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sabato 28 agosto 2021

Recensione "Harry Potter e la maledizione dell'erede" - J.K.Rowling

 



Titolo: Harry Potter e la

maledizione dell’erede

Autore: J.K.Rowling, John Tiffany,

Jack Thorne

Editore: Salani Editore

Genere: Fantasy




È sempre stato difficile essere Harry Potter e non è molto più facile ora che è un impiegato del Ministero della Magia oberato di lavoro, marito e padre di tre figli in età scolare. Mentre Harry Potter fa i conti con un passato che si rifiuta di rimanere tale, il secondogenito Albus deve lottare con il peso dell'eredità familiare che non ha mai voluto. Il passato e il presente si fondono minacciosamente e padre e figlio apprendono una scomoda verità: talvolta l'oscurità proviene da luoghi inaspettati. Basato su una storia originale di J.K. Rowling, John Tiffany e Jack Thorne. Un nuovo spettacolo diviso in parti uno e due. Il volume conterrà in un'unica edizione entrambe le parti. Età di lettura: da 12 anni.


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Buongiorno lettori,


Oggi vi porto la recensione di “Harry Potter e la maledizione dell’erede” scritto come una sceneggiatura teatrale dalla Rowling, John Tiffany e Jack Thorne.


Sono stata molto indecisa se leggere o meno questo libro per via della forma in cui è stato scritto e per paura di una delusione. Leggendo altre recensioni al riguardo i fan del maghetto sono infatti divisi tra l’amarlo e l’odiarlo.

C’è chi avrebbe voluto lasciare la parola fine con “I doni della morte” e chi invece voleva un seguito della storia per rivivere l’emozione di essere ad Hogwart.


Ora, dopo averlo letto, posso dire di essere tra quelli a cui questo libro è piaciuto anche se inizialmente non riuscivo ad entrare in sintonia con la narrazione scarna e veloce ma proprio questa velocità fa entrare in modo dirompente nel mondo dei maghi e nella storia che narra.


Questa volta il protagonista principale non sarà Harry Potter ma il suo secondogenito, Albus, che si sente inadeguato e non all’altezza di essere il figlio di Harry. Questa inadeguatezza lo porta ad essere infelice e sempre solo, si sente sfortunato e l’ingresso ad Hogwart non è così grandioso come si aspettava. Qui stringerà amicizia con una persona inaspettata e sarà proprio questo legame, mal visto dai genitori, a fargli capire cosa vorrà dalla vita e a vivere un’avventura pericolosa e inaspettata salvando addirittura il mondo.


Tra viaggi nel tempo, maledizioni da far compiere e problemi genitoriali da risolvere è stata una lettura che mi ha entusiasmato ed è stato bello poter tornare ad Hogwarts con una nuova storia anche se per poco tempo.


Certo non aspettatevi grandi descrizioni, essendo un copione teatrale i dialoghi sono tanti e diretti ma questo, una volta entrata nel vivo della narrazione, ha fatto sì che la lettura risultasse ancora più scorrevole facendomi arrivare alla fine senza quasi accorgermene.


Le parti che più mi sono piaciute sono state i viaggi nel tempo e i vari mondi paralleli, di cui non parlerò nello specifico per non fare spoiler ma l’ultimo visitato mi ha messo i brividi al solo pensiero!!!


Ho apprezzato anche dare uno scorcio al mondo dei grandi vedendo quali cariche ricoprivano, ad esempio Hermione, Harry e Ron. 


C’è avventura, c’è adrenalina e c’è la magia, c’è una maledizione, c’è una battaglia e ci sono i vincitori. 

Tutto questo e molto altro potrete trovarlo in questa lettura che consiglio a tutti i fan di Harry Potter nonostante non sia il classico romanzo credo ne valga la pena!

Non lo consiglio a chi non ha mai letto la saga, prima recuperate i sette libri precedenti!!

 

❓Ora vi chiedo… 

L’avete letto? Vi è piaciuto? 

Cosa avete apprezzato di più di questa saga?

 Il vostro personaggio preferito?

