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sabato 21 agosto 2021

Recensione "Basta un caffè per essere felici" - Toshikazu Kawaguchi

 




Titolo: Basta un caffè per essere felice

Autore: Toshikazu Kawaguchi

Editore: Garzanti

Genere: Narrativa contemporanea

Serie: Volume due







Accomodati a un tavolino. Gusta il tuo caffè. Lasciati sorprendere dalla vita.   L'aroma dolce del caffè aleggia nell'aria fin dalle prime ore del mattino. Quando lo si avverte, è impossibile non varcare la soglia della caffetteria da cui proviene. Un luogo, in un piccolo paese del Giappone, dove si può essere protagonisti di un'esperienza indimenticabile. Basta entrare, lasciarsi servire e appoggiare le labbra alla tazzina per vivere di nuovo l'esatto istante in cui ci si è trovati a prendere una decisione sbagliata. Per farlo, è importante che ogni avventore stia attento a bere il caffè finché è caldo: una volta che ci si mette comodi, non si può più tornare indietro. È così per Gotaro, che non è mai riuscito ad aprirsi con la ragazza che ha cresciuto come una figlia. Yukio, che per inseguire i suoi sogni non è stato vicino alla madre quando ne aveva più bisogno. Katsuki, che per paura di far soffrire la fidanzata le ha taciuto una dolorosa verità. O Kiyoshi, che non ha detto addio alla moglie come avrebbe voluto. Tutti loro hanno qualcosa in sospeso, ma si rendono presto conto che per ritrovare la felicità non serve cancellare il passato, bensì imparare a perdonare e a perdonarsi. Questo è l'unico modo per guardare al futuro senza rimpianti e dare spazio a un nuovo inizio.



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Buongiorno lettori,


Oggi vi parlo del continuo di “Finché il caffè è caldo” di Toshikazu Kawaguchi che ho letto a Luglio e di cui trovate le recensione qui


In questo secondo volume conosceremo meglio alcuni aspetti di questa particolare caffetteria in cui sedendosi nel posto giusto e gustandosi un caffè speciale si può viaggiare nel tempo, conosceremo meglio la storia dei suoi proprietari e verremo a conoscenza della storia della donna fantasma che abita nel locale. Tutte informazioni che nel primo volume mancavano creando una certa curiosità nel lettore curioso come me e che qui finalmente l’autore ha colmato.


Abbiamo visto come questa caffetteria, situata a Tokyo in un seminterrato, sia particolare. Infatti permette, a chi è tenace e risoluto, di viaggiare nel tempo seguendo una sfilza di regole necessarie perché ciò avvenga.

La maggior parte degli avventori desiste quasi subito nell’intraprendere questo viaggio al sentire la regola fondamentale: qualsiasi cosa succederà nel passato, o futuro, il presente non cambia.

Quindi se si va ad incontrare una persona morta per avvertirla, la sua mancanza nel presente non cambierà. Oppure se si va nel passato per chiedere scusa al fidanzato e rimediare così il rapporto, nel presente il rapporto è pur sempre rovinato.

E allora, vi starete chiedendo, che senso ha fare questo viaggio?

Come il titolo di questo secondo volume denuncia, basta bere il giusto caffè per essere felici, ovvero quello del tavolino speciale della caffetteria di Nagara e servito da Kazu dalla caffettiera d’argento, dove con quel famoso viaggio nel tempo, nonostante il presente non cambi, l’animo della persona che decide di intraprendere quel viaggio si alleggerisce, e il suo presente, e futuro, si presenta più facile e felice ai suoi occhi riuscendo a perdonarsi per le mancanze avute nei confronti di chi adesso non è più accanto a loro.

Perchè non cambierà nulla nel presente di Gotaro se andrà nel passato ad incontrare il suo amico morto anni addietro, ma il suo animo, nel futuro, sarà più leggero e senza il rimorso di aver mentito a quella figlia che ha cresciuto come sua facendosi carico della sua felicità.

Non cambierà per Yukio il fatto che la madre nel presente è stata stroncata da una malattia. Ma il poterle parlare un’ultima volta, vederla e salutarla, potendole dire quello che non ha avuto il tempo di dirle prima, cambierà l’animo, e la decisione presa, nel futuro di Yukio che cercherà di essere felice.

Kurata, andando nel futuro, potrà vedere come sta la moglie e che vita sta conducendo, cambiandole la visione della vita, un’altra volta, e migliorandole il presente. Perchè non si può essere felici se chi ti è accanto non lo è. 

Non potrà cambiare il suo presente nemmeno Kiyoshi, ma avendo perso l’occasione, tanti anni prima, di consegnare il regalo di compleanno alla moglie, intraprenderà quel viaggio di cui si è tanto informato.

Una lettura leggera ma allo stesso tempo profonda e ricca di spunti di riflessione. Un libro poetico e delicato dalla lettura scorrevole ma mai banale, perché i sentimenti raramente lo sono.

Come vi ho consigliato la lettura del primo, che tanto ho amato, vi consiglio la lettura anche di questo secondo volume che se è possibile mi è piaciuto più del precedente.

❓E ora vi chiedo… 

Fareste mai un viaggio nel tempo? Passato o futuro e perchè?

Vi leggo volentieri nei commenti💕



4 commenti:

  1. Io ho amato "Finchè il caffè è caldo", letto l'anno scorso in estate. Avevo scritto anche io un piccolo post su Instagram. In alcuni racconti mi ero addirittura messa a piangere. Quindi conto di recuperare presto anche il secondo e emozionarmi come il primo. Grazie per averne parlato.

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    Risposte
    1. Se ti ha fatto piangere il primo aspettati il doppio delle lacrime per il secondo volume! Sono curiosa di sapere cosa ne pensi!

      Elimina

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