Hey Readers!!
Qui verrà recensita la lettura extra del mese di Agosto!
Una giovane donna, Elinor Carlisle, siede sul banco degli imputati perché accusata di assassinio. L'accusa è molto grave e le prove a suo carico sono numerose. Elinor ha un movente: la vittima, Mary Gerrard, dama di compagnia di una sua anziana e ricca zia, le aveva infatti sottratto una consistente eredità inoltre, l'omicidio, per avvelenamento da morfina, era avvenuto durante una colazione alla quale avevano partecipato solo tre persone, la vittima, Elinor e una vecchia, irreprensibile infermiera. Ogni cosa è a suo sfavore e tutti sono già convinti della colpevolezza dell'imputata. Tutti tranne Poirot che con la sua consueta abilità riesce a risolvere il complicato puzzle giungendo a una ricostruzione veramente inaspettata del caso. Scritto nel 1933, "La parola alla difesa" è uno dei romanzi più profondi e incisivi di Agatha Christie.
Buongiorno lettori,
oggi vi parlo di un libro della Regina dei gialli "Parola alla difesa! di Agatha Christie, dove il vero colpevole è sotto gli occhi di tutti ma ben camuffato e solo l’occhio attento di Poirot riuscirà a scovare.
Elinor Carlisle si ritrova ad ereditare l’intero patrimonio della zia appena deceduta senza aver fatto testamento.
Le ultime volontà, sussurrate proprio all’orecchio della nipote mentre è in punto di morte, sono di provvedere alla sua dama di compagnia, Mary Gerrard, giovane ragazza di cui la vecchia signora si è sempre occupata con un occhio di riguardo, istruendola e trattandola quasi come una figlia.
Elinor non prova particolare simpatia per Mary, in quanto il suo fidanzato Roderick Welman si è invaghito della giovane e il fidanzamento, di comune accordo viene sciolto.
Quando un pomeriggio il dottor Lord viene chiamato nella casa della vecchia signora Welman, da poco deceduta, per assistere alla morte precoce di Mary Gerrard per avvelenamento, ogni colpa viene fatta ricadere sulla giovane ereditiera che l'aveva invitata a colazione insieme all'infermiera comunale.
Tutte le prove portano alla colpevolezza di Elinor. Tutti la credono colpevole, ma sarà Poirot con il suo intervento decisivo a cambiare le carte in tavola e a portare giustizia nell’aula di tribunale.
Con il suo occhio attento ai minimi dettagli e la sua volontà di far luce sulle menzogne che ogni testimone ha dichiarato, per un motivo o per l’altro, riuscirà a stupire tutti con la sua logica e la risoluzione del caso che sembrava già concluso in partenza.
Questo per me è il primo libro che leggo della Christie con Poirot come investigatore.
Mi è piaciuta la scorrevolezza della trama che possiamo suddividere in tre parti.
La prima che si svolge sotto il punto di vista di Elinor che riguarda il resoconto della morte della zia e di Mary, il secondo sotto il punto di vista di Poirot dove chiacchiera con i vari personaggi per farsi un’idea del delitto e così assistiamo allo svolgimento delle indagini, e per ultimo, in tribunale, sempre sotto il punto di vista di Elinor dove assistiamo al proscioglimento delle accuse e allo sbroglio di una storia più intricata e contorta del previsto.
La caratterizzazione di luoghi e personaggi è sobria ma abbiamo una descrizione interessante dei sentimenti che delineano i personaggi così come i giudizi - e pregiudizi - degli stessi che via via li caratterizzano dalle bocche altrui.
Ho trovato interessanti le riflessioni sulla morte assistita che più volte viene menzionata dai personaggi nel corso della storia.
Nonostante ci siano stati vari buchi nella trama che mi hanno lasciata un pò perplessa, come le varie spiegazioni del perchè ogni personaggio ha mentito nascondendosi dietro una bugia nonostante fosse innocente, questa lettura mi ha fatto trascorrere alcune serate in piacevole compagnia.
Quindi vi consiglio di leggere questo libro della Christie se vi piacciono le investigazioni e cercare il vero colpevole dai minimi dettagli, non ve ne pentirete!