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martedì 12 ottobre 2021

Recensione "Franco Spirito" - Marco Ferreri

 





Titolo: Franco Spirito

Autore: Marco Ferreri

Editore: Aletti Editore

Genere: Narrativa







In quale luogo interiore dimora l'identità degli esseri umani? È ciò che si domanda il giovanissimo aspirante scrittore Franco Spirito quando realizza che il primo tentativo di esprimere e sostenere la sua essenza attraverso la scrittura si risolve in un fallimento. Calandosi prima nei panni del freddo King, poi in quelli dell'instabile Luca Giovine, rifiuta ogni verità predeterminata e si getta nell'autoanalisi delle sue forti passioni. Il labirintico sentiero di crescita viene flebilmente scandito dal lume di alcune lettere rivolte alle persone verso cui si sente intimamente legato nel corso degli anni, finché un assurdo innamoramento lo porta a sfidare aspettative disattese, rinunce, reazioni, sensi di colpa, solitudine, abbandono, rabbia, paura e tormento che dimorano in lui, al fine di ritrovare la capacità di percepire se stesso, la sua verità, l'amore, l'umanità e l'Universo senza il filtro degli attaccamenti emotivi e razionali delle due maschere.

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Buongiorno lettori,

Oggi vi porto la recensione di un libro diverso, non tanto per la sua forma quanto per il suo contenuto. Il libro di Marco Ferreri “Franco Spirito” ci farà fare un viaggio introspettivo alla scoperta della vera essenza, non senza difficoltà o impedimenti esterni o culturali.


Franco Spirito è il personaggio principale di questo libro. Attraverso lunghi monologhi interiori alternati a lunghe lettere spedite alle persone che più sono state importanti ed intime per lui, conosciamo la sua storia, i suoi difetti e le sue grandi paure ma anche la sua evoluzione e la sua crescita personale. 


La particolarità di questo libro sta nel fatto che noi lettori veniamo a conoscenza del vero nome del personaggio principale solo alla fine.

Infatti inizialmente il protagonista si firma con diversi pseudonimi a seconda del periodo che sta passando e del livello di coscienza che ha raggiunto.


Il protagonista si è messo in testa, da giovanissimo, di dover scrivere un libro di successo. Questa sua convinzione lo porta al fallimento perché, nonostante sia un accanito lettore e amante del fantasy, il suo libro era un collage di libri già letti e avventure già scritte da altri, costringendolo a fare un passo indietro e rinunciare alla sua vita da scrittore famoso.


Per questa sua passione è stato soprannominato King. 

King è freddo e cinico e dopo aver fallito con la scrittura del romanzo tanto agognato, passa un periodo di critica verso tutto e tutti.


Attraverso le storie amorose, più o meno, e le relative lettere che scrive alle relative ragazze, veniamo a conoscenza del problema principale del personaggio.

Il suo lato critico, l’attaccamento all’amore, il suo affidarsi ad altre persone è utilizzato come antidoto per sorpassare l’abbandono del padre da bambino.


Questo meccanismo però si rompe quando incontra Amelie e per il suo incontro e adesione al buddhismo Nichiren.


Da qui attraversa due fasi di evoluzione arrivando infine ad essere Franco Spirito. 

Utilizzerà i punti fondamentali dei due livelli precedenti, King e Luca, facendo tesoro del loro vissuto e utilizzando le loro sconfitte e le loro paure per rafforzare il suo essere presente.


E’ stata una lettura difficile, devo ammetterlo, che mi ha impegnata mentalmente per tutta la lettura. Ho faticato a leggere il libro nonostante abbia poco più di centocinquanta pagine perché è carico di elementi filosofici con varie interpretazioni dell’autore, utili per delle riflessioni personali, ma che rendono il libro poco scorrevole - questa non è una critica ovviamente, è un dato soggettivo!


Leggendo il testo ho avuto l’impressione di leggere una sorta di autobiografia dell’autore. Molte parti infatti mi hanno dato questa sensazione e la giovane età dell’autore e personaggio me lo fa credere. Ho avuto anche la sensazione che questo libro inizialmente sia stato il blocco di pensieri dell’autore scritto come terapia. Riflessioni scaturite dal suo vissuto, scritti per esorcizzare il momento e interiorizzare gli avvenimenti.


