Translate

giovedì 4 marzo 2021

Recensione "Storia improbabile di un nerd" - Elia Migliozzi

 





Titolo: Storia improbabile di un nerd

Autore: Elia Migliozzi

Editore: Gruppo Albatros Il Filo

Genere: Narrativa fantasy

Serie: Volume uno







Ryan è un nerd incallito, uno studente svogliato di Medicina e chirurgia e un appassionato di videogiochi. Da ormai molti anni ogni notte sogna sempre la stessa donna, una ragazza triste ma allo stesso tempo speranzosa, il suo nome è Aesdeth. E quando il sogno diviene realtà, la sua vita cambia davvero. Tra angeli e demoni inizia un viaggio avventuroso dove niente è come sembra. Un romanzo visionario e con una gran verve ironica, con l'eterna lotta tra bene e male e la loro inscindibilità, il concetto di personalità che nega la natura di un essere ("Non per forza un demone è cattivo e un angelo buono: è parlando con loro e ascoltandoli che si rivelano veramente per quello che sono"), il salto nel vuoto spinti solo dall'amore.



Ryan è un ragazzo universitario del tutto comune, o meglio, fuori dal comune. E’ un giocatore incallito di videogiochi e passa il tempo che dovrebbe dedicare allo studio leggendo i suoi manga preferiti. Ha un gruppo di amici con cui condivide queste attività ludiche e che lo fanno sopravvivere alla noia mortale che è la vita quotidiana.


Da che ha memoria Ryan però, la notte, sogna una ragazza. Il suo nome è Aesdeth, è triste e sola e lui non l’ha mai vista se non in sogno. Ryan non sà altro della ragazza ma vorrebbe scoprire chi è e perché la sogna da sempre.


Con questo dubbio vive la sua noiosa vita scandita tra lezioni universitarie e giocate con gli amici fino a quando il suo desiderio di scoprire di più sulla ragazza del sogno non viene avverato e vede il suo mondo stravolto e quelli che pensava essere nuovi compagni di università si rivelano essere angeli scesi sulla terra per salvarlo da una maledizione.


Infatti Ryan è stato maledetto da un demone e un gruppo di angeli, tra cui la sua Custode e un Caduto, cercherà di rompere la maledizione per salvarlo. Ma non sarà così semplice!!

La maledizione lanciata dal demone Gunner infatti sarà solo un faro al centro del mare che servirà agli angeli per trovare Ryan. Il vero scopo di tutto è salvare la triste ragazza che Ryan vede ogni notte nei suoi sogni e che gli angeli credono morta da tempo!


Da questo momento per Ryan inizierà un'avventura ai limiti dell’immaginazione. Con l’eterna lotta fra il bene e il male in continuo scontro ormai da millenni per la supremazia del potere diversi sono i personaggi che il nostro protagonista incontra nel corso della storia angeli, demoni, Arconti e Arcidemoni, Oni ma anche Kami, Roh ed Hellenici. Molti sono anche i luoghi che dovrà visitare per trovare una traccia e scoprire dove si trova Aesdeth.


In questo romanzo il principale tema trattato dall’autore è il bene e il male in diverse forme. 

Infatti tramite una storia ben strutturata ci fa interrogare sul vero peso del bene e male. 

Chi dice che un angelo è per forza buono e dalla parte del bene, e ancora, perchè un demone deve essere visto come il male per via del luogo di nascita e della sua famiglia di appartenenza? E’ vero che si può essere considerati buoni anche se si è nati all’inferno? 

Questo quesito e molti altri ci vengono posti nell’arco dell’intera narrazione con vari esempi che smentiscono queste congetture dettate da dei canoni che ci sono stati imposti da millenni.


Un’altro tema che l’autore ha trattato nel suo romanzo è quello del libero arbitrio che noi umani possiamo usare mentre gli angeli non possiedono e per questo privati del potere decisionale della loro vita sono costretti a eseguire gli ordini dati dai piani alti.

