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giovedì 22 luglio 2021

Recensione "The picture of death" - Sofia Digiuni

 




Titolo: The picture of death

Autore: Sofia Digiuni

Editore: Albatros Il filo

Genere: Fantasy

Serie: Volume 1







Clarissa è una ragazza di una bellezza di ghiaccio, disarmante, affascinante e pericolosa. Dietro la sua freddezza e imperturbabilità si nascondono ferite molto profonde di un passato che sembra non volerla abbandonare, tormentandola con dubbi e sensi di colpa. I suoi nemici sono invidiosi dell'enorme potere che possiede e allo stesso tempo la temono, per questo motivo cercheranno in tutti i modi di contrastarla. Clarissa si crede indistruttibile, ma emozioni che pensava sepolte per sempre la faranno ricredere. Una storia di vampiri e streghe, di amore e amicizia, di tradimento e lealtà, di perdono e vendetta, in cui non sempre i personaggi sono quello che sembrano.


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Buon pomeriggio lettori,


Oggi vi parlo del libro d’esordio di Sofia Digiuni, una ragazza quasi ventenne di Cremona che da sempre ha la passione per la lettura e la scrittura. “The picture of death” è il suo primo romanzo dove ci racconta la storia di una donna forte che farà di tutto per prendersi il suo riscatto.


Clarissa è una ragazza bellissima ma dietro la sua facciata di freddezza e ostilità nasconde delle profonde ferite che le sono state inferte e che vendicherà, in una maniera o nell’altra.


Clarissa è una vampira, è forte, è temuta, è pericolosa.

Ha dovuto imparare a gestire i suoi poteri perchè lei è anche una potente strega, e per questo ancora più temibile. Gli Antichi si fidano di lei, le hanno dato 500 anni di tempo per scegliere: morire o diventare ancora più forte spegnendo completamente le sue emozioni e diventando imbattibile.


Ma dopo solo 100 anni vissuti sulla terra questa scelta le viene anticipata e Clarissa dovrà decidere.

Tra vendette, intrighi, amore e bugie la protagonista ci racconterà come è diventata la vampira spietata che è oggi, perché tutti la stanno cercando e la vogliono morta.


Il passato busserà alla sua porta e non le farà piacere.


Nonostante abbia spento i suoi sentimenti però, Clarissa ha bisogno di fidarsi e innamorarsi ancora e Ian sarà per lei questo. Un rifugio sicuro dove si nasconderà per superare il dolore che prova cercando di sanare le sue ferite. 

Ma si potrà fidare davvero?

Molti la mettono in guardia su questa relazione, di chi si fiderà?


Parto col dire che la giovane autrice ha saputo tenermi incollata alla storia incuriosendomi fin da subito con questo intreccio di storie. 

Il passato di Clarissa viene svelato a poco a poco e solo a fine racconto capiamo a pieno le motivazioni che la spingono ad agire così.


La trama è fitta di misteri e colpi di scena e la scorrevolezza del testo fa sì che la lettura termini in poco tempo.


Ma c’è un ma..


Per quanto la storia sia ben pensata ho trovato la narrazione iniziale molto confusionaria non facendomi comprendere a pieno la storia. Ho trovato molte similitudini con la serie di The Vampire Diaries e molte cose riguardanti gli esseri soprannaturali sono state date per scontate come se certe cose il lettore dovrebbe saperle a priori e non è così in questo tipo di libri. 


Molti personaggi vengono introdotti senza presentazione e anche i più importanti hanno poca caratterizzazione.

L’autrice si concentra principalmente sulla protagonista, sul suo dolore e sul suo passato non dando spazio al resto della storia e dei personaggi, alcune volte ripetendosi.


Ho trovato in alcuni passaggi delle incongruenze che mi hanno leggermente confusa.


Soprattutto l’innamoramento troppo veloce tra la protagonista e Ian, uno dei quattro fratelli Montgomery che la proteggerà e aiuterà nel rituale finale.

Dopo due sguardi i personaggi sono follemente innamorati e nonostante capisca che la protagonista abbia bisogno di affetto e amore è un comportamento troppo affrettato per essere veritiero. Il tutto succede troppo velocemente e non viene nemmeno spiegato bene come succede ritrovandosi da sconosciuti ad innamorati nel giro di poche pagine.


Nonostante questi punti negativi che mi hanno fatta storcere un pò il naso, nel libro di Sofia trovo molta potenzialità, è giovane, ha tanto da imparare e spero che crescendo riesca a crescere e potenziare la sua narrazione. Il talento non le manca!