Ho apprezzato maggiormente la seconda parte del libro, dove il personaggio ha già fatto un passo evolutivo sulla sua persona. L’avvicinamento alla religione buddhista l’ha aiutato molto in questo, facendolo arrivare all’illuminazione di alcuni concetti essenziali per la sua vita che prima non comprendeva.


Come ho detto prima, non è un libro semplice e quindi non lo consiglio a tutti. Chi intraprende questa lettura deve essere cosciente degli argomenti che tratta, dell’evoluzione che il personaggio deve intraprendere e del tempo che vi mette per raggiungerlo.

Una storia intensa di riflessioni di vita con un’evoluzione personale ed emotiva che, se leggerete, vi darà punti di riflessione!


Voglio ringraziare l'autore che mi ha gentilmente spedito una copia del suo libro💙


❓Vi ho incuriosito?

Leggete libri che trattano questo argomento?

Avete mai sentito parlare del Buddhismo Nichiren?

Vi leggo volentieri nei commenti💕


giovedì 7 ottobre 2021

Recensione "La Nona Casa" - Leigh Bardugo

 





Titolo: La nona casa

Autore: Leigh Bardugo

Editore: Mondadori

Genere: Fantasy, Dark fantasy

Serie: Volume 1









Galaxy "Alex" Stern è la matricola più atipica di tutta Yale. Cresciuta nei sobborghi di Los Angeles con una madre hippie, abbandona molto presto la scuola e, giovanissima, entra in un mondo fatto di fidanzati loschi e spacciatori, lavoretti senza futuro e di molto, molto peggio. A soli vent'anni, è l'unica superstite di un orribile e irrisolto omicidio multiplo. Ma è a questo punto che accade l'impensabile. Ancora costretta in un letto d'ospedale, le viene offerta una seconda possibilità: una borsa di studio a copertura totale per frequentare una delle università più prestigiose del mondo. Dov'è l'inganno? E perché proprio lei? Ancora alla ricerca di risposte, Alex arriva a New Haven con un compito ben preciso affidatole dai suoi misteriosi benefattori: monitorare le attività occulte delle società segrete che gravitano intorno a Yale. Le famose otto "tombe" senza finestre sono i luoghi dove si ritrovano ricchi e potenti, dai politici di alto rango ai grandi di Wall Street. E le loro attività occulte sono più sinistre e fuori dal comune di quanto qualunque mente, anche la più paranoica, possa immaginare. Fanno danni utilizzando la magia proibita. Resuscitano i morti. E, a volte, prendono di mira i vivi.


  
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Buongiorno lettori,


Oggi vi porto sul blog una lettura che avevo da tantissimo in lista di lettura e che ancora non avevo avuto modo di iniziare.

Sto parlando di La nona casa di Leigh Bardugo, un avvincente fantasy dalle tinte Dark dove la nostra tostissima protagonista Alex dovrà continuare a fare ciò che ha fatto da che è nata: sopravvivere.

Fantasmi, riti occulti e magia proibita si mescolano nelle strade di New Haven celando oscuri segreti.


La protagonista di questo libro è Galaxy Stern meglio conosciuta come Alex. E’ una ragazza atipica, e non perchè è povera e le è stata offerta una borsa di studio completa per frequentare la prestigiosa Yale, e nemmeno perchè è l’unica sopravvissuta ad un omicidio multiplo ancora irrisolto dove è morto il suo fidanzato e la sua amica a Los Angeles. 

Assolutamente no, anche se questo un pò, alla fine conta.


MAAAA


E’ perchè vede i Grigi. 

O meglio conosciuti come fantasmi, normalmente intrappolati dietro Il Velo, ma se hanno qualche conto in sospeso sulla Terra, eccoli qui che gironzolano in giro. 

Lei li vede da sempre e ha imparato, a sue spese, a convivere con questa particolare percezione, anche passando per pazza!


Ma, vi starete chiedendo, perchè proprio a lei è stata offerta questa borsa di studio tra tutte le matricole di Yale. 

D’altronde i candidati per ricoprire il suo ruolo non mancavano. 

