìon.

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Buon pomeriggio lettori,


Vi piacciono le fiabe? Perchè oggi vi presento un libro che a primo impatto può sembrare una di quelle fiabe che si leggono ai bambini per la buonanotte, c’è una principessa, c’è il suo grande e immenso castello e c’è un ballo per cercare il principe sposo.. cosa la differenzia dalle classiche fiabe allora? 

Be andiamo a scoprirlo!


Estella è la principessa protagonista di questo piccolo libro scritto da Massimo Piccolo.

Come la madre, anche lei ha una rara malattia che non le permette di esporsi al sole. Il Re Gustav IV, avendo già perso precocemente la moglie per questo ingiusto male, decide di far trasformare il castello, e l’immenso giardino, in un posto dove i raggi del sole non possano recare danno alla sua bambina, costringendo però a vivere per sempre all’interno delle mura protette del castello.


Il Re padre per allietare la reclusione forzata di Estella, organizza innumerevoli feste facendo passare tutte le migliori attrazioni del mondo nel castello.


Estella è felice, ha sempre vissuto così e non si da pena se non può uscire dal castello fino a quando, in una festa indetta per scegliere il suo sposo, non incontra il principe Ileardo di  Hardangerfjord e Juan, un suonatore di accordìon.


Cosa succederà? 

Riuscità la principessa e il suo sposo a vivere per sempre felice e contenta come ogni favola che si rispetti? Che ruolo avrà il povero suonatore?

Non vi resta che leggerlo per scoprirlo!


Ho apprezzato davvero tanto la lettura di questo libro letto in un solo pomeriggio. La scrittura dell’autore, accurata ma leggera, ti cattura all’interno della storia.


Attraverso questa favola dark, l’autore tratta dei temi fondamentali come la famiglia, la crescita di una figlia con una malattia, il desiderio di proteggerla sopra ogni cosa anche andando a togliere la libertà di pensiero e movimento, le incomprensioni che nascono e la difficoltà di prendere le giuste decisioni. 


Ogni personaggio nel corso della storia ci insegnerà qualcosa e l’epilogo, triste e inaspettato, fa riflettere.


Le descrizioni minuziose e particolareggiate mi hanno subito fatto entrare in sintonia con il mondo creato dall’autore trasportandomi in un mondo incantato proprio delle fiabe.


Ho notato un contrasto di narrazione tra la prima e la seconda parte della storia. Infatti se nella prima parte l’autore ci narra la storia con dolcezza e delicatezza nella seconda la tristezza della principessa ne fa da contrasto rendendoci reale la sua sofferenza e la sua voglia di evasione.


In un mondo dove fantasia e realtà si fondono, con una scrittura leggera e fiabesca non posso che consigliare questo libriccino agli amanti delle fiabe, ma non solo. 

Lo consiglio a tutti quelli che vogliono immergersi in un mondo fantastico ma non troppo diverso dal nostro. Dove i sentimenti per la famiglia fanno da protagonisti ma ancor di più la voglia di libertà!

Consigliato!!

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