L’amicizia e l’amore sono altri due temi importante e vengono trattato dall’autore con molta delicatezza. Infatti l'autore con questa opera ha creato un mondo dove l'amore regna e nessuno si deve sentire inferiore ma accettato per quello che è e per chi ama, senza distinzioni.


I personaggi sono tutti ben caratterizzati e descritti, con alcuni flashback l'autore ci consente di conoscerne meglio alcuni e vedere nel loro passato e venendo a conoscenza di alcune loro decisioni prese nell’arco dei loro millenni capiamo cosa li ha influenzati e plasmati facendoli diventare quelli che sono oggi.


Dettagliate e molto accurate sono le descrizioni dei vari mondi e dei loro abitanti che nell’arco del romanzo vediamo. Il paradiso con il suo ascensore, le numerose nuvole e i vari personaggi che le abitano. Lunalia, il mondo della Kami e dei Roh, con foreste verdeggiante e meravigliose dove gli abitanti, per la maggior parte donne, sono guerriere letali. Analgesia, il mondo dove incontriamo l’oracolo e il suo gatto da compagnia dove il protagonista e i suoi amici dovranno affrontare una prova, o meglio una battle royal, e sconfiggere i nemici per riscattare le informazioni chiave per arrivare ad Aesdeth. Ci riusciranno? 


Il personaggio che più di tutti mi è piaciuto è stato quello della custode di Ryan, Velvet. Ex guerriera del Plotone Di Esecuzione del Paradiso, è una figura femminile forte e piena di fiero orgoglio per il suo fratellino Ace, protettiva e amorevole con Ryan ma cazzuta e letale con i nemici. Mi è piaciuta il suo modo di combattere con la manipolazione del ghiaccio - potere dei demoni -, il suo rapporto con le armi e l’amicizia che ha stretto, nel corso della storia, con alcuni personaggi come Malice.


L’arma utilizzata che più mi è piaciuta dell’intera storia è stata la lama empato-alchemica Jurmurum posseduta dal Caduto Gyl che a seconda del suo stato d’animo modifica il suo colore,  la sua forza e il suo potere.


Mi è piaciuto il modo di scrivere dell’autore, ha saputo mescolare alla perfezione l’ironia alla storia creando dei personaggi spiritosi, pieni di battute e molto cool, come direbbe Ace!!

Nonostante la mole del libro la lettura scorre veloce e la storia non è mai noiosa anzi!

Lo scrittore è riuscito a creare un mondo originale dove l’amore è una cosa vera e l’importante non è da che parte stare ma come starci!


Non ho ben capito chi si cela dietro il narratore che tutto sa ma poco dice! ma essendo il primo volume di una serie spero questo mio dubbio venga presto fugato!! 

Un’altra cosa che spero di scoprire nel prossimo volume è la vera identità di Ryan che viene presentato come semplice umano ma molti dialoghi e riferimenti che ci sono stati dati lo fanno credere qualcosa di superiore!


Vi ho parlato di Aesdeth ma non vi ho detto chi è e perchè è stata creduta morta, perchè un gruppo di angeli la cerca disperatamente e perchè ci sono tanti ostacoli nel trovarla.

Se siete curiosi di sapere tutto questo e tanto altro allora vi consiglio di leggere il romanzo e immergervi in una storia originale e ricca di avventura, non ve ne pentirete!!!


Ringrazio infinitamente Elia per avermi dato la possibilità di leggere il suo romanzo mandandomene una copia.

domenica 28 febbraio 2021

Tracce Marzo - Challenge Libropoly 2021


 Bentornati a Libropoly, la metropoli del Libro.

Proseguiamo con l’avanzata del tabellone di Libropoly, come sta andando? Sono stati clementi i dadi con voi? 