E un altro modo per vedere i Grigi c’è ovvero con una pozione il “Proiettile di Hiram”, non propriamente buona e salutare e potenzialmente mortale ad ogni bevuta, ma comunque utile al suo scopo.

Beh, il fatto che lei veda i Grigi senza rischiare la vita ogni volta che ingurgita quella pozione è stato determinante per il preside Sandow. 

Il suo dono è speciale per la Società.


Ma cosa dovrà fare Alex? Qual è il suo scopo?

Dovrà supervisionare le attività occulte delle Case che si svolgono a Yale. Guardare che tutto fili liscio e che la magia non sfugga e crei danni.


Ora vediamo nello specifico quali sono queste società e cosa fanno!

Sappiamo che Yale ha diverse società segrete e non. 

Nella New Haven della Bardugo il Velo che separa i vivi dai morti è particolarmente sottile e questo permette alle Case del Velo di attingere a questa energia.

Ogni Casa ha una tomba costruita su un nexus, straordinaria fonte di magia che alimenta i loro rituali. 


La Skull and Bone compie pronosticazioni sull’andamento economico in generale e lo fanno frugando, letteralmente, tra gli organi delle loro victime (scelte con precisione con criteri precisi come l’essere soli e non avere un becco d’un quattrino).


La Book and Snake è specializzata in necromanzia, molto pericolosa perché attinge a molta energia e attira i Grigi e altro dietro il Velo. Per questi rituali ci vogliono maggiori protezioni e Alex dovrà stare molto attenta. Questi riti sono utilizzati per venire a conoscenza di informazioni di varia natura da morti o spiriti.


La Scroll and Key apre dei portali che utilizzano per viaggiare da un posto all’altro o per far sembrare una stanza più grande (avete presente la tenda dei Weasley? Ecco, una magia simile!)


Nella Wolf's Head sono specializzati in teriantropia, ovvero le trasformazioni fisiche in animali con la particolarità di conservare la coscienza intatta. Quindi questa società è utile per spionaggio industriale ecc.


La Manuscript invece è specializzata nell’alterazione della coscienza, nella persuasione, compulsione e magia degli specchi. E’ forse la magia più pericolosa in quanto induce le persone ad obbedire a qualsiasi ordine senza porsi domande nè potersi fermare. Hanno la possibilità di incantare qualsiasi oggetto rendeno totale il rischio di incappare in una loro magia.


Nella Berzelius, che in questo primo libro non compare quasi mai, sono amanti della tecnologia e della scienza.


La specialità dell’ Aurelian è la logomanzia quindi possono creare contratti indissolubili, giuramenti vincolanti e altre magie che includono il vincolo della parola sigillando il tutto con un patto di sangue. Per questo la supervisione qui è massima e Alex dovrà stare attenta a tenere a bada i Grigi attirati dal sangue utilizzato per i loro rituali. Non hanno una tomba ma per i loro riti utilizzano degli ambienti controllati. Nel corso del libro vediamo il loro rituale svolto nella Beinecke Library.


La St Elmo controlla la magia degli elementi. E’ in grado di scatenare tempeste, siccità o abbondanti nevicate che possono influire economicamente a una data società o ente. Se pensate che il freddo fa aumentare le bollette e l’utilizzo di camini o stufa è un potere molto utile per guadagnare. Anche loro sono sprovvisti di una tomba perchè ne sono stati privati dall’università per un contratto non vincolato.


Tutte queste società, Le Case del Velo, sono controllate e supervisionate da La nona Casa, ovvero la Lethe che non ha una vera magia propria ma utilizza la magia e gli artefatti donati delle otto Case. 


La Lethe è composta da un consiglio di ex-alumni, presieduto dal preside Sandow e quattro persone che lavorano sul campo tra cui Alex.


Alex è l’ultima arrivata nella scala gerarchica. E’ la nuova discepola che verrà iniziata e istruita ai misteri de La nona Casa e viene chiamata con il nome di Dante.


Darlington ricopre il ruolo di Virgilio che accompagna e addestra Dante nella supervisione dei rituali e sulla storia della Lethe.


L'Oculus, la signorina Dawes, si occupa di rifornire le scorte di erbe e polveri, cura le eventuali ferite e generalmente provvede ad ogni bisogno del Dante e Virgilio.