Quindi la ringrazio per avermi permesso di leggere il suo libro regalandomene una copia e attendo il secondo volume ancora più bello del primo!💓


❓Vi piacciono le storie con vampiri? 

Vi piacerebbe vivere per sempre come loro o preferireste una vita piena ma con una fine?

Vi leggo volentieri nei commenti💞


Recensione "La metamorfosi" - Franz Kafka

 



Titolo: La metamorfosi

Autore: Franz Kafka

Editore: BUR Biblioteca

Univ. Rizzoli

Genere: Classico






Cosa si prova a svegliarsi una mattina trasformati in orrendi scarafaggi? Non si può sfuggire a questa domanda, leggendo le prime righe della Metamorfosi, tra le più folgoranti e memorabili della letteratura europea. La descrizione piana e minuziosa del gigantesco insetto, con la sua corazza dura e nera, le zampette che si dimenano, non risparmia orrore e angoscia al protagonista e al lettore. Così questo romanzo, diventato uno del simboli del Novecento, apre a un confronto serrato col dolore, con la violenza, con l'esclusione. Nel commesso viaggiatore Gregor Samsa, che sogna la felicità e scopre l'indifferenza, c'è tutta la tragica condizione dell'uomo contemporaneo.



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Buongiorno lettori,


Oggi vi parlo del più famoso racconto di Franz Kafka, autore boemo che 1915 ha pubblicato “La metamorfosi”. Questo è il mio primo approccio con questo autore e devo dire che ha lasciato il segno. Infatti il racconto se letto superficialmente appare banale e anche un pò “fantastico” di un uomo che si trasforma in un insetto mostruoso, ma se letto in chiave allegorica denuncia l’alienazione della famiglia e della società.


Gregor Samsa è il protagonista di questo racconto. Lui, con il suo lavoro, è l’unico che sostiene economicamente la famiglia. 

Una mattina come sempre svegliatosi per andare a lavoro, si accorge di essersi trasformato in un enorme insetto orribile. Credendo fosse un sogno cerca di svegliarsi ma quando capisce che la sua condizione rimarrà quella inizia a preoccuparsi per il lavoro, la famiglia, il suo aspetto e di come le persone lo ripudieranno vedendolo.


Infatti, se inizialmente la famiglia cerca di avere con lui un rapporto umano, portandogli il cibo nella stanza dove l’hanno prontamente rinchiuso, arieggiando la camera e pulendola, alla fine non riescono a sopportare nemmeno la sua presenza, cercando un modo per liberarsene.


In tutto questo il protagonista capisce i discorsi dei familiari ma non viene compreso, parlando una lingua animalesca.

Sentendo i discorsi che fanno su di lui, soprattutto la sorella al quale è molto affezionato, piano piano Gregor smette di mangiare lasciandosi, infine, morire di fame.

Ho apprezzato la bravura dell’autore nel descrivere le sensazioni che il protagonista prova nelle vesti di insetto, l’orrore che trapela dai discorsi dei familiari quando lo vedono, le sensazioni dello stesso protagonista che descrive la sua vita da insetto, impressionante!

Molteplici sono i temi che in questo breve racconto l’autore tocca, come l’alienazione dell’individuo, la sua spersonalizzazione, l’egoismo dei familiari, la loro completa indifferenza per il malessere che sta provando il protagonista, il senso d’angoscia e l’impossibilità di cambiare la sua situazione dello stesso. Il tutto raccontato sotto forma allegorica e metaforica amplificando così la loro ambiguità.


Il comportamento umano fa da padrone a questo racconto, facendo riflettere il lettore su come un individuo crea legami e affetti a seconda della convenienza e opportunità che gli si presenta davanti attraverso un altro individuo.

Così come l’emarginazione del protagonista che prevale nel racconto è la metafora della stessa vita dell’autore con la sua famiglia. Il non essere accettato e ripudiato, l’incapacità di chi lo circonda di instaurare un rapporto con lui.

L’epilogo mi ha messo tanta tristezza facendomi riflettere su quanto l’umanità è insensibile a chi è diverso dalla massa, estraniandolo e ripudiandolo.

Un grande classico che consiglio di leggere almeno una volta nella vita. Per la sua profondità e i suoi insegnamenti. Perchè tutti noi, in un modo o nell’altro ci siamo sentiti un pò come il protagonista almeno una volta nella vita. 

