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venerdì 18 marzo 2022

Rubrica - La voce agli autori - Ancora una canzone

 Buongiorno lettori 

E bentornati alla mia rubrica dedicata agli autori e ai loro libri i quali andiamo a conoscere meglio attraverso alcune domande da me poste.



Come l’altra rubrica, anche questa avrà una copia riportata sul mio profilo instagram che se vi fa piacere potete seguire qui.


Oltre alla breve intervista troverete la biografia degli autori e i link utili per trovarli sui social e acquistare i loro libri.


Iniziamo!


Oggi andiamo a conoscere il libro di Tina Mucci “Ancora una canzone” attraverso la mia intervista e un piccolo estratto che l’autrice ha scelto per voi.



  • Come nasce l’idea del tuo libro?

 L’idea di Ancora una canzone è partita da un flash. Ho immaginato una ragazza seduta ad un tavolino a bere una cioccolata, cioè la scena con cui si apre il romanzo, e da lì è partita tutta la storia.


  • Qual è il tema principale che affronta?

 Il romanzo affronta il tema dell’amore e del legame tra fratelli, in questo caso i tre fratelli Ferrari. Ma si parla anche di malattia. La sorella più giovane, Fanny, scopre di avere un cancro e prima di affrontare una operazione, convoca Folco e Federica, il fratello e la sorella, e chiede il loro sostegno.  Ero un po' indecisa se affrontare o meno questo argomento, visto che viviamo già tempi duri a causa del virus, ma comunque fa parte della vita. 


  • Cosa ami maggiormente del tuo libro? Hai un personaggio preferito?

Ho amato molto la metamorfosi di tutti i personaggi, l’evoluzione che hanno nel corso della storia.



  • Convinci brevemente il lettore a leggere proprio la tua storia.

Ancora una canzone, nonostante il tema trattato, non è affatto un romanzo triste, anzi, il significato è proprio l’opposto. Si può sempre ricominciare, anche da una circostanza drammatica. Succede a Folco, a Federica, a Fanny, nel libro, può succedere a chiunque.

E’ un libro da leggere se si crede nella famiglia, nei sentimenti, ma anche se si è scettici. Un libro che fa sorridere, piangere, riflettere  e sperare. Parla di una cosa che può succedere a tutti, quindi assolutamente realista. E’ un libro dolce, ma vero.



Breve estratto


Federica faceva la wedding-planer ed era esattamente quello che voleva fare, la strada che si era scelta ormai una ventina di anni prima. Quando lei aveva cominciato, in Italia era una professione ancora sconosciuta, Federica aveva visto cosa significava organizzare i matrimoni degli altri durante una vacanza studio in America ed aveva avuto una vera e propria folgorazione. In fondo, era quello che fin da piccola faceva a casa sua, curare l’immagine, abbinare colori e tessuti, apparecchiare la tavola nelle grandi occasioni.

Sua madre Fedora glielo lasciava fare spesso e volentieri, tanto i complimenti spettavano a lei, in qualità di padrona di casa: lei se li prendeva tutti, gongolando, poi solo alla fine faceva la gentile concessione.

«Un po’ di merito va anche a Federica, mi ha aiutato»

Lei non diceva nulla, sarebbe stato perfettamente inutile. Avere a che fare con Fedora non era facile per nessuno, per loro meno che mai.

Sua madre discendeva da una nobile famiglia lombarda che, però, quando era nata lei era già in rovina: degli antichi splendori era rimasto solo il cognome, complicato e inutilmente altisonante, ed un palazzo ormai fatiscente nel centro di Milano. Gli uomini della sua famiglia non avevano mai amato molto il lavoro, considerato una mansione per la plebe: avevano però sempre amato molto le donne e le corse di cavalli.




Biografia

Tina Mucci è nata a Benevento il 5 gennaio 1966. E’ un capricorno e come tutti i capricorno, è taciturna, solitaria, fin troppo seria. Da piccola, il suo gioco preferito era fare su e giù per il terrazzo di casa sua componendo canzoncine e filastrocche. Scrive il primo romanzo a otto anni. La passione per la scrittura l’accompagna da sempre,ma fa lavori che la tengono sempre molto impegnata. Poi, la svolta: lascia il suo ultimo lavoro, quello da commessa, cerca qualcosa che le lasci tempo da dedicare seriamente al suo hobby.

