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venerdì 21 gennaio 2022

Rubrica - La voce agli autori - L'isola degli internati


 Buongiorno lettori 

E bentornati alla mia rubrica dedicata agli autori e ai loro libri i quali andiamo a conoscere meglio attraverso alcune domande da me poste.



Come l’altra rubrica, anche questa avrà una copia riportata sul mio profilo instagram che se vi fa piacere potete seguire qui.


Oltre alla breve intervista troverete la biografia degli autori e i link utili per trovarli sui social e acquistare i loro libri.


Iniziamo!


Oggi andiamo a conoscere il libro di Dina Ravaglia “L’isola degli internati”

attraverso la mia intervista e un piccolo estratto che l’autrice ha scelto per voi.




  • Come nasce l’idea del tuo libro?

L’idea che ha dato origine ai miei libri, finora sei pubblicati di cui 4 storici, uno di fantascienza e uno di narrativa contemporanea, è quasi sempre nata da un luogo. Forse perché ho fatto Architettura, sono quasi sempre stati i luoghi che ho incontrato vivendo a fare da scintilla per l’ispirazione delle mie storie: i pioppeti della Bassa dove vivo, il mare, il Portogallo con cui ho sempre avuto legami fin da piccola ma anche piccoli luoghi puntiformi come una casa liberty abbandonata, un edificio scolorito in un non-luogo che non è campagna e non è città, un quartiere antico e fatiscente immerso fra i grattacieli di Lisbona. Prima vengono i luoghi, poi al loro interno prendono vita i personaggi, che in fondo sono “idee che soffrono”, come scrissi una volta tanti anni fa, ma anche che gioiscono, insomma vivono in uno degli infiniti mondi immaginari possibili, non per questo meno reali.


  • Qual è il tema principale che affronta?

Il tema principale affrontato nel mio ultimo libro, L’ISOLA DEGLI INTERNATI, è la ricostruzione di sé dei tre protagonisti dopo che un uragano ha investito le loro vite. L’uragano in questo caso è rappresentato dalla seconda guerra mondiale. Il romanzo parla anche di tante altre cose: vendetta, amore, coraggio, il tutto ambientato sulle rive del Po.



  • Cosa ami maggiormente del tuo libro? Hai un personaggio preferito?

Il mio romanzo L’ISOLA DEGLI INTERNATI ha tre protagonisti principali: Aida, che ha fatto la spia per salvare il suo compagno, Ferruccio, il cui figlio è stato fucilato dai fascisti, e Fosco, il fratello di Ferruccio, che manca dal paese da nove anni e vi fa ritorno dopo aver attraversato la guerra di Spagna e l’inferno di Auschwitz. Dei tre protagonisti quest’ultimo è quello con cui mi identifico di più, un antieroe dai contorni indistinti come il nome che porta. La caratteristica che mi piace in questo come in altri miei romanzi ambientati nello stesso periodo, è la narrazione di storie individuali con le loro passioni, lotte e sofferenze immerse nella Storia universale.



  • Convinci brevemente il lettore a leggere proprio la tua storia.

Se amate le storie d’amore passionali, la Storia del ‘900, ambientazioni legate alla guerra e alla Resistenza, se non disprezzate la calma piatta del Grande Fiume Po, le sue placide rive, le nebbie e i pioppeti allora L’ISOLA DEGLI INTERNATI è il romanzo che fa per voi. Non vi deluderà!



Breve estratto


“I piedi fanno male. Se li tira dietro uno dopo l’altro, stupito di non trovare nessuno lungo una

strada così lunga, così dritta. Ha camminato troppo. Vorrebbe fermarsi come ha già fatto infinite volte,

sdraiandosi di colpo a lato della strada. Eppure non lo fa. Stavolta no: stavolta il viaggio è finito, e non gli

resta che arrivare.

Man mano che avanza, l’odore del fiume dentro il suo respiro diventa sempre più forte. È l’odore

dentro il quale gli sembra di essere nato, sa di anguille e pesci gatto, sa di muschio e d’erba marcia. È

dentro un odore così che lui, Fosco, è caduto dal cielo nel mondo ed è proprio lì, dentro quell’odore di mare

dolce che ha imparato, molti secoli prima, a respirare.”