Lasciati soli, non compresi dalla società ma soprattutto non compresi dai nostri familiari.


❓E voi avete letto questo racconto? Mi consigliate altro di questo autore boemo?

Come vi sentireste se un giorno vi svegliaste trasformati in un insetto?

Vi leggo volentieri nei commenti💕



lunedì 12 luglio 2021

Recensione "Nel tempo tutto resta" - Josuele Di Grazia

 




Titolo: Nel tempo tutto resta

Autore: Josuele Di Grazia

Editore: New-Book Edizioni

Genere: Narrativa








La vita di Marco non è mai stata facile, ha cicatrici sul cuore enormi che sembra lo condannino a restare per sempre nell’ombra, così come si è abituato a chiamarla. È un ragazzo semplice, non ha molti amici, ma ha dei piccoli sogni, e deve portare il peso di una vita che lo ha ferito, togliendogli quello che aveva di più bello: la sua infanzia. Ma per capire la storia di Marco, è importante conoscere anche la storia di Elisa, la sua mamma. Solo così riuscirà a rinascere.


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Salve lettori,

Oggi vi parlo di un libro che mi ha fatto riflettere tanto sul valore della vita e su come certe persone, dopo dei periodi bui, smettano di vivere a pieno la loro vita.

Sto parlando del libro di Josuele Di Grazia "Nel tempo tutto resta" che ringrazio per avermi omaggiato della copia del suo libro facendomi conoscere la storia di Marco ed Elena.💖


Iniziamo subito la narrazione conoscendo il protagonista, Marco.

Si percepisce subito che la sua vita non è stata semplice e porta il peso di un passato che lo attanaglia e lo blocca non riuscendo a spiccare il volo nel suo futuro.


E’ triste e solo e gli incubi che lo svegliano la notte non gli danno tregua.

Sogna di un bambino, che per giocare si nasconde sotto il letto e la mamma, inizialmente non se ne accorge, dopo si spaventa e preoccupa, dandosi la colpa.


E’ da questa colpa, di questa madre, la sua, che Marco è serrato in una morsa.

E il passato non gli da pace.


Qui la narrazione fa un passo indietro mostrandoci la vita di questa donna. Elena.

Ci viene mostrata la sua vita quando era una giovane ragazza, le conquiste e le scelte che ha fatto per concedersi quella libertà che tanto agognava.

Il suo primo lavoro, la prima casa in affitto, il primo amore.

La vedremo sorpassare il traguardo più difficile della sua vita, l’essere stata abbandonata da bambina Una promessa che si farà lei di non ricommettere gli errori fatti dai suoi genitori un giorno, fallendo purtroppo, per un dolore troppo forte che la sopraffarrà.


Questa negligenza di Elena inciderà nell’infanzia di Marco che, dovendo sopravvivere in solitudine e malumori, crescerà con un peso sulle spalle che lo lega al passato. 


In questo piccolo libro l’autore ci lancia un messaggio di speranza che ci porta a riflettere sulla vita e sulle possibilità che ci mette davanti nel nostro cammino. 


Nulla è perduto se davvero abbiamo voglia di lottare. E dobbiamo aver voglia di lottare per la nostra vita perché vivere è differente dal sopravvivere! 

Anche se intorno a noi vediamo solo nero la luce in fondo al tunnel c’è sempre, bisogna solo avere la perseveranza di cercarla e non abbatterci ai primi ostacoli.


Una storia vera, comune e al tempo stesso celata nell’ombra di chi la vive.

Una storia piena di sofferenza e solitudine che traspare dai due personaggi. 


Sono molti gli argomenti importanti che l’autore tratta nel corso della narrazione, come la vita in una casa famiglia, l’accettare di essere stati abbandonati dai genitori biologici, la voglia di riscattarsi e come un evento drammatico porti una persona solare e nel pieno della vita a lasciarsi andare.


La narrazione è lineare e scorrevole, l'autore utilizza parole semplici ma efficaci.

Lo stile narrativo è realistico. Una storia disarmante che lascia il lettore sì, svuotato, ma con la speranza di un futuro migliore.


I personaggi principali sono ben caratterizzati anche se tutta la storia è strizzata in poco più di 150 pagine. Il finale lancia uno spiraglio di speranza per Marco lasciando il lettore felice a tifare per lui.


Consiglio la lettura di questo libro a quelle persone che vedono il bicchiere sempre vuoto, sono pessimiste e non riescono a trovare la luce intorno a loro.