Ha pubblicato il primo romanzo a poco più di venti anni, ma è una esperienza da cancellare. Ha tentato l’autopubblicazione, ma è solo quando incontra la Placebook Publishing, la sua attuale casa editrice, che sente di potersi dedicare al lavoro di scrittrice in modo serio.

Tina vive ancora a Benevento e non è sposata.

I suoi due ultimi romanzi sono Rosso Autunno e Ancora una canzone.




Link utili


Link acquisto: B08TMZ9KJK

Contatto Facebook: Tina Mucci autrice.

Contatto instagram: Tina Mucci.




Scheda 

Titolo: Ancora una canzone

Autrice: Tina Mucci

Editore: Placebook Publishing

Prezzo: cartaceo 14.56€ eBook 4.90€

Data di pubblicazione: 20 gennaio 2021



Trama


I tre fratelli Ferrari sono completamente diversi tra loro, in apparenza sembrano avere in comune solo la lettera iniziale dei loro nomi, la F.

Folco è un professore di lettere in un liceo, di carattere rigoroso ed inflessibile, duro censore della propria vita e di quella degli altri, anche se da giovane è stato uno scatenato attivista politico ed ha avuto un matrimonio molto turbolento. Federica è una wedding-planner abbastanza affermata, ha dedicato molte energie alla realizzazione lavorativa ed è fidanzata con Oscar da dieci anni. Fanny è la sorella minore, una tempesta in miniatura che ha agito sempre di impulso perché non vuole avere rimpianti e che di mestiere fa l’autrice di canzoni, tutte di successo.

Proprio Fanny sarà costretta ad affrontare un problema piuttosto serio di salute e chiederà l’appoggio dei fratelli. Questa sarà l’occasione, per tutti, per rimettere a posto un po’ di cose nella propria vita, a cominciare dal rapporto problematico con la loro madre particolare, per tagliare i rami secchi e cambiare le priorità.

Anche un evento drammatico può essere il frangente giusto per ricominciare.



Spero che questo nostro appuntamento sia di vostro gradimento e che vi abbia fatto conoscere un nuovo libro da aggiungere in lista

 

A presto

Febe


mercoledì 16 marzo 2022

Rubrica "Girovagando con i libri" - Terzo appuntamento con la Gran Bretagna - Curiosità

 Buongiorno lettori!

Benvenuti al terzo appuntamento della rubrica "Girovagando con i libri" che trovate proposta anche sulla mia pagina Instagram

Questa settimana scopriamo la "Gran Bretagna" attraverso alcune curiosità di questi luoghi.

Iniziamo!


Il francese è stato la lingua ufficiale dell’Inghilterra per circa 300 anni. Dal medioevo fino al XIV secolo il francese fu la lingua ufficiale dell’Inghilterra e della corte britannica, soppiantata con fatica dal dialetto normanno introdotto da Guglielmo il Conquistatore dal 1066 in poi.
Il potere della Regina non si ferma alla terra… Una curiosità sul Regno Unito che fa sorridere riguarda i sudditi di sua Maestà. La Regina d’Inghilterra possiede tutto ciò che nuota entro 3 miglia dalla costa inglese: storioni, balene e delfini sono suoi sudditi tanto quanto gli abitanti della City.

Il classico salvadanaio a forma di maialino ha origini inglesi Nell’antico inglese “pygg” significava “argilla” e la popolazione era solita conservare i propri risparmi in barattoli di argilla chiamati perciò “pygg jars”, da qui si evolvono i famosi salvadanai a forma di maialino, chiamati oggi “piggy banks”.
Gli inglesi bevono oltre 163 milioni di tazze di tè al giorno, circa 20 volte il numero di tazze consumate dagli americani.










Spero di aver scelto per voi delle curiosità interessanti e aver stimolato la vostra curiosità su questi luoghi!