Ma ora passiamo alle cose serie, i punteggi:


  • La squadra #stivalevagabondo è in vantaggio con due titoli nascosti indovinati! Complimenti a tutte ragazze per l'impegno!!
  • La squadra che ha totalizzato più punteggio personale questo mese è :

#stivalevagabondo con 184

Mentre al secondo posto abbiamo la squadra

#cappelloallariscossa con 92


Ricordiamo per chi ancora non si è iscritto al nostro blog così aiutandoci e supportandoci di farlo, a noi fa piacere 



Qui trovate le regole generali e del tabellone ▶️  https://le-sorelle-dinchiostro.blogspot.com/2020/12/regolamento-challenge-libropoly-2021.html 



_ Queste tracce, se lette entrambe, vi permetteranno di tirare i dadi e così muovervi sul tabellone.


🟡 TRACCIA AUTORE

_ In questa traccia dovrete leggere un libro in cui l’autore ..

  • ...é una donna



🟠 TRACCIA GIOCOLIERE

_ In questa traccia vi daremo delle parole. Una o più di una dovrà essere presente nella vostra lettura:

  • nella trama  

  • nel titolo 

  • nella copertina


Giallo - Fiori in copertina - Uscita tra ragazze - Incidente



✴️ Lettura extra di Marzo


Non Superare le dosi consigliate - Costanza Rizzacasa D'Orsogna

_ Questa traccia se letta vi permetterà di aggiungere punti extra al lancio dei dadi.


Vi auguriamo buona sorte con i dadi e buone letture!!!



domenica 21 febbraio 2021

Recensione "Appuntamento in terrazzo" - Felicia Kingsley

 




Titolo: Appuntamento in terrazzo

Autore: Felicia Kingsley

Editore: Newton Compton Editori

Genere: Romanzo rosa

Serie: Autoconclusivo







L’autrice devolverà in beneficenza i proventi derivanti dalla vendita dell’eBook di Appuntamento in terrazzo all’Ospedale Policlinico di Modena.

“Rimanete a casa, rimanete a casa”, si sente urlare dagli altoparlanti delle uniche auto che circolano per le strade deserte di Milano. La vita congelata nel momento del lockdown ha colto tutti impreparati. Ma alcuni di più.

È il caso di Alex che, nel momento in cui il Governo annuncia la quarantena nazionale, si ritrova in isolamento con quella che da poche ore è diventata la sua ex, l’ultima persona con cui vorrebbe condividere l’aria. A distanza di una parete, nell'appartamento accanto al suo, c'è Didi, tornata a casa dei suoi per una breve visita, rimasta ostaggio della sua chiassosa famiglia: una madre complottista dipendente dai social, un padre drogato di lavoro che ha trasformato la casa in un ufficio, una sorella diciottenne aspirante influencer con cui è costretta a dividere la camera e un nonno nostalgico. Per Alex e Didi la situazione è soffocante e, privati dei propri spazi, non resta loro che un posto per trovare un attimo di pace: il terrazzo. Le vite di Alex e Didi s'incrociano in un momento di emergenza e, quello che nasce come un incontro inaspettato, diventa un piacevole appuntamento quotidiano. È possibile che un'amicizia nata in una situazione ai limiti del reale possa trasformarsi in qualcosa di più?



A distanza di un anno dal primo lockdown nazionale ho voluto leggere questa novella che Felicia Kingsley ha scritto a Marzo 2020.

Marzo 2020 per noi italiani ha un solo significato: quarantena nazionale!

Ed è proprio in questo periodo che Felicia ambienta la sua storia, in un condominio di Milano.


Uno dei due protagonisti di quella breve novella è Alex, fotografo che ha girato in lungo e in largo il mondo fotografando spettacoli della natura, che purtroppo poche ore prima dell’edizione straordinaria del telegiornale dove il premier annunciava la zona rossa nazionale e la conseguente chiusura totale dell’italia si è mollato con la sua ragazza storica, con la quale convive. Quindi sarà costretto a passare la quarantena sotto lo stesso tetto di Gaia, ragazza con la fissa di Instagram e dei suoi follower che per vivere pubblicizza frullati dimagranti e barrette energizzanti ma che nella realtà si abbuffa di schifezze.


