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martedì 26 aprile 2022

Recensione "Abbiamo perso tutti" - Pasquale Dente

 




Titolo: Abbiamo perso tutti

Autore: Pasquale Dente

Editore: Independently Published

Genere: narrativa contemporanea








Napoli, Febbraio 2020. La città si prepara all’arrivo della primavera e delle temperature miti, che in questa città hanno il sapore di magia. Tutti vivono la loro vita pensando ai tanti progetti che vorrebbero portare a termine prima della fine dell’anno.

C’è chi pensa alla laurea, chi vorrebbe acquistare un nuovo cellulare per stare ai passi della società e chi, pensa ad avviare l’attività che ha sempre sognato. Fino al giorno in cui… un virus dalla Cina, il Coronavirus non irrompe nella nostra quotidianità, spazzando via non solo i progetti e le abitudini, ma anche la vita. Tutto cambia vertiginosamente lasciando spazio alla paura e alla fragilità. In una Napoli sempre caotica, allegra e spensierata, si inizierà ad assaporare il silenzio ed imparare ad osservarla sotto un altro punto di vista.

Il Racconto si svolge interamente in un classico condominio Napoletano, dove solidarietà, inciuci e accadimenti vari la faranno da padrona.


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Buongiorno lettori,

Eccomi qui a presentarvi questa nuova lettura in collaborazione con Pasquale Dente che ringrazio per la copia del libro. 💙


Come forse ricorderete l’anno scorso vi presentai il primo libro di Pasquale Dietro alla maschera (qui trovate la recensione), oggi vi parlo del suo spin off “Abbiamo perso tutti” che vede come protagonisti i genitori della precedente protagonista, Lucia l’infermiera di Bergamo allo scoppio della pandemia, e gli inquilini del condominio di Napoli dove abitano.


Potrete immaginare che leggere di un argomento attuale come il Coronavirus non è mai semplice e anche questa volta questa lettura mi ha portata indietro con la memoria al primo lockdown, all’isteria di massa per l'approvvigionamento alimentare e l’utilizzo dei dispositivi di protezione personale come mascherine e gel disinfettante per non parlare del terrore di uscire di casa.


L’autore nella prima metà del libro, attraverso brevi capitoli, presenta tutti gli abitanti del condominio con le rispettive famiglie. Chi è in procinto di aprire un’attività ed è alle prese con i conti e il buffet per l'inaugurazione, chi invece si sente “arretrato” e ha bisogno di un cellulare per sentirsi incluso nelle conversazioni da giovani. Chi non riesce a tirare fino a fine mese ma con quel poco cresce i suoi figli con valori di lealtà e correttezza. Chi pensa alla laurea ma non rinuncia alla compagnia dei nonni.


Insomma storie di vita quotidiana con differenti realtà che dopo l’arrivo dei primi contagi vedono la loro città cambiare ed adeguarsi al silenzio straziante di tutte quelle vittime, parenti, vicini o semplici sconosciuti, che li toccano nel profondo.


Una storia scritta in modo semplice e diretto che porta il lettore ad essere coinvolto sin da subito nonostante l'argomento, portandolo a terminare la lettura in pochissimo tempo. 


Alcuni dialoghi arricchiti da parole dialettali arricchiscono il libro rendendolo ancora più vero e coinvolgente.

I personaggi sono tutti ben descritti che quasi sembra di essere noi stessi un inquilino del condominio.


Ma il vero protagonista rimane sempre il virus, che da due anni a questa parte fa parlare di sé e porta i suoi strascichi.


Una lettura vera, fatta di accettazione e riflessioni su cosa questo periodo lascerà dentro di noi. Consiglio la lettura di entrambi i libri dell’autore anche se questo, rispetto al primo, mi è piaciuto maggiormente!


❓Vi ho incuriosito?

Avete mai visitato Napoli?

Che consapevolezza vi ha lasciato, ad oggi, questo periodo particolare della nostra storia?

Vi leggo volentieri nei commenti💕


6 commenti:

  1. Io in questo momento non riuscirei a leggere libri con questo tema. Ne sento parlare tutti i giorni e abbiamo il pensiero fisso. Almeno nella lettura vorrei cambiare argomento. Magari in futuro però potrebbe essere sicuramente una lettura interessante da fare. Grazie per averne parlato.

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  2. Anche io ora avrei difficoltà con questa lettura per la tematica sono sincera. Napoli mi piacerebbe molto vederla

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  3. Purtroppo non riesco ancora a leggere libri su questo argomento. Dovrà passare un po' di tempo. Napoli è una città che vorrei assolutamente visitare

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  4. Non sono stata a Napoli ma la visiterei volentieri. Questa quarantena ha colpito un po' tutti e lascia in me un senso di smarrimento e riflessione sulle priorità della vita

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  5. Vorrei visitarla perché non ci sono mai stata💕

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