Noi ci vediamo la settimana prossima con il prossimo appuntamento di "Girovagando con i  libri".

Ma prima vi chiedo...

❓Conoscevate qualcuna di queste curiosità? 

Quale vi ha stupito di più? Vi piacerebbe visitare questi luoghi? 

Scrivetemelo nei commenti, io vi leggo con piacere💙

A presto

Febe💙

sabato 12 marzo 2022

Recensione "Mia madre è un fiume" - Donatella di Pietrantonio

 




Titolo: Mia madre è un fiume

Autore: Donatella di Pietrantonio

Editore: Elliot

Genere: Narrativa








Il racconto di un amore tra madre e figlia "andato storto da subito". Un romanzo potente e vitale, in cui le vicende personali si uniscono alla storia corale di un'Italia contadina, ritratta dagli anni di guerra fino ai nostri giorni. Quando Esperia mostra i segni di una malattia che le toglie la memoria, è tempo per la figlia di prendersi cura di lei e aiutarla a ricostruire un'identità smarrita. Inizia così, giorno dopo giorno, il racconto di un passato dal quale riaffiorano ricordi dolcissimi e crudeli, riprendono vita le figure dei familiari e degli abitanti della piccola comunità montana che le ha viste nascere e crescere entrambe. In un Abruzzo luminoso e aspro, che affiora tra le pagine come una terra mitologica e lontana, le fatiche della campagna, l'allegria dei matrimoni, la ruvidezza degli affetti, l'emancipazione dall'analfabetismo e la fine della sottomissione femminile si intrecciano al racconto di una lenta metamorfosi dei sentimenti in un indissolubile legame madre-figlia che oscilla tra amore e odio, nostalgia e rifiuto.

Questo blog è affiliato ad Amazon.

Comprando l'articolo da questo link ci aiutate a sostenere il nostro blog. 

Il prezzo finale non subirà alcuna variazione né incrementi di prezzo.



Buongiorno lettori,

Oggi vi porto sul blog la recensione dell’esordio di Donatella di Pietrantonio - conosciuta ai più per il suo libro L’arminuta che ancora devo leggere - “Mia madre è un fiume” pubblicato per la prima volta da Einaudi nel lontano 2010.


La storia narra la perdita di memoria di una madre e la figlia che la sostituisce diventando i suoi ricordi. 


“Mia madre è un fiume di vecchi ricordi salvati, che ripete a tutti. Ci si afferra forte perché la sua storia non deflagri. Restano pochi, adesso. Mi occupo della supplenza, sono il suo scriba.” 


Così anche il lettore conosce la vita di Esperina che attraverso i ricordi narrati dalla figlia ci porta a conoscere la vita contadina dell'Abruzzo povero di inizio secolo ad oggi, con le sue tradizioni rurali, i lavori di un tempo, l’emigrazione, la fatica nei campi.


Il loro legame madre-figlia è caratterizzato da una carenza affettiva che ha segnato la vita della figlia portandola ad essere arrabbiata con la madre per la sua freddezza.


“....era troppo educata al sacrificio per permettersi il piacere di stare con la sua creatura.”


Non riuscendo a perdonarla nemmeno ora che la malattia le sta portando via l’identità e l'integrità, tenendo il loro legame sempre sul filo dell’amore e odio.


“Mia madre è un fiume.

 Erano un fiume i suoi capelli scuri e sottili che la corrente divideva ai lati del viso, onde a cascata sul seno, li pettinava la sera, dopo tutte le fatiche. Camminava e cantava, il fiume a fluttuare nel vento, ma solo qualche volta, di solito li raccoglieva in una crocchia. Intorno ai trent’anni tagliò i capelli per sempre, divennero insignificanti, pratici. Era un ruscello. Ne scorreva uno non lontano da casa sua e nelle più serene notti d’estate apprezzava la cascatella dalla finestra aperta, mentre i cani stavano zitti. E’ un fiume di vecchi ricordi salvati, che ripete a tutti. Ci si afferra forte perché la sua storia non deflagri. Restano pochi, adesso. Mi occupo della supplenza, sono il suo scriba.  Mia madre era un fiume di parole, ora di frasi stereotipate. Quanto cresce Giovanni, chi non si muove non mangia, che freddo stamattina. Al telefono chiede di continuo dove mi trovo. Sapermi al lavoro la rassicura. E’ stata la cifra della sua vita. E’ un fiume in secca, la neve dei pioppi lo sorvola, l’ombra dei sassi cade sul letto bianco, crepato. Qua e là una pozza d’acqua ancora, ferma e densa, lambita degli insetti.