La seconda protagonista della storia è Didi, ragazza che vive e lavora a Berlino scesa in Italia a trovare la sua famiglia per la festa del diciottesimo della sorella Camilla e costretta a restare in Italia per il periodo di quarantena forzata chiusa in casa forzatamente con una madre che vede complotti da tutte le parti, un padre malato di lavoro che ha trasformato il salotto in ufficio, una sorella adolescente aspirante influencer con problemi di cuore e un nonno nostalgico dei tempi passati. 


Entrambi i due ragazzi si sentono soffocati da questa situazione e si rifugiano nell'unico angolo della casa che sembra essere tranquillo: il balcone, incontrandosi e facendo amicizia. Questo incontro, da prima casuale diventa un appuntamento fisso per i due e tra battute e risate la loro relazione da amichevole passa a farsi più intima e profonda.

Con un corteggiamento d’altri tempi fatto da distanziamento sociale, mascherine e un'ora d’aria in terrazza, in un periodo particolare i due giovani trovano rifugio nell’amore.


Libro carinissimo letto in una notte che mi ha fatto ripercorrere le tappe iniziali della quarantena. Infatti l’autrice esorcizza tutti i primi passi della quarantena, dal tg con l’annuncio della chiusura totale dell’Italia, al rifornimento impazzito nei supermercati di generi di prima necessità passando tra complotti del 5G alle mille autocertificazioni giornaliere. 

Per quanto sia stato un periodo difficile, - e ancora purtroppo non è finito - l’autrice ha saputo intrecciare una storia d’amore in un periodo grigio della nostra epoca facendo sorridere noi lettori. 


“Ora, invece, sembra tutto cristallizzato: la strada vuota, le auto parcheggiate, le serrande abbassate. E, cosa ancora più strana, il cielo limpido, azzurro, senza neanche una nuvola. Che strana ironia, una giornata così bella quando non si può uscire a godersela.”


Oltre alla piacevole storia d’amore, in questa piccola novella ho trovato tutti i valori di rinascita, amicizia, famiglia e amore che, a inizio quarantena tutti ci eravamo preposti di adottare e che invece, ad oggi, pochi sono quelli che hanno realmente imparato qualcosa.

Il valore dei piccoli gesti, una semplice passeggiata in un parco, un abbraccio, una cena di famiglia tutte cose che ci sembravano scontate e abitudinarie ci sono state tolte per forza di causa maggiore e in questo piccolo racconto l’autrice riesce a farle percepire tutte.


“Siamo obbligati a mettere il rapporto intellettuale davanti a tutto. Solo io, tu e le nostre parole.”


Molte le scene che mi sono piaciute ma la più bella è stata quella dove Alex parla con il nonno di Didi del corteggiamento di quest’ultimo con la sua Marisa, corteggiamento d’altri tempi, regole sociali d’altri tempi e amore d’altri tempi. Mi ha ricordato un pò le chiacchierate spensierate con miei nonni, il loro affetto incondizionato e la loro saggezza sottovalutata al giorno d’oggi.


“...L’immediatezza dei mezzi di comunicazione ci hanno tolto il tempo di riflettere.”


Un’altra parte che mi è piaciuta e che mi ha fatto riflettere sul cambiamento dei tempi dei giovani ragazzi è stata la chiacchierata tra Didi e Camilla. Il divario tra generazioni che c'è tra le due sorella ci fa vedere due spaccati di adolescenza cresciuti con pensieri e modi societari differenti e soprattutto, nel caso di Didi, senza tecnologia. 

La tecnologia ha influenzato il modo di vivere dei giovani smussando il loro lato creativo e, come dice Didi alla sorella, coraggioso!