Secondo Estratto

Un bambino. Eva ha avuto un bambino. Il bambino è figlio di Vincenzo Scotti, non mio. Nemmeno

Eva è mia, non più. Eppure li vedo dentro di me, i suoi capelli d’oro rosso. Gli occhi neri e fondi, due laghi

d’acqua nera da cui non si esce mai. Una guancia d’albicocca. Da leccare e da mordere piano, senza far

male.

Fosco strofina il viso contro l’erba, contro la terra. Eva Maria. Eva, come la prima donna. Maria,

come l’ultima. Non è più sua. Il cuore è diventato un sasso che brucia. Non batte più; resta fermo lì, in

mezzo al petto, e fa male. Eva, dice Fosco senza voce. Lo dice alla terra, ai fili d’erba, alle formiche. Lo dice e

lo ripete a se stesso quel nome, cento, mille volte. Resta molto tempo fermo lì, bocconi sulla ripa, l’erba

stretta nelle mani, ad aspettare che il cuore riprenda a battere, che l’aria rovente riprenda a fluire dentro al

sua bocca e raggiunga i polmoni, ad aspettare insomma che il dolore passi.

Ma non passa.



Biografia


Nata a Parma il 26/11/65, residente a Brescello (RE) 

Architetto, tre figli, ho sempre scritto e per me è sempre stata una cosa molto importante, anche se fino a 40 anni non ho mai tentato di pubblicare nulla.

Dopo i 40 ho sentito l’esigenza di tentare e questo è quanto:

“LA CURVA DEL CIELO”, racconto, è stato inserito nell’antologia dal titolo “Matrimoni” edita dalla

EFFEQU di Orbetello e pubblicato nel Marzo 2008.

“LA LUNA SPORCA”, romanzo vincitore del primo premio al concorso “Città di Bobbio 2008”, per la

Edizioni Ponte Gobbo di Bobbio (PC) , è stato pubblicato dalla stessa Casa Editrice nel 2008.

(Nel settembre 2009 lo stesso romanzo ha vinto il secondo premio al concorso per narrativa edita

“Livio Paoli” (San Mauro a Signa – Firenze).

“LA MANO DI LEGNO” romanzo vincitore del 2° premio Città di Castello 2010 organizzato da

Edimond Edizioni, è stato pubblicato dalla stessa Casa Editrice nel 2011

(Lo stesso romanzo era arrivato tra i 4 finalisti del Premio Città di Forlì 2010)

“L’ISOLA DEGLI INTERNATI” romanzo finalista al torneo letterario IOSCRITTORE 2012 pubblicato in ebook nel maggio 2013, pubblicato in “self” su Amazon gennaio 2020

“UNO”, romanzo breve, Nicola Calabria Editore (settembre 2014)

“NERO ULTIMO ESPRESSO” racconto inserito nell’antologia del premio letterario Moak 2015

“IL CUORE OPPOSTO” romanzo vincitore 1° premio narrativa concorso Andrea Torresano pubblicato da Gilgamesh Edizioni febbraio 2017

“CATTIVA STELLA”, romanzo, Nuova Santelli Edizioni pubblicato nel novembre 2018

“NATALIA” racconto pubblicato nell’antologia “La Cassa” Sensoinverso edizioni nel 2019



Link utili


Link acquisto Amazon “L’isola degli internati” 

https://www.amazon.it/Lisola-degli-internati-Dina-Ravaglia/dp/165797538X 

Link instagram di Dina Ravaglia

@dinaravaglia  

https://www.instagram.com/dinaravaglia/ 

cell 340 8360999

email dinarava@virgilio.it


Scheda 

Titolo: L’isola degli internati

Autrice: Dina Ravaglia

Editore: Independently Published

Formato: Copertina flessibile

Prezzo: cartaceo €10.00 eBook € 3.99

Data di pubblicazione: 



Trama


Giugno 1946. Tutto è già accaduto, la guerra ha travolto in tutti i modi possibili i tre protagonisti lasciando le loro vite spezzate dietro di sé. C'è Aida, che ha tradito per salvare dalle torture il suo compagno e ora insegue l'onore perduto. C'è Fosco, reduce da Auschwitz che si nasconde sull'Isola degli Internati dopo aver scoperto che sua moglie, credendolo morto, ha sposato un altro uomo. E c'è Ferruccio, alla disperata ricerca di vendetta per il figlio ucciso dai fascisti. Riusciranno a trovare la strada e a percorrere il faticoso cammino per ritornare umani? I ricordi riaffiorano come l'Isola degli Internati, restituendo a tratti il passato nella cornice surreale del grande fiume.