Fa odore di morte.”


Una storia dolce e dura allo stesso tempo, con uno stile però che non ha saputo coinvolgermi e permettermi di entrare in empatia con nessuno dei personaggi. La scrittura contorta non mi ha permesso una lettura scorrevole della storia, costringendomi il più delle volte a rileggere gli stessi passaggi.


Una storia di donne forti, di un affetto freddo, di una terra di abbondanza ma che richiede tanti sacrifici, del cambiamento del rapporto genitore-figlio che ad un certo punto si inverte.


 "Mi manca la grazia, la leggerezza. La zavorra mi tiene a terra, i denti stridono sulle maglie della catena. Ho chiamato ogni limite mia madre. Le ho imputato il mio volo zoppo. Lei è il mio pretesto. È causa, e motivo. Mia madre è un albero. Alla sua ombra mi sono giustificata. Si secca, anche l'ombra si riduce. Presto sarò allo scoperto."


Una vita passata a giustificarsi da parte della figlia ora la portano a riflettere cosa sarà senza sua madre.


Tutto questo è “Mia madre è un fiume” della di Pietrantonio e solo se lo leggerete potrete giudicare da voi se è una lettura valida che potrebbe piacervi.


A me non ha coinvolto come speravo e per questo voglio proseguire la lettura di altre opere dell’autrice, per confrontarle con questo!


❓E a voi è piaciuto? Avete letto altro dell’autrice?

Avete esperienza con la demenza senile?

Vi leggo volentieri nei commenti💕


venerdì 11 marzo 2022

Recensione "Non ho mai danzato sotto la pioggia" - Feliciana Zuccaro






Titolo: Non ho mai danzato sotto la pioggia

Autore: Feliciana Zuccaro

Editore: Fidelis Editore

Genere: Narrativa contemporanea








Affrontare i litigi dei genitori, per una bambina, non è mai semplice. Ma quando affida i suoi tesori a una scatola di latta e le sue paure al Signor Incubo, tutto sembra trovare il giusto equilibrio.

Quella bambina cresce e affronta le difficoltà dell’adolescenza, dei primi cambiamenti fisici e dell’accettazione che le scombussolano nuovamente la vita. Nuovi equilibri da trovare e momenti di crescita da individuare.

Inizia così a comprendere che la vita è un continuo alternarsi di alti e bassi, di vuoti da riempire, momenti di buio in cui dover trovare lo spiraglio di luce a cui aggrapparsi.

Diventa una donna con grandi sogni, ma il destino non sai mai cosa ha in serbo per te.

Arriva così la scrittura a curare ogni ferita, insieme al tempo e alla forza nascosta in ognuno di noi.




Questo blog è affiliato ad Amazon.

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Il prezzo finale non subirà alcuna variazione né incrementi di prezzo.



Buongiorno lettori,

Oggi sono qui a parlarvi del libro di Feliciana Zuccaro “Non ho mai danzato sotto la pioggia” che ringrazio per la copia e per questa collaborazione, nonché della fiducia riposta nel mio giudizio.


Conosciamo la protagonista di questo libro sin da bambina. 

Stella è costretta ad ascoltare i continui litigi e dissidi dei genitori che sempre più spesso si scontrano. La bambina per sfuggire ai continui malumori si rifugia nella sua stanza e attraverso una scatola di latta - dono la madre in cui ripone i suoi ricordi felici - si tranquillizza ed estrania da quel che le succede intorno.


Questa scatola di latta sarà per lei un simbolo che la accompagnerà per tutta la crescita, facendole da ancòra.


