Titolo: Central Park
Autore: Guillaume Musso
Editore: Bompiani
Genere: Thriller con suspense
Serie: Autoconclusivo
New York. Otto del mattino. Alice, una giovane poliziotta di Parigi, e Gabriel, pianista jazz americano, si svegliano ammanettati tra loro su una panchina di Central Park. Non si conoscono e non ricordano nulla del loro incontro. La sera prima Alice era a una festa sugli Champs-Elysées con i suoi amici, mentre Gabriel era in un pub di Dublino a suonare. Impossibile? Eppure... Dopo lo stupore iniziale le domande sono inevitabili: come sono finiti in una situazione simile? Da dove arriva il sangue di cui è macchiata la camicetta di Alice? Perché dalla sua pistola manca un proiettile? Per capire cosa sta succedendo e riannodare i fili delle loro vite, Alice e Gabriel non possono fare altro che agire in coppia. La verità che scopriranno finirà per sconvolgere le loro esistenze.
In questo romanzo credi di aver capito tutto e quando arrivi alla fine ti accorgi di non aver capito nulla!
Alice e Gabriel si trovano una mattina ammanettati tra loro in una panchina di Central Park senza nessuna spiegazione plausibile visto che lei il giorno prima era a far festa con le amiche negli Champs-Elysées e lui a suonare in un pub di Dublino.
Quindi com’è possibile?
Con capitoli al passato dal punto di vista di Alice, Musso ci racconta una storia intrecciata di vendetta, serial killer che strangolano donne con le calze velate e una malattia degenerativa. Qual è la verità? Chi mente? Chi è veramente l’uomo che si è svegliato di fianco ad Alice e dice di essere prima un musicista poi un poliziotto? Con mille dubbi e una crescente suspense Musso ci accompagna in una storia dove tutto è diverso da come sembra e la verità verrà svelata solo alla fine.
Lo stile narrativo serrato accentua la suspense e ogni capitolo ti svela una tessera di un puzzle più grande che mano a meno si va a costruire. La bravura dell’autore a far sembrare una cosa per un’altra contribuisce alla creazione di uno splendido romanzo anche se, arrivati alla fine, la scelta narrativa può non piacere a tutti. Io ho trovato il finale intrigante e la creazione del “falso thriller” geniale!
La scrittura è scorrevole, le descrizioni dei paesaggi, soprattutto inizialmente nella descrizione di Central park e delle varie vie di New York, molto minuziose e ben descritte facendo immergere il lettore in un mondo parallelo fatto di fughe e adrenalina!
Se vi aspettate un thriller da strapparsi i capelli, questo non fa per voi, ma se volete leggere un libro pieno di colpi di scena dove la realtà è diversa da quella che si intuisce…
Allora ve lo consiglio!!
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