Vi leggo volentieri nei commenti💕


venerdì 27 agosto 2021

Recensione "Rosso autunno" - Tina Mucci

 





Titolo: Rosso autunno

Autore: Tina Mucci

Editore: Independently Published

Genere: Narrativa








Veronica ha 45 anni, è la moglie innamorata e realizzata di Goffredo, proprietario di un mobilificio. È ricca, appagata, serena. Ha due figli, Desirè, una adolescente capricciosa e ribelle che mette quotidianamente alla prova la sua pazienza, e Vittorio, un maschietto di dieci anni. Poi, del tutto improvvisamente, la sua vita cambia. Un incendio distrugge il mobilificio e Goffredo viene trovato impiccato all’interno della fabbrica stessa. Da quel momento, oltre al dolore per la perdita del compagno, Veronica dovrà affrontare problemi anche più seri. Il marito viene accusato di aver appiccato l’incendio per riscuotere l’assicurazione e di essersi poi suicidato per il rimorso: l’attività sembra avere problemi economici seri, di cui nessuno era al corrente, e viene fuori addirittura una amante misteriosa. Goffredo, insomma, non è più il marito fedele ed innamorato, o l’imprenditore onesto amato da tutti: diventa un uomo mediocre e bugiardo, che né Veronica, né la madre possono riconoscere. Travolta da questi eventi, stordita, per staccare la spina, Veronica lascia la casa dove ha vissuto fino a quel momento e si rifugia in campagna, nella casa dove ha vissuto la sua amatissima nonna. Qui, ritrova amici della sua giovinezza, ne conosce di nuovi, si dedica alla cucina e al giardinaggio, vive una vita semplice, lontana dai riflettori. Forse qualcuno riuscirà addirittura a farle battere il cuore, ma soprattutto, in quell’esilio volontario, troverà la forza di affrontare la verità e fare luce sulla morte del marito. Solo così potrà decidersi a guardare avanti…



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Buon pomeriggio lettori,


Oggi vi porto con me a conoscere la storia di Veronica, una donna che dopo la morte del marito ha dovuto prendere in mano la sua vita e quella dei suoi due figli per non sprofondare nell’abisso disperato della perdita, risollevandosi più forte e determinata di prima.


Vediamola insieme!

Il libro inizia presentandoci la famiglia di Veronica, suo marito Goffredo e i suoi due figli Desirè e Vittorio. 

Goffredo è un importante imprenditore, ha da generazioni un mobilificio di qualità che gestisce con amore e dedizione sacrificando talvolta del tempo per la famiglia. 

Veronica ha sempre accetto questo suo lato del carattere e anzi ammira il marito.

Desirè è una adolescente ribelle e capricciosa e molto spesso fa impazzire la madre con la quale non ha un rapporto sereno. Tutt’altro rapporto quello con Vittorio che essendo ancora un bambino ama incondizionatamente la madre e le manifesta il suo amore con coccole e carezze. Il quadretto familiare si conclude con la suocera di Veronica, Susanna, che vive con loro dopo la morte del marito, aiutando la nuora con i ragazzi senza mai intromettersi. Le due hanno un bellissimo rapporto nonostante in qualche occasione non siano state della stessa opinione.

Sembra andare tutto a gonfie vele nella vita della famiglia Prandelli anche se ultimamente Veronica ha visto un’ombra scura sul volto del marito che però l’ha rassicurata prontamente.

L’azienda ha qualche problema di liquidità, qualche cliente importante ha ritirato degli ordini ma Goffredo per quanto sia preoccupato non si dà per vinto, è il periodo economico sfavorevole.


Un giorno però, mentre Goffredo è via per un viaggio di lavoro, Veronica viene svegliata nel cuore della notte dall’allarme antincendio del mobilificio che la costringe ad alzarsi per andare a controllare. Una volta arrivata  sul posto nota che i danni all’azienda del marito sono considerevoli. Provando a mettersi in contatto con il marito per aggiornarlo dell’accaduto nè Veronica nè Susanna riescono a raggiungerlo.


Ma i dispiaceri per la famiglia Prandelli non sono finiti qui, infatti viene trovato il corpo senza vita di Goffredo all’interno dell'archivio dell’azienda. Goffredo si è suicidato. 

Lo shock per la famiglia è devastante. Nessuno crede che Goffredo sia stato in grado di compiere un gesto così estremo.


Ma non è tutto, l’incendio partito al mobilificio pare sia doloso e sia stato proprio Goffredo ad inscenare il tutto per poter riscuotere i soldi dell’assicurazione.