Con una storia simile alla vostra, guardando dei problemi non vostri, immergendovi in una vita diversa dalla vostra ma simile per stati d’animo e quotidianità, riuscirete, empatizzando con il protagonista, a non vedere tutto grigio e dare speranza al vostro domani! 


❓Vi ho incuriosito? Leggereste questo libro?

Siete delle persone pessimiste? Come affrontate i momenti bui che la vita vi mette davanti?

Vi leggo volentieri nei commenti💕




Recensione "E' colpa mia?" - Mercedes Ron

 




Titolo: E’ colpa mia?

Autore: Mercedes Ron

Editore: Salani 

Genere: Romanzo rosa

Serie: Volume 1








Se hai solo diciassette anni e tua madre decide di cambiare vita, marito e città non puoi fare altro che seguirla, anche se è l'ultima cosa che vorresti al mondo. Anche se la città in questione è Los Angeles. È quello che succede a Noah, costretta a lasciare il fidanzato e tutti i suoi amici per trasferirsi in California, dove l'attendono una villa gigantesca, vestiti costosi, scuole private e feste in piscina. Tutte cose che a Noah non sono mai troppo interessate. Ma ad attenderla c'è anche Nicholas, il suo nuovo fratellastro: ventun anni, studente del college, capelli scuri e penetranti occhi azzurri. Quello che Noah non sa, e che nessuno in famiglia sospetta, è che dietro quella faccia d'angelo Nicholas nasconde una doppia vita, non proprio da bravo ragazzo… I mondi di Noah e Nick non potrebbero essere più diversi, eppure un'attrazione irrefrenabile (e inaspettata) si insinua prepotentemente fino a sconvolgere le loro esistenze. Stare accanto a uno come Nicholas Leister ha un prezzo, e nel caso di Noah questo vuol dire fare i conti con i fantasmi del passato e arrivare al punto di mettere a rischio la sua stessa vita… Una storia d'amore frenetica e pericolosa, con colpi di scena da brivido e personaggi folli e passionali capaci di farci sentire, pagina dopo pagina, cosa significa essere perdutamente innamorati.



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Salve lettori,


Oggi vi parlo di un libro che ho scoperto quasi per caso nonostante l’immensa popolarità che ha riscosso su Wattpad, da dove proviene. Sto parlando del libro di Mercedes Ron, giovane scrittrice scoperta proprio grazie alla piattaforma di Wattpad, con il suo romanzo E’ colpa mia? letto sulla piattaforma da più di 400 mila utenti e vincitore del premio Watty 2016 selezionato dal pubblico. E' stato pubblicato da Salani in Italia nel giugno 2021.

Ma veniamo alla recensione!


In E’ colpa mia? incontriamo Noah, una ragazza diciassettenne la cui madre ha appena sposato un uomo miliardario e quindi dovrà trasferirsi nella stupenda villa in California, a Los Angeles abbandonando amici e fidanzato. 


Da questo matrimonio Noah ha guadagnato, oltre a essere diventata ricca - cosa di cui non gliene frega - anche un fratello maggiore, Nicholas. Oltre ad essere stupendo e insopportabile in egual misura, scopriamo presto che le frequentazioni del ragazzo sono tutt’altro che raccomandabili.

Feste piene di droga e alcol, con ragazze che gli cadono ai piedi pronte a tutto pur di stare con lui, corse automobilistiche, combattimenti clandestini e rivalità tra bande.

Un mix distruttivo e allettante per la giovane Noah.


Inizialmente i due non sopportano la presenza dell’altro per più di cinque secondi nella stessa stanza ma piano piano Noah e Nick scoprono di non poter combattere lo strano magnetismo che li spinge nelle braccia l’uno dell’altra.


Nonostante la storia d’amore tra i due fratellastri è un cliché vecchio di secoli, questa storia mi ha catturata fin da subito. Vuoi per la sua scorrevolezza, vuoi perchè avevo bisogno di una lettura leggera in questo periodo, ho adorato questo libro.


Infatti i due personaggi ti catturano fin da subito con i loro comportamenti distruttivi e contraddittori e i segreti che portano incisi sulla pelle.


Noah infatti ha un segreto che cela e non vuole che risalga in superficie, facendo di tutto per non farsi inghiottire dal buco nero degli incubi che la dilaniano. Perché ha paura del buio? Perchè non si mostra mai in bikini e solo in costume intero? Cosa nascondono i suoi occhi color miele?