Il racconto continua attraverso l’adolescenza di Stella dove la vediamo alle prese con la crescita e il cambiamento del suo corpo e la sua accettazione, assistiamo alle sue serate con gli amici e alla nascita dei primi amori.


Attraverso la crescita di Stella conosciamo sempre di più i suoi genitori che nonostante i continui dissidi tra di loro, vogliono che la figlia studi per avere il meglio dalla vita e garantirle un futuro migliore del loro.


Conosciamo anche la Stella adulta, con i primi dolori, difficoltà da affrontare e decisioni difficili da prendere che la segneranno per tutta la vita, fino alla fine della storia, dove la vediamo rinascere attraverso il suo più grande sogno, spinta dal destino e dalle infinite opportunità che ci pone davanti soltanto se le sappiamo cogliere.


Una lettura ricca di spunti di riflessione dove la crescita personale della protagonista e le sue vicende possono essere uno spunto per altri che si trovano ad affrontare delle medesime sfide. Un romanzo di formazione breve ma completo e tocca molteplici temi e vicende, dense, forti e dolorose. 


Se cercate un libro che parli di donne forti che escono dalle difficoltà con coraggio e dedizione questo libro fa per voi, non ne rimarrete delusi!


❓Ora vi chiedo.. Vi ho incuriosito?

Avete avuto o possedete ancora un oggetto che vi tranquillizza nei momenti di sconforto?

Vi leggo volentieri  nei commenti💞


Rubrica - La voce agli autori - Come un campo di spighe di grano

 Buongiorno lettori 

E bentornati alla mia rubrica dedicata agli autori e ai loro libri i quali andiamo a conoscere meglio attraverso alcune domande da me poste.



Come l’altra rubrica, anche questa avrà una copia riportata sul mio profilo instagram che se vi fa piacere potete seguire qui.


Oltre alla breve intervista troverete la biografia degli autori e i link utili per trovarli sui social e acquistare i loro libri.


Iniziamo!


Oggi andiamo a conoscere il libro di Letizia Falzone “Come un campo di spighe di grano” attraverso la mia intervista e un piccolo estratto che l’autrice ha scelto per voi.



  • Come nasce l’idea del tuo libro?

L'idea di questo libro è stata un caso, oserei dire. La storia di Elena e Simone infatti mi è venuta in mente mentre ero in treno.

Mi capita spesso di perdermi in alcuni pensieri, ma questa storia mi sembrava così chiara, completa e coerente per restare solo nella mia mente. Ma nella mia mente è rimasta invece diversi anni, fino al momento in cui ho davvero sentito il bisogno di scriverla.

Sarà stata forse la forza ineguagliabile della maternità o forse quella voglia, quel coraggio di buttare su un foglio le emozioni e le sensazioni più recondite che a volte sembrano scoppiare dentro e che troppo spesso sono l’unica via per far affiorare il talento rimasto sopraffatto in qualche angolo dell’anima dai timori e dai pregiudizi.

Tante volte però, ho pensato di abbandonare la storia. Che mi ero messa in qualcosa di molto più grande di me. Che non potevo, non ero abbastanza brava, e che non sarei riuscita a finire mai.


  • Qual è il tema principale che affronta?

Come un campo di spighe di grano racconta la storia d'amore tra Elena e Simone, dalla nascita, passando per il matrimonio, i figli, la crisi e la rinascita. Una narrazione fatta di intrecci, tra disillusioni e fiducia, entusiasmo e resa, desideri, aspirazioni, frustrazioni e sconfitte. Ma anche di rivincite e crescita dei due protagonisti i cui percorsi di vita divengono incrociati e indissolubili.

Il primo tema attorno al quale ruota il libro è la fiducia, intesa soprattutto come la possibilità di fidarsi di sé stessi. Di darci regole. Di poter essere prevedibili e controllabili a noi stessi.

Il secondo tema, nella storia, è rivestito dal concetto di perdono. Perdono inteso soprattutto come possibilità di fidarsi di se stessi. Indulgenza che arriva quasi inaspettatamente al punto che il lettore stesso, immedesimandosi nella vicenda, riesce a provare rabbia e frustrazione e a non condividere le scelte dei personaggi.