Veronica e la sua famiglia non vogliono credere a tutto questo, non vuole intaccare la memoria del marito e del padre che da sempre ha contraddistinto Goffredo ma tutti gli indizi lo mettono in cattiva luce. Spunta persino un amante misteriosa mettendo sempre di più in crisi Veronica facendole dubitare dell'onestà del marito. 

Com'è possibile che dopo vent’anni passati insieme stia venendo alla luce una persona totalmente differente da quella che conosceva?

Per questo Veronica decide di trascorrere l’estate in campagna, nella casa della nonna materna che ha da sempre adorato. La casa dove lei passava tutte le estati da adolescente e nel quale ha dei ricordi bellissimi. 

Così, caricata la macchina e fatti i bagagli parte con i suoi figli in un posto dove spera di trovare un pò di serenità e dove poter pensare a come far fronte ai mille problemi.

Qui trova dei vecchi amici d’infanzia, tra cui Nicoletta con la quale ha un rapporto d’amicizia e si confiderà con lei, ma stringerà anche nuove amicizie, come con Teresa, nuova vicina di casa con cui legherà dal primo momento.

Anche i figli faranno nuove amicizie cercando di non pensare al vuoto che hanno lasciato a casa e che al loro ritorno li accoglierà di nuovo.

Nel corso di questi mesi tutti trovano la pace che anto stavano cercando e Veronica non dandosi per vinta scoprirà la verità sulla morte del marito.

E’ stata una storia scorrevole e dolce quella che l’autrice ci ha raccontato in questo romanzo. Un libro pieno di valori come l’amore, l’amicizia, l’onestà e la famiglia si intrecciano alle vicende dei personaggi trasportandoci al loro fianco a vivere con loro il cambiamento.

Cambiamento perché ogni personaggio nel corso della storia è mutato, maturando, crescendo ed evolvendo in una persona diversa, migliore.

L’amicizia è uno dei temi principali di questo libro. Attraverso di essa infatti i personaggi sono cresciuti, affidando i loro problemi e turbamenti ad un’altra persona, cercando consiglio e conforto. 

Questa lettura mi ha appassionata fin dalle prime pagine facendomi vivere insieme alla protagonista ciò che lei provava, quasi come se la conoscessi da sempre. 

Ho apprezzato molto dei personaggi che nonostante i tragici avvenimenti accaduti non si sono mai fermati e hanno persistito alla ricerca della verità, lottando per i propri affetti e tirando fuori una forza immensa che li ha fatti maturare, portandoli ad un futuro pieno d’amore.

Un libro pieno di amore, in tutte le sue sfaccettature, ricco di rinascita e voglia di non mollare mai, nemmeno davanti alle sfide che la vita ci pone davanti.

Una lettura consigliatissima a chi vuole trascorrere qualche ora in compagnia dell’amore e dell’amicizia, della rinascita e della forza interiore.

Assolutamente consigliato.

Devo fare i complimenti all'autrice per la copertina, magnetica e bellissima che mi ha catturato fina da subito!

Ringrazio infinitamente l’autrice che con questa collaborazione mi ha riempito il cuore di tanto amore, e per avermi inviato una copia del suo libro. Grazie davvero!💖

❓Ora vi chiedo... 

Avete una persona a cui chiedete aiuto e conforto nei momenti di difficoltà? 

Credete nell'amicizia vera? Avete un/una migliore amico/a? 

Vi leggo volentieri nei commenti💕



Recensione "Lettere di stagione" - Conny Melchiorre

 





Titolo: Lettere di stagione

Autore: Conny Melchiorre

Editore: Independently Published

Genere: Narrativa








Come le stagioni s’alternano nel tempo, così i sentimenti brillano o s’adombrano, per quanto ci accade. Oggi come ieri, si scrive a chi si desidera affidare i segreti del proprio animo, facendone il custode delle proprie emozioni.

Questa raccolta di storie, ti renderà partecipe dei timori, delle gioie, dei tremori, delle conquiste, delle sofferenze, degli ideali dei protagonisti. Uno per ogni lettera. Ciascuno con un destino diverso.

Tra la primavera o l’estate, tra l’autunno o l’inverno, sarai traghettato da racconti d’amori maledetti a storie della Grande Guerra; da confidenze di mamme a vicende d'infatuazioni giovanili; da riflessioni sulle perdite a speranze per le conquiste; da storie di rinascita a favole classiche rivisitate, non tralasciando i ricordi di cuccioli domestici.