Nicholas ha un alone di mistero che lo attornia e solo pian piano riusciamo a vedere la sua vera natura. Veniamo a conoscenza  del suo rapporto con il padre e perchè odia tanto la madre. Conosciamo Madison e cosa ha comportato il suo anno passato fuori di casa.


E’ chiaro fin da subito che i due ragazzi staranno insieme e nonostante questo l’autrice ne prolunga la dolce agonia, facendo aspettare i lettori per molti capitoli creando così una tensione e un’aspettativa che rende difficile lasciare la lettura del romanzo.


Ho apprezzato molto il fatto che dopo aver preso consapevolezza dei loro sentimenti e della loro relazione, i due protagonisti non si tirano indietro, anzi, corrono il flusso della passione senza stare a rimuginare se quel che stanno facendo sia giusto o sbagliato, abbattendo un tabù non da poco.


La narrazione è fluida e ricca di colpi di scena. I personaggi principali sono ben caratterizzati sia fisicamente che psicologicamente. Un pò meno quelli secondari, che fanno da contorno alla storia. 

Il finale è stato un crescendo di tensione svelando finalmente il passato di Noah, concludendosi.


Ho apprezzato che l’autrice abbia concluso il libro con un finale, non lasciando nulla di irrisolto e aperto per proseguire il secondo volume.

Sono molto curiosa di proseguire la storia di Nick e Noah e vedere come la loro storia evolverà e se riusciranno a stare insieme affrontando le cicatrici che un passato come il loro è inevitabile porti.


Posso consigliare la lettura di questo libro innanzitutto se vi piace il genere, lo adorerete!

Ideale per una lettura leggera, da spiaggia, o per le notti insonni (non vi farà chiudere occhio, in senso positivo, come è successo a me!!). 

Sono sicura che i segreti che celano i due ragazzi vi incuriosiranno tanto quanto a me!


❓Vi ho incuriosito? Lo leggereste? 

Cosa pensate del rapporto dei due protagonisti?

Leggete libri più leggeri d’estate? O continuate la vostra tbr senza essere influenzati?

Vi leggo volentieri nei commenti💕




Recensione "Piranesi" - Susanna Clarke

 




Titolo: Piranesi

Autore: Susanna Clarke

Editore: Fazi

Genere: Fantasy








Piranesi vive nella Casa. Forse da sempre. Giorno dopo giorno ne esplora gli infiniti saloni, mentre nei suoi diari tiene traccia di tutte le meraviglie e i misteri che questo mondo labirintico custodisce. I corridoi abbandonati conducono in un vestibolo dopo l’altro, dove sono esposte migliaia di bellissime statue di marmo. Imponenti scalinate in rovina portano invece ai piani dove è troppo rischioso addentrarsi: fitte coltri di nubi nascondono allo sguardo il livello superiore, mentre delle maree imprevedibili che risalgono da chissà quali abissi sommergono i saloni inferiori.

Ogni martedì e venerdì Piranesi si incontra con l’Altro per raccontargli le sue ultime scoperte. Quest’uomo enigmatico è l’unica persona con cui parla, perché i pochi che sono stati nella Casa prima di lui sono ora soltanto scheletri che si confondono tra il marmo.

Improvvisamente appaiono dei messaggi misteriosi: qualcuno è arrivato nella Casa e sta cercando di mettersi in contatto proprio con Piranesi. Di chi si tratta? Lo studioso spera in un nuovo amico, mentre per l’Altro è solo una terribile minaccia. Piranesi legge e rilegge i suoi diari ma i ricordi non combaciano, il tempo sembra scorrere per conto proprio e l’Altro gli confonde solo le idee con le sue risposte sfuggenti. Piranesi adora la Casa, è la sua divinità protettrice e l’unica realtà di cui ha memoria. È disposto a tutto per proteggerla, ma il mondo che credeva di conoscere nasconde ancora troppi segreti e sta diventando, suo malgrado, pericoloso.

Susanna Clarke, autrice fantasy fra le più acclamate, torna in maniera trionfale con un nuovo, inebriante romanzo ambientato in un mondo da sogno intriso di bellezza e poesia.



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Salve lettori!

Oggi vi parlerò del nuovo libro fantasy di Susanna Clarke, Piranesi, edito da Fazi Editore e uscito nel febbraio del 2021, che ha diviso i lettori di tutto il mondo. C'è chi lo osanna e chi invece ne è rimasto deluso.