Spero che questo nostro appuntamento sia di vostro gradimento e che vi abbia fatto conoscere un nuovo libro da aggiungere in lista

 

A presto

Febe 💙






mercoledì 19 gennaio 2022

Rubrica "Girovagando con i libri" - Terzo appuntamento con la Germania - Curiosità

 Buongiorno lettori!

Benvenuti al terzo appuntamento della rubrica "Girovagando con i libri" che trovate proposta anche sulla mia pagina Instagram

Questa settimana scopriamo la "Germania" attraverso alcune curiosità di questi luoghi.



Iniziamo!


  Bücherwald Kollwitzstraße

Letteralmente “la Biblioteca nell’Albero”, questa piccola chicca si trova a Berlino, nel quartiere Prenzlauer Berg ed è aperta al pubblico 24h/24. L’idea è semplice ma geniale: creare una “foresta di libri” rendendoli disponibili a chiunque tramite bookcrossing, per questo sono presenti 9 tronchi d’albero all’interno dei quali sono scavate delle nicchie dotate di scaffali e finestrelle protettive che contengono i volumi donati.




La parola più lunga in tedesco è: Donaudampfschifffahrtselektrizitätenhauptbetriebswerkbauunterbeamtengesellschaft che si traduce come “Associazione degli impiegati della stazione elettrica principale del trasporto su barca del Danubio”. La parola è stata eliminata dal vocabolario nel 2014.






Un classico dello street-food tedesco made in Berlin. Si tratta di una salsiccia di maiale preparata alla piastra e condita con ketchup e curry, che le conferiscono un sapore dolce e piccante allo stesso tempo. Viene tipicamente servita tagliata a fettine con le patatine fritte o con pane bianco. Sulla sua invenzione, attribuita a Herta Heuwer nel 1949, è stato scritto anche un romanzo: Die Entdeckung der Currywurst (la scoperta della Curriywurst, tradotto letteralmente) di Uwe Timm – molto più emozionante di quanto non sembri dal titolo.




Castello di Neuschwanstein

Tra realtà e fantasia Walt Disney affascinato dalla magnificenza e dalla bellezza di questo edificio decise di prendere Neuschwanstein come esempio per il castello per uno dei sui celebri film d’animazione “La bella addormentata nel bosco” (1959). Questo castello è anche presente in tutti i parchi Disney del mondo. Nel Castello inoltre sono stati girati innumerevoli film, ad esempio era il “palazzo di Vulgaria” nel film Chitty Chitty Bang Bang.


Spero di aver scelto per voi delle curiosità interessanti e aver stimolato la vostra curiosità su questi luoghi!

Noi ci vediamo la settimana prossima con il prossimo appuntamento di "Girovagando con i  libri".

Ma prima vi chiedo...

❓Conoscevate qualcuna di queste curiosità? 

Quale vi ha stupito di più? Vi piacerebbe visitare questi luoghi? 

Scrivetemelo nei commenti, io vi leggo con piacere💙

A presto

Febe💙

venerdì 14 gennaio 2022

Rubrica - La voce agli autori - Il casolare amaranto

 Buongiorno lettori 

E bentornati alla mia rubrica dedicata agli autori e ai loro libri i quali andiamo a conoscere meglio attraverso alcune domande da me poste.




Come l’altra rubrica, anche questa avrà una copia riportata sul mio profilo instagram che se vi fa piacere potete seguire qui.


Oltre alla breve intervista troverete la biografia degli autori e i link utili per trovarli sui social e acquistare i loro libri.


Iniziamo!