Il finale è un invito alla rinascita.



  • Cosa ami maggiormente del tuo libro? Hai un personaggio preferito?

La cosa che amo di più nel mio romanzo è il fatto di non aver raccontato un amore smielato e artefatto.

Elena e Simone non sono due personaggi perfetti, ma un uomo e una donna comuni, con un bagaglio personale fatto anche di difetti, debolezze e sbagli, rendendoli in questo modo veri e reali. Ho evidenziato il loro malessere, il senso di sfiducia e l'insicurezza che incidono profondamente sulla loro vita familiare.

Non ho un personaggio preferito. Amo in egual modo entrambi, perché in loro non c'è finzione e invenzione.

Elena, capace di prendersi cura degli altri, ma anche molto fragile. Molte volte si annulla per far realizzare a suo marito il sogno di diventare scrittore, mettendo da parte le sue ambizioni. È una mamma molto amorevole e una moglie devota.

Simone egoista ed arrogante, apparentemente forte, ma in continua ricerca di conferme e di se stesso.  Anche all'apice del successo, cela in sé sempre la sensazione di non essere abbastanza.



  • Convinci brevemente il lettore a leggere proprio la tua storia.

Le esperienze di Elena e Simone possono rispecchiare la storia di ogni donna e di ogni uomo; le inevitabili incomprensioni che sorgono in una coppia, i possibili problemi finanziari e, anche quell’amore da due cuori e una capanna sono incredibilmente realistici.

“Come un campo di spighe di grano” ti insegna il vero significato del perdono e della fiducia.

Insegna che nonostante tutto, quello che basta a volte è solo l’amore.



Breve estratto


"Voleva poter credere, dopo tutte le lunghe e tristi notti da sola a letto. Era come un barlume di paradiso essere di nuovo tra le braccia di suo marito che le sussurrava parole d'amore. Nel suo io, aveva sempre saputo che lo avrebbe amato finché la morte non li avesse separati."



Biografia


Letizia Falzone nasce il 18 Aprile 1985, a Colonia in Germania, ma vive in un

bellissimo paese della Riviera dei Cedri in Calabria.

Sin da piccola si appassiona al mondo delle fiabe e dei libri. Moglie e mamma,

appassionata di letteratura, musica e serie Tv, fin da piccola ha desiderato

raccontare sia ciò che la circonda sia ciò che la sua immaginazione le suggeriva.

Amante di romanzi ambientati in altre epoche desidera accertare la verità di essi e le

loro connessioni.

Nei mesi della gravidanza sente l’esigenza di scrivere e così nel 2017 esce il suo

primo libro Come un campo di spighe di grano. Molto apprezzato dai lettori che

hanno richiesto a gran voce il suo seguito, nel 2020 viene pubblicato Come le foglie

rosse d’autunno.

Il suo sogno è quello di esprimere sentimenti ed emozioni tramite le parole scritte in

quanto ha sempre creduto che un libro possa essere il miglior rifugio dell’uomo.

Affascinata dalle parole, lei legge ed esse leggono in lei.

Collabora con vari Blog Letterari e inoltre ne cura uno suo personale “Parole di

Burro.”



Link utili


Pagine Social

Facebook: https://www.facebook.com/letiziaautrice

Instagram: https://www.instagram.com/ letiziafalzone/

Blog: parole-di-burro3.webnode.i/ 

Acquisto libro: Tutti i bookstore online (Amazon, LaFeltrinelli, Mondadori Store,

Libraccio, Santelli online, Libreria Universitaria.) Prenotabile in tutte le librerie.