In Lettere di stagione, sarai il confidente di chi racconta, scoprendo che la chiave di lettura è nella forza dei sentimenti umani. A volte grandiosi, a volte titubanti.

Ti auguro la presenza, nella tua vita, come accade ai protagonisti che incontrerai in questo libro, di una persona speciale, a cui scrivere delle lettere.

Conny



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Buongiorno lettori,

Oggi vi riporto alla memoria una pratica ormai persa nel tempo moderno delle mail e i messaggi. 

La scrittura di una lettera a mano con carta e penna! 


E questo è proprio il fulcro del nuovo libro di Conny Melchiorre che con “Lettere di stagione” ci riporta indietro nel tempo quando scrivere una lettera era espressione di amore. Con una lettera si voleva aprire il proprio cuore a chi l’avrebbe ricevuta. Tutti i sentimenti, i dolori e le gioie racchiuse in un pezzo di carta, affidati alle poste, in balia del tempo.

In questa raccolta epistolare, suddivisa in quattro parti con quattro lettere ciascuna, l’autrice ci fa dono, con una scrittura dolce e delicata, dei sentimenti, delle gioie e dei dolori che le persone affidano alla carta. 

Con parole semplici l’autrice parla di argomenti difficili arrivando dritta al cuore.

Come le stagioni che si alternano nel tempo anche le lettere sono scritte in diverse epoche, in diversi luoghi e da persone differenti, arrivando fino ai giorni nostri.

In ognuna di esse si sente tutto il sentimento che le persone hanno voluto raccontare.

Abbiamo il ricordo di una padrona e il primo incontro con il suo cucciolo domestico, abbiamo un saluto speciale ad una prof dai suoi alunni, storie di madri e figli, storie di amori maledetti e di amori nati ma mai sbocciati.

Un libro che emoziona e che non può lasciare il lettore indifferente. Un libro di racconti di vita racchiusa in lettere di poche pagine che ci fanno immergere nella realtà di chi le scrive e di chi le riceve.

Ho sempre pensato che scrivere una lettera fosse una cosa speciale, intima e non da tutti. Soprattutto in un’epoca dove mandare un messaggio è istantaneo, tra social e email, la pratica di scrivere una lettera si è, via via, eclissata. 

Io personalmente continuo a scrivere qualche lettera a mano, a spedirle e a riceverle. 

E’ una piacevole l’attesa aspettare che arrivi, dopo giorni, la risposta a quella domanda che hai fatto nella tua missiva. Con trepidante gioia apri la busta ed estrai il foglio che contiene la messaggio tanto atteso. 

La parte che più mi diverte ancora oggi è abbellire il foglio di disegni e colori.

Ho apprezzato tantissimo questa lettura scorrevole e delicata che si legge tutta d’un fiato. Se vi manca scrivere una lettera e volete immergervi in una raccolta di lettere emozionanti e ricche di sentimenti non posso che consigliarvi questa.

Io voglio ringraziare infinitamente l’autrice che mi ha spedito inaspettatamente il suo libro, come se fosse una lettera, ricevendo questa sorpresa che mi ha scaldato il cuore. 

Grazie infinite.💖


❓E ora vi chiedo.. 

Scrivete ancora delle lettere a mano? 

L’avete mai fatto? Avevate o avete un amico di penna?

Vi leggo volentieri nei commenti💕



sabato 21 agosto 2021

Recensione "Blood💗Pink" - Gianluca Celentano




Titolo: Blood💗Pink

Autore: Gianluca Celentano

Editore: Gruppo Albatros

Genere: Fantasy







Una città della Puglia. Foggia. Non quella che si potrebbe immaginare… La Foggia segreta, nascosta, un luogo orribile e mostruoso… Intrappolati in un'acquatica dimensione onirica quasi surreale, uno spazio… occulta misteri macchiati di sangue avvolti da toni di rosa, glassati dalla zuccherosa ricerca della bellezza e della perfezione. Si ha la sensazione di un tempo sviluppato in flashback. Un tornare indietro, trovando cosa? Errori di codifica, bug impastati di dolce, vellutata sensualità, alla ganache di cioccolato su indigesti ricordi. Una di quelle storie che non esistono. …Ma che si avvertono, assaporandole lentamente.


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Buon pomeriggio cari lettori


Oggi vi porto a scoprire lo strano caso dei ragazzi dagli occhi rosa fragola che si sta presentando a Foggia dove la nostra protagonista Sara, tra un flashback e un ricordo dimenticato, dovrà mettere insieme i tasselli di quel passato che non ricorda aver vissuto.