Oggi andiamo a conoscere il libro di Anna Laura Littero “Il casolare amaranto” attraverso la mia intervista e un piccolo estratto che l’autrice ha scelto per voi.




  • Come nasce l’idea del tuo libro?

Il mio libro non nasce da un’idea o una volontà ben precisa ma semplicemente dalla voglia di buttare su carta riflessioni che il quotidiano, solitamente, mi porta a fare. Nasce dalla mia voglia di espressione, dalla mia voglia di poter esternare liberamente la mia visione delle cose.

  • Qual è il tema principale che affronta?

Il Casolare Amaranto narra la storia d’amore tra Luckas e Clara, lui giornalista affermato, lei pittrice agli esordi. Tra i due scatterà una passione del tutto incontrollabile ma Clara è sposata con un russo emigrato in Italia e dedito alla contraffazione di opere d’arte. Il timore verso quest’uomo li porterà a consumare il loro amore di nascosto e solo quando decideranno di venire allo scoperto, si renderanno conto di quanto si siano spinti oltre. Da quel momento il destino dei due amanti verrà risucchiato in vortice di eventi che stravolgeranno per sempre le loro vite. 



  • Cosa ami maggiormente del tuo libro? Hai un personaggio preferito?

Del mio libro amo la verità. Il Casolare Amaranto racconta in maniera autentica i sentimenti e lo fa in ogni loro sfaccettatura. L’amore può essere bello quanto doloroso, può arricchirci come svuotarci completamente. Il personaggio che ho più a cuore è Boris. Una figura che non chiede niente ma è capace di dare in maniera smisurata, un personaggio che non invade la scena con la sua presenza ma che ti entra dentro poco alla volta. 



  • Convinci brevemente il lettore a leggere proprio la tua storia.

Non credo che ci siano parole che possano convincere un lettore. Ho sempre pensato che siano i libri a chiamarci a sé, che ognuno di noi abbia il richiamo verso alcuni tipi di storie.

Se sentite quel richiamo, allora è il libro giusto. 



Breve estratto


“Ti ho amato senza condizioni, di un amore gratuito. Ho vissuto per te tralasciando ogni altro aspetto a me caro. Ho pensato a noi, a quello che è stato. Se ascolto le mie emozioni sembra ieri, solo che ieri purtroppo non è…”



Biografia




Anna Laura Littero nasce a Torremaggiore (FG) il 12/05/1982.

Con la sua famiglia e suo marito vive a San Severo (FG) dove coltiva, in parallelo al suo lavoro aziendale, la passione per la scrittura.

"Il Casolare Amaranto", suo romanzo d'esordio, segue la pubblicazione del racconto "La terra dei non ricordi" vincitore del concorso letterario Puglia Quante Storie 3 ed edito nell'omonima raccolta.


Link utili


Link d’acquisto Amazon “Il casolare amaranto”

https://www.amazon.it/dp/8831699695/ref=cm_sw_r_cp_awdb_imm_c_J608FbVZJCRTH 

Il libro è acquistabile su tutti gli store online (per citarne alcuni Amazon, Mondadori, Feltrinelli, Rizzoli, ecc) e prenotabile nelle maggiori librerie d'Italia.


Link instagram Anna Laura Littero

@annalaura_littero_books e @annalaura_littero

https://www.instagram.com/annalaura_littero_books/ 

https://www.instagram.com/annalaura_littero/ 

oppure sulla pagina fb @annalaura_littero




Scheda 

Titolo: Il casolare amaranto

Autrice: Anna Laura Littero

Editore: Youcanprint

Formato: Copertina flessibile

Prezzo: cartaceo €12.35 eBook €3.99




Trama


Luckas, giornalista affermato, è un uomo appagato e sicuro di sé almeno sino a quando non incrocia sulla sua strada Clara, una giovane ed esordiente pittrice, una donna enigmatica e dal forte carisma. Tra i due si innescherà uno strano gioco fatto di ripicche, dispetti e sciocche rivendicazioni che sfocerà in un amore travolgente e appassionato ma Clara è sposata con un russo emigrato in Italia dedito alla contraffazione d’opere d’arte e ritenuto una sorta di “Padrino” nel traffico degli affari illeciti. Sarà proprio il timore verso quest’uomo che li porterà a consumare il loro amore di nascosto ma sarà proprio la forza di quest’amore che li convincerà, successivamente, a uscire allo scoperto. Da quel momento in poi, per i due amanti, nulla sarà più come prima, le loro vite cambieranno per sempre e con esse anche il loro destino.