Il Centurione è il ruolo ricoperto dal detective Tuner che si occupa di passare le informazioni alla Lethe senza porre troppe domande e, eventualmente, insabbiare qualche notizia.


La Lethe ha diverse case schermate, luoghi in cui la magia delle altre Case e i Grigi non disturbano i loro abitanti per poter trascorrere qualche ora in tranquillità.


Alex, come ho accennato all’inizio, ha ottenuto - in cambio di un lavoretto extra per nulla pericoloso 😅- una borsa di studio per frequentare Yale e la vedremo, anche se raramente, occupata nello studio o nell’andare a lezione. 

Frequentando l’università ha un dormitorio nel Campus che divide con tre ragazze di cui facciamo la conoscenza e che, nonostante Alex sia sempre fuori e per non destare sospetti dica una marea di bugie riguardo l’aiuto di zie appiccicose, le compagne la aiutano con gli esami e le vogliono bene.


Ho accennato anche al fatto che Alex è sopravvissuta, abbastanza indenne, ad un multiplo omicidio che vedeva coinvolti i suoi amici e coinquilini quando abitava a Los Angeles.


Per parlare di questo dobbiamo però fare un passo indietro e dire perché Alex scappa via di casa e finisce a spacciare e consumare droga con il suo fidanzato e amici.


Abbiamo detto che Alex ha “un dono”.

Quello di vedere i fantasmi. Un dono che ha da sempre e che, come potrete immaginare non è semplice da gestire. Il fatto che una persona vede e parla con gente che gli altri non vedono può, a lungo andare, farla passare per pazza, emarginandola e deridendola.


Questo è ciò che è successo ad Alex, con l’aggiunta di qualche episodio un pò inquietante, che l’ha resa la strana della scuola e che all’età di quindici anni l’ha costretta a far uso di droghe leggere per annebbiare i sensi. Questo ha fatto soffrire la madre e l’ha costretta a scappare di casa decidendo di andare a vivere con gente che non si preoccupava dei suoi comportamenti essendo sempre fuori di testa.


Ma vi starete domandando cosa centra con l’omicidio?

Magari state pensando a qualche guerra tra bande per la droga. O a qualche rapina finita male. 

Be, lascio a voi l’onore di scoprirlo attraverso la lettura. 

Posso solo dirvi che il dono di Alex è implicato!


Un personaggio che, all’interno della storia mi ha incuriosito e che purtroppo vediamo poco è Darlington. Infatti sparirà inspiegabilmente.. e solo alla fine del libro veniamo a conoscenza della verità.


A proposito di verità, mi è piaciuto molto l’intreccio che la Bardugo ha creato nel suo libro anche se qualche buco di trama mi ha lasciata un pò pensierosa e con più dubbi del previsto. Si, è vero che questo è il primo libro di una saga ma certi collegamenti, ad ora, non hanno connessione - o forse ne hanno troppe!!!! - e posso soltanto fare delle congetture - e ne ho parecchie a riguardo!


Un’altra cosa che, inizialmente, mi ha destabilizzato e rallentato la lettura, è la quantità di informazioni che nella prima parte del romanzo l’autrice dà ai suoi lettori creando un po di confusione e sovraccarico di dati non facendo al contempo succedere niente di importante per la narrazione annoiando e appesantendo la storia.

Questo “probemino” fortunatamente viene sostituito nella seconda parte da una più chiara visione della storia, mettendomi finalmente tanta curiosità e voglia di proseguire con la lettura. 


Alex è una ragazza tosta che pur di scoprire la verità mette la sua vita in pericolo.

Un elemento che mi è piaciuto in questo libro è il collegamento tra Alex e il Grigio, che la aiuterà e le passerà delle informazioni al di là del Velo, e non solo! 


Il dono di Alex viene solo accennato in questo libro. Ciò che realmente può fare Alex, oltre a vedere e schivare i Grigi, è ancora celato e non vedo l’ora di poter saperne di più!

Mi sono sempre piaciuti i libri con elementi soprannaturali anche se i fantasmi sono quelli utilizzati di meno, per questo sono quelli che preferisco, perchè meno esplorati!