Ci troviamo in Puglia, in una città all’apparenza normale ma che nasconde dei misteri oscuri avvolti nel sangue e nella glassa zuccherata.

Qui, a Foggia, Sara è una studentessa dell’Accademia delle belle arti dove studia moda. La sua vita scorre normale fino a quando non ricorda il suo migliore amico e con questo ricordo riemerge una sensazione di vuoto e mancanza.

Infatti Sara è una sopravvissuta. Ma non lo ricorda. 

Ha avuto un’incidente al liceo e non ricorda più nulla di quell’episodio. Nemmeno il suo migliore amico, che non vede più da diversi anni.

La svolta nella sua vita avviene quando decide di andare a casa del suo migliore amico per vederlo.

Il suo amico Hikiko (dal fenomeno giapponese Hikikomori ovvero quelle persone che decidono di isolarsi volontariamente dalla vita sociale per diverso tempo) abita in una villa in campagna, non esce mai ed è felice di vederla.

Ma succedono cose strane. 

La comparsa di strani ragazzi dalla pelle pallida e gli occhi rosa con strane pulsioni sessuali metterà in difficoltà i protagonisti. 

Ma cosa sono in realtà queste persone? Perchè si comportano in questo modo e perchè hanno gli occhi rosa?

Molte sono le teorie per questo e altri misteri che frullano nel cervello di Sara impegnata a scoprire la verità sul suo passato perduto. Quello che non ricorda. Importante per il suo presente e futuro.

Un libro pieno di suspense dalla narrazione scorrevole e coinvolgente porta a chiede cosa il lettore stia effettivamente leggendo.. Cosa è reale da cosa no.. o se è una dimensione onirica dove tutto quel che succede è collegato a quei strani occhi rosa.. ma come?

Nel corso della narrazione molti sono le frasi delle canzoni che i protagonisti ascoltano o cantano. Questo permette al lettore di immergersi ulteriormente nella storia comprendendo meglio i sentimenti e le decisioni dei personaggi.

All’interno della narrazione l’autore ha inserito, nei continui sproloqui dei personaggi, anche dei discorsi delle tematiche attuali o riferimenti a film e accadimenti della nostra società.

La lettura di questo libro non è stata semplice. 

Devo essere sincera.. ancora adesso, a distanza di giorni in cui ho terminato la lettura, molte sono le domande che questo libro mi ha lasciato e che invece credevo l’autore rispondesse nel finale del libro, che invece ha lasciato libero ad interpretazione del lettore.

Una lettura enigmatica, piena di bug come nei videogiochi - la narrazione infatti rinizierà per tre volte con gli stessi personaggi ma con diverse azioni compiute modificando così la storia - scorrevole e intrigante che si legge tutta d’un fiato per scoprire di più su questa strana anomalia.

Un libro che consiglio agli amanti dei videogiochi e dei misteri, a cui piace indagare al buio nonostante la paura dell’ignoto.

Una lettura piacevole che poteva entusiasmarmi di più in quanto a contenuto ma scritta in modo impeccabile con frasi brevi ma ricche.


Ringrazio di cuore l'autore per questa collaborazione e per la copia del suo romanzo che mi ha spedito a casa.💖

❓Vi chiedo… 

Avete mai letto un libro in cui ciò che credete di aver capito è totalmente differente da ciò che è in realtà? Vi piacciono le storie ricche di misteri da svelare?

Vi leggo volentieri nei commenti💕



Recensione "Basta un caffè per essere felici" - Toshikazu Kawaguchi

 