Spero che questo nostro appuntamento sia di vostro gradimento e che vi abbia fatto conoscere un nuovo libro da aggiungere in lista📚✨

 

A presto

Febe 💙


giovedì 13 gennaio 2022

Recensione "Il digiunatore" - Enzo Fileno Carabba

 




Titolo: Il digiunatore

Autore: Enzo Fileno Carabba

Editore: Ponte alle Grazie

Genere: Narrativa biografica








Nato a metà Ottocento a Cesenatico Ponente, terra di mangiatori, Giovanni Succi si impone sulla scena del mondo come il più grande digiunatore di tutti i tempi. C'è qualcosa in lui di invulnerabile, che non si arrende neanche all'evidenza. Qualcosa che ha imparato ancora bambino dalle carovane dei circhi, quando scendevano dal Paradiso Terrestre verso la pianura romagnola. Alla saggezza errante dei saltimbanchi, Giovanni deve la sua gioia e la sua salvezza, l'urgenza di diventare quello che è: uno spirito sensibile, un leone indomabile, un profeta immortale. Guidato dall'utopia del socialismo e dal battito del suo cuore, veleggia libero come un elisir attraverso deserti e savane, cespugli e radure, nuvole e gabbie, e mette il suo digiuno al servizio dell'umanità. Coltivando in sé la sorgente di una speranza illimitata - riflessa in donne dai nomi armoniosi quali Ginevra, Gigliola, Guerranda -, segue il suo respiro per il mondo, dal Canale di Suez al manicomio della Lungara, dalle strade del Cairo e di Milano alle corsie della Salpêtrière. Incontra donne-belve e grandi esploratori, Sigmund Freud e Buffalo Bill, mentre l'Occidente sfocia nella modernità e perde per sempre l'innocenza. In questa biografia sentimentale, Carabba parte da una storia vera per trasfigurarla in un grande romanzo, che ci svela il valore del dubbio, le acrobazie dell'entusiasmo, la fierezza della semplicità. Perché è proprio lì, sul confine tra il pieno e il vuoto, dove la nebbia personale si dissolve nell'incontro con gli altri, che si nasconde la promessa dell'eternità.


Questo blog è affiliato ad Amazon.

Comprando l'articolo da questo link ci aiutate a sostenere il nostro blog. 

Il prezzo finale non subirà alcuna variazione né incrementi di prezzo.



Buongiorno lettori,

Oggi vi porto sul blog la recensione di un libro in uscita oggi che ho avuto il piacere di leggere in anteprima. Sto parlando del libro di Enzo Fileno Carabba “Il digiunatore” edito Ponte alle Grazie che ringrazio per la copia omaggio.


Questo libro racconta la storia di un personaggio che non conoscevo, Il digiunatore.

Oggi può sembrare una cosa fuori dal comune ma a fine Ottocento la figura del digiunatore era molto richiesta e anzi veniva profumatamente pagata se ingaggiata per attirare clienti in attività come ristoranti e hotel.

In questo caso, il digiunatore in questione è un personaggio realmente esistito, Giovanni Succi.


Attraverso una notevole ricostruzione storica, tra documentazioni e immaginazione, l’autore racconta l’incredibile storia di questo personaggio che ispirò molte correnti che nasceranno nel Novecento incontrando e ispirando anche diversi personaggi a noi noti come Kafka, Freud e Salgari.


Molti saranno i suoi viaggi, quello in Africa lo segnò e cambiò facendolo diventare il digiunatore più grande di tutti i tempi. Attraverso un elisir miracoloso preso prima dei digiuni, Succi riusciva a terminare il suo obiettivo senza accusarne fisicamente anzi, meno mangiava più sentiva la forza del leone che gli dominava lo spirito.