Scheda 

Titolo: Come un campo di spighe di grano

Autrice: Letizia Falzone

Editore: Rossini (Rende)

Prezzo: cartaceo 12.34€ 

Data di pubblicazione: 15 gennaio 2021



Trama

Nell'alta società fiorentina non si fa altro che parlare dell'imminente matrimonio tra Elena Ansaldi e Filippo Corsi, l'unione di due grandissime famiglie, ricche e potenti. Ma Filippo non vuole sposare Elena, la ritiene solo una buona amica; e Elena che si è sempre sentita estranea a questo mondo fatto di frivolezze e superficialità, non vuole né sposarsi, né tanto meno sprecare la sua vita con un uomo che non ama. Il destino le farà incontrare Simone, aspirante scrittore in eterno conflitto con suo padre che lo vorrebbe manager nella banca di famiglia insieme ai suoi fratelli. Simone ama fare il cascamorto con le donne, ma quando vede Elena se ne innamora perdutamente. Per lui Elena va via di casa e rinuncia a tutto, ma sarà la decisione giusta? Senza l'agio e la solidità economica a cui erano abituati, abbandonati da tutto e tutti come faranno? Basterà solo l'amore? Ce la farà Simone a diventare un famoso scrittore? Riusciranno a essere felici?



Spero che questo nostro appuntamento sia di vostro gradimento e che vi abbia fatto conoscere un nuovo libro da aggiungere in lista

 

A presto

Febe


mercoledì 9 marzo 2022

Rubrica "Girovagando con i libri" - Secondo appuntamento con la Gran Bretagna - Autori

 Buongiorno lettori!

Benvenuti al secondo appuntamento della rubrica "Girovagando con i libri" che trovate proposta anche sulla mia pagina Instagram

Questa settimana scopriamo la "Gran Bretagna" attraverso tre autori nati in questi luoghi.


Iniziamo!


William Shakespeare (Stratford-upon-Avon, 23 aprile 1564 – Stratford-upon-Avon, 23 aprile 1616) è stato un drammaturgo e poeta inglese, considerato il più importante scrittore in inglese e generalmente ritenuto il più eminente drammaturgo della cultura occidentale.

È considerato il poeta più rappresentativo del popolo inglese e soprannominato il "Bardo dell'Avon" (o semplicemente "Il Bardo") oppure il "Cigno dell'Avon"; delle sue opere sono stati ritrovati, incluse alcune collaborazioni, 37 testi teatrali, 154 sonetti e una serie di altri poemi. Le sue opere teatrali sono state tradotte in tutte le maggiori lingue del mondo e sono state inscenate più spesso di qualsiasi altra opera



Joanne Rowling (Yate, 31 luglio 1965) è una scrittrice, sceneggiatrice e produttrice cinematografica britannica. La sua fama è legata alla serie di romanzi di Harry Potter, che ha scritto firmandosi con lo pseudonimo J. K. Rowling (in cui "K" sta per Kathleen, nome della nonna paterna), motivo per cui la scrittrice è spesso indicata impropriamente come "Joanne Kathleen Rowling". Nel 2013 pubblica la sua prima opera con lo pseudonimo di Robert Galbraith. Nel 2011 è stata inserita da Forbes nella classifica delle donne più ricche del Regno Unito.



Douglas Noël Adams (Cambridge, 11 marzo 1952 – Santa Barbara, 11 maggio 2001) è stato uno scrittore, sceneggiatore e umorista britannico. È ricordato in particolare per la serie di romanzi Guida galattica per gli autostoppisti, nata nel 1978 come radio commedia della BBC, prima di diventare una «trilogia di cinque romanzi», che ha venduto più di 15 milioni di copie, oltre ad essere anche una serie televisiva, fumetto, gioco per computer e fino a diventare nel 2005 un film.

Spero di aver scelto per voi degli autori interessanti e aver stimolato la vostra curiosità!

Noi ci vediamo la settimana prossima con il prossimo appuntamento di "Girovagando con i  libri".

Ma prima vi chiedo...

❓Conoscete almeno uno di questi autori?
Avete mai letto qualche loro opera? Ne avete una preferita?
Quale autore mi consigli di aggiungere per questo luogo?
Scrivimelo nei commenti così allunghiamo la lista!😜
A presto
Febe💙

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��Book Bloggers ��Elettra e Febe ↙️ Siamo due amiche divoratrici di libri che hanno deciso di condividere la loro passione per tutto quello che riguarda la lettura ▶️ Recensioni~Curiosità~Libri~Film

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