Consiglio la lettura di questo romanzo a chi ancora non l’ha letto non per la storia d’amore in sé ma per gli insegnamenti che possiamo ancora acquisire in un momento di emergenza che dovrebbe farci riflettere sui veri valori della vita.



sabato 20 febbraio 2021

Recensione "Central Park" - Guillaume Musso

 





Titolo: Central Park

Autore: Guillaume Musso

Editore: Bompiani

Genere: Thriller con suspense 

Serie: Autoconclusivo



New York. Otto del mattino. Alice, una giovane poliziotta di Parigi, e Gabriel, pianista jazz americano, si svegliano ammanettati tra loro su una panchina di Central Park. Non si conoscono e non ricordano nulla del loro incontro. La sera prima Alice era a una festa sugli Champs-Elysées con i suoi amici, mentre Gabriel era in un pub di Dublino a suonare. Impossibile? Eppure... Dopo lo stupore iniziale le domande sono inevitabili: come sono finiti in una situazione simile? Da dove arriva il sangue di cui è macchiata la camicetta di Alice? Perché dalla sua pistola manca un proiettile? Per capire cosa sta succedendo e riannodare i fili delle loro vite, Alice e Gabriel non possono fare altro che agire in coppia. La verità che scopriranno finirà per sconvolgere le loro esistenze.



In questo romanzo credi di aver capito tutto e quando arrivi alla fine ti accorgi di non aver capito nulla! 

Alice e Gabriel si trovano una mattina ammanettati tra loro in una panchina di Central Park senza nessuna spiegazione plausibile visto che lei il giorno prima era a far festa con le amiche negli Champs-Elysées e lui a suonare in un pub di Dublino. 

Quindi com’è possibile? 

Con capitoli al passato dal punto di vista di Alice, Musso ci racconta una storia intrecciata di vendetta, serial killer che strangolano donne con le calze velate e una malattia degenerativa. Qual è la verità? Chi mente? Chi è veramente l’uomo che si è svegliato di fianco ad Alice e dice di essere prima un musicista poi un poliziotto? Con mille dubbi e una crescente suspense Musso ci accompagna in una storia dove tutto è diverso da come sembra e la verità verrà svelata solo alla fine.

Lo stile narrativo serrato accentua la suspense e ogni capitolo ti svela una tessera di un puzzle più grande che mano a meno si va a costruire. La bravura dell’autore a far sembrare una cosa per un’altra contribuisce alla creazione di uno splendido romanzo anche se, arrivati alla fine, la scelta narrativa può non piacere a tutti. Io ho trovato il finale intrigante e la creazione del “falso thriller” geniale!

La scrittura è scorrevole, le descrizioni dei paesaggi, soprattutto inizialmente nella descrizione di Central park e delle varie vie di New York, molto minuziose e ben descritte facendo immergere il lettore in un mondo parallelo fatto di fughe e adrenalina!

Se vi aspettate un thriller da strapparsi i capelli, questo non fa per voi, ma se volete leggere un libro pieno di colpi di scena dove la realtà è diversa da quella che si intuisce…

Allora ve lo consiglio!!




mercoledì 17 febbraio 2021

Recensione "Il buio oltre la siepe" - Harper Lee

 



Titolo: Il buio oltre la siepe

Autore: Harper Lee

Editore: Feltrinelli

Genere: Narrativa contemporanea

Serie: Primo volume






“L’unica cosa che non è sottoposta alla legge della maggioranza è la coscienza di un uomo”

In un sonnolento paese del profondo Sud degli Stati Uniti l’avvocato Atticus Finch è incaricato della difesa d’ufficio di un afroamericano accusato di aver stuprato una ragazza bianca. Riuscirà a dimostrarne l’innocenza, ma il diffuso, duro pregiudizio razzista della cittadina renderà vano il suo impegno. Questo, in poche righe, l’episodio centrale di un romanzo che da quando è stato pubblicato, oltre cinquant’anni fa, non ha più smesso di appassionare non soltanto i lettori degli Stati Uniti, ma quelli di tutti i paesi del mondo.