<<Ora che devo fare?>> chiese Giovanni a fine giornata, pervaso da un sentimento di onnipotenza. Avvertiva dentro di sè lo spirito del leone. Era pronto a un esercizio difficile. << Io consiglio la felicità>> disse il maestro. Aveva una voce bellissima. 


Da bambino è sempre stato attratto dai saltimbanco e carovane di circhi che arrivavano nel suo paese. Grazie a loro e ai loro numeri fantastici anche Giovanni diventerà invulnerabile e non si arrenderà mai all’evidenza.

Così come loro, anche Giovanni quando digiuna si trova nel Paradiso Terrestre, mettendo la sua sapienza e il suo digiuno alla portata dell’umanità, il suo scopo era illuminare le grandi masse.


Un personaggio curioso e fuori dagli schemi fin da bambino con la sua tipica frase “Oppa oba” che farà intravedere alla nonna il suo lungo percorso sin dalla tenera età.


Quando fu in grado di assumere cibo solido, Giovanni si lasciava rimpinzare felice. Ma un giorno rifiutò il boccone. Chiuse la bocca e la riaprì solo per dire solennemente <<Oppa Oba>> <<Che ha detto il bambino?>> <<Troppa roba>> sussurrò la madre. Troppa roba. Aveva avuto una visione del futuro dell'umanità?

 

La nonna, a lui molto cara, dopo la morte sarà il suo spirito guida, così come il maestro africano che nel corso di tutta la sua vita sentirà come voci nell’orecchio che lo guidano e lo conducono.


Nel corso dei suoi digiuni Giovanni Succi verrà seguito da medici e studiato a livello fisiologico. E’ stato interessante scoprire come i medici dell’epoca si prendessero la briga di comprendere il meccanismo che portava tutte queste forze al loro assistito, senza trovare però mai nulla di concreto.

Molte altre le stranezze che Succi dice di aver fatto nel corso della sua vita, come riscaldare la stanza come una stufa e calmare le persone attraverso il respiro.


In questi momenti di studi medici anche il grande Charcot si è interessato a Giovanni, purtroppo però senza studiarlo davvero. Mi sarebbe piaciuto sentire il suo parere.


Le sue stranezze lo portarono diverse volte anche in manicomio, dove riusciva sempre a integrarsi ed essere ben voluto. Attraverso i suoi viaggi scalerà le piramidi in Egitto e salirà di corsa sulla Torre Eiffel, avrà il piacere di parlare con degli esploratori e incontrare persone stravaganti come lui.  


Nel corso di tutta la narrazione mi sono chiesta diverse volte come una persona riuscisse volontariamente a fare a meno del cibo a questi livelli per periodi più o meno lunghi.

Questo tipo di privazioni sono difficili da mantenere per lunghi periodi e questo mi fa pensare al nostro presente, attanagliato dalla pandemia, che di privazioni ce ne ha portate parecchie.


❓Quindi vi chiedo..

Di cosa possiamo #fareameno oggi traendone un vantaggio nella nostra vita

e di quelli che ci stanno intorno?

Quale “digiuno” praticare per riconquistare la nostra integrità spirituale?


Vi aspetto nei commenti💕


mercoledì 12 gennaio 2022

Rubrica "Girovagando con i libri" - Secondo appuntamento con la Germania - Autori

  Buongiorno lettori!

Benvenuti al secondo appuntamento della rubrica "Girovagando con i libri" che trovate proposta anche sulla mia pagina Instagram

Questa settimana scopriamo la "Germania" attraverso tre autori nati in questi luoghi.



Iniziamo!


 Hermann Hesse  Nato nel 1877 come figlio di un missionario, ebbe un'educazione rigidamente protestante. Dopo i primi romanzi di tradizione romantica fece un viaggio in India dove venne profondamente influenzato dalla spiritualità orientale. Anche il contatto con la psicoanalisi lasciò tracce nelle sue opere.



Thomas Mann Nato nel 1875 è stato uno dei più significativi scrittori tedeschi ed europei del ‘900. Mann nasce a Lubecca, ma per le sue idee socialiste non gradite dalla dittatura nazista è costretto ad emigrare in Svizzera e in America. Nel 1929 riceve il premio Nobel per la letteratura e nel 1971, Luchino Visconti realizza Morte a Venezia, la trasposizione cinematografica del suo più grande capolavoro. 