Non avendo letto ancora niente della Bardugo - Si questo è il mio primo libro dell’autrice - il suo stile narrativo anche se inizialmente lento, mi ha stregata. I dettagli nel descrivere i luoghi e la minuzia di alcune descrizioni mi ha permesso di fare un viaggio e passeggiare nelle strade di New Haven stando seduta comodamente sul divano di casa. Oltre a mettermi i brividi in certe scene, ovvio, ringraziando di essere effettivamente a casa! 

Anche i personaggi sono ben caratterizzati, svelando la loro natura piano piano nel corso della narrazione.


Un libro che ha riscosso parecchi pareri contrastanti ma che a me, tutto sommato è piaciuto, quindi vi consiglio! Se amate il dark fantasy e le storie ambientate nei college, ricche di misteri, magia ed elementi soprannaturali, non potete non leggerlo!

Ideale soprattutto in questo periodo autunnale! 


❓E voi.. Lo avete letto?

Vi piacciono i libri dalle tinte forti e presenze soprannaturali?

Che elemento soprannaturale preferite?

Vi leggo volentieri nei commenti💕






sabato 2 ottobre 2021

"Piccole donne" - Louise May Alcott - Recensione lettura extra

 Hey Readers!!

Qui verrà recensita la lettura extra del mese di Ottobre!




Titolo: Piccole donne
Autore: Louisa May Alcott
Editore: RBA 
Genere: Classico








Vi chiediamo di scrivere nel commento il nome che usate su facebook e la squadra di appartenenza per potervi assegnare il relativo bonus.




"Piccole donne" è la storia delle sorelle March, così diverse eppure complementari tra loro: Meg, la maggiore, è la più mite e responsabile; Jo, ribelle e creativa, ha il dono della scrittura; Beth, dolce e delicata, suona il pianoforte con grande talento; Amy, frizzante e vanitosa, è la piccola di casa e sogna di diventare un’artista. Seguendo il succedersi delle stagioni, vediamo le quattro sorelle crescere e farsi donne prendendo parte ad alcuni degli eventi più significativi delle loro vite: quando, il giorno di Natale, rinunciano alla propria colazione per donarla ai bambini più poveri; quando Meg e Jo vengono invitate al ballo di Capodanno della signora Gardiner; quando stringono amicizia con il giovane Laurie e con il suo generosissimo nonno; quando si sostengono a vicenda nei momenti difficili, uscendone più forti e più unite di prima. Fin dalla sua pubblicazione nel 1868, "Piccole donne" è stato uno straordinario successo: considerato uno dei capolavori assoluti della letteratura per ragazzi, è un romanzo senza tempo che oggi, a distanza di oltre centocinquant’anni, ha ancora molto da dirci.


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Buona sera lettori, 

Oggi sono qui a parlarvi di un grande classico di formazione che credo la maggior parte di voi abbia letto in adolescenza ma che io ancora non avevo recuperato.


Purtroppo sono tanti i libri che da adolescente non ho letto per far posto ai fantasy che invece mi incuriosivano di più e così mi sono ripromessa di recuperarli se non tutti, la maggior parte!

Per questo oggi vi parlo del romanzo di Louisa May Alcott, Piccole donne.


Come si può intuire anche dal titolo, la storia è incentrato su delle protagoniste donne, in particolare sulle quattro ragazze March.

Conosciamo subito le donne della famiglia March intorno al camino in attesa del rientro a casa della madre. Il padre è partito per la guerra e nonostante non siano felici per questo e sentano la sua mancanza, tutti cercano di risollevarsi il morale e non pensare a questo allontanamento.


Le quattro ragazze sono: 

Margaret, detta Meg, la più grande, ha sedici anni e una passione per la moda e i bei vestiti. E' la più seria delle quattro sorelle e la più ligia al dovere.

Josephine, detta Jo, è il maschiaccio del gruppo. Ha quindici anni e una passione per la scrittura che coltiva con amore e dedizione.

Elizabeth, detta Beth, ha tredici anni e la passione per la musica, suona divinamente il pianoforte ma è anche molto timida, tant'è che non va a scuola ma studia a casa.

Amy è la piccola di casa, con i suoi dodici anni è la più vanitosa di tutte le sorelle March. E’ brava nel disegno e nella pittura ma è parecchio capricciosa.