Titolo: Basta un caffè per essere felice

Autore: Toshikazu Kawaguchi

Editore: Garzanti

Genere: Narrativa contemporanea

Serie: Volume due







Accomodati a un tavolino. Gusta il tuo caffè. Lasciati sorprendere dalla vita.   L'aroma dolce del caffè aleggia nell'aria fin dalle prime ore del mattino. Quando lo si avverte, è impossibile non varcare la soglia della caffetteria da cui proviene. Un luogo, in un piccolo paese del Giappone, dove si può essere protagonisti di un'esperienza indimenticabile. Basta entrare, lasciarsi servire e appoggiare le labbra alla tazzina per vivere di nuovo l'esatto istante in cui ci si è trovati a prendere una decisione sbagliata. Per farlo, è importante che ogni avventore stia attento a bere il caffè finché è caldo: una volta che ci si mette comodi, non si può più tornare indietro. È così per Gotaro, che non è mai riuscito ad aprirsi con la ragazza che ha cresciuto come una figlia. Yukio, che per inseguire i suoi sogni non è stato vicino alla madre quando ne aveva più bisogno. Katsuki, che per paura di far soffrire la fidanzata le ha taciuto una dolorosa verità. O Kiyoshi, che non ha detto addio alla moglie come avrebbe voluto. Tutti loro hanno qualcosa in sospeso, ma si rendono presto conto che per ritrovare la felicità non serve cancellare il passato, bensì imparare a perdonare e a perdonarsi. Questo è l'unico modo per guardare al futuro senza rimpianti e dare spazio a un nuovo inizio.



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Buongiorno lettori,


Oggi vi parlo del continuo di “Finché il caffè è caldo” di Toshikazu Kawaguchi che ho letto a Luglio e di cui trovate le recensione qui


In questo secondo volume conosceremo meglio alcuni aspetti di questa particolare caffetteria in cui sedendosi nel posto giusto e gustandosi un caffè speciale si può viaggiare nel tempo, conosceremo meglio la storia dei suoi proprietari e verremo a conoscenza della storia della donna fantasma che abita nel locale. Tutte informazioni che nel primo volume mancavano creando una certa curiosità nel lettore curioso come me e che qui finalmente l’autore ha colmato.


Abbiamo visto come questa caffetteria, situata a Tokyo in un seminterrato, sia particolare. Infatti permette, a chi è tenace e risoluto, di viaggiare nel tempo seguendo una sfilza di regole necessarie perché ciò avvenga.

La maggior parte degli avventori desiste quasi subito nell’intraprendere questo viaggio al sentire la regola fondamentale: qualsiasi cosa succederà nel passato, o futuro, il presente non cambia.

Quindi se si va ad incontrare una persona morta per avvertirla, la sua mancanza nel presente non cambierà. Oppure se si va nel passato per chiedere scusa al fidanzato e rimediare così il rapporto, nel presente il rapporto è pur sempre rovinato.

E allora, vi starete chiedendo, che senso ha fare questo viaggio?

Come il titolo di questo secondo volume denuncia, basta bere il giusto caffè per essere felici, ovvero quello del tavolino speciale della caffetteria di Nagara e servito da Kazu dalla caffettiera d’argento, dove con quel famoso viaggio nel tempo, nonostante il presente non cambi, l’animo della persona che decide di intraprendere quel viaggio si alleggerisce, e il suo presente, e futuro, si presenta più facile e felice ai suoi occhi riuscendo a perdonarsi per le mancanze avute nei confronti di chi adesso non è più accanto a loro.

Perchè non cambierà nulla nel presente di Gotaro se andrà nel passato ad incontrare il suo amico morto anni addietro, ma il suo animo, nel futuro, sarà più leggero e senza il rimorso di aver mentito a quella figlia che ha cresciuto come sua facendosi carico della sua felicità.

Non cambierà per Yukio il fatto che la madre nel presente è stata stroncata da una malattia. Ma il poterle parlare un’ultima volta, vederla e salutarla, potendole dire quello che non ha avuto il tempo di dirle prima, cambierà l’animo, e la decisione presa, nel futuro di Yukio che cercherà di essere felice.

Kurata, andando nel futuro, potrà vedere come sta la moglie e che vita sta conducendo, cambiandole la visione della vita, un’altra volta, e migliorandole il presente. Perchè non si può essere felici se chi ti è accanto non lo è. 

Non potrà cambiare il suo presente nemmeno Kiyoshi, ma avendo perso l’occasione, tanti anni prima, di consegnare il regalo di compleanno alla moglie, intraprenderà quel viaggio di cui si è tanto informato.

Una lettura leggera ma allo stesso tempo profonda e ricca di spunti di riflessione. Un libro poetico e delicato dalla lettura scorrevole ma mai banale, perché i sentimenti raramente lo sono.

Come vi ho consigliato la lettura del primo, che tanto ho amato, vi consiglio la lettura anche di questo secondo volume che se è possibile mi è piaciuto più del precedente.

❓E ora vi chiedo… 

Fareste mai un viaggio nel tempo? Passato o futuro e perchè?

Vi leggo volentieri nei commenti💕



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