Quale il segreto della forza di questo libro? La sua voce narrante, che è quella della piccola Scout, la figlia di Atticus, una Huckleberry Finn in salopette che ci racconta la storia di Maycomb in Alabama, della propria famiglia, delle pettegole signore della buona società che vorrebbero farla diventare una di loro, di bianchi e neri per lei tutti uguali, e della battaglia paterna per salvare la vita di un innocente.

Un libro che ha cambiato la percezione della convivenza tra bianchi e neri negli Usa più di tante manifestazioni di protesta e che è tuttora tristemente attuale, tanto da essere adottato nelle scuole di tutto il paese.


La storia che viene narrata nel “Buio oltre le siepe” è ambientata nella Grande Depressione, tra il 1933 e il 1935, nella cittadina immaginaria di Maycomb in Alabama.

La voce narrante del romanzo è Jean Louise Finch, soprannominata Scout che ha sei anni, è orfana di madre e abita con il padre Atticus, un noto avvocato, il fratello Jem di dieci anni e la governante Calpurnia, donna afroamericana.


La storia inizia nell’estate del 1933 quando i due bambini fanno amicizia con Dill, un ragazzo che è venuto a trascorrere l’estate dalla zia. I bambini sono inseparabili e giocano sempre insieme nel giardino di casa. Sono attratti dalla casa del vicino che non esce mai, Boo Radley, ragazzo segregato per quindici anni in casa dal padre , da giovane faceva parte di una gang che disturbava la quiete pubblica, affinché non lo facesse più.


Nell’autunno successivo Scout inizia ad andare a scuola ma il metodo di insegnamento non le piace, è un amante della lettura ed è solita leggere dopo cena con il padre i suoi giornali. 

E’ una bambina “maschiaccio” e ogni tanto si picchia con qualche compagno di scuola.


Al padre Atticus, essendo un avvocato rispettato e molto bravo nel suo lavoro, gli viene affidato un caso molto difficile. La difesa di un afroamericano, Tom Robinson, accusato di violenza carnale ai danni di una donna bianca, Mayella Ewell.

Iniziato il processo contro Tom, Atticus fa di tutto per scagionarlo, dimostrando alla difesa la verità. Infatti il padre di Mayella dopo averla scoperta con Tom la picchia e lei inscena tutto per far ricadere la colpa sul ragazzo di colore e coprire la sua colpa e la sua vergogna.

Infatti a quel tempo i comportamento razzisti e violenti ai danni della comunità afroamericana erano una normalità e chi veniva visto familiarizzare troppo con loro additato e deriso.


La giuria purtroppo non accetterà la difesa di Atticus e Tom viene condannato ingiustamente colpevole. Ma Atticus non si darà per vinto ed intende difendere all'appello il ragazzo per cercare di far giustizia ma Tom cercherà di fuggire dalla prigione e, nella fuga, verrà ferito a morte dalla polizia.


I due bambini assisteranno al processo e per la scelta di Atticus di difendere un uomo di colore saranno spesso presi di mira e discriminati dai compagni di scuola.


Bob Ewell, padre di Mayella, si sente preso in giro da Atticus che ha parlato di lui al processo come un ubriacone, qual è, decide di vendicarsi tentando di uccidere Scout e Jem.

I due bambini verranno salvati dal vicino di casa, Boo Radley che sempre li teneva d’occhio e gli lasciava doni in un albero a loro insaputa desiderando essere loro amico. 


Nel tentativo di salvare i due bambini Boo uccide Bob Ewell ma lo sceriffo, sapendo che è una persona buona, lo protegge e fa figurare che Bob è accidentalmente caduto ferendosi a morte col suo stesso coltello. 


Alla fine del romanzo Scout rimugina sulla storia, su Boo e sui discorsi che gli faceva il padre giungendo alla conclusione dell’importanza della tolleranza verso il prossimo e l'accettazione del prossimo anche se diverso da noi.