Johann Wolfgang von Goethe (1749-1832) è probabilmente lo scrittore, poeta e drammaturgo tedesco più apprezzato al mondo. Nasce a Francoforte sul Meno, ma si trasferisce a Lipsia. Qui scrive nel 1974 il suo capolavoro: I dolori del giovane Werther. In seguito si stabilisce a Weimar, ospite del gran duca Carlo Augusto. La sua grandiosità è dovuta all’impatto delle sue opere sui concetti e sulle idee del XX secolo. Nella città di Francoforte si può visitare la casa-museo dello scrittore e a Dusseldorf si trova l’interessante Goethe Museum. 



Spero di aver scelto per voi degli autori interessanti e aver stimolato la vostra curiosità!

Noi ci vediamo la settimana prossima con il prossimo appuntamento di "Girovagando con i  libri".

Ma prima vi chiedo...

❓Conoscete almeno uno di questi autori?
Avete mai letto qualche loro opera? Ne avete una preferita?
Quale autore mi consigli di aggiungere per questo luogo?
Scrivimelo nei commenti così allunghiamo la lista!😜
A presto
Febe💙

                                                 


mercoledì 5 gennaio 2022

Rubrica "Girovagando con i libri" - Primo appuntamento con la Germania - Ambientazione

  Buongiorno lettori!

Eccomi tornata con un nuovo appuntamento con la rubrica "Girovagando con i libri".


La rubrica prevede ogni mese la scelta di un luogo differente che andremo ad

analizzare attraverso i libri, gli autori, le curiosità e i film diviso in quattro

appuntamenti che usciranno sia qui sul blog che sulla mia pagina instagram,

quindi seguitemi per non perdere neanche un appuntamento!


Oggi iniziamo la scoperta della Germania attraverso tre incipit di tre libri ambientati in questo luogo.

Iniziamo!



Era di un eccitante pazzesco. Mia madre fece i bagagli, valigie e casse per giorni interi. Io capii che per noi sarebbe cominciata una nuova vita. Avevo compiuto sei anni e dopo il trasferimento sarei dovuta andare a scuola. Mentre mia madre faceva senza sosta i bagagli e diventava sempre più nervosa, io passavo tutto il giorno dai contadini Völkel. Aspettavo che le mucche entrassero nella stalla per la mungitura, davo da mangiare alle scrofe e ai polli e mi scatenavo con gli altri nel fieno, oppure portavo in giro i gattini.




La città, poco prima dell'autunno immersa ancora nella calura dopo la fresca estate piovigginosa di quell'anno, respirava con più veemenza del solito. Il suo respiro si effondeva in fumo denso su da cento ciminiere di fabbriche nel cielo terso, ma poi gli mancava la forza di proseguire. La gente, da tempo avvezza a quel cielo velato, lo trovava improvvisamente insolito e difficile da sopportare, sfogando la subitanea irrequietezza anche sulle cose più remote. L'aria la opprimeva, e l'acqua – quell'acqua maledetta che puzzava di residui chimici da tempo immemorabile – aveva un sapore amaro.




Fu il tenente Lofting a dominare l’incontro. – Ascolti Marnham. Lei è appena arrivato e non si vede come potrebbe essere al corrente della situazione. Il problema qui non sono né i Russi né i Tedeschi. E neppure i Francesi. Sono gli Americani. Non capiscono niente. E quel che è peggio, si rifiutano di imparare, non vogliono aggiornarsi. Sono fatti così.


Spero di avervi incuriosito almeno un pochino e spingervi a leggere almeno uno di queste tre proposte!
Noi ci vediamo la settimana prossima con il nuovo appuntamento di "Girovagando con i libri".
Ma prima vi chiedo...

❓Quale di questi tre incipit ti ha incuriosito di più?
Hai letto una di queste proposte?
Hai una lettura da aggiungere per questo luogo?
Scrivimelo nei commenti così allunghiamo la lista di libri da leggere😜
A presto
Febe💙

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