Cosa ne penso io? Leggete la recensione per scoprirlo!



Da che ha memoria Piranesi ha sempre vissuto nella Casa. 

La Casa lo sostiene e gli dà tutto ciò di cui ha bisogno, del cibo e un riparo. 

Piranesi ha esplorato in lungo e in largo la Casa e nonostante questo non l’ha visitata tutta. La Casa è enorme. 

In ogni Vestibolo ci sono numerose statue raffiguranti scene di quotidianità ordinarie o in orribili pose, di grandezza differente andando dall’ altezza d’uomo a dimensioni ciclopiche. Nei livelli superiori le nubi sono coltri spesse e grigie, minacciose, mentre in quelli inferiori imperversa l’Oceano con le sue incombenti Maree.


Piranesi attraverso i suoi diari e annotazioni ci accompagna alla scoperta del suo Mondo che condivide con L’Altro.

Piranesi e L’Altro sono gli unici esseri viventi che abitano la Casa ma mentre Piranesi la ama e la studia con piacere e rinnovato interesse, non solo da studioso, L’Altro la studia e basta. Attratto dallo scoprire quella Conoscenza antica andata perduta.

Negli incontri settimanali tra i due, ogni martedi e venerdi, vediamo le diverse personalità dei due personaggi e come i loro obiettivi rispetto alla casa siano differenti.

Ci sono anche dei Morti nella Casa, che sovente Piranesi accudisce e omaggia. 


Questo è uno dei misteri che il lettore si pone, chi sono queste persone morte che prima abitavano la Casa? Perchè sono morte? Chi è davvero L’Altro che sembra estraneo alla casa con i suoi vestiti sempre eleganti e nuovi in contrasto con Piranesi dagli abiti tutti stracciati e scoloriti a causa dell’acqua di mare? Chi è Piranesi e perchè L’Altro gli ha dato quel nome? 


Ma non è tutto.


Dei messaggi scritti appaiono nei Vestiboli. C’è qualcuno. Un estraneo.

Piranesi a questa scoperta si esalta e lo riferisce all’Altro che però lo mette in guardia. Qualcuno gli vuole fare del male. Non deve parlare con le persone che non conosce.

Ma dal giorno L’Altro si comporta in modo strano. Starà mentendo? E’ mai possibile? Lui è il suo unico amico. Cosa farà Piranesi? Riuscirà a venire a capo di questo enigma senza impazzire, o peggio, dimenticherà tutto come gli ha detto L’Altro?



Comincio col dire che iniziando la lettura di questo romanzo, tutto mi sarei aspettata fuorché un fantasy così. 

Non dico che non mi abbia incuriosito e anche inizialmente sorpreso, soprattutto la prima parte, con le sue descrizione elegante delle sale di questa immensa Casa, e al contempo il suo potere distruttivo. Il modo di Piranesi di catalogare e immagazzinare le innumerevoli informazioni che raccoglie dalla Casa, il suo modo di capirla e contemplarla, vedendo il bello anche dove non c’è. Il rapporto sterile e quasi ambiguo di Piranesi con L’Altro. 

La voglia di scoprire e indagare insieme al protagonista la fonte della Conoscenza che insieme all’Altro cercano.


Poi però.. iniziano i segnali di un tracollo.. Di quel qualcosa che non mi ha convinta a pieno.

Le menzogne dell’Altro. La sua vera identità sparsa nelle annotazioni dei Diari di Piranesi.

Il vero scopo della presenza di Piranesi lì e di come c’è arrivato. Dov'è davvero la casa e come ci si arriva.


Nel corso della lettura ho avuto la sensazione che mancasse qualcosa. Quell’elemento WOW che cerco in un fantasy. Per quanto abbia trovato originale questa ambientazione ho trovato tutto il resto poco articolato ai fini della storia. In primis i personaggi secondari, come il Profeta, che mi sarebbe piaciuto conoscere meglio. Mentre molti elementi sono stati inseriti nella narrazione senza un’adeguata spiegazione lasciando il lettore a fine lettura con più dubbi e domande di prima.


In definitiva non boccio del tutto la lettura ma spingo voi, cari lettori, a leggere questo libro per farvi un’idea vostra e capire così se questo libro vi piaccia o meno. Sono curiosa della vostra opinione!


❓L’avete letto? Se si, vi è piaciuto? Cosa in particolare?

Se no, invece, lo leggereste?

Vi leggo volentieri nei commenti💕



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