Questo romanzo è ricco di elementi autobiografici infatti molti avvenimenti e personaggi coincidono con la vita dell'autrice. La stessa protagonista è identificata all'autrice.

La figura del romanzo che più è piaciuta è quella di Atticus Finch padre amorevole ed affettuso che con le sue scelte porta un modello di integrità ed eroismo in un tempo dove i pregiudizi di razza sono ancora molto forti e questo indurrà anche i figli a crescere secondo i suoi ideali di rispetto verso il prossimo.



 

"Quando sarai grande vedrai tutti i giorni uomini bianchi che ingannano i neri; ma voglio dirti una cosa, e non dimenticarla mai: se un bianco fa una cosa simile a un nero, chiunque egli sia, per quanto sia ricco o appartenga alla migliore famiglia, quel bianco è un disgraziato".  


Vediamo nell’arco della storia la crescita e formazione di Scout, infatti all’inizio del romanzo era solo una bambina innocente di sei anni ma alla fine, quando ci racconta effettivamente la storia e ne ha nove,  il vissuto l’ha fatta maturare e crescere rendendola conscia della realtà in cui vive.


Il titolo italiano del romanzo “Il buio oltre la siepe” si riferisce alla paura dei bambini di qualcosa che non conoscono. Più precisamente al vicino di casa Boo Radley in quanto abita “oltre la siepe” rispetto alla casa dei due bambini e ne hanno paura perchè non lo hanno mai visto creando così la paura dell’ignoto causata dall’ignoranza e dai pregiudizi.


Mentre il titolo originale “To kill a Mockingbird” si riferisce all’episodio in cui Atticus regala ai due ragazzi i fucili  ad aria compressa per Natale e dice loro di non sparare ai passeri o usignoli (Mockingbird) perchè uccelli indifesi che non fanno male a nessuno ed ucciderli è peccato. 


L'intento dell’autrice nello scrivere questo romanzo era mettere alla luce la segregazione razziale che caratterizzava la società in quegli anni soprattutto nella zona meridionale degli Stati Uniti. 

La narrazione è scorrevole e non pesante infatti può essere benissimo letto da ragazzi adolescenti.

Il romanzo può essere diviso in due grandi parti, la prima narra delle vicende della protagonista Scout e il fratello Jem alle prese con l’enigma del vicino, della scuola e l’amicizia con Dill mentre la seconda parte è incentrata sul processo di Tom Robinson.


Un racconto che seppur scritto nel 1960 parla di temi attuali, in una realtà fatta di paure per il diverso dove persiste l’eterna lotta contro l’ottusità.

Consiglio la lettura di questo romanzo a chi vuole avere una visione degli Stati Uniti in quel tempo e chi ha voglia di riflettere di uno dei problemi della nostra società attuale.




venerdì 12 febbraio 2021

Recensione "La carta da parati gialla" - Charlotte Perkins Gilman

 


Titolo: La carta da parati gialla

Autore: Charlotte Perkins Gilman

Editore: Barbara di Fiore Editore


Genere: Narrativa, classico, racconto.

Serie: Autoconclusivo




Molti e molti lettori l'hanno chiesto. Quando il racconto uscì per la prima volta, sulla rivista New England Magazine del 1891, un medico di Boston inviò una protesta a The Transcript. Una storia del genere non doveva essere scritta, disse; avrebbe fatto impazzire chiunque l’avesse letta. Un altro medico, in Kansas credo, scrisse definendola la migliore descrizione della pazzia incipiente che avesse mai visto, e - perdonatemi - se fossi stata lì? Ora la storia della storia è questa: Per molti anni ho sofferto di un grave e continuo esaurimento nervoso tendente alla malinconia - e oltre. Durante il terzo anno (più o meno) di questo disturbo mi sono recata, in fede e con qualche timida speranza, da un noto specialista in malattie nervose, il più noto del paese. Quest’uomo saggio mi mise sul letto e applicò la terapia del riposo, con la quale il mio fisico ancora in forma rispose così prontamente che egli concluse che non c'era nulla di grave in me, e mi mandò a casa con il solenne consiglio di "vivere il più possibile una vita domestica", di "dedicare solo due ore di vita intellettuale al giorno", e di "non toccare mai più la penna, pennello o matita" finché avessi vissuto. Questo nel 1887.


