Oggi vi parlo del libro di Jayne Cowie "L'alibi perfetto" edito da Fanucci editore che ringrazio per la copia.
Chi mi ha seguito sulle storie ad inizio gennaio sa che questo libro è un distopico e che mi ha tenuta incollata alle pagine (nonostante l'abbia letto abbastanza lentamente per via dei vari impegni)
Ciò non ha tolto l'effetto suspance che l'autrice del libro ha trasmesso con la sua storia, ma partiamo con ordine.
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Veniamo introdotti al mondo distopico creato dalla Crowie attraverso gli occhi della poliziotta prossima alla pensione Pamela, che si ritrova con un caso insolito di omicidio.
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La cosa strana di questo omicidio infatti è che la donna morta non può essere stata uccisa da un uomo, perché tutti gli uomini - in questo mondo - hanno delle regole precise da rispettare come il Coprifuoco dalle 19 alle 7 e un tag che li monitora costantemente.
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In teoria ogni uomo è sotto stretta sorveglianza ma sarà realmente così? O un uomo più furbo di altri riesce a togliersi il Tag senza farsi scoprire ed eludere cosi il Coprifuoco?
Se viene scoperto finisce in prigione ma cosa non si fa per un po' di libertà?
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Viviamo la storia prima dell'omicidio vissuta dagli occhi di altre 3 protagoniste donne a partire da quattro settimane prima, tutte in qualche modo legate e tutte con personalità e vite differenti.
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La più giovane è Cass, frequenta ancora la scuola e credo che il coprifuoco e i tag non servano. Vive nella Casa Madre con la madre da qualche mese dopo che il padre è finito in prigione per aver violato il Coprifuoco. È arrabbiata con la madre per quanto è successo al padre e si comporta in modo frivolo e sconsiderato.
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La madre, Sarah è un etichettatrice, ovvero una delle tante donne che lavorano nei centri di controllo e monitoraggio dei tag. Non riesce a capire la figlia e vorrebbe tenerla al sicuro dal mondo maschile, o piu precisamente dal padre, anche se il loro mondo è sufficientemente sicuro.
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Helen è l'insegnante di Cass, insegna lezioni sul Coprifuoco e ha appena ottenuto il certificato di coabitazione con il fidanzato Tom. Sin da subito si accorge che hanno idee differenti e dopo i primi giorni si chiede se la sua scelta è quella giusta o se hanno affrettato le situazioni.
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Vedremo queste tre figure femminili e le loro storie convergere fino ad un punto di non ritorno che porterà alla morte della donna di cui l'agente Pamela sta indagando.
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Cosa è successo realmente? Chi è la donna morta e perché non può averla uccisa un uomo?
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Sino alla fine non sono riuscita a capire chi fosse realmente la vittima perché tutte le informazioni erano contradditorie e i moventi molteplici. Potevo aspettarmelo sin dall'inizio, è sempre il più forte ad avere la meglio però speravo che nel mondo distopico creato dall'autrice, con regole severe e obblighi precisi per salvaguardare le violenze femminili, fosse servito a qualcosa..
Riusciremo mai a vivere in un mondo sicuro?
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Se vi ho un minimo incuriosito e vi piace il genere vi consiglio la lettura di questo distopico giallo con punte di thriller psicologico!
Sono sicura che avrete molto su cui riflettere!
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Vivreste mai in un posto dove la vostra libertà venga messa in discussione per il vostro sesso?
Vi piace il genere distopico? Avete qualche titolo da consigliarmi?
Vi leggo volentieri nei commenti 💕
La vostra Febe 💙
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