In “Piccole donne” vivremo un anno con le quattro ragazze e la loro vita quotidiana, conoscendole ogni giorno di più, imparando i loro difetti e i loro pregi, vivendo le loro paure e le loro gioie. 


Infatti la loro vita è fatta di una quotidianità semplice. Le giornate trascorrono tra impegni lavorativi e familiari che occupano la loro giornata ma sempre accompagnate dall’amore dolce che le unisce.


Ma anche loro hanno i loro bisogni e le loro necessità.

Vedremo come un paio di guanti nuovi o un vestito strappato cambino l’esito di una serata in società, o di come un’amicizia nata tra vicini possa migliorare la vita di entrambe le famiglie, creando un forte legame.


Vi ho presentato sopra ogni ragazza con le proprie qualità e passioni. 

Questo perché per loro le passioni sono molto importanti e avranno un posto importante nella storia. Ad esempio la nostra cara Jo, amante dei libri e della scrittura grazie alla sua passione riesce a pubblicare alcuni suoi racconti in un quotidiano. 

O la piccola Amy, che regala i suoi bellissimi disegni e ritratti a familiari e amici.


Le caratterizzazioni dei personaggi sono accurate infatti l’empatia che l’autrice crea tra personaggi e lettore è unica. Per ogni difficoltà passata dalla famiglia vorremmo poterla aiutare con ogni nostro mezzo possibile e per ogni loro gioia il lettore si trova a saltare in piedi ed esultare, quasi fossero membri della nostra famiglia e stessimo celebrando i loro successi. 


Questo legame che l’autrice è riuscita a creare con noi lettori è la parte che più ho preferito del libro, infatti prediligo i libri che creano empatia coi personaggi, facendoli entrare a far parte della mia famiglia letteraria!


La signora March è una figura essenziale nella famiglia. 

Vi ho detto che il padre non è presente nella prima parte del libro, troviamo infatti una famiglia con un impronta matriarcale, dove le decisioni familiari vengono prese principalmente dalla madre. L’insegnamento che da alle sue figlie è fondamentale per la loro crescita. Molte saranno le lezioni di vita che insieme alle quattro ragazze, apprendiamo, soprattutto la conversazione fatta con Jo, dove scopriamo che anche la madre ha bisogna di una guida nella vita, che ha trovato nel padre, che la aiuta quotidianamente a superare le sue paure e difetti.


Un’altra parte che mi è piaciuta molto della storia è il loro gioco del pellegrino. La loro dedizione al voler cambiare e migliorare, all’essere più brave e la crescita che abbiamo visto nelle ragazze mi ha fatto ricordare la mia adolescenza e i buoni propositi che mi impegnavo a raggiungere.


Due parti mi hanno fatto quasi piangere, le più emozionanti e toccanti.

Una è stata la malattia di Beth e del padre, la preoccupazione dell’intera famiglia e la paura di perdere le persone a loro care.

L’altra è la scelta di Jo, nel tagliare i capelli. Lì non ho resistito e una lacrimuccia è scesa per la forza e determinazione della ragazza. 

Infatti è la mia sorella preferita anche se caratterialmente mi ritrovo molto in Meg.

Anche io sono la maggiore di tre fratelli, sono la più seria dei tre e la più ligia al dovere. 


Nel corso della storia incontriamo anche tanti personaggi che accompagneranno le numerose avventure delle ragazze, il più importante è il loro giovane vicino di casa, Theodore Laurence.


Un romanzo di formazione che mi sarebbe piaciuto leggere quando ero adolescente

ma che ho adorato e apprezzato parecchio leggere ora, per numerosi insegnamenti e le infinite riflessioni che questa lettura mi ha dato.

Il ruolo della famiglia, fondamentale in questa storia, è ben descritto e illustrato. 


Consiglio la lettura di questo libro a chi ancora non l’ha letto perché questo è uno di quei libri che va letto una volta nella vita. Continuerò sicuramente la storia leggendo i successivi volumi perchè voglio proseguire le avventure delle sorelle March!

Ho letto questo fantastico libro nell'edizione RBA che adoro!


❓Ora vi chiedo...

Avete letto questo libro?

Qual è il classico che tutti hanno letto e che voi ancora non avete avuto il coraggio di iniziare?

Vi leggo volentieri nei commenti💕


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