La storia parla di una donna che, considerata malata viene condotta dal marito in una villa signorile per “curarsi”. La cura prevede che la donna si riposi e non si affatichi limitando al minimo l’attività fisica ed intellettuale. Questo la porterà alla follia perchè viene rinchiusa in una stanza con un’orrenda carta da parati. Questa carta da parati di colore giallo, colpisce la donna fin da subito con i suoi disegni arabeschi. Se inizialmente la infastidisce chiedendo al marito di toglierla o di cambiarle stanza, piano piano cominci ad osservarla con ossessione senza però capire la logica dei suoi disegni. Le settimane passano e la donna, sempre rinchiusa nella stanza senza possibilità d’uscita, inizia ad intravedere cosa si nasconde in mezzo ai disegni scorgendo una donna intrappolata che cerca di liberarsi dalle sbarre che la tengono prigioniera. Diventa per lei un'ossessione liberare la donna intrappolata dietro il muro tanto che si rinchiude dentro la stanza e strappa tutta la carta da parati riuscendo a liberarla e liberando, in qualche modo, anche se stessa.


Questo è un racconto semi-autobiografico che si vede identificata come protagonista la stessa autrice. L’autrice scrisse questo racconto in appena due giorni quando il medico le prescrisse la stessa cura che si trova nel racconto perché aveva una depressione post partum. Come succede nel racconto, anche la Gilman al posto di guarire, con questa cura peggiora e riesce a riprendersi solo dopo essersi allontanata e separata dal marito inviando addirittura una copia del racconto al dottore che le aveva prescritto la cura.

Questa cura “la cura del riposo” consisteva in un periodo di riposo dove la donna non deve affaticarsi fisicamente, mentalmente e sentimentalmente. Infatti era credenza dell’epoca che la donna fosse intellettualmente inferiore all’uomo e che la causa dell’isteria risiedesse nell’uso eccessivo della mente.


Il racconto è ambientato nella fine dell’800 in una villa coloniale americana. Le descrizioni della villa esternamente sono molto particolareggiate soprattutto del giardino ma della casa conosciamo in modo approfondito solo la stanza dove la protagonista vive per tre mesi. 

In questo racconto si intuisce la considerazione che ha la società del tempo della donna che dovrebbe essere accondiscendente e compiacere il marito, avvalorata ancora di più dall’autrice nella scelta di non aver dato un nome alla protagonista.


 Il senso di inquietudine  viene creato dall’autrice con periodi brevi, quasi nervosi, nel descrivere l’ossessione della protagonista con descrizioni precise e inquietanti della carta da parati che rispecchiano il suo stato d’animo. 

Di questo racconto mi ha colpito il messaggio di oppressione che l’autrice vuole mandare ai lettori allacciandosi ad un fatto che le è realmente accaduto che ha condizionato il suo modo di pensare. 

Anche se è stato scritto cento anni fà la depressione post partum è tutt’oggi un argomento tabù e come all’ora, questo racconto potrebbe aprire gli occhi ad una visione differente alle donne. Stesso discorso per la depressione in generale o le malattie mentali, visto ancora oggi come oggetto di stigmatizzazione sociale.


Informazioni personali

La mia foto
��Book Bloggers ��Elettra e Febe ↙️ Siamo due amiche divoratrici di libri che hanno deciso di condividere la loro passione per tutto quello che riguarda la lettura ▶️ Recensioni~Curiosità~Libri~Film

Mouse